La mia teoria è basata sulla vita.
Sul semplice fatto che la vita è solo un susseguirsi di prove mascherate da ingiustizie.

La prova più ardua da affrontare è quella degli amici. Inizi a conoscere persone quando vai all'asilo, e per tre anni giochi insieme a loro. Poi si presuppone che andiate alle elementari insieme e così con le medie. Ciò fa in modo che tu ti ritrovi con un gruppo di amici, persone che sono cresciute con te, che poi sei destinato a lasciare visto e considerato che poi ognuno prende la sua strada e quindi ci si lascia, salutandoci da pari a pari, andando ognuno verso la propria strada.

Quindi poi senti quello spazio dentro di te, quello etichettato con il nome "amici", vuoto. Devi ricominciare da zero e quindi ti senti sola, oppressa dal mondo.

Ma sai che comunque quando li andrai a cercare, quei compagni di vita, quelli che tu chiamavi e credo chiamerai ancora amici, ci saranno sempre per te. Perchè tu sei parte fondamentale della loro vita. Vi vedevate ogni fottuto giorno, eravate persone che condividevano l'odio verso quelle 4 mura che vi tenevano imprigionati in quella prigione comunemente chiamata "Scuola".

Poi vabbe, la prova per eccellenza è quella dell'amore.
"Ti amo" forse la cosa più difficile da dire per una persona, da me considerate inutili parole. Perchè si, l'amore si dimostra con i fatti e non con le parole. E badiamo bene al fatto che i fatti non sono quegli insulsi baci, che qualcuno può definire magici ma che secondo me non valgono poi così tanto.

Ma vabbe dai, farò finta di avere un cuore per adesso, si dai, diciamo la verità tutti abbiamo avuto almeno una cotta in vita nostra, che poi ovviamente è finita con il fallimento. Ma vabbe ci passiamo sopra e continuiamo a far finta che il sogno di quello che secondo noi era amore in realtà non ci sia mai stato. Poi ci innamoriamo per davvero e quando è vero amore si capisce. Inizia piano piano, e magari tutto parte da un messaggio, da una serata passata insieme o anche solo da un piccolo saluto.

Sapete, qualche volta ci capita di guardare le stelle, e di stare ore e ore a guardarle solo per poi arrivare a capire che noi siamo come esse. Siamo lontane, vicine, ma brilliamo tutte nello stesso cielo.