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Prologo

Hannah bevve il decimo bicchiere , prima di concludere l'affare.
Il ragazzo davanti a lei aspettava che prendesse la dose per consegnargliela.
La ragazza non faceva uso di droghe , ma voleva guadagnare qualche dollaro in più , nonostante la sua già grande "paghetta " mensile .

Conclusa la vendita , si fece strada attraverso la folla che , euforica , le occupava la casa muovendosi a ritmo .

Dopo aver imprecato mentalmente per essersi messa scarpe troppo alte e scomode, riuscì a raggiungere il bagno .
Aveva bevuto troppo, la vescica sembrò in procinto di scoppiarle.

"Forse ho bevuto troppo" pensò riaprendo la porta del bagno .

Non poté crederci , pensò di avere le allucinazioni, eppure non prese nulla quella sera.

Tutti gli invitati furono fatti uscire da un gruppo di poliziotti , per poi essere perquisiti.
Lei non fu da meno .

*******

《...La corte la condanna a tre mesi di carcere e sei mesi ai domiciliari... 》 fu tutto ciò che Hannah riuscì a capire mentre , nel suo cervello , non smettevano di correre le immagini dei suoi genitori che , feriti e delusi , avevano preso la decisione di farle perdere l'ultimo anno scolastico , troppo difficile da affrontare vista la situazione , e di trasferirla nel liceo/collegio più simile ad un convento di clausura che avessero trovato .
Il che era ironico , visto che era davvero capitanato da suore e preti.

"La cosa peggiore " ,pensò, "è che tutti i miei amici mi hanno voltato le spalle " .
Infatti, appena fu arrestata per spaccio , tutti quelli che prima erano suoi amici , ora si erano trasformati in "macchine sputa sentenze".

Si alzò a testa china e l'ultima cosa che fece , prima di lasciare l'aula del tribunale , fu guardarsi gli abiti e pensare che non avrebbe più rivisto nulla di firmato per molto tempo.

《Addio Victoria's Secrets 》bisbigliò fra sé e sé prima di essere portata via da due agenti.

* * * * * * *

《 Hannah, muoviti con quelle valigie! 》era un'ora che i suoi timpani soccombevano e soffrivano, torturati dalle grida isteriche della madre.

Dopo aver risposto in modo poco carino alle insistenti richieste , mise il lucchetto al trolley da viaggio e scese in strada .

Ad aspettarla, c'era una limousine nera , guidata dal loro fidato autista .

A dire la verità, i suoi non le avevano detto dove si sarebbe trovato il suo nuovo "luogo studi " , semplicemente avevano liquidato ogni sua richiesta di informazioni con un non preoccuparti, o un tanto ci penserà Frido ad accompagnarti , e poi con tutto quello che ci hai fatto passare , questo è il minimo.

Non sprecò fiato a salutare i suoi genitori , li odiava , certo, lei aveva commesso un errore, ma loro l'avevano trattata come un'appestata.
Non poteva sopportarlo .

Si sedette sul comodo sedile e bevette il succo d'arancia che era già stato preparato apposta per lei.

Dopo i tre mesi passati in carcere , il suo amore per i vestiti era cresciuto ulteriormente e , nel bagagliaio della costosissima macchina , erano stipate valigie su valigie.

L'autista mise in moto e lei si adagiò sullo schienale, prendendo uno specchietto dalla borsa per controllarsi il trucco .

La sua immagine non era cambiata di una virgola .
I capelli neri e lunghi incorniciavano un viso dai lineamenti spigolosi quanto eleganti , quasi austeri.
La pelle candida , quasi lattea veniva invece risaltata dai suoi magnifici occhi color nocciola , con sfumature verdi e azzurre , verso l'interno.

Passò sulle labbra sottili un po ' del suo lucidalabbra preferito .
"Ma va! È costato una fortuna , ci mancherebbe altro! "

Il viaggio sembrò durare all'infinito.
Per un attimo , nel vedere il paesaggio circostante , le passò per la testa l'idea di fuggire a gambe levate. "Ma che posto è? "

La limousine si fermò in mezzo ad un bosco che sembrava uscito da un film horror. " Dio, che schifo! "

Appena scese si accorse, davanti a sé, di una costruzione che, in quanto a terrore, forse ne suscitò ancora più che la foresta. Altro che " St.Andrea ' s High School ". . . fosse stato per lei, l'avrebbero già rinominata " Horror's High School! ".
E, nemmeno il tempo di entrare, capì di avere ragione.
《 Ma dove sono finita? 》
Una suora e una ragazza , una più inquietante dell'altra, scesero i gradini della scalinata antecedente all'entrata del collegio e vennero loro incontro.
Una volta messe le sei valigie a terra , Frido montó in auto e se ne andò .
"Vigliacco!" .
Intanto , le due donne si presentarono sfoggiando un sorriso anch'esso inquietante.
Bhe, non che ci fosse qualcosa che suscitasse altre sensazioni , lì dentro.

《Sono suor Clotilde , non ché preside , responsabile del gruppo docenti e professoressa di filosofia》

Le mancava quasi la prigione , sicuramente stare in mezzo a tante criminali era più rassicurante, il che la diceva lunga su che posto era.

《Io sono Concepcion Martines, faccio parte del consiglio studentesco del collegio 》entrambe le strinsero la mano e lei le osservò.
Si somigliavano molto , capelli chiari , se ne intravedeva qualche ciocca fuoriuscire dal copricapo della suora, occhi grigi e freddi , quasi calcolatori e assassini , e viso apparentemente angelico.
Hannah non era una ragazza ingenua , sapeva bene che quelle con il visino perfettino erano le più stronze e senza scrupoli.

Capì di non essersi sbagliata quando , accompagnandola nella sua stanza , tutti gli studenti che incontravano abbassavano lo sguardo e si facevano da parte: "Dubito sia la riverenza per i nuovi arrivati" .

Arrivate davanti una porta , la ragazza dal nome strano "conc - qualcosa ", bussò.

Ad aprire fu una ragazza molto carina , capelli neri come la pece e occhi azzurissimi, quasi bianchi, che le sorrise cordiale .
"Dio , ti ringrazio , una persona priva di quel maledetto ghigno inquietante "
Il giubilio interiore di Hannah si mostrò grazie ad uno dei suoi più grandi sorrisi...le stava già simpatica.

《Piacere Hannah Stewart 》le strinse la mano.

《Piacere , Amparo Mahone 》 rispose di getto la mora.

Quel nome le fece voglia di comprarsi un'enciclopedia dei nomi strani ...insomma, chi può mai chiamare sua figlia 'Amparo'?
Sicuramente non una persona sana di mente! "È un nome ridicolo !".

Fece finta di niente ed entrò nella stanza grigia e monotona , rallegrata solo dai colori vivaci impressi sui vestiti della coinquilina.

Appena le due 'boss ' se ne andarono per la loro strada , Hannah non riuscì a trattenersi 《Sono sempre così...?》non riusciva a trovare l'aggettivo corretto , ma venne interrotta 《Stronze,inquietanti, maligne e snob? Sí , sempre 》.

Ok, non era l'unica idiota ad averlo notato , già un passo avanti .
《Oh , fantastico , allora non è solo a me che fanno venire i brividi 》

《Certo che no! Io sono qui da un anno e ti posso assicurare che più stai lontana da Concepcion, più la tua vita qui sarà sopportabile , se te la fai nemica rischi il linciaggio...insomma...è la cocca della preside !》

《Afferrato! Ma...》stava per dare luogo alle sue paure 《non c'è una divisa , vero? Insomma , oggi è Sabato e non ci sono le lezioni ma , non le mettete neanche in settimana , vero?》

L'altra ragazza rise di cuore 《No, tranquilla, a meno che tu non venga vestita con cose troppo "osé " puoi mettere ciò che vuoi》

Hannah fece letteralmente i salti di gioia . "Che bello " si disse " non dovrò più rinunciare ai miei abiti firmati per qualche squallida e scadente divisa da quattro soldi " .

《Se non sembro impicciona posso chiedere come mai avete tutti nomi strani ?》.

《Bhe,in realtà le uniche siamo io e Concepcion - sono-stronza-quanto-bella-Martines 》la sua espressione parlava chiaro 《purtroppo il mio ,a volte , richiama un cartone animato che guardavo da piccola ...Hantaro...》

《Quello dei criceti? 》alzò un sopracciglio.

《Sì, purtroppo qualcuno si diverte a chiamarmi così 》Hannah fece per ribattere ma la porta si aprì di scatto mostrando un ragazzo dai capelli rossi ,tinti , occhiali e sorriso goffo .
"Dio, ma dove li ha presi quei vestiti orrendi ?...e la cosa brutta è che devono anche essere costati una fortuna . È proprio vero che i primi a non avere stile sono alcuni appartenenti alla cerchia degli stilisti"

《Oh , scusa Amp, ho interrotto qualcosa? 》 i suoi pensieri si fissarono sul suo sorriso magnifico .

《No , tranquillo Jimmy, lei è Hannah, la nuova arrivata . Stavamo solo facendo amicizia 》 si strinsero la mano . "Stretta forte e sicura " pensò, " niente male" .
《 Piacere , io sono il migliore amico di Amp》

《Io la nuova arrivata ...grazie a Dio nemmeno tu hai il ghigno malefico delle tizie che ho incontrato ...erano inquietanti, bhe, qui tutto lo è 》si guardò per l'ennesima volta intorno, con la strana sensazione di essere osservata .

《Se vuoi un consiglio, non opporti mai a ciò che dice Conc - qualcosa 》la sua espressione era un misto tra serio e preoccupato 《potrebbe esserti fatale , non scherzo 》.
Quelle parole le fecero venire i brividi e , per la prima volta , Hannah si ricordò dei genitori. Sì, per insultarli.
"Ma dove cazzo mi hanno spedita quei deficienti " .

《Bhe , il viaggio è stato lungo e puzzo , vado a fare una doccia》 in realtà non era vero che puzzava , voleva solo mettersi a pensare sotto il getto caldo della doccia . "E allontanarmi da tutto questo per un po' ".

《Sì , certo , il bagno è dietro quella porta 》 la ragazza seguì le indicazioni e si trovò in un grazioso bagno .

Dopo essersi spogliata , fece per accendere il getto dell'acqua, quando sentì i due parlare di lei dall'altra parte della porta .

Cominciò lui a parlare:
《Mi sono venuti i brividi , se non avessi visto Althea morire, avrei giurato di aver visto il suo fantasma 》

《Cazzo , è stato l'incontro più inquietante della mia vita , chissà perché è qui 》ribattè lei 《comunque , anche se si vede che è ricca, si nota altrettanto bene che non è cattiva , ed è già un sollievo . Ma ora vattene , potrebbe sentirci .》

《Certo...hai ragione》sentì quello che sembrava lo schiocco di un bacio e poi la porta chiudersi .

Se lo ridisse per la seconda volta 《Ma dove sono finita?》

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