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Lacrime

La primavera inizia a farsi sentire, sarebbe bello poter godere di queste giornate, invece la paura e il clima di terrore in cui stiamo vivendo non aiutano, fortunatamente noi stiamo tutti bene, solo Heidi ha avuto qualche fastidio per il suo stato di sangue, ma grazie alla mamma di Malcolm che ha testimoniato in tribunale per lei, non ci sono state conseguenze. Maecy invece deve stare attenta a muoversi, non può più uscire di casa, se non in clandestinità, per questi incontri serali per ascoltare Radio Potter e cercare di vivere al meglio il periodo. "Grazie infinite per queste saggie parole, Mordente. Gentili ascoltatori, con questo siamo giunti alla fine di un'altra puntata di Radio Potter. Non sappiamo quando potremo essere di nuovo in onda; ma state certi che torneremo. Continuate a girare quelle manopole: la prossima parola d'ordine sarà Malocchio. Proteggetevi a vicenda; abbiate fede. Buonanotte." La voce di Lee riecheggia chiara prima che la radio si spegna del tutto. "Io li adoro. I tuoi fratelli, con Lee hanno la capacità di far sorridere in questi momenti cupi" esclama Connor alzandosi dal divano, seguito da Bill che sospira "sono sempre stati l'anima della famiglia, qualunque sia il problema, loro riescono sempre a sdrammatizzare e farti ridere". "Saranno qui a momenti comunque" conferma Alex, sicura che si uniranno per finire la serata con noi, servendo del whisky a Fleur che ha ripreso a dare consigli per il matrimonio ormai imminente.

Io resto sul divano con le mie amiche, mentre Ced, che ha smesso di coccolarmi vedendomi particolarmente stanca, si unisce ai ragazzi insieme Malcolm. Tenendo gli occhi aperti a fatica ascolto le chiacchiere di Maecy su alcuni dettagli che sta apportando alla sua linea di abbigliamento, all'improvviso sento la pallina del palantir scaldarsi e Francy gridare "aiuto ci hanno trovato". Il sangue mi si gela nelle vene e richiamo l'attenzione di tutti "ragazzi, li hanno presi" grido cercando di concentrare la mia attenzione alla pallina ma non riuscendo a sentire più nulla. "Non li sento più" commento arrabbiata e infastidita, sono tutti intorno a me. Alex mi prende le mani, "sei sicura Lizie di quello che dici?" non sta dubitando, ma vuole calmarmi "si Alex, ho sentito la pallina scaldarsi e Francy chiedere aiuto. Ora o non hanno più il palantir con loro, o li hanno portati dove è bloccato o..." il nodo, che mi si forma in gola al solo pensiero che siano morti, mi impedisce di proseguire. "Va bene, respira. Ti stai agitando e tra poco vai a fuoco. Adesso ci organizziamo e diamo allarme all'ordine." Esclama sicura. Cerca di restare calma e bloccare la sua agitazione.

Ced si alza prende la giacca, è serio con lo sguardo determinato, sono certa stia bloccando le emozioni anche lui per aiutarmi "io vado da Aberforth, magari lui con lo specchietto riesce ad avere informazioni." Esce dalla porta e si smaterializza, Katie guarda Malcolm e sicura decide "mi accompagni al ministero, provo a vedere se riesco di nuovo ad intercettare il camini secretati, magari li usano pensando di essere al sicuro. Tentar non nuoce" finisce guardando gli altri "brava ottima idea, Malcolm fai da palo, qualunque movimento sospetto, segnalatelo" comanda Alex, che guarda Connor preoccupata. "Noi andiamo a casa, se dovessero scappare, Ron verrebbe a villa conchiglia ne sono sicuro" Bill è il più preoccupato di tutti e lo capisco ho appena detto che suo fratello è stato catturato. Mano nella mano con Fleur si avvia, ma, appena apre la porta, trova i due fratelli gemelli sorridenti, che capiscono subito sia successo qualcosa di grave spegnendo il loro sorriso. Entrano, mi guardano e tocca ad Alex spiegare l'accaduto, mentre io continuo imperterrita a forzare il Palantir senza successo. Prese le ragazze, partono anche loro verso casa, altra possibile meta in caso di fuga. Jace accompagna Mary Ellen a casa loro, per poi avviarsi nel suo ufficio, Connor bacia Alex e le sussurra qualcosa, poi con Dave porta a casa Anna, lasciandoci sole.

Il muro di paure crolla, ora che sono sola con lei, calde lacrime scendono sul mio viso e mi lascio andare "Alex, non li ho sentiti subito, ero distratta, avevo sonno. Se fossi stata più attenta e meno stanca" lei mi guarda asciuga le lacrime con la sua dolce mano e, fissandomi negli occhi, mi parla "Lizie ti prego, non piangere. Sei stanca, lavori tutto il giorno in emergenza e al limite della possibilità umana. Affronti dolore e morte, non chiederti troppo. Hai sentito quello che potevi e dato allarme, non sei sola a combattere questa guerra. Ce la faremo. Ora calmati e basta crucciarti con quella pallina" come sempre sa come calmarmi e rassicurarmi. Mi fa preparare una tisana rilassante da Neelix nella speranza di riabbassare la mia temperatura corporea, mentre io faccio esercizi per ottenere lo stesso risultato, lei si cambia e si prepara per la possibile battaglia. Un lampo di luce bianca e il tasso di Ced ci parla "Aberforth, ha intercettato Harry, sono nelle cantine di Villa Malfoy. Manda Dobby, se potete mandate un vostro Elfo". Alex comanda a Neelix di andare con Dobby e portare tutti i prigionieri a villa conchiglia, manda un patronus a Bill per avvisarlo e uno a Connor. "Ced lo avvisi tu?" mi chiede con calma mentre mi passa la bacchetta. Mando a Ced il patronus dicendo che io e Alex lo aspettiamo a villa conchiglia, poi mi alzo, mi cambio e prendo la cassetta con le pozioni che tengo in casa, il libro sulle erbe mediche e incantesimi del guaritore, "non sappiamo se ci saranno feriti, Alex. Voglio essere pronta" esclamo con rinnovata forza e, per mano a mia sorella, ci smaterializziamo direzione villa conchiglia.

Arrivate sulla spiaggia prendo aria a pieni polmoni, Bill ci corre incontro e ci comunica che nessuno è arrivato a parte Connor, un pop e appare Cedric che mi prende per mano, si guarda in giro con fare circospetto "Jace ha detto che non possiamo intervenire, arresterebbero Harry, quindi nessuno al ministero deve sapere che è qui" ci comunica agitato, "sempre che arrivi qui, vivo" esterno io il dubbio di tutti. Un crack e arriva Neelix con Dean Thomas e Luna, seguito da Kalien con il signor Olivander stremato. "Dobby è rimasto con il signor Potter, il giovane Weasley" esclama Neelix, Alex lo guarda e gli parla risoluta ma con dolcezza "grazie Neelix, perché sono rimasti?" l'elfo sbatte gli occhioni che si riempiono di lacrime "non so signor Potter ha detto a noi di venire qui, e che lui sarebbe arrivato". Kalien si sente in colpa, come probabilmente Neelix di non aver portato a termine ordini corretti quindi interviene tremante "io sono andata ad aiutare, ma non avevamo ordine di portare signor Potter ma di aiutare Dobby" Alex capisce e li rassicura, "avete fatto bene, solo non capisco". Luna toglie i dubbi a tutti "stavano cercando di salvare Hermione, saranno qui a momenti vedrete." Io sorrido e con l'aiuto di Cedric e Connor porto in casa il fabbricante di bacchette per curarlo.

La notte stellata e il mare calmo sarebbero uno spettacolo meraviglioso, se non fossimo in attesa di Harry e gli altri, il tempo sembra essersi rallentato, solo io e Fleur siamo impegnati nella cura dei nuovi arrivati, gli altri sono in osservazione costante. Il crack che sentiamo forte e chiaro ci blocca. Bill Connor e Cedric si avviano, bacchetta in mano, verso la spiaggia. Alex si è messa in posizione di combattimento appena fuori dalla porta pronta ad intervenire, se fosse necessario. "Sono loro" urla Ced cercando di aiutare Harry ad alzarsi, ha in mano qualcosa, Connor corre verso di noi con Hermione in braccio "Lizie, vieni. C'è bisogno di te" mi chiama con voce tremante, chiaro segno della sua preoccupazione. Adagia la giovane strega sul letto e io la guardo capendo subito la criticità delle sue condizioni. Inizio a muovere la bacchetta sul suo corpo per sanare le ferite più grosse, verso in bocca alcune gocce di estratto di fiori di fuoco e lei apre immediatamente gli occhi. Appena mi vede scoppia a piangere, la abbraccio cercando di toglierle il peso e il dolore che prova. Le carezzo schiena e capelli, cercando di calmarla, "dove è Harry?" mi chiede ad un certo punto, quando i singhiozzi sono terminati, "è fuori a seppellire Dobby. Lo sta facendo a mano, aiutato da Cedric." Risponde Ron che è apparso, non so quando, nella stanza. Mi giro e con gli occhi pieni di lacrime allargo un braccio per farlo arrivare da noi.

"Hanno bisogno di cure anche loro, io sto meglio" mi dice Hermione titubante, le carezzo un'ultima volta la schiena e guardo Ron, "vieni qui tu!" lo stringo in un abbraccio e lo obbligo a prendere una goccia di estratto come successivamente faccio con Francy. Mentre aspetto che rientrino Cedric e Harry, aiuto Unci-Unci, Fleur sta preparando qualcosa di caldo per tutti, mentre Alex e Connor consolano i nostri due Elfi, rimasti colpiti dalla morte del loro ormai amico Dobby, l'elfo libero.

"Abbiamo finito, se volete venire, credo faccia bene a Harry" la voce di Ced, appena entrato in cucina, mi distrae dai pensieri che affollano la mia mente mentre preparo un decotto per Olivander. "Arriviamo!" risponde subito Alex, mentre io mi avvicino e carezzo il volto di Ced, prima di prenderlo sottobraccio e avviarmi in spiaggia. "Non ha detto una parola Eli, sono preoccupato. Credo avesse bisogno di far andare le mani, ma tu prova ad aiutarlo. Tu sei l'unica che può farlo" mi sussurra mentre camminiamo vicini, "a te ha aiutato?" chiedo tranquilla percependo il suo stato d'animo, so che voleva dire addio a Dobby anche lui, se non fosse stato per l'elfo sarebbe morto tre anni fa, "si molto", la sua voce è un soffio che si perde nel vento, appoggia la testa sulla mia e guarda la scena con il cuore colmo di tristezza. Luna sta chiudendo gli occhi dell'elfo, Francy e Ron sostengono Hermione, Bill abbraccia Fleur così come Connor fa con Alex, Neelix e Kalien intonano un canto in una lingua sconosciuta, il solo suono delle parole, però, fa capire quanto dolore e amore provano. "Credo sia un canto di commiato degli elfi domestici" ci spiega Connor con dolcezza, "credo anche io, soprattutto perché appena il canto è partito intorno a Elisabeth e Alexandra sono apparsi dei Cerman, richiamati dal canto di sicuro." Ci spiega Luna con il suo solito fare sognante, "cosa sarebbero i Cerman?" chiede dubbioso Cedric, sorridendo appena Alex risponde "saranno parenti dei Nargilli, non preoccupartene ora". La disquisizione sull'esistenza dei Cerman deve attendere perché, appena finisce la nenia degli Elfi, Luna parte con i ringraziamenti a Dobby seguita a fatica dagli altri. Bill, Connor Cedric alzano la bacchetta e piano fanno ricadere il cumulo di terra spostata per ricoprire la tomba. "Vi spiace se resto qui un momento? Solo?" chiede Harry, tutti acconsentiamo, gli carezzo la schiena con dolcezza "Ti aspetto in casa, vorrei visitarti prima di andare, purtroppo mi aspettano al San mungo. Ma tornerò in serata per visitare Olivander e Hermione. Vorrei parlare con te, poi" lui sorride annuisce, quindi mi riavvio in casa per dare disposizione a Fleur sulle cure che dovrà fare lei, in mia assenza.

Visito Harry velocemente, mi materializzo con Alex a casa sua, devo per forza dormire qualche ora o non reggerò dodici ore di turno, "possiamo dormire insieme?" le chiedo come una bimba in preda agli incubi, ho veramente troppe emozioni, Ced si è fermato a protezione, essendo l'unico che tra poche ore non deve giustificare assenza al lavoro. "Certo sorellina, ne ho bisogno anche io." Mi risponde con dolcezza poi ridendo "sperando che i Cerman se ne siano andati e ci lascino dormire", la sua risata cristallina è contagiosa, quindi mi infilo il pigiama e con la sicurezza dell'amore tra sorelle, mi addormento per il poco tempo a disposizione per recuperare le energie.

I giorni passano tutti uguali, ogni minuto libero lo passo a villa conchiglia per vedere se Hermione e Olivander migliorano, sono preoccupata per la ricerca degli Horcrux. Harry vuole a tutti i costi entrare alla Gringott nella camera blindata di Bellatrix Lestrange e con Cedric stanno studiando un piano di azione. Persa nei miei pensieri mi dilungo nella stanza del nido, accudire i neonati mi riempie di serenità. "Elisabeth! Elisabeth Kinghore!" Sento chiamarmi a gran voce, adagio nella culla il fagottino nato questa notte ed esco con uno sguardo serio, davvero non capisco chi possa gridare in un reparto di neonatologia. Vedo un giovane Auror agitato che accompagna Dora in pieno travaglio, incanto una sedia e faccio accomodare sopra la mia dolce sorella acquisita "respira Dora. Piano e lungo, hai avvisato Remus o ci devo pensare io?" Lei sorride, i capelli continuano a cambiare colore, così come i suoi occhi e la forma del viso "Eli fa male. Non riesco A respirare lungo, come dite voi." Mi dice ad una velocità raddoppiata per non perdere tempo in chiacchiere, la guardo e sorrido "devi farlo per il nascituro, se rallenti lo aiuti" rispondo usando la tattica di Karan, il guaritore neonatologo da cui sto imparando tutto il possibile, nessuna mamma sana non si impegna se metti in dubbio che la tua richiesta possa aiutare il bambino. Come previsto Dora rallenta e allunga il respiro, "a Remus ci pensa Alex, era così eccitata nel vedermi in procinto di partorire, che per un attimo ho temuto mi tenesse lì per essere lei a farlo nascere" sorrido all'idea che mia sorella volesse un ruolo attivo sul piccolo Lupin e con un colpo di bacchetta accendo il campanello di allarme, facendo arrivare Melissa e Ashley.

"Cosa abbiamo qui, una bella mamma a termine?" chiede la giovane specializzanda in ostetricia "No sono solo grassa! Certo che sono a termine". La risposta di Dora mi lascia senza parole e mi viene da ridere, Ashley scuote la testa e mi guarda "poi dicono che la luna non c'entra. Hai notato Elisabeth, due giorni fa c'è stato il plenilunio e sono nati ben otto bambini" scoppio a ridere al pensiero che, se ci fosse Remus, di sicuro avrebbe da ridire. Guardo Dora che credo abbia pensato la stessa cosa e sussurro "aspetto Remus e lo accompagnato in sala da te, tu aspetta a partorire e non uccidere Ashley." Lei ha uno sguardo indecifrabile "se arriva in fretta. Perché non c'è la faccio più. Poi voglio che tu sia li" ma non fa in tempo a finire la frase che arriva Remus di corsa ed emozionato con Alex al seguito. "Che emozione Lizie, vorrei assistere al parto, dici che si può?" mi chiede Alex abbracciandomi, è un mix di emozioni, "non credo Alex, ma sentirai tutto dal gioiello, anche la mia paura, con Hailey non ho mai lavorato è una tosta. Ora vado a vestire Remus" mi giro e aiuto il giovane papà con il camice, così che possa stringere mamma e bimbo, Alex mi sorride mentre si siede e manda via il giovane Auror, sono certa che stia pensando ad un modo per assistere è stata troppo remissiva.

"Elisabeth se svengo aiutami, ma soprattutto non dirlo a nessuno" Remus scherza è un fascio di nervi e la luna piena di due giorni fa non deve aver aiutato, "sarà un nostro segreto" ribatto ridendo eccitata. Non è il primo parto a cui assisto ormai, ma è Dora la mamma e quindi tutta una emozione nuova. Sono certa che arriveranno tutti i miei parenti per lei, "respira cara, uno-due. Forza ora spingi. Ecco il papà" Melissa ha sempre una forza e una energia contagiosa, Ashley è la sua ombra e lo capisco, sarei anche io così, ormai l'anno prossimo sarà una ostetrica bravissima. "Vieni qui caro, metti dietro la nostra Ninfadora e..." Melissa sta dirigendo tutti "Tonks! Mi chiamo Tonks!" La interrompe Dora che, nonostante la fatica e il dolore che prova, trova la forza di contestare il suo nome. "Va bene cara, non innervosirti. Alla prossima contrazione prova spingere di più con questa grinta" cambia registro Melissa.

Il mio cuore accelera, so che sta per arrivare il piccolo Lupin, Hailey mi guarda seria "l'acqua è pronta?" Annuisco e continua "bacchetta? Sta uscendo e da quello che so non dovrebbe risentire della condizione del papà, ma se non fosse così la luna piena lo può aver stancato anche nella pancia della mamma e dobbiamo aiutarlo" è seria e capisco la sua preoccupazione, ma sono preparata e lo mostro con forza. Remus è dolcissimo ed è uno dei migliori papà che abbia visto fino ad ora, "dai amore, ce la puoi fare" la incoraggia con le delicatezza che riserva per lei. "Dai che ci sei, Tonks. Spingi bene e facciamo nascere questo piccolo eroe" Melissa ha in mano la testolina del bimbo, Hailey sorride e mi spinge a prendere per prima il piccolo. Dora sorride e mi guarda "si voglio che veda Eli appena nato, almeno prenderà il suo carattere e poi sarà la babysitter. Non mi fido di Alex, potrebbe farlo diventare come lei" Adoro come in un momento così serio e impegnativo, riesca a scherzare. "Ora basta parlare, concentrata." La riprende Melissa "non possiamo fare notte, quindi, respira e al mio tre spingi con tutta la forza che hai in corpo." Dora, rossa di capelli, grida e dopo un secondo si sente il dolce pianto di un bimbo, "eccolo questo bel maschietto. Bravissima mamma" Si congratula Melissa mentre me lo passa per i controlli di base. Tra le lacrime che scorrono di gioia, lo guardo e sotto l'occhio attento della mia tutor, faccio tutte le sequenze da effettuare alla nascita. "Quindi come lo chiamiamo?" chiede Hailey ai genitori "Edward. Detto Ted come papà" risponde sicura Dora, mentre Remus le accarezza il volto, per un attimo sento la risata di Ted senior in testa e il cuore si riempie di gioia, era qui ad assistere il parto, ne sono sicura.

"Remus vieni", lo faccio avvicinare per fare il bagnetto al piccolo Teddy, le sue mani tremanti hanno quasi paura di toccare il corpicino perfetto del figlio. "Tranquillo, prendi la testolina così, non dovresti aver problemi. Hai le mani grandi" spiego con calma, come mi ha insegnato Hailey che sorride soddisfatta del mio lavoro. Dopo che lo abbiamo fasciato nel piccolo asciugamano, i capelli del piccolo diventano azzurro cielo e ridendo esclamo "tutto la mamma!" Aiuto Remus ad adagiare il piccolo sul petto di Dora ormai rilassati e con i capelli dello stesso colore di quelli del piccolo. "È sano?" chiede poi con un misto di preoccupazione e dolore, "sì certo, per quello che posso aver visto io" rispondo emozionata, ma lascio che si Hailey a dare risposte più precise "non sappiamo se la licantropia possa essere ereditata. Ma da quello che so no, a meno che tu non eri trasformato nel momento del concepimento, e forse neppure in quel caso, non essendo tu licantropo per nascita. Oltretutto due giorni fa c'è stata la luna piena e il piccolo non ne ha risentito, tra ventotto giorni vediamo, magari lo ricoveriamo per sicurezza" risponde la mia tutor. Remus sembra più sereno, "possiamo cavarcela" interviene Dora sorridente, "come preferite. Ti darò le indicazioni prima di dimettervi, ora riposate tranquilli" si congeda Hailey facendomi segno di seguirla, Melissa mi guarda e sorride, "tutto a posto, tra cinque minuti portali in camera e, se loro vogliono, i parenti possono entrare ma con calma. Il bimbo deve restare protetto" comanda al giovane Kender arrivato in aiuto, so che Melissa non ama troppa confusione appena dopo il parto.

Mi cambio nella stanza adiacente a quella del parto e ascolto le impressioni di entrambe le guaritrici esperte. "Elisabeth, molto bene, hai visto come non sempre sia semplice, ma basta distrarre la mamma, per intervenire e far raddrizzare la situazione" non capisco cosa voglia dirmi Melissa, quindi decido di chiedere "non capisco, scusa". Hailey mi risponde tranquilla, "ad un certo punto la testa del bimbo era bloccata, con i metamorfomagi, può accadere. La loro facilità nel cambiare aspetto non sempre aiuta, qui erano in due, la mamma che non controllava molto il suo dono e il piccolo. Melissa l'ha fatta parlare con te e tutto è rientrato, ma se così non fosse stato rischiavamo un intervento urgente." Abbasso gli occhi "non mi sono accorta di nulla, scusate. Pensavo stesse andando tutto bene" Melissa mi mette una mano rassicurante sulla spalla "non potevi accorgerti, eri impossibilitata a vedere, ti stiamo solo insegando, non sgridando. Ora vai che la tua famiglia è qui e vorrei fossi tu a dare notizia"

Esco e quello che mi trovo davanti è una scena unica e esilarante, Andromeda è seduta con la mamma, guarda una foto che tiene in mano e si morde io labbro, Alex cammina avanti e indietro con un super sorriso mentre chiacchera con papà che è arrivato vestito da sala operatoria, adoro vedere come ancora oggi ami stare con i pazienti nonostante i suoi impegni amministrativi. Con Ashley al fianco mi incammino verso di loro, il mio sorriso dice tutto e Andromeda inizia a piangere. "Oddio non è molto da Black, piangere in pubblico, ma sono così emozionata" parla e la sua voce mostra tutta emozione e gioia. Mamma la prende in giro "infatti non sei più considerata una Black da tempo" riuscendo a farla ridere e ricomporsi, io sorrido e prendo la parola. "è un maschietto, lo hanno chiamato Edward, sta bene. Se volte potete venire a vederlo" dico tutto di un fiato, Andromeda mi abbraccia forte "sono nonna. Oddio non mi sembra vero!" esclama felice, la mamma la guarda e la corregge "resti anche mamma e Ninfadora ha fatto tutto lo sforzo oggi, devi darle la giusta attenzione", Andromeda, si gira, la guarda seria e come da vecchia e consumata nobile inglese ribatte divertita "te lo ricorderò quando Alexandra o Elisabeth diventeranno mamme", poi prende la prende per mano e si avviano nella stanza. Alex mi corre incontro e vuole tutti i dettagli, quindi lascio andare Ashely e mi concedo la pausa con mia sorella, mentre papà si avvia da Melissa e Hailey, per avere maggiori informazioni, prima di andare a omaggiare il piccolo.

Una settimana dopo il parto papà ha convocato tutti al castello, io e lui abbiamo avuto una idea un po' folle, ma sono certa che saranno tutti felici, nonostante il rituale che vogliamo fare non sia molto etico e legale. "Ed, si può sapere cosa hai in mente di fare?" Chiede Andromeda divertita dal fatto che mamma sia contraria alla proposta "calma Andy, quando arriveranno tua figlia, con il marito e tuo nipote lo saprai." Papà ama fare le cose a modo suo, poi si gira verso Alex, mi prende per mano e con entrambe controlla il necessario, "libretto c'è, pozione pure, mele e alloro, candele, cristalli sono a posto Eli?" mi chiede serio, "certo papà, zia Penny sta portando anche la sua ametista per sicurezza." La mamma sbuffa e seria espone la sua contrarietà a quello che sta per avvenire "il fatto che tu abbia coinvolto tua zia e che lei abbia accettato con entusiasmo, non mi piace per nulla" Alex ride e la rassicura, "dai mamma stai serena, siamo quattro Kinghore con grandi poteri, non succederà nulla e sarai felice anche tu alla fine." L'arrivo dal camino di Dora con il piccolo Teddy tra le braccia e Remus distoglie l'attenzione di tutti dai possibili pericoli. Per un attimo il piccolo è al centro di tutto. Io lo prendo subito in braccio e, con la scusa che sono la guaritrice che lo ha fatto nascere, lo coccolo un pochino. Subito Andromeda ne reclama il diritto e, appena ha il piccolo tra le braccia, papà fa sedere Dora e inizia a spiegare. "Vi starete domandando perché vi ho fatto venire. Quella pazza di Elisabeth mi ha raccontato cosa ha sentito durante il parto e insieme abbiamo pensato di farvi un regalo. Alex ha come sempre accettato di partecipare, non delude mai quando si parla di magia. Penny non si tira indietro se ci sono cose poco ortodosse e Andromeda se lasci il piccolo a sua mamma, dovresti fare il quinto punto del pentacolo". Sono tutti perplessi, mamma scuote la testa e Remus, essendo il più esperto nella conoscenza delle arti oscure ha forse intuito cosa vogliamo fare. "Il pentacolo hai detto Edward?" chiede con calma fissando in papà, "si ci serve per creare un campo energetico e far tornare, seppur in spirito, Ted. Credo che abbia il diritto di vedere suo nipote." Risponde serio e tranquillo papà, Andromeda ha gli occhi lucidi "lo fareste per me? Davvero Ed?" al segno di assenso di papà, lo abbraccia forte.

"Zio sei sicuro?" chiede Dora emozionata, "si piccola, vedi Elisabeth ha percepito la presenza di tuo papà al momento del parto, questo vuol dire che è rimasto per te. Ora se accettate, metteremo una serie di protezioni alla stanza per evitare che qualche anima sfugga. Incantesimi, cristalli, mele tagliate con l'alloro" Remus interviene ammirato "tutti i rimedi conosciuti per fermare il male", "certo, la sicurezza non è mai troppa quando si evoca un'anima. Il pentacolo e le candele creeranno un campo di forza, l'evocazione la farò io e la forza mentale dei Kinghore mi aiuterà." Conclude serio papà, "io e te Remus vigileremo che nulla sfugga al controllo, quindi ti prego bacchetta alla mano e se serve non esitare a fare ciò che è in tuo potere. Ricorda che l'animo più puro che potrebbe essere in pericolo è quello di tuo figlio" la mamma è seria, so che non ama queste pratiche al limite del legale e etico, ma non si oppone, soprattutto vista la reazione di Andromeda e Ninfadora. So che più che altro ha paura di quanto usare il potere oscuro dei Kinghore possa influire sull'animo di papà, ma il suo amore e la sua fiducia in lui sono totali. Papà posiziona tutti correttamente, ha preparato la pozione per quando sarà tutto finito, accende le candele e ci invita a prenderci per mano, io sarò l'ultimo contatto, per sicurezza tolgo il bracciare con il palantir, alla fine meglio non avere oggetti magici potenti nella stanza.

Con il grimoire in mano papà pronuncia con forza l'incantesimo

audite haec verba bene spiritus sine vinculis audite me bene et recta quae longe nos servat

La sua voce è profonda, quasi cupa. Un brivido percorre la mia schiena a sentire le parole pronunciate, appena la sua mano stringe la mia, chiudendo il cerchio, una scossa mi colpisce, percepisco chiara anche la sorpresa degli altri. Guardo Zia Penny, esattamente di fronte a me, e uno strano luccichio dei suoi occhi mi fa per un attimo dubitare della bontà di questa scelta, lei più di tutti è addentro alle arti oscure. Il tremolio di candele annuncia il punto di non ritorno, davanti a noi in una iniziale nebbia bianca appare Ted Tonks. "Papà!" esclama Dora tra le lacrime, "Ted, amore mio" rincara la dose Andromeda senza perdere la posizione, sa quanto sia importante non uscire dal pentacolo. "Amori miei, speravo di potervi dire addio." Risponde lo spirito di Ted, quasi sembra tornato in vita. Guardo papà, poi Alex, che tiene l'altra mano e resto concentrata, so che lo sforzo di papà è enorme, anche se non sembra. Percepisco tutta la fatica che sta facendo, non sta lottando contro lo spirito come aveva fatto Alex, ma contro la sua natura. Respiro e nella mente comunico con lui "papà lo stai facendo per amore, e l'amore ci guida. L'amore non è mai un errore e non è mai malvagità", lui sorride e annuisce, per farmi capire che ha capito, ma non perde la concertazione o altre anime potrebbero entrare nel pentacolo e scappare.

"Questo è tuo nipote" sento dire a Dora che mostra con orgoglio il piccolo "lo so tesoro è bellissimo. Ho vegliato su di voi da subito. Mi mancate così tanto ma resistete. Vedrete che presto o tardi saremo insieme. Ma questo bimbo ha bisogno di voi per crescere." Andromeda sorride al marito "Hai sofferto?" tutto il dolore che prova trasuda da queste parole e io vengo investita da questi sentimenti, "no, stai tranquilla, ma ho lottato. Ho venduta cara la pelle, non volevo certo che vincessero loro, ma non ero solo e alla fine ho preferito che si salvassero altri. Veglierò su di voi, sempre. Quando vedrete una farfalla di quelle bionde, saprete che sono venuto a trovarvi, quindi salutatemi e non cacciatemi. Sono orgoglioso di te cara bimba mia, hai messo al mondo un bimbo meraviglioso e tu Andromeda sarai una grande nonna." Scoppia a ridere, so che avrebbe voluto prenderla in giro e lo avrebbe dicerto fatto se fosse stato qui. "Papà, sono così triste per non essere stata in grado di proteggerti. Sono un Auror e mio papà è morto solo perché al ministero comanda un pazzo" confessa Dora tra le lacrime, ha lasciato il piccolo in braccio a Remus e fa per avvicinarsi, ma la mamma la blocca. Troppo pericoloso, potrebbe essere trascinata nel mondo delle anime e morire o impazzire, peggio potrebbe liberare altre anime "Ninfadora, per favore ragiona, non entrare nel campo magico" la voce della mamma è dolcissima e Dora si ferma. "Bimba mia, sappiamo che a tutto c'è una spiegazione, anche se non sempre ci è cara subito. Non sono morto invano, di questo ne sono certo. Non piangere per me, io sono ovunque tu vorrai, veglierò su tutti voi, sempre. Vi amo infinitamente, ma ora devo andare."

Si gira vero papà che inizia a essere provato dallo sforzo, le anime, che sono state richiamate dal rito, stanno forzando l'ingresso nel nostro mondo e papà le tiene a bada con forza mentale. "Grazie Ed amico mio, ti affido la mia famiglia, so che farai il possibile per proteggerla. Ora lasciami andare, ti sarò grato in eterno per avermi concesso di dire 'addio". Papà respira, so che vorrebbe dire qualcosa quindi chiudo gli occhi e stringo la sua mano, cercando di far capire che subentro, ove possibile a lui, "Ted, ti voglio bene" riesce a dire appena prima di riprendere il controllo del rito. "Ti amo Edward Tonks, con tutta me stessa per sempre." Esclama Andromeda, con il viso rigato dalle lacrime, facendo uno strano gesto che Ted ripete "ti amo Andromeda Black, con tutto me stesso, per sempre" e le manda un bacio, poi si gira verso Dora e ripete "ti amo bimba mia, sono fiero ed orgoglioso della donna che sei diventata. Remus te la affido e proteggi mio nipote. Sarà un ottimo ragazzo, dopo tutto si chiama come me. Grazie a tutti e grazie Juliet, amica di sempre, so che questo non fa parte di te, neppure di me. Ma ti prometto che non sarai mai sola contro questi due" indica papà e Andromeda che sorridono. Poi con un inchino ci lascia permettendo a papà di interrompere il contatto. Mamma soffia prontamente sulle candele e avvicina i cristalli per chiudere il nesso, "Alex, prendi papà e fallo sedere" comando decisa, poi con fatica dovuta alla stanchezza del rifiutale, prendo la pozione corroborante, ne bevo un sorso per prendere la forza necessaria per aiutare gli altri, la faccio bere a papà, a tutti i presenti.

"Questa volta avete fatto di testa, vostra e capisco che fosse importante. Ma non voglio più che si evochi un defunto." La mamma è seria e perentoria "i morti si lasciano in pace, non ha senso vivere attaccati e loro e può solo farti male Andromeda. Il tuo sguardo mi ha spaventato e sono certa che Teddy la pensi come me. Basta con queste follie, è stata la prima e ultima volta. Chiaro" papà annuisce e concorda con lei, io so che anche Silente non voleva che vivessimo legati al fantasmi del passato, ma rispettassimo la morte quindi concordo con la mamma e annuisco. "Suvvia Juliet, non è così male sai. Mia mamma spesso evocava papà per lunghe chiacchierate" interrompe la zia Penny, credo che non sia una grande mossa citare i suoi genitori visto la fine che hanno fatto "grazie Penelope, ma direi che non voglio che la mia migliore amica finisca rimbambita o pazza. Sappiamo tutti cosa è successo a tua mamma, esattamente come raccontato nelle fiabe di beda e il bardo" la zittisce la mamma, "i doni della morte" sussurro appena ripensando Harry e la chiacchierata avuta a villa conchiglia.

Quando siamo solo noi quattro della famiglia la mamma vuole discutere di quanto accaduto nel pomeriggio. "Edward come ti senti? E ti prego di essere sincero" la mamma ha sempre il tono dolce e gentile, "sto bene Juliet, so cosa pensi. Ma non sono così debole, non mi sento il padrone della morte e so che non si possono riportare in vita i morti se non a caro prezzo. Non gioco con la vita come Ha fatto, Sir Bis, come lo chiamano le ragazze. Nessuno spirito sgradito è entrato in me questa volta e neppure nelle ragazze. I Kinghore non hanno brillato di virtù in passato, ma noi siamo diversi, perché con noi ci sei tu." Conclude in discorso dandole un bacio. "Ruffiano!" risponde divertita la mamma, Alex però non ha perso una parola e con interesse pone la domanda che anche io sto per fare "cosa volevi dire con nessuno spirito sgradito è entrato in me questa volta papà?" papà sospira, "allora quando è morta la vostra bis nonna, Margareth io ero molto perso, lei era tutto per me. Quindi, coscente del dono di famiglia di richiamare i morti, mi sono attivato e ho evocato il suo spirito per chiederle dei consigli, come sempre facevo. Purtroppo non avevo la protezione e di oggi e lo spirito di John Kinghore si è attaccato alla mia anima. Per fortuna la mamma si è accorta in tempo è ha scacciato l'intruso, o sarei morto per lasciare il posto ad un altro Kinghore che, oltre a essere ricordato come un persecutore delle minoranze magiche e cultore della supremazia magica e dei purosangue, fu uno dei peggiori Kinghore della storia, senza rispetto per il genere femminilee il mondo in generale." "Quindi avevi paura che uno spirito occupasse il nostro corpo?" chiedo coraggiosamente, "si Elisabeth, vostro o del piccolo Lupin, chi è più indifeso di un bimbo. Poi la mamma di Zia Penny è impazzita pensando di avere il marito accanto ancora in vita. Continuandolo ad evocare e lo spirito di qualche antenato l'ha posseduta e quando lei si stava lasciando morire, lo spirito ospite cercava di soffocare la zia per prenderne il posto." Ho lo sguardo terrorizzato, mamma lo capisce e mi si avvicina, "poi sappiamo tutti che troppo potere mentale può far sentire onnipotente. Quindi basta con questi giochi. Avete promesso" allarga le braccia e io mi ci fiondo seguita da Alex, papà si alza e abbraccia tutte e tre noi insieme "siete delle fantastiche donne, e io vi amo alla follia" sussurra dolcemente stringendoci forte.

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