Capitolo 1
Capitolo 1.
Chris stava rientrando a casa da una giornata intensiva di studio.
La strada che stava percorrendo era libera, ma all'improvviso un camion si parò davanti a lui, invadendo la corsia dove stava viaggiando.
Non ebbe il tempo di allontanare la macchina perchè ci fu lo scontro.
Il vetro del mezzo andò in frantumi ed un frammento si conficcò nella gola del ragazzo, mentre altre ferite si aprivano sul suo corpo.
Un ragazzo che passava, da quelle parti, in sella alla sua moto vedendo l'incidente si fermò e prestò i primi soccorsi. Quello messo peggio, però, era il ragazzo che guidava la macchina.
Seth era un medico a tutti gli effetti, aveva studiato tantissimi anni ed era arrivato alla metà.
Senza pensarci troppo chiamò un ambulanza che non tardò ad arrivare e la seguì.
Quel pomeriggio era di turno e voleva occuparsi lui del ragazzo.
Arrivato all'ospedale assieme all'ambulanza, si prese pochi minuti per indossare il camice e poco dopo raggiunse il ragazzo in sala operatoria.
Passarono diverse ore prima che uscissero da essa.
Il danno era molto grave per questo dopo aver richiuso le ferite, Seth, si vide costretto ad applicargli la maschera dell'ossigeno per aiutarlo a respirare meglio.
Dopo averlo messo in sala rianimazione, Seth, chiamò i parenti del ragazzo.
Aveva trovato il numero nel telefono di Christian del fratello.
Il ragazzo rispose al telefono: «Pronto?»
«Sì, pronto. Parlo con il fratello di Christian Black?» chiese lui.
«Sì sono io» rispose il ragazzo dall'altra parte del telefono.
«Suo fratello ha avuto un incidente. È ricoverato in terapia intensiva, dovrebbe raggiungerlo al più presto» disse Seth senza troppi giri di parole.
«Arrivo subito» rispose ancora una volta il ragazzo.
Quando la chiamata si chiuse Seth andò nuovamente dal ragazzo controllando che tutto fosse apposto.
Christian aprì poco dopo gli occhi e lui gli sorrise: «Ciao, Chris. Va tutto bene. Non ti agitare sei in ospedale, ho dovuto operarti per chiudere tutte le ferite, ma soprattutto quella sul collo»
Il ragazzo annuì alle sue parole e si rilassò un po' pensando: Nessuno mi ha mai chiamato Chris. Sembra così giovane per essere un medico.
Prima che se ne andasse lo prese per la manica del camice.
Seth lo guardò e sorrise: «Posso fare qualcosa per te?»
Chris indicò la panna e la cartelletta che teneva in mano.
«Capisco. Ti porto dei fogli e una penna» disse il medico sorridendogli.
Un leggero alone colorò il volto del ragazzo, Seth, poco prima di lasciare la stanza disse: «Ho chiamato Kyle. Dovrebbe arrivare a momenti» lasciò la stanza e prese un quaderno e una penna per il ragazzo dall'edicola - cartoleria dell'ospedale.
Quando uscì dal negozietto incontrò Kyle accompagnato da due ragazzine.
«Dottore, sono Kyle il fratello di Christian come sta?» chiese lui.
«Suo fratello adesso sta meglio, ma dobbiamo aspettare per vedere se ci sono delle conseguenze» rispose lui alla sua domanda.
La ragazzina più piccola si avvicinò a lui e gli tirò il camice: «Chris possiamo vederlo?»
«Certo, piccola. Seguitemi e vi porto da lui» rispose il medico alla ragazzina.
I tre lo seguirono ed entrarono nella stanza dove stava il ragazzo: «Non fratello stancare troppo. Torno tra un ora» detto questo lasciò il quaderno e la penna al ragazzo.
Una volta rimasti da soli Kyle gli domandò: «Cos'è successo?»
Christian a quella domanda scrisse: "Uno si è addormentato alla guida e non sono riuscito e spostarmi che mi è venuto sopra" voltò il foglio per farglielo leggere.
«Capisco, ma adesso dimmi: È stato gentile il medico con te?» gli domandò Kyle pur sapendo che il fratello non era gay, anche se non era mai stato con delle ragazze.
Christian scrisse: "Sì. Ha parlato un po' con me..." voltò il foglio pensando: Mi ha fatto un effetto strano il suo sorriso. Non arrossisco facilmente.
Kyle sorrise capendo i pensieri di Christian, ma non disse niente.
Il ragazzo d'altro canto doveva capire cosa gli stesse succedendo, ma la stanchezza prese il sopravento e si addormentò.
Kyle e le due ragazze rimasero al suo fianco vegliando il suo sonno.
Un ora dopo Seth tornò a vedere come stava il ragazzo.
Si accorse che respirava da solo, ma per precauzione gli lasciò la maschera dell'ossigeno.
Non aveva osato intubarlo perchè avrebbe potuto strappare i punti se non fosse stato attento, non resistendo alla tentazione, con delicatezza, gli accarezzò il volto sorridendo.
Kyle non si perse quel gesto come del resto le due sorelle del ragazzo.
La ragazzina più piccola lo prese nuovamente per il camice: «Perchè gli hai accarezzato il volto?»
Seth s'inginocchiò alla sua altezza: «L'ho fatto per vedere se aveva la febbre. La sua pelle è fresca quindi non ha la febbre»
La ragazzina, allora, gli domandò: «Ti sei innamorato di mio fratello?»
«No, piccola» rispose lui.
«Allora non ti piace?» chiese ancora lei.
Seth le sorrise: «Tuo fratello è un bellissimo ragazzo, ma in questo momento non posso sapere se potrei amarlo o meno perchè non lo conosco. Non so niente di lui»
La ragazzina sembrò delusa da quella risposta così,passandosi una mano tra i capelli, le domandò: «Vuoi che impari a conoscerlo?» lei annuì e Seth guardò nuovamente il ragazzo dormiente: «E va bene, proverò a conoscerlo»
«Giurin giuretto?» chiese lei porgendogli il mignolo.
Seth sorrise e fece intrecciare i loro mignoli dicendo semplicemente: «Promesso»
L'arrivo delle visite era finito, sarebbero tornati il giorno dopo.
I tre lasciarono la stanza del fratello e tornarono a casa.
Seth aveva il turno pomeridiano e quello notturno, ma non si faceva problemi gli piaceva quel lavoro.
Dopo aver controllato nuovamente il ragazzo sorrise e lasciò la stanza, tornò a ora di cena con qualcosa che il ragazzo potesse mangiare.
Quando varcò la soglia sorrise nel vederlo sveglio: «Ciao, Christian. Ti ho portato qualcosa da mangiare» il ragazzo gli sorrise ed attese di essere liberato dalla maschera.
Con delicatezza Seth gli tolse la maschera, lui provò a parlare, ma nessun suono uscì dalla sua gola e si spaventò.
«Chris, andrà tutto bene» disse lui cercando di tranquillizzarlo.
Il ragazzo annuì e con calma iniziò a mangiare.
Seth si unì a lui poco dopo e terminato il pasto gli disse: «So che il cibo non è un granchè, ma volevo evitare che ti affatticassi troppo anche perchè immagino il dolore che stai sentendo alla gola»
Chris prese il quaderno e scrisse: "Fa molto male. Come mai hai deciso di prenderti cura delle mie ferite?" voltò il quaderno per fargli leggere la sua domanda.
Seth prese nota di quella domanda e gli rispose: «Ero l'unico chirurgo disponibile, ma e anche non lo fossi stato avrai trovato un modo per poterti operare io stesso a meno che tu non volessi avere delle cicatrici su tutto il corpo»
"No, non le volevo" scrisse il ragazzo rispondendo alle sue parole.
Seth sorrise e gli disse: «Sai tua sorella, la più piccola, mi ha fatto promettere di provare a conoscerti»
"Cosa?" scrisse lui sul foglio mostrandoglielo.
Seth sorrise divertitoe gli spiegò la situazione: «Tua sorella mi ha chiesto se mi piacevi e le ho detto che sei un bel ragazzo. Quando le ho chiesto se voleva che ti conoscessi meglio ha annuito e mi ha fatto promettere di intavolare con te una discussione che mi portasse a conoscerti meglio» lo osservò per alcuni minuti ed aggiunse: «Puoi dirmi tutto quello che vuoi»
Christian lo osservò ed iniziò a scrivere sul quaderno: "Sono nato a New York, ho 20 anni. Studio all'istituto di belle arti e sono al terzo anno. Mi piacerebbe imparare a guidare la moto ed averne una mia per muovermi più agilmente quando sono da solo e non piove. Peccato che non posso comprarla, la situazione a casa non è molto semplice e lavora solo Kyle. Non ho mai avuto una ragazza, forse perchè non mi smuovono niente dentro, sto aspettando la persona che faccia il miracolo e mi faccia sentire amato" voltò il figlio e lo fece leggere a Seth che gli sorrise.
Sedendosi ai piedi del letto disse: «Io sono nato in un piccolo paesino. Ho 28 anni. Possiedo una moto e posso insegnarti a portarla nel tempo libero...» gli fece l'occhiolino ed aggiunse: «Lavoro in questo ospedale da due anni, e nemmeno io ho mai avuto una ragazza perchè non sono il genere di persona che attirano la mia curiosità»
Chris, allora, scrisse la domanda che gli si muoveva in testa: "Sei gay?" voltò il foglio osservandolo curioso.
«Sì, lo sono» ammise lui senza problemi.
Il ragazzo iniziava a dare segni di stanchezza per questo motivo gli si avvicinò e dopo avergli risistemato la maschera dell'ossigeno lo aiutò a distendersi nuovamente tra le coperte.
Chris si accoccolò meglio sotto di esse e si addormentò nell'arco di pochissimo tempo.
Seth rimase a vegliare un po' il suo sonno e lo lasciò solo per fare il controllo dei pazienti. Tutto il resto della notte la passò al fianco del ragazzo osservandolo attentamente: Questo ragazzo, mi piace. Mi fa sentire bene guardarlo e parlargli. Leggere le sue parole mi da la sensazione di poter sentire la sua voce.
Solo alle prime luci dell'alba Seth si addormentò posando la testa e le braccia sul letto davanti a lui.
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