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Capitolo 4

Come sede per la serata di gala, fu scelto il Comune, soprattutto grazie ai molteplici favori che tutta la giunta comunale doveva al direttore del giornale per cui scriveva Evelyn.

Il Sindaco aveva deciso che ospitare la serata avrebbe giovato anche alla sua immagine politica quindi aveva acconsentito a fare un breve discorso alla memoria dei giovani pompieri che avevano perso la vita nelle ultime settimane.

A Evie queste manovre politiche non interessavano minimamente. Il suo intento era rendere omaggio ai coraggiosi vigili del fuoco che salvaguardavano la sicurezza dei cittadini e, ovviamente, far sì che Danny non venisse dimenticato.

Fasciata in un lungo abito nero, faceva una splendida figura accanto al capitano Keaton, vestito in smoking per quella sera, e seguiva gli ultimi preparativi prima dell'arrivo degli invitati, ossia le persone più influenti di tutta la città.

La sala era immensa e addobbata a festa. Vi erano diversi tavolini per un aperitivo in piedi posti al centro mentre sulla destra, un po' defilati, vi erano i banchi del buffet, dove si potevano assaggiare piatti gustosi e ricercati. I camerieri erano impeccabili nelle loro divise bianche, con tanto di guanti abbinati. Un piccolo palco era stato allestito per il discorso del Sindaco e il fonico stava facendo gli ultimi controlli quando il detective Mitchell giunse alla festa.

In un primo momento, non voleva assolutamente partecipare. Anche perché trovava la cosa superficiale e inutile. Certo, i cittadini avrebbero fatto una generosa offerta, però se ne sarebbero dimenticati il giorno dopo. Le persone benestanti erano fatte così. Erano approssimative, anche se di buon cuore.

Evelyn si accorse della presenza di Matt non appena il Sindaco salì sul palco per fare il discorso che di sicuro gli era stato preparato dalla sua assistente. Il detective non indossava uno smoking, nonostante fosse elegante nel suo completo scuro, che celava la pistola agganciata alla cintura.

《Detective. Sono felice che si sia unito a noi》lo accolse calorosamente la ragazza, senza notare il malumore che aveva preso possesso di Vince

《Non potevo di certo mancare, signorina Easton》affermò Matt, sorridendo alla giovane che lo fissava intensamente.

《Spero che non ci rovinerà la serata con le sue domande》commentò sgarbatamente il capitano Keaton, fermando un cameriere per avere un calice di bollicine che si scolò quasi senza respirare.

《No. Nessuna domanda. Ho trovato tutte le risposte che cercavo》disse il detective, con voce soave e melliflua, che irritò Vince ancora di più.

Il capitano non ribatté più e si allontanò dai due, raggiungendo il buffet che si stava affollando. Ormai gli invitati erano arrivati tutti e la festa stava cominciando: le luci erano state abbassate affinché il Sindaco avesse tutta l'attenzione della folla. Matt ed Evie ascoltarono il discorso in silenzio mentre l'uomo sul palco ricordava loro il motivo per cui si erano riuniti quella sera.

Una lacrima solitaria solcò la guancia di Evelyn e Mitchell le allungò il suo fazzoletto di stoffa candida con cui tergersi il viso. La ragazza lo ringraziò con un'occhiata prima di riportare lo sguardo verso il Sindaco mentre il detective continuava a fissare la ragazza come se si trattasse di un enigma da risolvere.

Nessuno dei due si accorse dell'ultimo arrivato.

Dopo il discorso toccante e profondo del Sindaco, gli invitati si dispersero in piccoli gruppetti in attesa che la cena iniziasse. L'aperitivo era eccellente e le signore si stavano vantando fra loro delle opere di beneficenza che avevano sostenuto mentre i loro mariti si abbuffavano con i manicaretti preparati dallo chef stellato che era stato reclutato per quella serata.

Evie e Matt stavano parlando del più e del meno quando accadde.

Fra la folla si fece largo un individuo alto e vestito esattamente come un pompiere con un corteo di fiamme basse e roventi che terrorizzarono gli invitati: le donne ingioiellate cominciarono a gridare e sgomitare per scappare lontano mentre i loro mariti tentavano di mantenere un certo decoro nel fuggire.

Gli unici impietriti dalla paura e dallo shock erano il capitano Keaton ed Evelyn. Dal canto suo, Mitchell aveva sfoderato la pistola e la puntava sull'uomo che continuava la sua avanzata lenta ma inesorabile.

《Brandon Harrison. Ti dichiaro in arresto per triplice omicidio》affermò in tono chiaro, sovrastando le voci concitate degli invitati che stavano uscendo dall'edificio in fiamme.

Nell'udire quelle parole, Vince si voltò in direzione del detective e spalancò la bocca sorpreso e sconvolto: aveva sempre creduto che l'uomo fosse perito nell'incendio delle Mills Tower mentre ora Matt affermava che sotto l'elmetto da pompiere si nascondeva uno dei colleghi di Danny.

《Cosa? Ma non è possibile》esclamò, indicando l'individuo vestito da vigile del fuoco, che si era fermato a pochi passi da quel bizzarro gruppetto《Brandon Harrison è morto. Bruciato nel rogo delle Mills Tower.》

《Invece no. Sono sopravvissuto》dichiarò una voce soffocata e stentata.

L'uomo con la divisa da pompiere si tolse l'elmetto, scoprendo il volto, e finalmente la tragica verità venne a galla. Il suo volto riportava gravi cicatrici, derivanti da ustioni di secondo e terzo grado: l'occhio destro era cieco mentre la parte sinistra della bocca era immobile.

Era uno spettacolo triste e raccapricciante allo stesso tempo.

Evelyn non riusciva a distogliere lo sguardo da quello che una volta era un uomo. Per quanto desiderasse evitare di scandagliare quel volto così rovinato, i suoi occhi ne memorizzarono ogni singolo dettaglio, che l'avrebbe perseguitata nei giorni a venire.

《Lo immaginavo. Dopotutto era l'unica spiegazione logica》replicò Matt, continuando a tenere la pistola puntata su Harrison, incurante delle fiamme che si  levavano sempre più alte《Quello che non capisco è il motivo per cui hai assassinato i tuoi compagni. Il medico legale ha trovato residui di acqua ragia sulle loro tute, il che comprava la premeditazione.》

《Loro mi hanno abbandonato》ribatté Brandon, con tono furioso, stringendo in mano una specie di spruzzino《Gli avevo detto che sarei entrato per recuperare le ultime persone dalle Mills Tower e loro non sono venuti ad aiutarmi. Mi hanno lasciato bruciare. Per colpa sua 》aggiunse, indicando il capitano Keaton, con rabbia evidente.

《Ma... ma... era troppo pericoloso entrare in quell'edificio. E tu lo sapevi. Eppure sei entrato lo stesso. Io... non potevo rischiare le vite degli altri uomini》mormorò Vince, portandosi le mani alla testa《Mi dispiace. Mi dispiace. Mi dispiace.

《E' finita, Harriso 》sentenziò Matt, pregando che l'uomo si arrendesse senza lottare, anche se sapeva che non vi poteva essere un lieto fine《Costituisciti. E' inutile continuare questa crociata.》

《Ha ragione. Ormai è tutto inutile》sussurrò Brandon, voltando inaspettatamente le spalle al trio e camminando in direzione delle fiamme ardenti.

Appena mise un piede accanto al fuoco, una scia rovente gli corse lungo la gamba e prese possesso del suo intero corpo: Harrison non emise un grido mentre il rogo consumava le sue carni con ferocia e indifferenza.

I testimoni silenziosi di quell'ultima drammatica morte non poterono fare altro che fissare il fuoco che ardeva, crepitando e divorando tutto ciò che incontrava sulla sua strada.

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