Dicianovesimo Capitolo
Nota autore :
Bhe..... Mi sono sentita buona in questo capitolo eh eh... Buona lettura :)
Quel pomeriggio al conservatorio ci stavamo prendendo per un evento importante. Avremmo suonato domenica sera a piazza del duomo. Vincenzo propose di suonale lo spartito che gli feci ascoltare. Però io avevo un idea migliore, volevo arrangiare la melodia in modo tale che io, Smeralda e i gemelli potessimo suonarla assieme. Ma vi immaginate? Io al violino, Smeralda al pianoforte, Carlo al sassofono e Amedeo visto che era un cantante stava scrivendo una canzone per la mia musica, come la definì lui « fuori dal comune» ovviamente avrebbe cantato lui.
Eva bhe..... Lei stava organizzando qualcosa per conto suo. Anche perché ripeteva sempre che noi eravamo incompetenti è se avremmo cantato o suonato con lei la avremmo messa soltanto in ridicolo. Io invece credo che era soltanto una scusa, in realtà le dava fastidio che nessuno si volesse unire a lei. Ma si raccoglie ciò che si semina, giusto?
Fatto stà che ci ritrovammo tutti e quattro a lavora sul progetto. Io e Smeralda, stavamo controllando lo spartito per vedere dove potevamo inserire il pezzo con il pianoforte e quello con il sassofono. Stava procedendo tutto a meraviglia.
**********
Era passato un mese da quando stavamo lavorando sul progetto. Amedeo aveva preparato il testo della canzone ed in questo momento lo stava provando, ammetto che aveva una voce stupenda, la sua bravura ti lasciava quasi di stucco. In più scrisse un testo che a mio parere era perfetto per la melodia che avevo composto. Carlo, Smeralda ed io invece lo acvompagnavamo con gli strumenti. Il mio violino accompagnato con il piano, rendevano la musica qualcosa di eccezionale, era come se una intera banda stesse sonando. In più ad incorniciare il tutto, c'era il sassofono di Carlo. Se prima la mia melodia era sbalorditiva, ora era qualcosa di unico al mondo.
Lo sapevo fin dall’inizio che l'unione fa la forza.
Ci stavamo mettendo anima e corpo, ed il risultato fu qualcosa di straordinario. Incredibile. Mi sentivo tuttono con tutti loro.
Vincenzo estasiato, una volta che finimmo di provare ci applaudì, ed orgoglioso disse:
-"Ero scettico all'inizio. Ma devo ammettere che ancora più eccezionale di prima. Faremo un figurone la settimana prossima."
**********
Quella sera a casa ero tutta elettrizzata. Andai nella stanza di Lorenzo ed iniziai a raccontargli tutto quello che avevamo fatto insieme. Ero euforica ed entusiasta, e sinceramente non avrei voluto a raccontarlo a nessun'altro che a lui. Lorenzo mi guardava con un espressione che non sapevo decifrare sinceramente, mi prese il viso tra le mani e mi disse:
-"Sono felicissimo per te. Ti rendi conto di quanto sei cambiata in un anno?"
-"Cambiata? N-no non mi pare!" risposi confusa.
-"Basta guardarti negli occhi, per vedere quanto tu sia crescita. E non dico solo fisicamente."disse ciò mentre mi guardava il seno.
In questo momento avrei voluto tirargli una gomitata, gli sembrava veramente questo il momento di fare il porco? Stavo già per rispondergli in malo modo..... ma fu quello che disse poi a lasciarmi di stucco:
-" Da quando tua madre se ne andata, ti sei iscritta al conservatorio. Hai venduto una tua melodia. Ti sei fatta nuovi amici e......" si fermò un istante per guardarmi dolcemente e prosegui dicendo : -"Mi hai fatto innamorare di te!"
Aspetta?!?! Ho sentito bene?!? Mi ha veramente detto ti amo? Iniziai a piangere di gioia. I singhiozzi si fecero più forti. Non riuscivo a fermarmi. Era da tutta una vita che aspettavo queste parole, e dopo tutto questo tempo....
Lorenzo non capendo il motivo del mio pianto mi chiese preoccupato :
-"Isa... Che hai? Cos'ho detto di male?"
In preda alle lacrime, risposi con la voce roca dal pianto :
-"Io aspettavo da così tanto tempo queste parole. Ti amo. Ti amo. Ti amo. Io ti amo da morire Lori!?!"
Non servivano altre parole, appena incrociammo i nostri sguardi, incominciammo a baciarci con un amore ed una passione mai fatto prima d'ora. Il suo profumo, così dolce mi entrava nelle narici, elettrizzandomi come se fossi su una sedia elettrica. I nostri respiri affannati, facevano da ritmo hai nostri corpi, che si sfioravano. Ma non mi bastava, volevo di più. Anche lui evidentemente la pensava come me, infatti Lorenzo si avvicinò sempre di più a me, premendo il suo corpo muscoloso, sul mio petto. Non c'è la facevo più, lo volevo, ora. E lo volevo tutto. Gli sfilai la maglietta ormai in preda alla frenesia.
Appena gli tolsi la maglietta ed osservai il suo corpo muscoloso, il mio cuore fece un sussulto, cavoli se era bello?!?! Sembrava scolpito nel marmo. Incrociando il suo sguardo con malizia, lo volevo ed anche lui mi voleva. Questa intensa lotta di sguardi bastò.....
mi tolse la maglietta con una foga ed una passione che non sapevo nemmeno che possedesse. Era come se il Lorenzo timido ed impacciato, fosse stato divorato da un Lorenzo...... Nuovo diciamo.
Mi slacciò il reggiseno iniziando a baciarmi il seno mentre afferrava i miei fianchi con forza, come se avesse paura che sarei potuta scappare da un momento all'altro. Ma parlandoci chiaro, col cazzo che sarei scappata. Perché io volevo di più, molto di più. Volevo che fossi sua, ora. Così lo guardai ed ansimando gli sussurrai all'orecchio in modo provocante:
-"Lori, voglio essere tua. Ora!"
Ovviamente non se lo fece ripetere due volte, mi afferrò con forza ma allo stesso tempo con dolcezza, non saprei nemmeno io spiegare con precisione quel momento, ero troppo confusa dalla forte emozione che mi stava procurando. Il mio cuore galoppava all’impazzata assieme a quello di Lorenzo, come se si fossero uniti in un meraviglioso concerto. E mentre mi baciava con amore mi fece sua, soltanto sua.
I nostri respiri si fecero sempre più affannati, facevano da ritmo hai nostri corpi che si muovevano con energia, andando sempre più veloci. Affondai le unghie nella sua schiena, Facendolo genere di piacere.
Era una sensazione meravigliosa, lo stavo facendo con la persona che amavo, con l'unica persona che volevo che mi prendesse. Con l'unica persona con cui volevo state. Si muoveva e mi baciava, con fare sicuro. Mi stupì il suo comportamento, non immaginavo che Lorenzo fosse in grado di una tale tenacia e passione. Furono tutte cose che mi fecero innamorare ancora di più di lui, di come già non fossi.
Lorenzo incrociando il mio sguardo mi sussurrò a filo di labbra :
-"Ti amo Isabella, Ti amo da morire!"
-"anch'io ti amo, ti ho sempre amato!" risposi ansimando.
E continuammo, in quel vortice di passione e desiderio che ci travolse come se fossimo in mezzo ad una tempesta.
**************
Dopo un ora, ormai ad ora tarda rimanemmo l'uno a fianco a l'altra, mentre ci abbracciavamo e coccolacamo un po' sotto le lenzuola. Con l'indice iniziai a sfiorare le sue labbra, volevo memorizzare ogni suo particolare. Per poter ricordare ogni secondo di questo momento. Lui mi fissava dolcemente con quei suoi meravigliosi occhi verdi, trasmettendomi tutto l'amore che provava per me. La mia prima volta, e stata a dir poco magica, e lo è stata perché lo fatto con la persona che amavo. Lo baciai dolcemente e gli sussurrai con il cuore che mi batteva a mille per l'emozione :
-"Ora sei mio!"
Lui mi tirò a se, perforandomi ancora con i suoi occhi verdi, e con malizia mi disse mentre iniziò a baciarmi il collo:
-" tu sei mia. Solo mia. Tutta mia?!?!"
Tra me e me pensai ridacchiando. O mio dio « avevo creato un mostro?!?!» Ed il brutto e che la cosa mi piaceva, e molto anche. Inutile dire che per la stanchezza crollammo a dormire in quella posizione, l'uno tra le braccia dell’altro.
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