Grassetto: punto di vista di Sarah (dialoghi e riflessioni) 

GRASSETTO TUTTO MAIUSCOLO: Oblio (dialoghi)

Corsivo: Jareth (dialoghi)

"Bacia i miei occhi e lasciami dormire.". 

AFI - Prelude 12/21

C'era una voce. Al di fuori di lei.

- NON C'E' NESSUNO CHE TI STA CHIAMANDO. -

Una voce lontana. Che venne messa a tacere dal tenebroso richiamo d'un'altra.

"Qualcuno invece... C'è. Qualcuno.... Qualcosa... Sta... Succedendo... Qualcosa?" pensò Sarah in risposta.

- TORNA A DORMIRE. -

"Non... voglio... dormire?" tentò Sarah.

- NESSUNO CHIAMA. -

"Ti sbagli. Lo ascolto chiaramente.".

- NESSUNO INVOCA IL TUO NOME. ASCOLTA, ADESSO, L'OBLIO. -

"Qui è... Così... Buio... Dove sono? Sto... Galleggiando... Fluttuando... I miei occhi... Non riescono ad aprirsi... Non... Posso... Vedere... Niente... Ho... Tanto... Sonno...".

- IL SONNO E' TUO AMICO. E' MIO MESSAGGERO. TI SFAMERA'. -

"Sì... Io... Chi... Sono? Cosa...? Dolce... Dolce, Sonno... Freddo... Sono... Così... Stanca... Una... Camera... Nera... La... La mia...".

"Sarah...".

Un tonfo. Sordo. Contro la sua oscura stanza avvolgente. Il suo mantello.

Una voce la stava chiamando. E sempre più vicina.

"Cos'è stato? Mi è sembrato di..." cercò lei.

Il suono di quella voce bussò sempre più forte, premette con forza contro la cupola che la stava opprimendo. Aveva dita bianche, la voce. Spezzò l'ombra. E nella tenebrosa volta corse, veloce, una crepa, in cui fece breccia una pallida luce.

Sarah se ne accorse. Molto lentamente. Ed altrettanto lentamente sentì come dilatarsi le orecchie, farsi calde, pronte ad accogliere la voce nel cupo angolo che adesso abitava. Quella voce... La tirava fuori dal buio, stendendo le sue mani e le sue forti braccia su di lei.

"Sarah...".

"Qualcuno... Mi sta... Chiamando... Per nome. Il mio nome... E'... Sarah. Io... Sono... Sarah! Devo... Devo tornare.".

- NON TORNERAI DA LUI. TU SEI DELL'OBLIO ORA. SEI PRIGIONIERA DI OBLIO. -

Qualcosa la trattenne in basso. La fece cadere. Giù e giù e giù ancora... Rotolò...

"No! Lasciami!" lottò Sarah. "Lasciami andare! Io lo sento! Arriverò da chi mi sta chiamando per nome!".

Scivolò.

- IL VOSTRO LEGAME NON POTRA' NULLA CONTRO DI ME. -

"Il... Nostro... Legame..." ripeté lei confusa. Trasalì. E dopo comprese. Ricordò. Si riscosse. Lui..."E' lui, non è vero? E' Jareth!" si agitò tutta. Il suo cuore un sussulto. E tutto tremò. Come in un terremoto.

- LA MIA MORSA NON TI PERMETTERA' DI GIUNGERE ALLA LIBERTA'! -

Fu stretta e stretta ancora da Oblio. "Tu... Non hai alcun... Potere... Su di me." cercò di pronunciarle.

- OBLIO HA POTERE SU OGNI CREATURA VIVENTE, ESSERE MORTALE ED IMMORTALE. HA POTERE SU TUTTO E TUTTI.  -

"Jareth! Jareth!" lo chiamò senza essere udita. "Lui... Ha bisogno... Di me! Sta soffrendo... Sta... Lui... Lui morirà se non gli sono accanto! La mia mente... Lo ha reso vulnerabile...".

- INFATTI NON APPENA CESSERO' DI ASSORBIRTI PORRO' FINE ANCHE ALLA SUA VITA. E LA VOSTRA LINFA VITALE, LE VOSTRE ANIME SARANNO MIE. . -

"Mai! Non ci avrai mai! Mai!" sbraitò. Provò come un senso di risalita. Sfuggiva d'un poco alle pesanti catene che la trattenevano. Ed Oblio l'afferrò di nuovo.

- OBLIO NON CONCEDE DI OFFENDERE LA SUA POTENZA A QUESTO MODO. OBLIO NON PERMETTE VIE DI FUGA. NEMMENO A TE, CHE SEI UMANA USURPATRICE DEL TRONO DI GOBLIN. -

"Chi sei?" ruggì Sarah. Almeno le parve di farlo. Ma forse era solo una fioca imitazione la sua.

- OBLIO, IL SONNO MEFITICO DEGLI UOMINI. -

"Cosa vuoi da noi?".

- LE VOSTRE VITE. E TU HAI VOLUTO FARMENE DONO POCO FA. RECLAMO CIO' CHE E' MIO. -

Sarah ritrovò quel pensiero nella sua mente... Una voglia, un desiderio di Oblio... Dopo aver capito quale tradimento aveva operato verso tutto il regno dell'Underground, i suoi amici, verso Jareth, consegnando il libro del Labirinto nelle mani della Dottoressa Daimon.

"Le cose cambiano." replicò. Adesso non vi era nulla che poteva desiderare di più del risveglio.

- UNA VOLTA CHIAMATO IL NOME DI OBLIO NON SI PUO' PIU' TORNARE INDIETRO. -

"Per quanto mi riguarda possiamo andare avanti così in eterno. Non smetterò mai di combatterti! Io tornerò da Jareth!". Più determinata che mai, sebbene intrappolata nella rete d'Oblio, percepì di potersi muovere. Aveva possibilità di muoversi. E quindi, se insisteva, poteva tornare.

- CHE TU SIA UNA TERRESTRE COSI' OSTINATA E CORAGGIOSA E POTENTE... LA TUA VOLONTA'... LA TUA COSCIENZA DI SE'... E' LA PRIMA CHE MI SFIDA. IL VOSTRO LEGAME E' INDISSOLUBILE, PERFINO PER ME. VI RENDE CIO' CHE SIETE, VOI STESSI E VIVI E VIGILI. E SE L'UNO CHIAMA, L'ALTRA NON PUO' FAR ALTRO CHE RISPONDERE A NUOVA VITA CON NUOVA VITA. E SE L'UNA SI PIEGA, L'ALTRO NON HA CHE DA PIEGARSI, ATTENDENDO CON LEI L'ARRIVO DELLA FINE. DI SOLITO TUTTI SI ABBANDONANO AD OBLIO COME TRA LE BRACCIA DI UNA SERENA MADRE MORTE. EPPURE VOI MI RESISTETE. -

"Sfidare è la mia specialità!" ne rise Sarah. "Io ti propongo un patto." sorrise fra sé.

- UN PATTO? E COSA MAI POTRESTI OFFRIRMI CON LE TUE UMANE MANI CHE IO POSSA ACCETTARE E TROVARE ALLETTANTE?. -

"Torna allo scadere delle tredici ore e soltanto allora decidi di finirmi. Di... Finirci, se vorrai. Ma non lo farai.".

- E PERCHE' NON DOVREI FARLO ADESSO, CHE NE HO GIA' L'OCCASIONE?. -

"Perché prima del rintocco della tredicesima ora io ti darò nuove vite in cambio delle nostre.".

- NUOVE VITE?. -

"Di nuove, sì.".

- NON PUOI. -

"Te ne darò.".

- PAZZA! JARETH E', PER ORIGINE, IMMORTALE! COME POTRAI MAI RICAMBIARE UNA VITA IMMORTALE?.-

"Dandotene di infinite. Infinite vite.".

- FOLLE SCIOCCA!. -

"Ho detto che te ne darò!".

- PROIBITO, CORROTTO GIURAMENTO. ABOMINIO!. -

"Sul mio stesso sangue il giuro si pone.".

- LA PROMESSA, SULLA TUA MENTE, IL REGNO IN CUI TUTTO QUESTO AVVIENE. -

"Sulla mia mente.".

- STIPULATO E' L'ACCORDO CHE HAI FIRMATO. TORNA DA LUI E BADA, CHE RICORDO DELLA TUA PROPOSTA. FARO' RITORNO ALLE TREDICI IN PUNTO. E CHE SIA QUESTO IL TUO MARCHIO D'INFAMIA, IL TUO ANATEMA!. -

Sarah sentì i suoi occhi che s'aprivano.

Sarah sente la voce di Jareth.

E, ricordando chi è e la missione che deve portare a termine, compie l'unica azione possibile per salvarsi e liberarsi dalla morsa d'Oblio, per tornare da lui: scendere a patti. 

Ma l'accordo che ha scritto col suo spirito... Non le lascia vie di fuga. Alla tredicesima ora, Oblio tornerà. 

3.7 K! 

Sììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììì 

quanto mi fate feeeeliiiiiceeeeeeeeeeeeeeeeeeeee

A presto gooobliiiiiiiiiiiiiiiiiiinsssssssssssssssssssss