Il legame tra sorelle
La mattina del rientro a scuola sono di nuovo triste, seppure le vacanze di Natale hanno visto un rappacificamento generale, so che sentirò tremendamente la mancanza di Cedric, soprattutto dopo i due giorni passati insieme in montagna. Mano nella mano al mio ragazzo cammino sul binario salutando e aiutando gli studenti che tornano a scuola con il treno, "Spero di vedere Anderson e potergli parlare" esordisce serio guardandomi poi con gli occhi furbi, "non ti preoccupare, credo che gli facciano ancora male i piedi" ridacchio furba ma felice di avere Ced geloso al fianco. "Ora vai o farai tardi, tienimi aggiornata e ti prometto che sarò sincera nelle lettere" gli comando prima di dare un dolcissimo bacio alle sue labbra, "va bene. E io ti prometto che la prossima serata bevutine, come le chiami tu, la faremo insieme" mi strizza l'occhio mentre mi abbraccia forte. Sono certa che con George e Fred organizzerà qualche incursione non autorizzata e ne sono felice.
Sul treno con Heidi e Maecy ci sistemiamo sui divani della carrozza di testa, Dave e i ragazzi hanno optato per uno scompartimento, dopo che si occuperanno della ronda di sicurezza, per lasciarci parlare in pace. Come accordi attiviamo lo specchio d'acqua con Katie, così che ascolti il racconto del mio miniviaggio con Ced e si senta meno sola ora che siamo ripartite tutte. "Ma è stato super romantico, voglio dire, lo chalet solo per voi, la neve, il caminetto, le candele, l'atmosfera natalizia... perché George non ci ha mai pensato" sospira Heidi affascinata dalla descrizione del posto dove mi ha portato Cedric "perché George è più concreto Idi" la prende in giro Maecy, "vero, diciamo che per fortuna Fred ha sempre dormito alla tana o comunque mai a casa, e noi ci siamo goduti la casa sopra il negozio, anche se la vista era più che altro lugubre" ridacchia poi. "Chissà come ve la siete goduta, mi domando quanto sarete rimasti vestiti!" Esclamo divertita "parla quella che aveva sauna e vasca idromassaggio vista bosco e cime innevate per festeggiare due anni insieme" mi risponde lei altrettanto maliziosa. "Vi ricordo che io sono stata in un letto di ospedale" ci sgrida Katie dall'altra parte del bacile ridendo, "scusa. Hai ragione. Ma credo che Malcolm stia organizzando qualcosa di speciale per il tuo compleanno, ho visto che parlava fitto fitto con papà, e lui ama queste cose, quindi sono certa darà il permesso. Poi ci saprai dire" le rispondo sorridente. Le chiacchiere e i racconti diventano via via più private, ma l'arrivo di alcuni prefetti ci costringe ad interrompere il collegamento e le confidenze. "Ma non puoi mandarli via, sei caposcuola!" mi domanda seria Maecy, "non funziona così, hanno diritto di stare qui." Rispondo seria, "poi onestamente non vorrei avere più dettagli di così, il discorso è già vietato ai minori se andiamo avanti scopriremmo cose che è meglio non sapere" conclude Heidi facendoci ridere.
L'arrivo in stazione porta me e Dave ad occuparci della sicurezza degli studenti insieme agli Auror di stanza qui e vedo Dora ancora troppo triste per come meriterebbe, le mando un bacio ma mi avvio per non perdere l'ultimo viaggio verso la scuola. "Siamo soli! Devi resistermi" ridacchia Dave come sempre, ormai le nostre prese in giro sono all'ordine del giorno "ce la metterò tutta affinché tu non debba sopportare un altro bacio deludente!" rispondo altrettanto divertita "non me lo perdonerai mai vero?" mi chiede facendo il finto triste "mai!" ridiamo di gusto, mi sembra di scherzare con George e spero che anche Dave presto mi veda come una sorella. Arrivati al castello ci avviamo ai nostri tavoli e, con passo deciso e sguardo serio, scorro i tavoli per sincerarmi che tutti stiano bene, mi siedo con le mie amiche vicino a Ron per ascoltare cosa ha da raccontare.
La mattina successiva arriva troppo velocemente e le lezioni ripartono ad una velocità razzo, tanto che senza accorgermi mi ritrovo a fine gennaio a pochi giorni dall'incontro con Alex per il Palantir, non credevo neppure che Silente accettasse, invece era quasi felice. "Da quando Piton è l'insegnate di Difesa contro le arti oscure è un incubo venire a lezione. Pensare che era la mia materia preferita, oltre a essere la mia migliore" sospira Maecy accanto a me, come darle torto, Piton è innegabilmente bravo, ma troppo pretenzioso e quasi affascinato dal male da cui ci insegna a difenderci. "Silenzio!" ci intima con tono fin troppo duro il professore appena entra in classe, "oggi testeremo le vostre capacità con esercizi simili a quelli che affronterete con i MAGO. Non mi aspetto che siate in grado di superali visto la vostra palese incapacità" sottolinea poi guardando tutti tranne i suoi studenti "dovrebbe guardare i serpeverde non noi, voglio dire a parte qualche eccezione sono penosi" mi sussurra Heidi "50 punti da Tassorosso signorina McAvoy e 100 da grifondoro per la signorina Kinghore e la signorina James" la rabbia di noi tre è palese, queste ingiustizie sono sotto gli occhi di tutti, ma decidiamo di non dare modo al professore di togliere ulteriori punti. L'attenzione di tutti noi alla spiegazione della prova è assoluta, dovremo affrontare l'ignoto, nulla di più difficile per me.
"Ho una domanda professore, quindi potremmo incontrare qualunque creatura oscura, demone o essere malvagio?" chiede una titubante Laurana, "signorina Kanan troverà ciò che io ho ritenuto opportuno farle trovare, pensa che nella vita, in una battaglia vera, lei sappia cosa dovrà affrontare? Non mi faccia perdere ulteriore tempo, bacchetta alla mano e speri di non essere tra le prime ad entrare nel box incantato" l'indifferenza che si percepisce dalla voce di Piton è in contrasto con l'importanza dell'esercizio, alla fine ci sta solo allenando non solo per i MAGO ma per la vita e l'eventuale guerra nella quale potremmo trovarci immischiati. "Ora uno studente per casa, direi la signorina Kinghore per grifondoro così smette di prendere il tè con le sue amiche di chiacchiere, il signor Dealer per corvonero e il signor Higgs per serpeverde almeno anche lì presteremo attenzione vero signor Montague?" Guardo Heidi e le comunico e telepaticamente, "a loro niente punti in meno comunque" facendola ridere, "...per tassorosso, nella speranza di non avere una prova deludente" sento concludere al professore e mi trovo a provare pietà per Billie che sicuramente non affronterà la prova a cuor leggero dopo questa inutile puntualizzazione da parte del professore.
Bacchetta alla mano mi avvio verso la tenda che mi fa da accesso al mio box, sospiro e leggo il cartellino di avvertimento che mi ha consegnato Piton "troverai solo ciò che porterai con te" ora il mio cuore inizia ad accelerare, ma so che conosco tantissimi incantesimi, i non verbali non sono un problema e lo studio non mi manca, ma soprattutto sono abbastanza certa che Silente non commetterà l'errore di perdere uno studente a scuola, non dopo quello che è successo a Cedric due anni fa. Quindi, forte delle mia conoscenze, passo il tendaggio e mi ritrovo nel buio più totale, "lumos" penso ma la mia bacchetta non riesce ad illuminare nulla, "lumos maxima" ritento ma anche questo tentativo fallisce, il pensiero va ai miei cugini immediatamente e alla loro polvere buio pesto peruviana, e istintivamente sorrido, so che non ho possibilità contro di loro, decido di cambiare strategia, punto la bacchetta su di me e, con sicurezza aumento, la mia capacità visiva con una semplice trasfigurazione sensoriale. Immediatamente distinguo alcuni massi e un senso di inutilità mi pervade, resto concentrata e riconosco con certezza un Pogrebin, con il sorriso, di chi sa quello che fa, lancio uno stupeficium e lo anniento proseguendo nel mio cammino.
Sono ammirata da quanta bravura abbia Piton, ha ricreato veramente un mondo in una stanza, questo pensiero mi distrae e mi trovo difronte una figura bellissima con i capelli sparsi, che mi guarda con fare dolce, non capisco se l'oscurità stia passando o il mio occhio veda bene ora. Quando il volto delicato è a pochi centrimetri dal mio capisco il pericolo che sto correndo e con un semplice Silencio non verbale,blocco l'urlo della Banshee che mi avrebbe se non altro stordito, non potendo più attaccare il mio cuore ora certo dell'amore di e per Cedric. Resto comunque sorpresa dal fatto che anche questa creatura sia foriera di morte, e decido di schiantarla per non rischiare oltre. Senza indugio seguo la luce che vedo apparire e mi trovo in una radura, Alex sdraiata a terra morta, un brivido mi percorre la schiena, ma sono certa essere un moliccio avendo già sperimentato la mia più grande paura, la morte di Alex. Man mano che mi avvicino per il riddikuls appare una figura incappucciata e con indosso un mantello nero, molto simile a quello della donna che mi aveva torturato a casa Nott, e mi gelo sul posto. Ancora di più non riesco a respirare quando la figura incappucciata mi comunica di aver ucciso Alex, ma non per le parole che vengono dette, ma per la voce uguale alla mia. La donna infatti sono io, solo che ho gli occhi completamente neri e il mio braccio mostra l'inconfondibile marchio dei mangiamorte. Un senso di potenza inarrestabile simile a quella provata con il palantir mi pervade. Comincio a sentire nella mia mente parole di odio oltre che percepire le vibrazioni che mi vengono mandate a livello empatico, mi sento più potente e libera di quanto non sia mai stata. Resto affascinata dalla me potente e oscura, nessun peso, nessun dubbio, anche se a terra vedo mia sorella, nonostante la consapevolezza di essere stata io a porre fine alla sua vita. Poi inaspettatamente la voce di Ced riecheggia nella mia mente e mi fa uscire dallo stato di trance in cui l'immagine mi ha portato, "Sei una persona buona e dolce, non sei un uccellino lasciato in balia degli eventi ma una strega forte e capace di distinguere il bene dal male, porti vita e speranza agli altri" con voce tremante punto la mia bacchetta declamando forte e chiaro "Riddikulus" voglio essere certa. Quindi, anche se mi costerà punti, pronuncio la formula ad alta voce ed ecco apparire piume di gallina e un becco alla me mangiamorte, facendomi ridere e facendo apparire la porta di uscita.
"Prova interessante la sua signorina Kinghore. Direi che 20 punti se li è meritati questa volta" esclama Piton guardandomi fisso negli occhi, come a farmi intendere che ha visto e sentito tutto. Turbata dalla prova, mi avvio dalle mie amiche che invece sono perplesse e mi interrogano su ciò che ho affrontato, non avendo assistito a nulla se non la mia sparizione per dieci minuti. Poco dopo il mio rientro in classe tornano anche Terrence che porta a casa 30 punti e Flo che come me ha solo 20 punti di premio motivati dal fatto che Terrence ha affrontato tutte le insidie senza tentennamenti e usando solo incantesimi non verbali. "Io sono più propensa a pensare che sia perché è un serpeverde" sghignazza Cormac al mio fianco, tutti lo abbiamo pensato ma Maecy ribatte sicura "può essere, ma Terrence è veramente bravo in difesa." Guadagnandosi una occhiata da Dave.
Il venerdì arriva e io non vedo l'ora di incontrare Sibilla per condividere con lei la prova con Piton, non so per quale motivo al club delle prefetto non mi sono sentita di dire la verità. Ho bisogno di avere risposte per essere forte e affrontare il Palantir questa sera con Alex o perderò il controllo. Sibilla come sempre ascolta con interesse il mio racconto e, dopo un attimo di esitazione, parte con la spiegazione "affasciante la tua mente e il tuo animo. Riesce a mandarti segnali e conferme che io ora ti aiuterò a leggere così che tu possa affrontare la prova e sconfiggere anche lo scetticismo di tua sorella." Sorrido al pensiero che Sibilla riesce sempre nella sua stranezza a dire cose sensate e vere, forse ha veramente un occhio aperto sul mondo. "Quindi mi hai detto che hai incontrato una donna bella e dolce, che tu hai identificato con una banshee. Io sono propensa a pensare alla carta della stella dei tarocchi" mi guarda e annuisco "sì la fanciulla nuda con i vasi tra le mani" rispondo sicura guadagnandomi un cenno di assenso mentre traffica per trovarla. "Eccola, vedi il vaso sulla terra quello sull'acqua, il bene il male, l'acqua che purifica, la donna genitrice" l'enfasi che mette in queste descrizioni è fantastica e mi viene da ridere, per fortuna non si lascia condizionare da me sapendo che il mio sorridere è scevro da giudizi su di lei. "Il buio in cui ti sei trovata, è il buio in cui il tuo animo si è trovato, ma hai trovato il modo di aggirarlo. Come hai trovato il modo di sconfiggere il fascino del male con l'amore. Già perché non a caso hai sentito la voce di Cedric." Mi guarda e ridacchia come una vecchia compagna.
"La morte di tua sorella è il tarocco della morte, che come sai, è l'emblema della rigenerazione, incarna l'energia generatrice, il cambiamento, l'opera umana che non può essere sconfitta" sempre più mi trovo affascinata da questa sua capacità di interpretare le cose, ma torno ad ascoltarla serena ora che la sua voce è tornata leggera "Ora non credevo ma dovrò parlare con il vostro professore Di difesa contro le arti oscure, perché mai avrei pensato che Severus fosse così addentro all'arte divinatoria. L'ho sempre trovato arido" lo sguardo perso di Sibilla mi fa sorridere, l'immagine di lei affiancata a Piton non può che essere assolutamente ridicola. "Con il palantir e il suo buio trova la tua luce, illumina il buio del male in modo non convenzionale, resisti alla tentazione del suo fascino, ancorati all'amore e batti la morte." Poi traffica tra le sue cianfrusaglie e estrae una buffa collana con piume e amuleti "mettila al collo in modo che copra il tuo petto e ti protegga. Presenzierò all'incontro di oggi per proteggerti dagli spiriti e dallo scetticismo. sono certa Silente non mi deluderà" finisce poi abbracciandomi.
Dopo incantesimi mi avvio decisa allo studio di Silente, dove trovo Alex, Dave e Sibilla ad attendermi. Silente fa le solite raccomandazioni, mentre Sibilla ha iniziato uno dei suoi rituali che fa sorridere tutti i presenti, io decido di iniziare a rapportarmi con la palla. Ora sono super concentrata e con un forza, che non immaginavo di avere, riesco a comandare la pietra, inizio a pensare intensamente "voglio vedere ciò che ha visto e cercato lui" mi concentro sulle informazioni avute da papà alla cena durante le vacanze. Così come per vera magia dal vortice difronte a me vedo la biblioteca di Hogwarts, riconosco l'immagine di Mattew Kinghore e Melinda Warren sotto al scritta pozione della vita eterna, una scoperta che cambia il modo di affrontare la morte, scorro velocemente le informazioni sul suo rituale, continuando a leggere sento crescere l'eccitazione in me, Pietra filosofale e studi di Nicolas Flamel, velocemente la mano, non mia, scarabocchia altri appunti su un quaderno, l'eccitazione mista rabbia arriva quando i miei occhi leggono con chiarezza "Dell'Horcrux, la più malvagia della magiche invenzioni, non discorreremo ne' daremo istruzione." Respiro, ecco cosa aveva visto Connor questa estate, percepisco che Silente è affascinato da tutto questo, mi comunica mentalmente "continua così, sei sulla strada giusta indaga", lo sento poi parlare lontano con gli altri "non interrompere il contatto ora, qualunque cosa succeda". Un brivido mi percorre, ma vengo attirata di nuovo da un altro libro che trasuda male. Il lato oscuro della magia, il solo titolo mi farebbe desistere, ma sento invece il desiderio di Tom di leggere cosa dice, manufatti e sortilegi che un mago timoroso non dovrebbe leggere. Scorro veloce le pagine e felice mi posiziono sul capitolo tanto agognato
"Horcrux, la procedura corretta secondo gli studi fatti fino ad ora. Tutto ciò che mai avreste dovuto leggere. Riportiamo lo scritto originale di Herpo, detto il folle.
Per poter creare un Horcrux, unico manufatto che può consentire la sopravvivenza dovrete ardentemente e deliberatamente commettere un omicidio. Nessun rimorso o pentimento. La vita della persona vi serve e vi appartiene, quindi solo un mago il cui potere è assoluto può sperare di creare un Horcrux. Creare un Horcrux è da molti considerato un atto di malvagità suprema, io sono dell'idea che questo leghi troppo la magia al binomio bene e male. Unica cosa che conta in verità dovrebbe essere il potere magico. Se sei arrivato a leggere questo mio scritto allora sei un mago assolutamente forte e folle al punto giusto perché la morte non sia un tuo pensiero.
Procedere come segue, trovate un oggetto caro e che sia possibile custodire e proteggere. Nessuno dovrà mai sapere cosa sia veramente o della sua esistenza perchè potrebbero distruggerlo. Diffidate di tutti, ma non tenete l'oggetto con voi.
Ho un senso di nausea a queste parole, ma non mi sono mai sentita tanto forte come in questo momento, il solo fatto di essere arrivata a vedere queste immagini mi rende una strega potente. L'eccitazione che arriva della pietra è chiara, quindi continuo a mantenere il contatto anche se sento che le forze fisiche mi stanno lasciando, spero che se ne accorgano anche gli altri e mi aiutino in qualche modo.
Ora per mantenere la vita ci vuole una vita, cercate la vostra vittima, colui o colei che si sacrificherà per mantenere in vita voi. Non cercate persone conosciute, rischiereste di provare rimorso, le persone che userete, sono solo oggetti, persone insulse a cui darete gloria facendole sacrificare per voi. Una volta che la vita li ha abbandonati dovrete unire il loro sangue al vostro in una pozione così preparata :
In un crogiolo del piombo più nero in ebollizione
combina il sangue con una testa di Mandragora
La maggior parte delle Morelle andrà bollita e unita
al Giusquiamo, Datura e olio di Noce Vomica.
Con radice di cicuta completa la pozione torbida e tenebrosa come la notte
l'inganno del creatore di questa bevanda e al suo desiderio
di rubare ad un altro potere e vita
Versare il tutto sul nostro oggetto pronunciando l'incantato "fieri infectum anima mutatur" e legherete la vostra anima per sempre. Sconfiggendo la morte.
Ora ho veramente paura di quello che può aver fatto Voldemort, se a solo diciassette anni è eccitato al pensiero di poter uccide una persona senza rimorso, cosa può fare da adulto, se ci è riuscito come sospetta Silente, allora non lo batteremo mai. Ma devo continuare nonostante il mio animo soffra, so che è questo che dobbiamo scoprire. Tremo ma continuo a scandagliare, certa che Silente e, forse, anche Alex stanno vedendo ciò che vedo io. Un vortice di fumo e mi trovo in un bagno, nel bagno del secondo piano, quello delle ragazze, quello di Mirtilla, vicino a me sento la presenza di qualcosa, ma non so cosa sia, percepisco eccitazione del giovane studente serpeverde pronto per mettersi alla prova, è il momento.
"Mirtilla, vieni fuori" chiama dolcemente la voce del giovane Voldemort, e, mentre la ragazza esce da bagno, comanda al basilisco vicino a lui di uccidere, senza pietà, la giovane compagna di soli 14 anni. Pur non capendo cosa dica all'animale, vedo il risultato e sento il suo cuore esultare per essere quasi al traguardo. "Sangue indegno che troverà gloria nel mischiarsi al mio" pronuncia senza rimorso. Io mi sento male, tutto quell'odio, quella indifferenza nel vedere morta la ragazzina corvonero, vorrei staccarmi da tutto questo male, ma la pietra non me lo consente, mi tiene legata a lei, a Voldemort e alle sue sensazioni, forse è un bene perché percepisco che Silente sta studiando la situazione.
Sono quindi costretta a vedere il sangue della povera Mirtilla finire nella pozione e poi sul diario, dove una enorme chiazza nera si allarga come il male che sento dentro al petto. Percepisco chiaramente una pugnalata al cuore e uno strappo, come se una mano mi estirpasse il cuore poi, nessun sentimento o pentimento davanti ad una quattordicenne che si è, per sbaglio, trovata sulla mia strada. Come se la morte non fosse un problema, non fosse dolore, non fosse nulla. Unico sentimento che riesco a percepire ora è la gioia di essere riuscita nel mio intendo. La gioia di aver talmente tanto messo alla prova la magia e superato ciò che altri maghi non hanno avuto il coraggio di fare che non importa se questo ha avuto un prezzo da pagare.
Vorrei vomitare, ma la voce calma e comprensiva di Silente nella mia mente, mi rincuora "se vuoi interrompere capisco, ma sarei felice se potessi continuare" annuisco, respiro e cerco di penetrare ancora di più i segreti del Palantir. Con calma ripeto nella mia testa "ce ne sono altri? Mostrami ancora" esattamente come prima un vortice di fumo bianco mi porta in una casetta tipica inglese e vedo un bellissimo anello tra le mie mani, sento la fitta al cuore, lo strappo di prima e una gioia immensa nel vedere brillare per un attimo la pietra dell'anello. Un bellissimo uomo giace a terra con la sua famiglia e, nonostante euforia per il successo che sento, un senso di tristezza e pietà mi colpisce. So che il giovane Voldemort e la pietra non mi stanno schiacciando perché riesco ancora a provare compassione e mi sento potente visto che la palla risponde al mio comando, la stessa forza provata durante l'esercizo di Piton.
Un ulteriore vortice di fumo e sono in vicolo buio, sento rabbia e frustrazione, i miei occhi cercano disperatamente qualcosa, o qualcuno, poi vedo un giovane senzatetto in un cartone, la gioia mista ad una insana felicità, forza e oscurità mi pervadono, riprendo a tremare il pensiero che Voldemort abbia più di un salvagente. Mi terrorizza l'idea che sarà impossibile batterlo e devo riuscire a capire quanti ne ha costruiti di Horcrux, sento le mani di Dave sulle mie, ma cerco di gridare un No fortissimo, perché non posso essere interrotta ora a costo di sacrificare la mia vita, dobbiamo sapere. Forse ci sono riuscita, tanto che sento che desiste dal togliermi la pietra, o forse Alex e Silente lo hanno fermato, cerco di recuperare le forze che sento mancare, non devo pensare a nulla se non alla pietra. Credo di aver prelevato un po' energia dalle mani calde del mio amico serpeverde o dal palantir stesso, perché continuo a vedere e provare ciò che prova l'oscuro mago, ma con maggior vigore, "sei un essere indegno, che ha l'onore di mantenermi in vita" ride beffardo il giovane Riddle nel vedere il lampo di luce verde spegnere la luce dagli occhi dell'ignaro vagabondo. Stessa scena vista e vissuta per Mirtilla e per l'uomo, stesso dolore al petto, stessa sensazione di cuore strappato dal petto e un medaglione in oro massiccio con una S serpentina fatta di brillanti verdi sul davanti viene coperto di pozione e sangue.
Inizio a sentire le forze mancare nuovamente, troppo male e paura, percepisco sconcerto di Silente. All'improvviso sento una forza arrivarmi dalle mani e pervadere il mio corpo, Alex deve aver appoggiato le sue sulle mie per darmi forza, magia e coraggio. "Lizie, sono qui. Se vuoi interrompere ora posso farlo, ma sono qui. Quindi ti chiedo di continuare, è difficile ma dobbiamo farlo e io ti aiuterò a resistere. Coraggio dobbiamo capire quante volte questa scena si sia ripetuta. Ci sono io, non mollare, il nostro legame è una luce nel buio che vedi e senti" la voce calma di Alex e il saperla vicino colma di fiducia in me, il suo appoggio incondizionato, mi dà la forza di continuare a interrogare la pietra. So che lei mi staccherà al momento giusto, prima che mi accada qualcosa, ma solo dopo aver colto tutte le informazioni. Ora il nuovo vortice di fumo è nero come la pece, mi spavento e sento panico entrarmi nelle ossa, nella mia mente riecheggia ancora una volta la voce di Voldemort, ma le parole sono fin troppo note a me "Cederai anche tu strega e mi dirai il segreto del tuo potere. È il tuo potere che voglio, io mi sono spinto oltre i confini della magia, oltre i confini della vita e della morte, tu morirai perché io possa conquistare la vita eterna. Avada kedavra!" un lampo di luce verde e anche questa giovane strega elegante giace a terra con uno sguardo di puro terrore.
Sento che le lacrime mi scorrono sul viso e Alex aumenta la presa su di me. Mi impegno almeno per vedere il prossimo oggetto scelto come custode dell'anima di Voldemort e vedo il Palantir tra le mie mani ricoprissi di pozione mista sangue, prima di diventare incandescente e una palla di fuoco. Percepisco il fallimento e la paura di Voldemort, come svegliandomi da un sogno il palantir si scalda e mi riporta nell'ufficio di Silente, vedo annebbiato e mi sento strozzare, spalanco gli occhi e vedo due mani nere uscire dalla pietra e cingermi il collo. È un'illusione ne sono certa, non vedo Alex ma la sento vicina, sento il suo amore... sento gridare Dave "aiutala" quindi queste mani sono reali, la paura è l'emozione più forte al momento, ma mia sorella aggancia la mia mente "Lizie, ce la puoi fare, combatti. Non cedere, sei più forte di lui!" tremo chiudo gli occhi. Sento che respiro ancora, sento la forza mia e di Alex scorrere dentro di me, sento che non sono più assoggettata alla pietra, non sento odio ma amore intorno a me, ma non riesco ad aprire gli occhi e mi lascio andare certa di essere al sicuro ora.
"Albus, mi sembrava di essere stato chiaro. Non volevo che mia figlia facesse questo perché sapevo si sarebbe ridotta così. Stremata, senza forza vitale, ad un passo dall'irreversibile" riconosco la voce ferma e calda di papà, cosa ci fa nell'ufficio del preside, "Edward, è forte più di quanto tu possa pensare. E appena prima di crollare ha domato del tutto il Palantir rendendolo suo. Vedrai che tra poco si sveglierà e starà bene. Capisco la tua paura profonda, la conosco e la capisco, ma non siete legati allo stesso destino di chi vi ha preceduto. Le tue scelte sono state diverse, e, di conseguenza, quelle delle tue figlie." Vorrei ascoltare oltre e capire a che paure si riferisce il preside, ma cerco di aprire gli occhi per rassicurare mio padre e mia madre che, sono certa, mi sta accarezzando la mano da un po'. "Buongiorno bimba mia" sento infatti dire dalla mia dolce e sorridente mamma, subito intorno al letto vedo mio padre, Cedric, Alex e Connor. Silente sorride e mi parla con calma "Ben svegliata signorina Kinghore. Grazie per lo sforzo fatto, so quanto la vista di ieri può averle dilaniato l'anima ma è stato molto utile per tutti noi, quello che abbiamo visto. Ora non si lasci forviare da questo male, oggi stia con la famiglia e faccia un carico di amore. È giustificata per tutto il giorno. Parleremo di quello che ha visto un'altra volta" detto ciò mi saluta e si congeda, come sempre mi sorprendo di come abbia percepito il mio desiderio di risposte, ma mi fido di lui e per ora mi riposo. Papà è al mio fianco ora e mi abbraccia forte "piccola mia, non volevo che tu provassi tutto questo dolore e male. Vorrei poterti proteggere da tutto questo, come dice Silente sei stata forte e sono orgoglioso di te. Ma ti prego basta. Non mi interessa se Albus deve scoprire altro, non sulla tua pelle. Palantir domato o meno non ti avvicinerai a quella palla per un po'"
Annuisco e sorrido a papà, guardo Ced che si avvicina e lascio che papà inveisca contro Alex, colpevole di aver assecondato la mia follia. "Alexandra ti avevo chiesto di proteggere tua sorella dal male che si stava avvicinando, ti devo ricordare com'eri sconvolta quando l'avevano rapita e quando per un attimo hai pensato che fosse morta? Ti sei data la colpa di tutto, ti sei sentita responsabile e hai detto che senza tua sorella la tua vita sarebbe stata spezzata a metà." L'apparente calma con cui papà riesce a sgridare Alex è impressionante "Tu avevi promesso a me e a tua madre che non l'avresti mai abbandonata e ora non solo non l'hai protetta, ma l'hai spinta a compiere un'impresa pericolosa che avrebbe potuto essere fatale per lei. Mi hai deluso, profondamente" papà è molto arrabbiato, le sue vibrazioni non lasciano dubbi, quindi mi stringo al petto di Ced e non lascio la mano di mamma. Alex coraggiosamente prende parola, il "combattimento" non solo non la spaventa ma quasi la rende ancora più forte "papà non merito da te queste parole, è vero ho promesso e non sono mai venuta meno a questa promessa. Sarò sempre accanto a Lizie e farò di tutto per proteggerla, ma non perché io sono più forte, ma perché le sorelle si proteggono a vicenda. Lizie non ha bisogno di me, ha dimostrato di essere più forte di quanto noi avessimo mai pensato. Non è più fragile bimba che tutti abbiamo sentito il bisogno di tenere al sicuro, ma è una strega potente, almeno quanto me e te, in alcuni aspetti forse anche più di noi. Ha dominato il Palantir, con il mio aiuto certo, ma solo perché una magia antica e potente come quella poteva essere sconfitta solo da un'altra altrettanto antica e potente come il legame tra sorelle. Ecco perché non ha fallito come Voldemort, ha lasciato che altri la aiutassero, che il mio amore e la mia magia si fondessero con la sua, perché insieme siamo più forti. Lizie sapeva a cosa andava incontro, avrebbe potuto dire no Silente lo avrebbe accettato, ma lei ha scelto, come tutti noi, di fare la sua parte, di sacrificare anche parte di se stessa per il bene di tutti noi. Non è una sprovveduta, ma una strega che ha scelto il bene. Noi dobbiamo rispettarla e aver fiducia in lei, resta sempre la Lizie a cui non piace combattere, ma se lo deve fare, lo fa con coraggio e forza e in questo è una vera Grifondoro. Lizie ha scoperto cose fondamentali per capire come contrastare e sconfiggere Voldemort, ed io sono fiera di lei e orgogliosa di dire che sono sua sorella. La nostra piccola Eli è cresciuta e devi accettarlo come ho fatto io per vedere davvero chi è diventata tua figlia." Sono commossa dalla forza dell'amore di Alex, è la mamma ad intervenire tra i due fuochi "Edward, Alex ha ragione la nostra bambina ha agito da donna, sicuramente è stata molto impulsiva e avventata. Ma dopo tutto è anche figlia tua! Alex tu potevi pensare di più e avvisare di questa impresa tentata, ma sono contenta di sapere che siete state insieme. Sapervi unite è la mia più grande consolazione in questo momento di guerra e sono orgogliosa di voi. La famiglia è, e deve restare per voi, il posto sicuro dove rifugiarsi quando non sapete dove andare e cosa fare. Ora Eli ha bisogno di amore, tranquillità e riposo." La mamma sorride e poi conclude "quindi mie amori battaglieri ora basta!" Dice allargando le braccia per un abbraccio di gruppo.
La giornata passa serena, l'amore che mi circonda è la miglior cura, ma una volta sola i pensieri affollano la mia mente e, nonostante abbia promesso a tutti che sarei andata a letto, i miei piedi si dirigono verso il gargoyle che porta nell'ufficio del mio preside. "Professor Silente, posso entrare? Avrei bisogno di parlare con lei" Chiedo timidamente dopo aver bussato alla porta dell'ufficio del preside. Seppur stanco lui mi fa accomodare sulla poltrona difronte al lui "una tisana, Cara?" Mi chiede con il suo solito modo gentile, "sono rientrato da poco da un viaggio e non mi dispiacerebbe bere qualcosa di caldo in compagnia" continua sorridendomi. Accetto e dopo un attimo mi sento tranquilla ed inizio a parlare "ecco volevo chiederle una cosa sugli Horcrux, su ciò che ho visto ieri. So che a tempo debito ne parleremo, ma non riesco a non pensare" il preside sorride incoraggiante, penso sapesse già che non avrei resistito molto senza chiedere. "Voldemort li ha creati veramente. Più di uno abbiamo visto, quindi non abbiamo speranza" lascio che le parole escano sincere e la mia rassegnazione sia palpabile. "Si Elisabeth, li ha creati. Ne ha creato più di uno, ma non perdere la speranza, continua a credere in me, continua a credere in Harry, continua a credere al potere dell'amore. Harry è la nostra speranza migliore. E affinché tu lo sappia, ha già distrutto, senza saperlo, un Horcrux, il diario nella camera dei segreti, quello che racchiudeva il Voldemort sedicenne che tu hai visto. Non senza pagare il prezzo, io sono riuscito a distruggerne il secondo." Dice mostrandomi l'anello della visione rotto sul suo tavolo, "e grazie a te ora so di per certo cosa devo cercare. Ho anche alcune ipotesi su dove trovarlo, il viaggio di oggi pomeriggio mi è stato utile. Quindi vedi Elisabeth cara, c'è speranza" conclude sorridendo e sorseggiando la tisana come se stessimo parlando del tempo.
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