"Nessuno è davvero cattivo finché non gli si dà l'opportunità di diventarlo. O un motivo abbastanza potente da far divampare il fuoco dell'egoismo che tante persone cercano di tenere sopito".

Questa storia è nata... è nata. Da un momento difficile, a cui è seguito un altro e un altro ancora. A volte cerchiamo delle grandiose avventure nelle storie che leggiamo, perché la nostra vita non ci basta. Ci annoia, ci disgusta.

Finché non accadono delle cose nella realtà, cose... cose che ti fanno rimpiangere ogni desiderio di cambiamento.

E si vorrebbe restare semplicemente immobili, smetterla di acconsentire ad essere uno di quei manichini che compongono il valzer della vita.

Ma la conclusione rimane la stessa, perché questo mondo continua a non bastare. Non basta mai.

Forse è per questo che ho deciso di creare questa storia in questo momento. Forse per egoismo, perché scrivere mi fa sentire bene.

Ma, oh, non illudetevi. Non c'è niente di buono nelle prossime righe.

C'è solo una scrittrice con mille difetti ed altrettanti pensieri per la testa.

E ci sono solo dei personaggi, incarnazione delle più grandi bassezze umane.

Benvenuti in questo racconto, anche se forse... forse una parte della mia coscienza vi suggerisce di scappare.

E non fare mai più ritorno.

Buona lettura, ai coraggiosi e non.

Trama

Ogni mondo ha le sue leggi.

Quando fu creata la Terra Senza Acqua non era previsto che vi abitassero creature viventi. Eppure esse sorsero intorno alle poche fonti che l'Universo aveva voluto creare. Quegli esseri crebbero, e trasformarono la propria prole in popolazioni.

Ma la fame attanagliava lo stomaco di molti, che non sapevano come procurarsi il cibo e l'acqua era una risorsa così limitata. I bambini nascevano e morivano, gli anziani venivano uccisi e pian piano nelle menti degli stolti umani, a cui era stato concesso di esistere, nacque la forma della guerra.

Forse fu a quel punto che l'Universo decise di non dar loro altre possibilità ed eresse una barriera di vuoto attorno ai tre Regni che il conflitto aveva creato. Non avrebbero mai avuto accesso al resto del mondo, né avrebbero mai saputo se ci sarebbero potute essere altre fonti di acqua. Tutto era stato cancellato, dalla mano imperscrutabile del destino.

La fame non diminuì, mentre la popolazione sorprendentemente aumentava.

E così i Regni dovettero concentrarsi sulla propria gente anziché sulle fonti d'acqua altrui, ed ingegnarsi per sopravvivere più degli altri. Ognuno gestì il problema a modo proprio.

Il primo non se ne curò, rimandando continuamente la soluzione. Il secondo si aggrappò a quel po' di conoscenza che si era raggiunta. Il terzo, invece, governò severamente sui suoi abitanti, fiero di una politica lungimirante; fu in questo regno che i destini di una regina crudele e di un abile ladro s'intrecciarono indissolubilmente.

E segnarono le sorti di un intero, per quanto piccolo, mondo.

Tra leggi della fisica spezzate, intrighi e malefici, vi posso assicurare, miei cari lettori, che il male non è mai stato tanto attraente. E pericoloso.

Benvenuti nell'oscurità!