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Settimo Capitolo

Quel giorno a scuola avevo gli esami di recupero, i professori prima delle vacanze mi concedetterò delle interrogazioni per recuperare le materie dove eccellevo di meno. Ed io mi ero preoccupata a dovere. Quel giorno portai anche con me il mio violino, perché parlando con Cesare, ci mettemmo d'accordo che finché non sarei andata a vivere dalla famiglia di Lorenzo, avrei soltanto suonato nel suo locale, era più sicuro così, non volevo che corresse rischi a causa mia.

Alla pausa pranzo, mi sedetti sulle gradinate con Lorenzo a ripassare per le mie interrogazioni. Il suo aiuto fu fondamentale per me.

Da qualche giorno avevo un desiderio che cresceva sempre più, quando tutta questa faccenda sarà risolta, mi sarebbe piaciuto frequentare un conservatorio, li avrei avuto la possibilità di migliorarmi. Io ero in grado di suonare alla perfezione e di replicare una melodia mai sentita in vita mia, semplicemente ascoltandola una volta sola, ma c'era una cosa a cui non ero capace. Leggere le note. Salvatore provò ad insegnarmele, ma con scarsi risultati. Lorenzo vedendo il mio sguardo assente mi riprese dicendomi :

-"Terra chiama Isa, Terra chiama Isa."

-"Em..... Si scusami ero sovrappensiero." dissi ancora distratta.

-"Tu lo sei sempre, ma ti ricordo che se queste interrogazioni vanno male verrai bocciata. Quindi concentrati signorina"

Alcune volte si comportava come se fosse mio padre, ma capivo che lo faceva per il mio bene. Lo guardai maliziosa e dissi :

-"Se queste interrogazioni vanno bene, mi dai una ricompensa?" dissi cercando di trattenere una risata.

Lui mi guardò inarcando un sopracciglio, e rispose curioso:

-"Cioè?"

-"Se andranno bene..... Ecco.…… usciamo insieme?"

Andò letteralmente nel panico, lo vedevo che era imbarazzato. Ma sarò sincera la cosa mi divertiva, e molto anche. Ma nonostante tutto, evitando il mio sguardo annuì, e per la felicità gli saltai letteralmente addosso. Ma prima che potesse dirmi qualcosa la campanella suono. Mi feci coraggio, ed armata di determinazione andai a fare quelle maledette interrogazioni.

*********

Inutile dire che quando mi intestardivo, non c'era nulla che potesse fermarmi. Le interrogazioni andarono benissimo, recuperando alla grande tutti i miei voti. Ed io andai a prepararmi per questa sera. Visto che suonavo nel locale di cesare dalle sei fino alle nove, finito il turno io e Lorenzo saremmo andati al cinema. Il mio primo appuntamento con lui. Ottennuto con l'inganno, ma almeno rimaneva comunque un appartamento.

Subito dopo le lezioni andai per negozi, dovevo scegliere un bel vestito per quanta sera. E chi meglio di Maria poteva aiutarmi? Ovviamente potete immaginare come reagì appena le dissi che sarei uscita con suo figlio, e nonostante i miei sforzi dicendogli che andavamo soltanto a festeggiare i miei voti. Mi ignorò completamente dicendo che doveva preparare le nostre nozze. Donna dolcissima, ma troppo esagerata.

Per il negozio sembrava un treno, persino la commessa si scandalizzò vedendo quella furia che correva per tutto il negozio con mille vestiti in mano. Arrivò al camerino dove mi portò deci vestiti diversi, li guardai bene. Cavolo erano troppo prvocanti:

-"Maria?!?! Vado al cinema non a fare uno spogliarello"

Lei con non nonchalance rispose :

-"Gioia mia, l'unico che ancora non se ne accorto e quella capra ignorante di mio figlio"

-" emm.... Cosa? Io non..." dissi balbettando dall'imbarazzo. Ma lei guardandomi con complicata rispose:

-"Tesoro mio va bene che mi sto invecchiando, ma non sono cieca. E sinceramente non vorrei vedere nessun'altra al di fuori di te con mio figlio. Quindi ora prendiamo un bel vestito e cerchiamo di far svegliare quel bradipo."

La guardai incredula per qualche minuto, prima che scoppiammo a ridere entrambe con le lacrime agli occhi.
Dopo una mezz'oretta buona scielsi un vestito di pizzo bordeaux, con una scollatura a cuore senza spalline. Mi guardai allo specchio prima di acquistarlo e chiesi a Maria :

-"Non sarà troppo..... Troppo hai capito!" lei euforica come al solito rispose :

_"Scherzi spero! Sei uma sventola ragazza! "

Sospirai sconfitta, così decisi di acquistarlo.

***********

Quella sera per il lavoro, portai il vestito con me, almeno così facendo avrei potuto cambiarmi in bagno senza dover tornare a casa. Nella borsa avevo infilato trucchi, pettine e delle scarpe con il tacco dello stesso colore del vestito. Questa volta doveva notarmi per forza.

Salutai Cesare, ed iniziai subito a suonare. La musica rispecchiava il mio stato d'animo, trasmettendolo a gli altri. E siccome ero più tosto ansiosa, anche la mia musica lo era. Non che fosse brutta, però era diversa dalla solita canzone triste. I clienti nonostante tutto, parevano apprezzarla molto e mi guardavano come se stessero osservando un film d'azione. Come sempre catturaì l'attenzione di tutti. Adoravo suonare.

A fine serata, mi diressi in bagno lasciando soli Lorenzo e Cesare, con la speranza che non si ammazzavano a vicenda. Non ci misi molto a prepararmi ero più tosto veloce. Mi diedi un ultima controllatina allo specchio ed uscì.

Appena mi videro le loro faccie erano a dir poco impagabili. A Cesare cadde una tazzina, rimanendo a fissarmi a bocca aperta. Che voleva ora lui?!?! Bho.... Ma che era strano lo sapevo già. Mentre Lorenzo anch'esso a bocca aperta rimase a fissarmi ad occhi sgranati. Io intimidita risposi :

-" Stò così male?"

-"Sei bellissima!" dissero all'unisono per poi scambiarsi sguardi reciprochi di odio.

Davvero non capivo qual era il loro problema. Perché si odiavano così tanto? Comunque sia non avevamo tempo per questo. Mi avvicinai a Lorenzo, anchegiando, e si! Volevo provocarlo e ci stavo pure riuscendo, vedendo quanto divenne rosso.
Poi lo presi delicatamente per un braccio, facendomi accompagnare fuori, ignorando totalmente Cesare, e poi lui era solo il mio titolare di lavoro. Non ero mi a costretta a salutarlo.

Arrivati al cinema Lorenzo volette vedere un film horror. A me andava più che bene, perché con la scusa di avere paura mi sarei avvinghiata a lui a modi polpo. Una volta accomodati in sala, dopo un po' si spensero le luci.

*********

Dal punto di vista di Lorenzo.

Il film era incominciato, ma io sinceramente ne riuscì a capire ben poco. Insomma parlandoci chiaro, sono pur sempre un uomo e se Isabella mi si presentava con quel vestito faceva effetto pure a me. Scacciai subito quei pensieri dalla mia mente, in fondo stavo sempre parlando della mia cara e vecchia amica Isabella. Tra noi non ci sarà mai niente, mai.  Eppure perché mi arrabbiavo così tanto quando Cesare faceva il cascamorto cn lei? Ma a cosa sto pensando..... Ovvio che mi arrabbio tanto perché io..... Le volevo bene e dovevo proteggerla da quel brutto pedofilo.

Fui distratto da Isa, che si avvinghiò al mio  braccio a modi polpo. Il problema sostanziale e che lei ha una terza di seno e quindi mi sbattevano sul braccio. O merda ora faccio io il maniaco?!?! Riprenditi cazzo e Isabella. Imbarazzato mi scostai da lei, vidi chiaramente che ci rimase male, ma non potevo farci niente, era troppo imbarazzante e non volevo fare pensieri sconci su Isa. La conoscevo da sempre, ma ultimamente si comportava in modo strano. Pure al bar quando mi dedico quella melodia, non lo so, mi guardava in modo strano. Isa distrasse i miei pensieri dicendomi con due occhioni irresistibili:

-"Lori che hai? Sei distratto, non ti piace il film?"

Ma non feci in tempo a rispondere, che cacciò un urlo di terrore per via di uma scena cruenta, gettandosi letteralmente sopra di me. Perché ero cosi agitato con lei?

***********

Lorenzo e da quando iniziò il film che si comportava in maniera strana. Era assente. Come se non gli interessasse. In più ogni volta che con una scusa mi gettavo sopra di lui fingendo di aver paura, lui si irrigidiva come se imfastidito dal mio gesto, possibile che gli facevo così schifo, che il solo contatto gli faceva senso? Tutti i miei buoni propositi andarono a farsi benedire. Mi scossi cercando di riprendermi, volevo sapere la verità una volta per tutte. Ho deciso mi sarei dichiarata a lui oggi stesso.

Finito il film, ci dirigemmo verso la strada di casa.  Pensare di dirglielo era semplice. Ma trovare il coraggio per farlo era tutta un altra cosa diamine. Ora o mai più. Lo fermai trattenendolo delicatamente per il braccio e gli dissi tremando dal nervoso :

_"Lori devo dirti una cosa importante! " lui preoccupato mi chiese :

-" Cos'è successo Isa, così mi spaventi!"

Dovevo dire solo due parole due maledette parole.

-" Lori, ti amo ti ho sempre amato! "

Cavolo l'ho detto, finalmente gli ho confessato i miei veri sentimenti.  E ora?

Nota autore

Vediamo se sono prevedibile secondo voi quale sarà la risposta di Lorenzo? Ovviamente la risposta ve la darò domani con il prossimo aggiornamento :)

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