Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

21. L'APPUNTAMENTO

Juliette

-Non ci posso credere, hai un ragazzo!- Cloe batté le mani, ciocche che le rigavano la faccia.

-Non è il mio ragazzo- incrociai le braccia. Avevo le guance in fiamme.

-Secondo me sì che lo è- Cloe si stiracchiò. Era sdraiata sul mio letto, le gambe che pendevano da un lato, avvolte nei leggins neri. -È bello, peccato che sia un Montayne

-Mi sto mettendo nei guai?- mi mordicchiai il labbro inferiore e mi appoggiai all'armadio.

-Sicuro, ma si vive una sola volta, sai già cosa mettere?

-Ehm no, in effetti no- abbassai lo sguardo. Una scintilla di dolore all'altezza del cuore. Mi sfiorai il petto. Ero un vero disastro.

-Menomale che ci sono io allora- si tirò su, una risatina a fior di labbra.

-Mi aiuterai?

-Ovvio, altrimenti a cosa servono le amiche?- si alzò e si lanciò verso l'armadio. -Su, spostarti, abbiamo tantissimo lavoro da fare- mi spinse via e aprì le ante.

Mi vestii sotto lo sguardo attento di Cloe. Provato un numero enorme di abiti, nessuno dei quali andava bene.

-Quello verde era perfetto- mia cugina incrociò le braccia.

-Mi arrivava a metà coscia

-Appunto, sai come sarebbe dispiaciuto al tuo Romeo- ridacchiò e si attorcigliò una ciocca intorno all'indice.

-Non credo che gli interessi l'aspetto fisico, altrimenti non uscirebbe con una come me

-Oh, hai proprio una bassa considerazione di te stessa... sei bella, July, non dimenticarlo

Le guance mi bruciarono. Era una bugia? -Però il vestito verde non me lo metto

-Te ne pentirai, ne sono sicura

-Vada per il vestito rosso, che dici?

-In effetti sarebbe stata la mia seconda scelta

Lo indossai e lo lisciai, il velluto che mi massaggiava i polpastrelli. Era una bella sensazione.

Cloe mi sorrise. -Sei incantevole

-Dici?

-Ne sono sicurissima- mi abbracciò e mi stampò un bacio sulla guancia. -Impazzirà per te

-Ne sei certa?

-Naturale, io sono sempre sicura di quello che dico

Mi sedetti sulla panca in giardino, la luce della luna che inondava d'argento il giardino. Mi sistemai i capelli. Accarezzai il ciondolo, lo strinsi, lo baciai. Ero tanto nervosa da non riuscire a stare ferma. Mi alzai e cominciai ad andare avanti e indietro.

L'orologio ticchettava. Ogni ticchettio era una pugnalata nella carne. Lampi di dolore esplodevano.

Era in ritardo.

Feci un giro su me stessa, il fruscio dell'abito che si mischiava al battito del mio cuore.

Potevo vedere casa sua, le finestre buie. Romeo non era in casa. E allora dov'era? Mi lasciai ricadere sulla panca.

Dove sei?

Buttai indietro la testa e guardai le stelle.

Romeo voleva fare l'astrofisico. Le stelle gli piacevano. In quel momento sembravano tanto distanti da non essere reali.

-Dove sei? Le stai guardando?

Non arrivò nessuna risposta. Sentivo un vuoto allo stomaco.

Forse era solo un po' in ritardo.

Oppure mi aveva presa in giro.

Il pensiero mi ferì. Non poteva avermi mentito.

Continuai a fissare le stelle. Magari nascondevano il segreto della felicità.

Qualcosa mi cadde sulle spalle. Riconobbi il profumo Chanel numero 5.

-Inizia a fare freddo, ho pensato che avessi bisogno di una giacca

-La tua giacca?- voltai la testa quel tanto che bastava per vedere che era quella con i brillantini, la preferita di mia cugina. Mi si chiuse lo stomaco. La situazione doveva proprio essere disperata.

Cloe mi si sedette accanto e mi passò un braccio intorno alle spalle. -Non ti piace? È un onore avere la mia giacca

-Non verrà- mormorai, la consapevolezza pesante come un macigno. -Mi ha presa in giro- e io c'ero cascata. Come una ragazzina. -È il suo modo di vendicarsi, per quello che è successo a sua sorella, per la colpa che attribuisce alla nostra famiglia

-Potrebbe aver avuto un incidente- la stretta si fece più avvolgente. -Non posso credere che un ragazzo che ti abbia fatto un regalo così possa darti buca-

-Eppure è così

-Dagli una possibilità- mi schioccò un bacio sulla guancia. -Sono certa che ci sia una spiegazione sensata

Purtroppo io non ne ero così sicura. Restai ad attendere fino a quando le palpebre non mi si chiusero. Mi addormentai sulla panca e sognai Romeo che fuggiva lontano.

NOTE DELL'AUTRICE:

Ciao!

Come prosegue la lettura?

Vi rassicuro: Romeo ha un "motivo" per non presentarsi.

A presto!

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro