Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

XXII° SIGILLI


Grassetto: punto di vista di Sarah (dialoghi e riflessioni)

Corsivo: Jareth (dialoghi)

Sottolineato: DAIMON (monologo e riflessioni)

ASTERISCHI (*) = Note dell'autrice

Sarah sobbalzò. Un brivido gelato la percosse. "Cos'è stato?" sgranò gli occhi, il cuore un nodo impossibile da districare nella gola. Girò più volte su sé stessa, per assicurarsi della presenza dell'essere che, lesto, li aveva affiancati per poi scomparire. Sembrava essersene andato. Il mago non le rispose. Allora lo guardò ed eccola lì, la sua muta risposta. Tutt'altro che rassicurata dall'espressione torva che le rivolse, annuì, energica, inspirando profondamente. Dovevano uscire di lì. E in fretta. Con Jareth, un fare sempre più concitato, accanto, iniziò ad avanzare, nervosa, tenendo ben stretto il fuoco verde nella mano destra. Allungò il braccio per orientarsi meglio. Successivamente, lo distese in alto, cercando di costruire un'immagine d'insieme del tunnel, nel chiarore della fiamma diffusosi tutt'intorno e sentì il suo passo farsi sempre meno stabile, come se i suoi piedi scivolassero, procedendo su di un molle pavimento. Così, abbassò le dita che stringevano la luce, puntandola verso il selciato e represse un urlo, deglutendo, attonita. Afferrò, tra pollice ed indice, uno dei mille e mille ancora grani che avevano calpestato. Sì, non si era sbagliata. Lasciò cadere, in un moto di repulsione ed orrore, la pillola colorata. Stavano marciando su strati e strati di maleodoranti pillole in decomposizione. Tutta tremante, pose la mano libera sulla sua bocca, strizzando le palpebre, nauseata. Lui, sempre vicino a lei, osservando la sua reazione, allarmato, si chinò a sua volta per analizzare il terreno. Non appena se ne rese conto, serrò la mascella, stringendo le labbra in una sottile linea, gli occhi ridotti a due fessure. "Sarah, c'è qualcos'altro che devi vedere." la avvertì, scuro in viso, la voce cupa come la morte. "Più di questo?!" esclamò lei. Controvoglia, si accovacciò nuovamente e scrutò nei minimi dettagli le pillole colorate, compresa quella che l'altro stringeva nel palmo. Se ne accorse. E trasalì. Su ogni pillola era ben disegnato, come un volto inciso sulla pietra, il suo ritratto, con un marchio ben delineato sopra gli occhi, in un punto tra le sopracciglia. "Che... Cosa... Significa?" mormorò, vacillando. Perse l'equilibrio e, prima che cadesse in ginocchio, subito, fulmineo, un braccio saldo del re arrivò a sollevarla e spingerla fuori dalla tenebra. "Abissi di coscienza*. Non avresti mai potuto scegliere termine più adatto, sire." sottolineò Sarah, ansimante, in un sussurro. La tirò su in piedi. "Una... Effige." scosse la testa il Signore del Labirinto, con gli occhi saettanti da una parte all'altra, disorientati. "Ti è... Stata destinata..." le avvolse la vita, per sostenerla, con la mano che non impugnava il fuoco blu. "Perché? Perché... Forgiata... Da chi?" rifletté febbrilmente ad alta voce, ponendo quelle domande solo a loro stessi ed al buio. Ed a qualcun altro dietro di loro che si avvicinava, camminando lentamente.


Una risatina penetrante e roca si diffuse tutt'attorno nel Limbo Slimitante. "Ma come, Jareth? Che ingrato, tu ferisci i miei sentimenti..." sibilò DAIMON, sarcastica. "Certo, se ne avessi." aggiunse amara, conficcando le unghie nel portale chiuso di fronte a sé, quello del Background** di Sarah Williams, come volendolo squarciare per penetrarci, invano. Le fece scivolare lentamente sull'immagine dei loro visi, graffiandoli senza che potessero sentire il dolore causato da quelle lacerazioni. Le parve invece di lacerare sé stessa. Ancora ed ancora. Infinite volte. "Non rammenti?" alitò contro la superficie. "E' il potere dei sigilli da te conferitomi col risveglio, il giorno della mia evocazione, quello che ho sapientemente usato..." ringhiò contro la superficie, digrignando i denti. "Non è forse il mio capolavoro? Ne converrai..." soffiò. Chiuse il pugno e da esso caddero migliaia di pillole identiche a quelle che calpestavano, tintinnando. Dischiuse appena le labbra, socchiudendo gli occhi, affascinata. La falsificazione... Poterla generare, modellare a proprio piacimento e riversarla, concentratissima, all'interno dell'animo d' un'umana. "Di certo non dei normali psicofarmaci ha assunto Sarah Williams per le sue cosiddette allucinazioni... E di certo dei normali psicofarmaci avrebbero avuto un effetto meno letale e deleterio sulla sua psiche... Io e soltanto io sono responsabile dello sconvolgimento avvenuto nel suo inconscio nell'ultimo periodo della sua giovane vita: ho adoperato dei sigilli magici su di lei, celati in ogni pillola colorata, affinché smettesse per sempre di vederti e con te ogni cosa le suggerisse che il Labirinto è stato realtà, con un marchio che ho posto stretto sugli occhi della sua mente, a bendarli, così da condizionare i suoi veri e miopi occhi terrestri, che hanno negato ciò che non era più tangibile nemmeno nella memoria. Ed una volta assunto ogni sigillo, deglutendo una pillola delle mille che ha ingerito, un veleno si sprigionava da esse, insinuandosi nel suo inconscio, per renderlo cieco di fronte all'evidenza, sordo e muto alla fonte dei richiami. Una punizione non perfettamente equa, considerando ciò a cui ha condotto il regno: la distruzione totale. A partire da te, nel tuo animo infatuato, Re dei goblins. La piccola, sciocca mortale Sarah, eppure così tenace... Che non appena ha smesso di prendere le mie pillole è tornata a te, come farebbe un cuore palpitante e singhiozzante alla vuotezza di un petto scavato, al quale è stato strappato. Ogni appiglio possibile ha usato il suo subconscio ribelle per tornare da te, nonostante fosse ammalato dal veleno degli anni passati. E difatti, farneticando, delirante, ha sfruttato ogni mezzo: la figlia dei suoi amici di college così tanto simile a Bubo, nell'aspetto e nell'espressioni***... Il barbagianni disegnato da Toby****, talmente tanto congiunto a voi due, entrambe le parti, perché è stato il fulcro del vostro incontro avvenuto a suo tempo, il fattore scatenante, che il suo istinto, inconsapevolmente, così ha soddisfatto la vostra disperata ricerca di contatto. Questa, ad esempio, una pura casualità a cui ho posto rimedio, manipolando il ritratto del fratello, affinché sembrasse un gufo alla sorella e quindi fosse in definitiva un gufo fin dal principio, agli occhi del suo stesso autore, Tobias. Fino a quando quella voce... La voce del Dedalo*****, in una forma o nell'altra, l'ha attratta di nuovo a sé, consegnandole il medaglione******. Una repellente e coriacea corazza che mi tiene lontana dal suo spirito, ove risiede la sua volontà!" la rabbia montò nella sua voce fino a far vibrare il muro di fronte a lei. L'eco del riverbero che ne scaturì la assordò. Scivolò lungo la parete e le occorse qualche istante per riprendersi, frastornata: dimenticava sempre come, se amplificato il dialogo coi varchi, secondo il linguaggio emozionale adottato sul momento, le sue orecchie non sopportassero il peso del suono scaturito. Così, tenendo bene a mente ciò, riprese a parlare, dominandosi: "La Campionessa per sempre unita al legame creatosi col tuo Labirinto, Jareth," pronunciò, controllata, "mondo a cui ha scelto di appartenere, senza dichiararlo apertamente, lune orsono, anche quando ti ha vinto, evocando tutti i suoi miseri amichetti in camera sua. Legame che, quindi, ha anche intrecciato con te, inconsapevolmente. Ancora non sa come chiamarlo... Se odio, ossessione, passione o amore... Ma questo, per me, ha poca importanza: ciò che conta veramente è che c'è ed è saldo, intenso, profondo. Inattaccabile perché forte. E' quello che la fa tornare, sebbene procedesse sulla Terra infetta e sperduta come una lebbrosa. Ed adesso, ti stupisci che troviate le tracce dell'inquinamento che ho operato in lei: ma d'altronde, la più grande nemica di Sarah Williams è la stessa Sarah. La sua mente, rendendoti lo sfidante mortale che sei ora nel Labirinto che state attraversando, ha firmato la sua condanna: tu possiedi la conoscenza dei Labirinti e quando ti tramuti in sfidante perdi ogni consapevolezza e padronanza, perché ignorante di fronte alla nuova sfida di un dedalo che non hai forgiato tu stesso e di cui neanche puoi sentire la voce*******. Ed ancora, tramutato in mortale, avendo nuova vita umana... Dimentichi molto, tanto della tua vita da sovrano di Goblin. Collo sciocco trucchetto della formula - Tu hai potere su di me! - è riuscita a farti rimembrare chi sei********... Ma cosa hai fatto prima di lei, mio Signore, come la mia evocazione e la mansione che devo svolgere, no. Perché la stessa contaminata Sarah non ne è a conoscenza. Sa solo quello che le hai fatto quindici anni fa. Tuttavia, adesso che avete contemplato lo scenario del mio scempio, è questione di tempo prima che tu associa brillantemente la mia figura a quella della dottoressa che ha seguito Sarah per anni ed avverta la tua preziosa di cosa sono in verità, chi sono... Ricorderai... E, se agirai come penso che tu faccia, in nome dell'amore che provi per lei, presto potrò raggiungervi, sempre che voi sopravviviate all'incontro che state per fare. Anche l'insulso interesse reciproco che provate l'uno per l'altra mi sarà da alleato: infingardo, ipocrita, subdolo e vigliacco, vi condurrà a me come il più debole, sottomesso ed ossequioso dei seguaci.



* "Abissi di coscienza", Sarah cita le stesse parole di Jareth nel capitolo XX° Come tarli nella sabbia parte seconda, quando le spiega perché devono scendere nelle sabbie mobili.

** Background, il suo significato? Ripassiamo (ed illuminiamo d'immenso i neofiti XD): l'Underground è il Sottomondo di Jareth (Underground canzone di David Bowie del film di Labyrinth), perciò l'Aboveground è il Sopramondo di Sarah, la Terra. Background, termine da me coniato quindi è "il mondo che sta dietro", ovvero il mondo che sta dietro a Sarah Williams, la sua mente, la sua psiche labirintica.

*** Riferimento alle confessioni di Sarah alla seduta con la Daimon nel capitolo secondo, Impasse parte prima.

**** Vi ricordate il disegno di Toby? Se no, fate una capatina al capitolo quarto, A ritroso parte prima.

*****Sarah racconta alla Dottoressa Daimon, nel capitolo due, Impasse parte prima, di come, accompagnando Toby ed i suoi amici alla fiera dei fumetti, una voce l'abbia condotta attraverso l'allestimento di un labirinto per risolverlo.

******Solo nel capitolo sei, Desidero... parte prima DAIMON verrà a conoscenza del fatto che Sarah è in possesso del medaglione di Jareth. Come? Grazie a Toby, che ha tradito Sarah, la quale gli aveva intimato di non farne parola con nessuno (nel capitolo quarto, A ritroso parte prima).

******* Mia supposizione, a livello narrativo, di cui avevo già accennato qualcosa nel capitolo XI° Il Cane da guardia parte prima: Jareth, da essere magico qual è, non è solo il Signore e Creatore dello stesso Labirinto che Sarah ha affrontato per recuperare Toby quand'era piccolo, ma anche un abilissimo conoscitore dei dedali in generale. Sono la sua specialità, tra le tante. Ed, essendo i labirinti delle creature vive, Jareth ne può sentire la voce, il richiamo, le parole ed i segreti.

******** Capitolo IX°, "Tu hai potere su di me!" narra di come, dicendo queste parole, Sarah abbia fatto ricordare ad uno smemorato David dopo l'incidente di essere il grande e potente Jareth sovrano di Goblin.




VE LO ASPETTAVATEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE?!

Io no.

Direi che è arrivato il momento del panico.

SCAPPIAMO FINCHE' SIAMO IN TEMPOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO


Ma no vi prego non fatelo, siete già in 2800 e mi sentirei troppo sola senza di voi *resta a parlare da sola in una grande sala vuota*

CI SI LEGGEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE


Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro