IV
«Jacques, che cavolo fai?! Chi ti ha dato il permesso di attaccare il mio Pokémon?!» urlò il ragazzo che avevo nominato "tizio figo e antipatico".
«John, non puoi attaccare una novellina. Non conosce nemmeno le mosse dei Vulpix»
«Grazie...» dissi arrossendo lievemente quando Jacques si avvicinò a me.
Il ragazzo dai capelli neri mi diede una lieve spinta «Cosa ci fai qui?! Hai seguito me ed Emily?» probabilmente, stando al tono aggressivo con il quale parlò, quella spinta doveva essere più forte. Era abbastanza arrabbiato.
Indicai il Vulpix.
«Ti ha portata lui qui?»
Annuì mentre il piccolo Pokémon annusava il Luxray che ci aveva salvati.
«Come hai fatto a prenderlo?»
«Il Pokémon? L'ho trovato in un uovo vicino a casa mia...»
«Per questo ci hai fatto quella strana domanda sui Pokémon, non sapevi come accudirlo...»
Annuì «Già. Se avessi saputo subito che anche voi ne avevate uno sarebbe stato più facile»
Jacques sbuffò «Vieni, ti faccio fare un giro» disse e mi prese per il polso destro, trascinandomi dietro di lui. I nostri due Pokémon ci seguivano tranquilli, molto probabilmente erano diventati amici.
«Si, si, mollami, non serve che mi trascini. Ti seguo» gli dissi irritata mentre cercavo di liberarmi.
Jacques mi mollò «Muoviti, però»
«Dai Jacques, calmo» gli disse Emily avvicinandosi a noi, seguita da un piccolo Pokémon che non avevo riconosciuto. Sembrava una delle solite evoluzioni di Evee, ma non capivo quale.
Il corpicino era bianco, così come il musetto e degli strani lacci che partivano da due fiocchi -uno posto sul collo e uno alla base del suo orecchio sinistro-. Le orecchie a punta, una parte di testa, le zampine, una parte di quei lacci, il centro del fiocco e la coda erano azzurri; l'interno delle orecchie e un'altra striscia degli strani lacci erano fucsia, gli occhi, il nasino e la punta dei fili erano rosa scuro.
«Ti piace?» mi chiese Emily, notando che stavo guardando il suo Pokémon.
«Si, è molto carino. Ma che Pokémon è? Non ne ho mai visto uno simile»
«È Sylveon, un'evoluzione di Evee. È abbastanza difficile trovare Pokémon simili e in più lei è shiny»
«Oh, ok. Sembra che lei e il mio Vulpix vadano molto d'accordo» constatai guardando i due Pokémon che si rincorrevano davanti a noi.
«Già, è molto carino e socievole il tuo Pokémon»
«Ehm... grazie?» dissi non sapendo cosa rispondere.
Emily si mise a ridere, contagiando anche me. Ora che la conoscevo meglio mi appariva molto simpatica questa ragazza. Era tutto l'opposto di Jacques, con il quale passava intere giornate, credo.
I due ragazzi mi fecero fare l'intero giro di quella caverna sotterranea, non era né troppo grande né troppo piccola.
Vi era una "hall", un campo di lotta non troppo grande, un campo di addestramento -anch'esso non era enorme e non veniva usato spesso-, un centro di cura dove lavorava Carl -un ragazzo, a prima vista, simpatico e gentile-, una specie di cucina collegata al centro di cura -comandata anch'essa da Carl-, delle minuscole stanze per gli allenatori e i loro Pokémon, una specie di biblioteca, un minuscolo bagno e la stanza di John -che, a quanto pareva, era il capo-.
Beh, si, ok, forse era abbastanza grande quel posto.
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«Bene, aspetta un attimino... Vulpix, Vulpix, Vulpix... ah! Eccolo qui!» esultò Jacques passandomi una cartellina piena di fogli plastificati, c'era un pezzo di carta incollato con lo scotch che diceva: "Vulpix".
«E sarebbe?» chiesi confusa. Preferivo molto di più passare il tempo con Emily che stare sola soletta con Jacques, era troppo misterioso e strano questo ragazzo.
«Un fascicolo contenente tutte le informazioni utili sui Vupix. Ne abbiamo uno per ciascun Pokémon, vedi? Sono tutti in questa libreria»
«Dovrei studiarlo a memoria?»
«Possibilmente si, dato che il Vulpix è il tuo Pokémon. Poi, se proprio vuoi, puoi studiarteli anche tutti»
Guardai la libreria, c'erano come minimo più di cento cartelline, ed ognuna presentava un nome diverso.
«Qualcuno lo ha fatto?»
«Si, Carl. Passa un sacco di tempo a studiare i Pokémon»
«Ma... se lui sa tutto, perché John passa il suo tempo a fare il capetto?»
«Perché Carl è più grande e più maturo di John. Non gli interessa essere il capo di cinque o sei ragazzini, è molto democratico. Certo, per ogni problema ci rivolgiamo a lui, di certo non a John. Carl conosce a memoria qualsiasi caratteristica di qualsiasi Pokémon; John è già tanto se sa cos'è un Dragonite»
Mi misi a ridere sentendo l'ultima affermazione, soprattutto perché Jacques lo disse in modo strano.
«No, no, non sto scherzando. È vero» disse sorridendo.
Wow, era la prima volta che lo vedevo sorridere.
«Comunque... adesso ti spiego come usare queste schede» disse posando la cartellina su di un tavolo affianco alla libreria stracolma di nozioni sui Pokémon.
«Allora, questa è un introduzione. Spiega l'elemento o gli elementi dei Pokémon, le sue evoluzioni, se è una forma base o l'evoluzione di qualcosa, c'è una descrizione abbastanza dettagliata del Pokémon con anche un disegno, in più è scritta e spiegata l'abilità di un Pokémon. Per esempio l'abilità dei Vulpix è fuocardore, essa impedisce che vengano feriti da altre mosse di tipo fuoco. Oltre a questo c'è anche l'habitat nel quale vivono, di solito, e il cibo che mangiano»
Ok, non sarei mai riuscita a ricordarmi tutto...
«Qui, nel secondo e nel terzo foglio c'è un elenco di mosse che possono apprendere. Nella prima tabella ci sono le mosse che apprende naturalmente, crescendo o evolvendosi. Nella seconda quelle che può imparare con le MT o le MN -anche se noi non abbiamo questi oggetti, per ora-. La terza cita le mosse apprendibili tramite accoppiamento -anche se ti sconsiglio di impararla, è rarissimo trovare un altro Pokémon della stessa specie per farlo accoppiare-»
«Perché?» chiesi incuriosita.
«Perché i Pokémon sulla Terra sono proprio pochi e qui non siamo in tanti, è molto raro che qualcuno trovi un altro Pokémon»
«Oh... ok»
«Quindi, dicevamo. Questi sono i fogli delle mosse, ti serviranno soprattutto per poter far lottare il tuo Pokémon. Ti consiglio di studiarti anche i dati di Ninetales, ti sarà utile quando Vulpix si evolverà»
«Mh... ok, avete una Pietrafocaia?» chiesi leggendo come si poteva evolvere un Vulpix.
Jacques rise «Certo, ma aspetta che sia un po' più grandicello»
«Come faccio a sapere di che livello è? Non vedo una barra di XP, o come si chiamano, che volteggia sopra di lui...»
«Ti stai basando troppo sui videogiochi. Vieni, Carl ti potrà aiutare in questo»
«Carl? È tipo la quinta volta che lo nomini... cos'è? Un tuttofare?»
«Si, più o meno. Diciamo che è un genio»
«Mh.. ok...» risposi non molto convinta.
«Dove posso lasciare il mio Vulpix quando torno a casa? Vorrei evitare che i miei genitori se ne accorgano»
«Nella stanza che ti assegneremo, però con calma, una cosa alla volta. Abbiamo tutto il pomeriggio per pensarci»
Detto ciò Jacques uscì dalla biblioteca, seguito a ruota da me, da Luxray e da Vulpix.
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