•Prologo•
•Caro Diario,•
«Quel giorno c'era un insolita arietta color verde, fresca come la menta.
La ragazza dalla nuca di candido miele era stranamente in ansia.
Vista da fuori, normalmente sarebbe potuta sembra la calma la sua unica emozione.
Ma chi sa guardare l'anima avrà di sicuro notato che i suoi occhi pallidi e vuoti nascondono mondi senza regole e confini.
"Se gli occhi sono lo specchio dell'anima allora io odio i miei occhi, sono il mio unico punto vulnerabile".
La fanciulletta si sbagliava, gli umani che riescono a decifrare i nostri occhi aprendoli e frugando silenziosamente nel nostro io si sono estinti.
"Allora odio vedere gli occhi delle persone, mi fanno sentire vuota, loro sono imbottiti di così tanto che alla loro morte verrano direttamente squarciati".
Parole senza senso, parole di significato.
In quel momento la sognatrice alzò il suo sguardo per la prima volta in quella giornata.
Il suo treno stava arrivando. Lo aveva sentito da lontano ma lo udì troppo vicino.
Dall'altra parte dei binari un ragazzo vivace le sorrise.
Neanche il tempo di analizzare il gesto che il tempo era finito.
Troppe persone passarono davanti alla ragazza in quel momento, il mezzo si era colmato di umanità inutile, finalmente poteva partire.
La vuota fanciulla restò immobile.
Ormai era tardi, era in ritardo.
Quel gesto solare la aveva scavata nel profondo. Era esposta al pericolo.
"Ho sempre odiato arrivare in ritardo, chi arriva tardi perde una vita".
Infatti quando il convoglio lasciò libera la via alla ragazzina, quell'espressione serena era sparita.»
•Dove sei?•
By: Foxy013
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