Arrivi e compleanni
Il tempo sembra accelerare, non si sente che parlare del torneo e su chi sarà il campione di Hogwarts, il castello è tirato a lucido e noi prefetti dobbiamo vigilare che rimanga pulito e ordinato. Dovremo anche essere disponibili a turni extra quando gli studenti delle altre scuole saranno qui, a me sono stati affidati i francesi avendo padronanza della loro lingua.
La mattina del 30 ottobre arriviamo in sala grande, che è stata perfettamente addobbata durante la notte con stendardi di seta, con lo stemma di ogni casa e uno generale dietro il tavolo degli insegnati. Io e Katie ci dirigiamo al tavolo dei Tassorosso dove Cedric è già seduto con Malcolm, Heidi e altri suoi compagni "Auguri" gli diciamo in coro stampandogli un bacio sulla guancia ognuna da un lato. "Abbiamo fatto le cose in grande vedo, anche io voglio gli striscioni eleganti per il mio compleanno" rido sedendomi al suo fianco allontanando una ragazza del suo anno, che mi guarda storto, Katie fa lo stesso ritrovandosi cosi di fronte a Malcolm, "Vedremo cosa possiamo fare, sai noi Tassorosso siamo molto amati" mi prende in giro la mia amica.
"Grazie per la sveglia" ci dice Cedric con un sorriso che mi riempie il cuore, "una idea fantastica, veramente geniale" si complimenta anche Malcolm che, dividendo la camera con lui, ha goduto del suono di tanti auguri suonata al pianoforte da me che accompagna le nostre voci, poi si avvicina al mio orecchio e mi sussurra, "sei stata la prima, la tua elfa si è presentata allo scattare della Mezzanotte con il tuo messaggio" "Sapevo di potermi fidare" sorrido soddisfatta. Ci fermiamo a fare colazione al tavolo Tassorosso ricevendo non poche occhiate curiose, ma la mano di Cedric sulla mia gamba stretta alla mia, mi fa capire che anche lui è contento che siamo qui e non vuole che me ne vada, quindi mi rilasso e chiacchieriamo di tutto.
Una marea di persone vengono a fare gli auguri, altri auguri arrivano per posta insieme a regali, ammetto di essere un po' gelosa di tutte le ragazze a cui sorride e a cui risponde sempre gentilmente, non mi capacito ancora di come lui rivolga a me tante attenzioni speciali. "Ora abbiamo lezione, posso sperare di pranzare ancora con voi?" ci chiede fiducioso "Ovvio che si, oggi facciamo tutto quello che vuoi tu" "Attenta a promettere cose che potresti non mantenere" mi dice malizioso "Chi lo dice che non posso mantenere questa promessa?" dico senza abbassare lo sguardo, anzi mantenendolo fisso sui suoi occhi, non so da dove arrivi tutta questa audacia, forse dal fatto che la nostra mano è ancora intrecciata, questa volta è Heidi a riportarci alla realtà "Dobbiamo andare ora, veramente" e così facendo mi prende sotto braccio per trascinarmi via verso trasfigurazione.
La giornata passa tranquilla e al suono della campanella lasciamo la serra numero 5 , ci avviamo verso la torre di Grifondoro per lasciare libri e ripulirci dalla terra. Arrivati all'ingresso sistemo la spilla sul mantello e mi posiziono dove mi dice la McGranitt, che nel frattempo controlla gli studenti che non si sono adeguati ai suoi standard, come Cali Patil del 4° anno che ha una farfalla in testa. "Sono quasi le sei" mi dice Katie in agitazione, quando all'improvviso sentiamo Silente gridare "Aha ecco la delegazione di Beauxbatons!" "Dove non la vedo" chiede Maecy a chiunque possa darle risposta, all'improvviso vediamo una immensa carrozza azzurra sfrecciare sopra la foresta proibita e atterrare con un gran fracasso, dopo un attimo scende una donna non solo alta ma grande, vestita di nero "la donna ideale per Hagrid" dice piano Fred facendoci ridere, intanto Silente inizia ad applaudire e tutti noi lo seguiamo.
"Mia cara Madame Maxime benvenuta a Hogwarts" le si rivolge gentile Silente, "mon Cher Silonte! Voi sta bene, spero! I miei studenti" e così dicendo indica una dozzina di ragazze e ragazzi vestiti di azzurro che camminano dietro di lei "Carini gli studenti di Beauxbatons!" sospira Maecy "Chissà quelli di Durmstrang", "Hanno un po' la puzza sotto il naso non trovi?" chiedo a George che sta fissando le ragazze passare, dopo una mia gomitata dice ridendo "Non è proprio la prima cosa che ho notato di loro, ma si hanno un po' la puzza sotto il naso".
"Karkaroff sarà qui a momenti" sentiamo dire a Silente e infatti dopo poco una magnifica nave appare nel lago nero splendente alla luce lunare. Pochi istanti dopo i passeggeri sbarcano, e camminano decisi con i loro mantelli di pelliccia verso il castello, "potevano anche sorridere" dico infastidita incamminandomi con gli altri verso il castello "Beh gli studenti di Hogwarts sono migliori allora" la sua voce è inconfondibile per me e mi fa sempre un effetto strano, mi giro e lo vedo al mio fianco sorridente "anche le studentesse direi, non credi Ced?" rispondo con un dolce sorriso "dopo il banchetto nella mia sala comune per un brindisi?" mi chiede prima di andare al suo tavolo, annuisco contenta e mi siedo a godermi questo banchetto.
Quando i piatti sono ripuliti, dopo che il calice di fuoco con le sue fiamme azzurre ha fatto la sua apparizione, dopo che Silente ci ha congedato per la notte, mi alzo e mi rivolgo agli altri "Venite anche voi nella tana dei Tassi?" "Certo che si tesoro, non rinunceremmo mai ad un po' di baldoria" un sorridente Lee canticchia mentre mi prende al borsa con dentro il regalo "stai attento per favore" dico con tono agitato "Rilassati, il tuo bel cavaliere non si arrabbierà se sciupo il suo regalo!" Mi prende in giro e io faccio il broncio. Ci tengo un sacco ho messo il libro protetto come me lo ha dato Alex in una scatola carinissima, ho usato una stoffa gialla con fiocco nero e ho incantato il bigliettino in modo che solo lui possa leggerlo, ora devo solo sperare che gli piaccia.
"Comunque una linea dell'età si dovrebbe riuscire ad imbrogliare con una Pozione Invecchiante" dice speranzoso Fred avvicinandosi a me "E guarda caso qui abbiamo una super esperta in pozioni" continua un ammiccante George mentre mi prende sotto braccio "Lasciatele godere la serata con Cedric adesso, non ha bisogno di essere infastidita da voi" li interrompe Katie "Ne parliamo domani" concludo io salutando Heidi che ci sta aspettando per aprire la loro sala comune a noi ospiti. Sorride felice di vedere che siamo tutti riuniti, "pronti per la festa?" ci chiede con entusiasmo "mi raccomando niente danni o passeremo un guaio" conclude guardando i gemelli, "tranquilla Heidi, la nostra Pomona non sgriderebbe mai Cedric e Malcolm, e nel caso la piccola Eli può essere molto convincente lo sai" ironizza George facendo l'occhialino alla mora.
Appena dentro lo vedo è lì in mezzo a tutti con due bicchieri di un vino bianco con bollicine, una bevanda babbana che lui adora, mi vede e il suo sorriso si allarga ancora di più, mi fa cenno di avvicinarmi a lui e mi passa uno dei due bicchieri, aspetta che tutti si siano serviti poi a voce alta ringrazia "Grazie a tutti, un bellissimo compleanno passato con le persone a cui tengo di più" mi guarda con la coda dell'occhio "Grazie anche per i bellissimi regali che mi avete fatto tutti, ora beviamo" alza il bicchiere ne beve un sorso, "Ti manca il mio" gli dico appena finito di bere il mio sorso, "non era la sveglia e la vicinanza a colazione e a pranzo?" mi chiede meravigliato "No! ti ho preso una cosa" sto per tirare fuori il pacco ma lui mi ferma mi prende per mano e mi porta nel suo dormitorio.
"Qui staremo tranquilli"chiude la porta dietro di noi, io a questo punto ancora più agitata prendo il pacchetto e lo consegno tra le sue mani, "perfetto stile Tassorosso" sussurra e i suoi stupendi occhi brillano, quando vede il libro è veramente emozionato,sfiora con l'indice la copertina poi lo appoggia sul letto e mi abbraccia. Avvolge le sua braccia intorno alla mia schiena, appoggiando la testa sulla mia spalla, avvicina il più possibile il suo corpo al mio e io faccio altrettanto. È così confortante stare tra le sue braccia, ascoltare il suo calore, il suo profumo di agrumi e menta, è inebriante,il battito del suo cuore accelerato, starei qui indefinitamente ma so che non possiamo. Lo sento sussurrare "Grazie" mi allontano un attimo senza uscire dalle sue braccia "Dobbiamo scendere" dico dolcemente "È la tua festa, ti staranno cercando" mi guarda adorante, non è contento di sentirmi dire queste parole, ma sa che ho ragione "se volessi stare qui con te?" "Avremo altri momenti, ora andiamo" lo prendo per mano e lo conduco di nuovo alla sala comune.
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