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2 maggio 1998

"Scusa Dave, tu hai già dato l'esame sulle ferite da creature magiche, giusto?" Sussurro al mio vicino di studio, ricevendo occhiatacce da alcuni studenti più grandi che sono intenti a scrivere appunti. Questa biblioteca non è come quella di Hogwarts, dove si poteva parlare un pochino, e lo stress da metà trimestre inizia a farsi sentire. Il mio compagno di studi ride, prende un pezzo di pergamena e scrive "si, con ottimi voti, cosa vuoi sapere?", Senza far rumore ne lo passa. Prendo la piuma e velocemente scrivo "non capisco come possa essere considerato il bacio del dissennatore qualcosa da curare", Dave sorride quando legge il mio scritto e risponde "certo, metti che si sbaglino a condannare qualcuno, o che i dissennatori sfuggano al controllo... comunque innerva, pozione corroborante e cioccolato sono le cure, inutili aggiungerei" Mi ripassa il foglietto con un sorriso furbo. "Tu cosa stai studiando?" Chiedo nella sua mente, stufa di questo giochino, lui scarabocchia la risposta "tuo papà mi farà assistere ad un suo intervento domani, quindi ripasso. Sono emozionato" sgrano gli occhi "davvero sei al primo anno! Non si assiste agli interventi al primo anno" lui, sentita la mia voce, sorride orgoglioso e beffardo. Quindi continuo "Dovrò dirgli qualcosa questa sera, dice tanto che non fa differenza tra i suoi studenti. Poi, guarda caso, predilige gli ex serpeverde Julian, Martha e ora tu." Gli caccio la lingua, lui prende la pergamena e scrive "non paragonarmi a Julian. Martha invece è molto brava."
Non faccio in tempo a riprendere il discorso che appare Cedric con il volto contratto, mi prende per mano e invita con lo sguardo Dave a seguirlo. Appena fuori vuota il sacco "Harry è a Hogwarts. Ci sarà sicuramente una battaglia, siete pronti a venire o preferite stare qui?" Ci guarda ma so che lo sta chiedendo principalmente a me che, sicura, rispondo "andiamo forza."

"Noi ci siamo" comunico con forza entrando dalla porta della Weasley twins' home. Noi tre siano gli ultimi ad essere arrivati, Fred e George stanno distribuendo le maglie scudo. "Le nostre sono più carine" scherza Maecy, passandomene una. So che è quella che ha più paura e questo è il suo modo di affrontarla. "Lo stile prima di tutto" esclama Katie togliendosi la maglia per mettere quella fatta dai ragazzi e sistemata dalla nostra compagna bionda, noi tre la seguiamo, incuranti di essere in una stanza con gli altri. Quando siamo pronte ci guardiamo negli occhi, so che dobbiamo andare, ma è importante per noi sapere che possiamo contare una sull'altra. "Ragazze, vi voglio bene" esclamo con voce tremante "anche io! Ma non stiamo dicendoci addio vero?" Mi risponde Heidi con gli occhi lucidi, guardo Katie che è sempre stata la più razionale del gruppo "no Heidi, ma stiamo andando in battaglia. Potremmo non uscirne vive." Risponde allargando le braccia.

Tutte e quattro ci stringiamo "ne usciremo, siamo più forti insieme" sospiro "certo dentro insieme e fuori insieme" esclama Maecy. La tensione è alle stelle, questo nostro modo di prepararci fa venire i brividi agli altri e, ovviamente, io li percepisco tutti. "Insieme anche se lontane," inizia Katie, "amiche nella tempesta" continua Maecy "l'amore ci unisce," continua Heidi "l'amore ci salva" proseguo io per poi finire insieme "attraverso la notte per vedere insieme l'alba" mentre ci stringiamo forti l'un l'altra.

George per primo si avvicina e, sistemandosi tra me e Heidi, allarga le braccia per abbracciarci, formando poi, con gli altri ragazzi, un secondo cerchio di abbraccio che ci sovrasta e protegge. Noi dieci siamo pronti ad affrontare qualunque battaglia ora, sappiamo che non sarà facile ma ci proteggeremo a vicenda. "Restiamo vivi! Tutti" esclama Lee pragmatico, prima di invitarci ad entrare nel camino per arrivare alla testa di porco, per poter accedere ad Hogwarts in sicurezza. "Aspettate" grido per richiamare l'attenzione, "prendete anche questa", dalla borsa tiro fuori delle fialette piccole con scritto il nome dei miei amici. Tutti mi guardano e Dave spiega tranquillo "io e Eli nelle notti del San Mungo abbiamo ricreato la pozione che Piton aveva fatto per Harry e Cedric." Lo guarda sperando che capiscano a cosa si riferisce, quindi continuo io "ora non sarà perfetta come quella del professore, ma ci abbiamo lavorato tanto e credo che funzioni", hanno tutti gli occhi sbarrati, non se lo aspettavano. "Eravate pronti a tutto questo?" mi chiede Katie che, senza indugio, beve la pozione con il suo nome, "abbiamo imparato a prevedere il rischio e prevenirlo" rispondo sorridente, mentre li guardo bere, "uno dei vantaggi del programma per guaritori è essere preparati" esclama Dave, "e ora andiamo", comanda prendendo un manciata di polvere.

La stanza delle necessità è già piena di studenti. Neville mi corre incontro e mi abbraccia, seguito da Isabel, Michael e gli altri giovani grifondoro del quarto anno che hanno sempre visto in me la loro giuda. Mi lascio stringere forte per assorbire più amore possibili e cerco Alex con lo sguardo, la vedo e sorrido, sta aiutando i più grandi ad organizzare l'evacuazione dei primo anno in sicurezza, devo dare a lei e Connor la pozione preparata da me e Dave, oltre che il cristallo protettivo. Neville, nel mentre, mi ragguaglia sulla situazione, "Harry è andato a cercare il diadema di Corvonero con Luna, Francy con Hermione e Ron sono andati anche loro a cercare qualcosa. Ma non so di più, mentre noi stiamo organizzando la resistenza" mi spiega come un vero leader, Cedric al mio fianco sorride felice anche lui di vedere un nuovo Neville. "Hai fatto un ottimo lavoro, bravo. Sono orgogliosa di essere una tua compagna" rispondo seria, "Alex e altri adulti stanno facendo uscire i più piccoli, come da ordine della McGranitt, e sono felice che tu sia qui" finisce il racconto Isabel, felice di vedermi, non mi lascia un secondo e sorride sicura che io la farò restare al mio fianco.

Il tempo passa e arrivano altri rinforzi, Angelina, Alicia corrono ad abbracciare i gemelli. Zaccarias Smith con Laurana al fianco e Mark Slackhorse, pronti e agguerriti, sorridono e salutano tutti. Riconosco tanti studenti, con sorpresa anche alcuni ex serpeverde, scoprire come siamo tutti uniti e pronti alla battaglia per aiutare Harry, mi dà fiducia. Anche alcuni adulti sono giunti a dare il loro contributo, non mi sorprende vedere Remus che mostra con orgoglio la foto del piccolo Ted e la zia Molly che viene subito a parlare con me e Alex "Ragazze care siete qui, la mamma resta a casa. Stanno attaccando il castello, mi ha detto che vi ama." guardo Alex con sguardo preoccupato, ma Connor ci rassicura "sono ben protetti, vedrete che tra poco, la maggior parte dei mangiamorte sarà qui. Non preoccupatevi di loro, il pericolo arriverà tra queste mura, presto!" Ced mi bacia la tempia e poi con Alex e altri Auror arrivati, si mette ad preparare un piano di battaglia, io mi avvicino a Katie e la guardo piena di pensieri.

"Sei minorenne" sento gridare la zia all'indirizzo di Ginny, vorrei andare in soccorso di mia cugina,ma la mia amica mi ferma e mi fa notare che miei cugini stanno già facendo il loro dovere di fratelli maggiori. "Sono in ritardo? È già cominciato?" Per un secondo sembra che la stanza delle necessità si sia ammutolita. Percy guarda la sua famiglia con occhi tristi e poi incontra i miei e si rincuora un attimo. Alex gli si avvicina abbracciandolo per prima, "sapevo saresti venuto." Lo incoraggia. Tutta la famiglia Weasley è immobile a guardarsi e studiarsi, decido di avvicinarmi anche io a Percy, segno che può farcela. "Sono stato uno scemo!" esclama appena gli sono vicina. "Un idiota, un imbecille tronfio, sono stato un..." "un imbecille schiavo del Ministero, rinnegato e avido di potere" conclude al suo posto Fred serio, ma con il sorriso che sempre lo contraddistingue. Percy, annuisce e Fred allunga la mano, vorrebbe abbracciarlo ma la zia lo precede e stringe il suo terzogenito con forza e amore. "Alex, mi ha detto che stavamo ingaggiando una battaglia e Elisabeth mi ha sempre aggiornato su tutti voi. Ecco non potevo non venire. Dobbiamo batterci per ciò che è giusto!" conclude Percy, appena lasciato libero da sua mamma, prendendo per mano me e Alex. "Beh ci aspettiamo che i nostri prefetti prendano il comando in simili circostanze," scherza George imitando il tono pomposo tipico del fratello. Bill lo guarda e allarga le braccia, facendo in modo che lui e gli altri fratelli si stringano. Io guardo Alex e le parlo telepaticamente "l'amore ci salverà vero?" Lei sorride e risponde preoccupata ma sicura "non esiste magia più grande. O potere più forte dell'amore tra sorelle, o fratelli in questo caso."

L'arrivo della professoressa McGranitt, con la professoressa Sprite, ci fa capire che il momento è arrivato. Isabel non vuole andarsene e come Ginny, ottiene il permesso di restare nella stanza delle necessità, una parte di me sa, che non ubbidirà alla zia. Cerco Cedric tra la folla, lo vedo vicino a Jace, Nathan, Alex, Lisanna e altri Auror, pronti a guidare la prima linea di attacco, mi avvicino e lo bacio con passione. "Resta vivo" comando appena mi stacco dalle sue labbra "resta viva" mi risponde Cedric in un sussurro prima di separarci. Io e Katie seguiamo la McGranitt, felice di averci al suo fianco, non so dove vuole portarci, ma la seguirei in capo al mondo. Arrivate nel cortile antistante la scuola mi guarda, impugna la sua bacchetta e, con un movimento simile al lancio di una canna da pesca, esclama chiara "Piertòtum Locomòtor" resto incantata dalla forza dell'incantesimo. Lungo il corridoio e sulla facciata della scuola le statue prendono vita e si schierano davanti alla professoressa sorridente "Hogwarts è in pericolo! Presidiate i confini, proteggeteci, fate il vostro dovere per la nostra scuola!" come un condottiero con il suo esercito si gira e lancia il segnale. Le sue truppe di pietra e armature di bronzo marciano verso i confini della scuola, tra urla e clamore.

"Ecco volevo essere certa di insegnarti anche questo incantesimo. Se dovessi morire questa notte, so che ho passato il mio sapere a te" mi confida seria, "nessuna delle due morirà questa notte. Prenda questo" sfilò la mia collana amuleto protettiva, certa che la maglia scudo dei gemelli possa bastare, "perché deve sapere che non solo mi deve far rivedere questo incantesimo spettacolare, ma deve sopravvivere perché se la proposta verrà formalizzata come da promessa" le mostro l'anello di Margherite "lei mi deve sposare." Le sorrido e vengo stretta in un abbraccio fortissimo e pieno di significato. "Andiamo, ragazze! Ora abbiamo una guerra da vincere e noi grifondoro non ci tiriamo certo indietro" ci incita con coraggio e forza avviandosi la sala Grande, tornata la nostra insegnate forte e decisa.

L'apparente calma svanisce in lampo di luce quando le protezioni del castello crollano. Una volta che mi trovo i nemici davanti non mi fermo, uso tutti gli incantesimi di attacco e difesa imparati, il mio stile nei duelli è migliorato da quando mi alleno con Alex e Cedric, ma devo cercare di non farmi schiacciare dalle emozioni e usarle come forza. I colpi arrivano da ogni direzione, sembra che alcuni mangiamorte si muovano ad una velocità doppia. Non riesco a capire da che parte arrivino alcuni fasci di luce, riesco solo a ribattere gli attacchi senza riuscire a portarne a temine uno decente. "Concentrati su un avversario per volta" suggerisce Katie al mio fianco, mentre scaglia incantesimi potentissimi. Così faccio, riesco a vedere Rachel Lestrange che, essendo giovane, è meno veloce e, come me, meno allenata ai duelli. Dopo aver ribattuto due schiantesimi, parto contro di lei, con forza e determinazione. Muovo velocemente la bacchetta eseguendo due perfetti stupeficium e un impedimenta, tanto da lasciarla stordita e impossibilitata al movimento. "Ora piccola strisciante serpe. Incarceramus" concludo legando la mia avversaria con una fune potete. Non ho tempo di pensare a cosa fare di lei che Ced alle mie spalle richiama la mia attenzione "piccola attenta" e un lampo giallo esce dalla sua bacchetta e atterra un mangiamorte, che mi stava attaccano alle spalle. Solo un sorriso e si allontana ritornando con gli altri auror al centro della battaglia. "Stanno arrivando dai bastioni a Nord. Pare ci siano giganti" mi grida eccitato uno studente dell'ultimo anno correndo dietro a Cedric.

Mi giro e controllo la situazione velocemente, Katie è formidabile ha uno stile perfetto ed efficace nella battaglia, affiancata da Cormac è inarrestabile, riescono a respingere più di un mangiamorte, senza farsi ferire. Cerco Alex tra la folla e i lampi di luce, ma non la vedo, mi abbasso per evitare di essere colpita e scorgo Helena Nott che con velocità e destrezza affronta due nemici, un moto di invidia mi pervade ma so che non sono da meno, devo solo volerlo. Una carica emotiva enorme mi investe, mi fermo a scacciare le emozioni che mi pervadono e cerco di trasformarle in forza, gestire tutto questo per me non è facile, ma ci devo riuscire soprattutto devo tenere fuori le forti emozioni o il calore del mio corpo potrebbe salire troppo e indebolirmi. Senza sosta alterno Protego a exulcero e stupeficium. Non ho mai mosso tanto velocemente la bacchetta, ma ne va della mia sopravvivenza. I miei avversari sono forti, quindi è quasi impossibile batterli. Il mio obiettivo è restare viva e rallentarli. Ad un certo punto la sua voce mi colpisce più forte di qualunque incantesimo. "Ancora viva vedo. Dovrò finire il lavoro" "Non sono disarmata questa volta" rispondo alzando la bacchetta fiera. Percepisco una rabbia crescere in me e la riverso nella mia magia, tanto che i miei colpi aumentano di intensità man mano che il duello incalza.

Muovo la bacchetta, dal basso verso l'alto contro di lei pensando intensamente a Alàrte Ascendàre, la mia forza e tale e tanta che, inaspettatamente per entrambe, lei viene scagliata in aria e lontana. Approfitto di questo momentaneo vantaggio per ferita, "Concùssio" grido per essere certa che per ogni saetta disegnata con la mia bacchetta arrivi forte e aumenti la durata della scarica elettrica che colpisce la Rookwood orami in mio potere.

Sono talmente presa dal provocare male alla mia avversaria che non noto il lampo che mi colpisce ferendo un braccio. Fortunatamente la bacchetta non mi cade, ma devo stare attenta, il sangue cola e mi macchia la maglia. Paro i colpi cercando di mantenere la concentrazione sull'attacco, ma fatico, il dolore, la paura, la rabbia crescono intorno a me ed è difficile gestirli. Senza contare che la ferita al braccio mi fa male e mi rallenta nei movimenti. Cole Thazor mi affianca, non credevo sarebbe venuto a combattere, alla fine molti Serpeverde si sono astenuti dal prendere posizione. "Protego" esclama facendomi scudo, "grazie" dico con un sorriso "sempre un piacere essere al tuo fianco Kinghore" mi dice con la sua solita naturalezza mentre scaglia incantesimi senza sosta. "Elisabeth, Cole, puoi chiamarmi Elisabeth" rispondo mentre mi difendo con forza, "dolcezza sarà un piacere, comunque" finisce lui riuscendo ad abbattere il suo avversario. È ora che lo finisca anche io questo duello.

"Mùsculi Spàsmum" penso stoccando la bacchetta verso le gambe della Rookwood facendola cadere, sono certa che non fosse pronta a questo tipo di incantesimi e senza rallentare il ritmo grido "Chalèur batòn" la bacchetta della mia avversaria si scalda talmente tanto che non riesce a tenerla in mano. La Roowood resta esterrefatta. Un passo solo e punto il mio bastoncino al suo cuore "sai che posso farlo, l'ho già fatto dopo tutto. In questo momento non desidero altro. Ma farò di più." Chiudo gli occhi e, dopo averla bloccata sul posto un pietrificus, riverso su di lei il dolore che percepisco intorno. Ogni cruciatus che sta patendo un singolo studente presente a scuola, unito al mio ricordo della sua maledizione, la colpiscono. Lei si accascia distrutta da tutto questo, il suo fisico non può reggere a tanta carica empatica tutta insieme. Vorrei infierire, la vorrei veder soccombere al male che lei stessa ha creato, ma non sono così. Non sono come lei che gode nel vedere le persone star male, quindi punto la bacchetta contro di lei e con la rotazione del polso disegno un piccolo nodo "Incarceràmus" sussurro appena, creando delle corde strettissime che lego al pavimento. Il mio sguardo vuoto nel osservarla è l'ultima cosa che vedrà di me.

La battaglia incalza e a terra ormai iniziano a esserci parecchi feriti da entrambe le parti, papà è arrivato con alcuni guaritori, vedo John, Miranda, Dexter. Dave è già da loro come Cho, quindi lascio la Rookwood a Cole e mi unisco al team di guarigione. "Ora ragazzi l'importante è lavorare in sicurezza. Madama Chips ha portando qui le brandine, quindi questo luogo sarà l'ospedale. Andate, curate velocemente le cose essenziali e trasportate qui i feriti. Lasciate i morti per ora. Non soccorrete nessuno se rischiate di diventare voi vittime. Io resto qui per i casi più gravi, Miranda si fermerà con me." Tutti annuimmo e partiamo con coraggio, "Eli stai attenta" mi dice papà abbracciandomi, prima di lasciarmi andare "lo farò, anche tu stai attento". Mi avvio con la piccola Isabel al fianco, come previsto non è rimasta al sicuro ne sarò responsabile. Ci avviamo per i corridoi e la bacchetta non sta ferma, alterando protego a stupeficum e impedimenta. Qualunque altro incantesimo mi richiederebbe troppo tempo e concentrazione al momento, quindi la base è più che sufficiente per mantenere energie e non farci attaccare. Il braccio, che papà mi ha sistemato non fa più male, ma devo cercare di non farmi ferire di nuovo. Vedere tutti questi corpi di studenti con la divisa a terra mi spezza il cuore. Curo quanti più studenti e combattenti riesco, sanando ossa, chiudendo ferite e cercando di placare i dolori delle maledizioni. Cerco di non pensare a quelli che ho dovuto, per il momento, lasciare indietro.

Sento delle lamentele sotto dei calcinacci, un muro è crollato travolgendo qualcuno di sicuro. "Stammi vicina" comando a Isabel, lei ubbidisce e con un semplice "vingardium leviosa", che mi permette di tenere pronta la bacchetta, libera il ferito. Riconosco subito gli occhi che mi guardano sgranati e che faticano a stare aperti, Julian. Il suo respiro è corto mi avvicino e tengo la piccola grifondoro vicina a me per paura che le possa accadere qualcosa di grave. "Protego maxima" esclamo con determinazione, creando così uno scudo per entrambe, poi consegno a Isabel tre cristalli, "piazzali qui intorno, formerai un triangolo protettivo" le ordino e prendo sulle gambe la testa e il busto di Julian "ci si rivede" gli dico titubante. "Non penso di meritare di morire tra le tue braccia, ma non potevo desiderare di meglio" mi confida a fatica, vedo una grande ferita al torace che gli impedisce di respirare correttamente.

Il suo volto è ferito "non morirai. Solo devo pensare a cosa fare" rispondo sicura. "Perché lo fai?" Mi chiede prima i tossire vigorosamente tra spasmi, "Perché sono un guaritore, prima di ogni altra cosa." Rispondo come lui aveva risposto al San Mungo, mi sorride debolmente "grazie allora" riesce a dire con un filo di voce tra gli spasmi. "Non ringraziarmi ancora, non ti ho ancora salvato e non so neppure bene come fare" rispondo con calma, non riesco a non essere gentile con una persona che sta per morire. "Pulmonis sanatur e gira la bacchetta in senso orario" sgrano gli occhi, "sono un guaritore prima di tutto." Mi risponde tranquillo "almeno so che ti ho insegnato qualcosa, prima di morire" un altro accesso di tosse gli impedisce di continuare. Respiro e con un colpo deciso di bacchetta faccio come ha detto lui. Un tremore e il suo respiro torna normale mentre la ferita soffiante al petto scompare. "Grazie, sapevo saresti riuscita, sei una super strega." mi dice senza spostarsi, con gli occhi che hanno una stana luce. "Ora potranno giudicarti per i tuoi crimi. " dico facendo apparire delle corde intorno ai suoi polsi. Isabel mi guarda preoccupata, ma io le sorrido e la rassicuro "non sta a me giudicarlo. Ma era mio dovere salvarlo". Julian resta perplesso dalla mia reazione e freddezza, non so bene cosa si aspettasse da me. Io sono serena, ho pagato il mio debito.

"Elisabeth, se posso, ci sono altre persone sotto le macerie" Julian mi guarda e continua "studenti sicuro. Vai da loro io resto qui e grazie. Il tuo ragazzo non è andato leggero con me, prima che esplodesse questa parete, ma me la caverò". "È vivo? Ced è vivo?" Chiedo preoccupata riportando l'attenzione al ex guaritore "si quando l'ho visto io." Prendo la foto e guardo per la prima volta da quando è iniziata la battaglia e lo vedo ferito ma vivo. Ha una maschera di forza e determinazione. "Attenta" Grida Julian e un lampo mi sfiora il viso ferendomi appena, ordino a Isabel di andare con Julian e un ragazzo del settino anno da papà e consegnare il prigioniero affinché lo tengano al sicuro. Con forza mi dirigo verso il punto di una forte esplosione mentre Terrence Higgs, con altri studenti, tiene lontano alcuni mangiamorte "grazie Ter", dico in un soffio scattando verso gli studenti rimasti sotto le macerie come Julian. Mentre l'ex serpeverde combatte senza sosta e mi fa un cenno con la mano, io creo una barriera di luce per non essere colpita alle spalle.

Piano sposto pietre e vedo alcuni corpi di adulti sfigurati, respiro prima di avvicinarmi lentamente e capisco che non sono sopravvissuti. Seppur con dolore continuo la ricerca nella speranza di trovare vivo qualcuno. Un braccio si muove e con colpi decisi di bacchetta sposto con delicatezza i calcinacci per evitare ulteriori danni. Il cuore si ferma per una attimo, non posso credere che davanti a me ci sia Cormac in fin di vita, mi avvicino e cerco di richiamare la sua attenzione, non risponde ma è vivo per ora. Era con Katie l'ultima volta che l'ho visto, ma non può esserci la mia amica di sempre sotto le macerie. Il mio cervello non riesce a concepire neppure il pensiero di questa eventualità. Mi giro in cerca di aiuto e arriva Theo Nott, "posso aiutare? Sai non sono forte nei duelli, quindi mi rendo utile come posso. Poi... non vorrei trovare Papà come avversario" mi confessa con un dolce sorriso. "Sì grazie, dobbiamo cercare di portare in sicurezza Cormac da mio padre, ho già cercato di risvegliarlo ma senza successo, io devo andare avanti" dico con fare preoccupato, ma felice che lui voglia aiutare. Lui sembra capire cosa voglio non trovare e mi poggia una mano sulla spalla "la tua amica Bell è viva, l'ho appena vista" mi sussurra con dolcezza. Poi alza la bacchetta e sicuro esclama "Aparecium" seguito da un "homini revelio" poi mi guarda e asciugandomi la lacrima, "accompagnami, qui non c'è nessuno". Posiziono Cormac su una tavola rigida e il giovane Nott la fa levitare fino all'ospedale.

Nel tragitto verso la sala grande un'altra fitta al cuore, vedo a terra Flo. Mi avvicino di corsa ma ormai per lui non c'è più nulla da fare. Le lacrime iniziano nuovamente a scorrere sul mio viso. Quanta morte. Sento aumentare la mia temperatura corporea, ma non posso perdere lucidità. Il dolore che provo per la perdita di un amico, però, è difficile da gestire e reprimere, quindi abbraccio il freddo e inanimato corpo del giovane Corvonero, a cui ero molto legata, e lascio che il mio sentire esca senza vergogna. Vengo riportata al presente e alle sue difficoltà dalle grida di Percy. "Elisabeth corri, Fred", mio cugino è una maschera di terrore, mi prende per mano e mi fa correre dietro di lui verso la fine del corridoio. Faccio solo in tempo a vedere che Nott sta portando Cormac, lasciando, momentaneamente, il corpo senza vita, prima di chiedere "Cosa succede a Fred?". Blocco il flusso di pensieri concentrandomi sul qui e ora, "è rimasto sotto, hanno attaccato, io volevo, ho sbagliato ...temo sia morto" risponde d'un fiato preoccupato e singhiozzando. Di tutto il suo vaneggiare ho nella mi testa rimbomba temo sia morto.

Respiro nella speranza di calmare l'ansia che aumenta, vedo Dave accasciato su un ragazzo e lo strattono per portarlo con me. Se Fred è veramente morto o in fin di vita, ho bisogno di lui, da sola non posso affrontare questo ostacolo. È più bravo e meno coinvolto di me emotivamente di sicuro, oltre ad aver fatto più turni in pronto soccorso. Sono stata una sciocca, sarei stata più utile ora, se non avessi seguito il cuore. Penso ad Alex e il gioiello si scalda, nella mia mente sento chiara la sua voce "Sono viva, tranquilla" ringrazio questo dono, non ho tempo di controllare Cedric, ma non posso pensare anche a lui ora. Fred deve essere la mia priorità.

Arrivati al punto dell'altra esplosione vedo i miei cugini accasciati a terra con il corpo apparentemente senza vita di Fred tra le loro braccia. "Fred ti prego rispondimi" le lacrime continuano a scendere mentre abbraccio mio cugino esanime "DAVE AIUTO! Forza Fred! Non mollare." Grido, piango, cerco di reagire, George è immobile... come pietrificato. Mi fissa ma non proferisce parole "Eli, lascia ci penso io. Non devi farlo tu" mi dice dolcemente Dave mentre prende mio cugino dalle mie braccia e inizia a praticare gli incantesimi che conosce. Mi giro e abbraccio George, piangiamo insieme come una sola persona. Il nostro cuore si sta fermando, io non posso vederlo morire. Il dolore di entrambi è insopportabile, il ricordo di quando tutti e due pensavamo di aver perso Alex si ripropone più forte. Mi sento bruciare, ma sono pronta se questo può voler dire aiutare George. Spero che Dave lo salvi, non deve mollare. "Eli dimmi che è vivo" mi domanda Percy abbracciando me e suo fratello, piangendo anche lui "per ora! Ma non so per quanto" riesco a dire proprio mentre Dave inizia a non sapere cosa fare. Lo sento è nervoso. Bill è preoccupato e controlla che nessuno si avvicini a noi, ma per fortuna sembra che la battaglia si sia spostata. "Eli, non so più cosa fare aiutami!" mi dice Dave sconcertato. Piange. Anche lui sta perdendo un amico fraterno, uno dei pochi che lo ha sempre trattato da amico.

Lascio le braccia di George e corro verso il punto in cui sono tenuti i mangiamorte catturati. Corro a perdifiato, schivando gli incantesimi che mi vengono lanciati come facevo con i bolidi. Sono disperata, ma so cosa devo fare. "Fammi passare" ordino all'auror, che è di guardia ai prigionieri, che si sposta immediatamente vedendomi così determinata e sconvolta. Mi inginocchio davanti a Julian, ho gli occhi pieni di lacrime "ti prego Julian aiutami. Fred sta morendo" lui sorride tranquillo nel vedermi "farei di tutto per te, lo sai. Ma come faccio" è sincero, lo sento e, nonostante le sue mani legate dietro la schiena, mi segue.

Appena davanti a Fred, Bill ci ferma. Ha occhi carichi di disprezzo e fissa Julian "cosa ci fa lui qui" sputa con odio "è qui per aiutare! Bill, ti prego lasciaci andare da Fred!" rispondo piangendo "no Eli, non lascerò che lui tocchi mio fratello". Julian guarda Bill senza far trasparire nessun sentimento e con calma risponde "come preferisci, Weasley. Non è mio il fratello a terra morente. Io non ho nulla da perdere. A differenza tua" Bill non abbassa la bacchetta e continua "taci verme. Non pronunciare nessuna parola. Come osi anche solo parlare e stare vicino a mia cugina. Con che coraggio ti presenti qui. Insinui che sia colpa mia tutto questo" Bill è carico di rancore e rabbia, non solo per Julian, ma per questo inutile scontro.

Questo massacro senza senso sta tirando fuori il peggio di tutti, ma devo riuscire a far ragionare Bill. Cerco di parlare ma Julian continua la sua provocazione, come se offendere Bill fosse il suo unico motivo di vita. "No, certo. Non è mai colpa tua. Non lo è mai stato, vero. Povere vittima designata dal fato. Certo la battaglia o tuo fratello morente non è colpa tua, ma se non mi lasci fare il mio lavoro, tuo fratello morirà. E sarà SOLO colpa tua. Perché vedi, mister perfetto Wealsey, è vero ho commesso errori che pagherò a vita. Ma sono prima di tutto un guaritore, non pretendo che tu capisca, non hai mai voluto capire. Ma non fare lo stupido ora, anche se credo sia impossibile per te. Sono unica possibilità per tuo fratello. Elisabeth lo sa, il suo cuore e la sua mente sono più avanti di tutti voi. Lui non ha tutto il tempo di questo mondo, perché tu faccia un comizio" conclude Julian indicando Fred. Intervengo "ti prego Bill, credimi. Se ci fosse un'altra possibilità la sfrutterei, se a terra ci fossimo io o Alex, papà ci affiderebbe a lui. È il migliore guaritore che ci sia. Papà lo ha sempre detto" Bill addolcisce lo sguardo quando mi guarda, sospira e dice "mi fido di te, non di lui. Resterà legato e io avrò la bacchetta puntata su di lui. Lo stesso farà Percy" ordina al fratello, ma almeno lo lascia avvicinare.

Lo bacio su una guancia e mi avvicino con Julian a Dave, "ora ragazzi ascoltate bene, chi dei due è più bravo con gli incantesimi?" entrambi rispondiamo l'altro, Julian sorride e dice ok "tu, sei?" "Dave Montague" risponde prontamente il serpeverde "perfetto Dave, movimento a C con la bacchetta e cor reparo. Eli tu spirale concentrica in apertura e innerva anima. Provate! Dovete farlo insieme, è fondamentale. So che potete farlo." Io guardo Dave e facciamo un tentativo a vuoto, poi guardo Julian, mi asciugo le lacrime e respiro. Canalizzo la sua sicurezza e la trasmetto a Dave "benissimo ragazzi, mi serve una persona però, tu" indica George che tremante si avvicina "soffia tutta l'aria che puoi nei polmoni di tuo fratello al mio tre. Serve resistenza nel corpo. Non sarà il massimo ma meglio non possiamo fare. Voi due incantesimo in contemporanea. Pronti" annuiamo, Julian ha una calma e una chiarezza nel guidarci sorprendente, ora capisco cosa voleva dire papà quando diceva che era il migliore.

George è pronto inspira più volte per caricarsi d'aria e gonfia i polmoni di Fred, ormai in fin di vita. Io e Dave ci guardiamo negli occhi per prendere sicurezza e sincrono, sicuri ripetiamo movimento e incantesimo per due volte, fino a che il respiro di Fred torna regolare e il colore riappare sulle sue guance. "Bravissimi! Ora deve prendere una pozione a base di fiori di fuoco, credo che ci sia nelle scorte che stanno usando in sala grande!" senza indugio salto al collo di Julian e lo abbraccio forte. Percepisco la sua gioia nel aver fatto qualcosa che mi ha reso felice, Bill non preferisce parola ma è felice di essersi fidato di me. Insieme ai suoi due fratelli solleva da terra Fred e lo porta velocemente per la pozione. "Siete stati bravissimi, entrambi. Non volermene Dave ma credo che Elisabeth sarà la guaritrice migliore che il San Mungo abbia mai visto. Perché ha sempre anteposto il bene del paziente a tutto!" arrossisco e abbasso il viso, per non far vedere le lacrime. Dave mi prende per mano, Julian sorride e continua "sono onorato di aver, per la seconda volta, potuto insegnarti qualcosa!" continua poi girandosi e facendosi scortare tra gli arrestati nuovamente.

Mentre cerco di riprendermi dalle emozioni, veniamo travolti da una ondata di grida, appena fuori dal castello i combattimenti continuano. Asciugo le lacrime e corro veloce con Dave al fianco. Katie, Heidi e Cole stanno tenendo a bada quattro mangiamorte, così da vicino con le loro maschere fanno veramente paura. Ma il mio sguardo viene attirato dai volti rigati di lacrime delle mie amiche, senza indugio abbasso lo sguardo e vedo Terrence in ginocchio vicino ad una massa di capelli biondi. Mi giro verso Dave che è immobile e pietrificato, non proferisce una parola, ha riconosciuto anche lui di sicuro la proprietaria del corpo. Respiro e mi avvicino, il mondo si è fermato. I suoi bellissimi occhi sono aperti spalancati e privi di vita. Non può essere vero, non può essere morta. Lacrime di dolore scendono sul mio volto, dovrei essere abituata alla morte, ho visto morire tanti bambini in questi nove mesi al san Mungo, ho visto corpi di studenti nei corridoi fino a qualche istante fa.

Ho visto Florian, ma questo è diverso. Affianco le due mie amiche, con una forza che non credevo di avere, attacco e mi difendo. Heidi sta sanguinando ma combatte. La rabbia che sento dentro e la paura di aver perso una amica mi rendono una furia, senza sosta ruoto la bacchetta facendo scaturire dalla sua punta getti d'acqua, fuoco e scariche elettriche dolorose. Non mi importa nulla se sono incantesimi leciti o no, loro non stanno avendo pietà di noi. "Dave la sta portando via" mi dice Katie stanca di combattere, so cosa sta pensando, mi giro per vedere la delicatezza con cui il giovane Guaritore porta via il corpo di Maecy. Sono certa che lo stia facendo per amore, non lascerebbe il corpo qui alla mercè del nemico. Questa distrazione mi costa una ferita alle gambe e mi accascio. Katie sembra impazzita a vedermi a terra. Grida disperata "non anche tu ti prego." Si lancia in avanti aiutata da Terrence e Cole e blocca a terra due uomini mascherati. La vista si appanna, Heidi è al mio fianco con la bacchetta impegnata in un enorme protego, "Eli cosa posso fare" mi grida allarmata, "credo sia un Sectumsèmpra perché sanguina ma non brucia" riesco appena a dire mentre un mare di sangue sta fluendo via da me, mi concentro e continuo "cerca di bloccare con una corda a questa altezza" riesco a dire a fatica. Come un salvatore appare Neville seguito da Theo Nott, che alzano la barriere per permette a Heidi di aiutarmi. "Non morire Elisabeth ti prego" mi sussurra Neville mentre mi accarezza. Sento il giovane Nott sollevarmi e portarmi in braccio. Chiudo gli occhi e cerco di tenere le forze.

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