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9)Lacrime di verità

Da quando era chiusa in quella stanza? Non lo sapeva nemmeno lei, forse erano passati tre giorni, no no, di meno, erano passati due giorni, si questo era sicuro, due giorni e due notti, si era chiusa in camera e si era infilata nel suo letto, aveva lasciato Merlino sul divano del salotto così non sarebbe morto di fame, ma suo nonna lo avrebbe nutrito, lei non aveva fame, a malapena beveva, era solo stanca, aveva gli occhi gonfi dal pianto, il suo cuore faceva male, provava qualcosa per Eren l'aveva capito.

Ad un trattò senti sua nonna bussare alla porta di legno chiaro.

"Margaret esci ti prego, siamo preoccupati per te" disse la donna, come al solito Maggie non rispose troppo triste.

"Margaret se non esci subito dovrò aprire la porta con la forza e sai che non mi va" disse la nonna sospirano tristemente, la ragazza continuò a non rispondere immergendo maggiormente la faccia sul cuscino morbido. Sentì sua nonna sospirare e fare un incantesimo, la porta venne spalancata bruscamente e la figura alta della donna si fece avanti.

"Maggie che ti succede?" chiese la donna preoccupata sedendosi sul letto accanto alla nipote.

"Nonna io-io sono così triste e sto malissimo" disse la ragazza tra i singhiozzi, la donna si alzò chiuse la porta e si tolse le scarpe salendo sul letto, si sistemò accanto al corpo steso della nipote e le accarezzò i lunghi capelli rossi così simili a quelli delle sue figlie e ai suoi quando non erano bianchi.

"Perché piangi? Ne vuoi parlare?" chiese la donna continuando ad accarezzare i capelli della nipote.

La ragazza annuì tristemente, si mise a sedere sul letto e poggiò la sua testa sulla spalla della nonna.

"Cosa ti fa male?" chiese la donna accarezzandole il capo, con le delicate mani pallide.

"Sento un groppo allo stomaco, mi gira la testa, mi fa male qui" disse indicando il suo petto, il punto dove si trova il cuore.

"Non capisco che sensazione sento, ma non mi piace" disse lei cercando di fermare le lacrime.

"Oh tesoro, hai conosciuto un ragazzo o una ragazza?" chiese la donna dolcemente.

"Come fai a sapere che ho incontrato un ragazzo?" chiese la rossa.

"Perché questi sono i sintomi del mal di amore" disse lei toccandole dolcemente i capelli.

"Forza raccontami tutto" disse lei baciandole il capo.

E Maggie le racconto tutto, le racconto del loro incontro, del loro primo battibecco, delle sue battute squallide, dei suoi racconti, delle sue passioni, le racconto dei suoi meravigliosi occhi verdi e le racconto in fine della scoperta di Historia, di lei che era andata al villaggio anche se sua nonna non voleva  e della signora anziana. Sua nonna doveva sapere, era la persona di cui si fidava di più, sua nonna c'era sempre per lei, la capiva e la faceva stare bene, sua nonna c'era stata alla sua nascita, alla sua prima parola, alla sua prima camminata, al funerale dei suoi genitori e alla sua prima mestruazione. 

Maggie ricordava con un sorriso la prima volta che aveva avuto il ciclo, si era così tanto spaventata, aveva 9 anni (anni in cui mi sono formata io), si era svegliata con un dolore alla pancia forte, aveva tolto le lenzuola dal sopra il corpo e aveva visto una grossa macchia di sangue, la sua vestaglia era sporca di sangue e anche le sue mutande, spaventata aveva raccattato tutte le lenzuola e si era cambiata la camicia da notte con un altra vestaglia cucita da sua nonna, aveva preso tutte le stoffe sporche e spaventata piangendo aveva sceso tutto al piano di sopra. Chiamo sua nonna urlando tra i singhiozzi e le fece vedere le lenzuola e la biancheria sporca, suo nonno era arrossito e aveva ridacchiato.
"Sto morendo" le aveva detto tra le lacrime. La nonna aveva riso fino alle lacrime e le aveva spiegato che stava crescendo e che non stava morendo. Adesso era ancora li a consolarla e farla piangere sulla sua spalla.

"Hai provato a farlo parlare? Magari la saputo da poco e voleva dirtelo con calma" disse la donna sorridendo alla ragazza e accarezzandole la guancia.

"Ma come si chiama questo ragazzo?" chiese la donna con curiosità.

"Eren, Eren Jaeger questo è il suo nome" disse la ragazza. In quel momento il volto della donna sbiancò, i suoi occhi si sgranarono e dalla sua bocca schiusa uscì un flebile gemito stupito.

"Eren Jaeger?" richiese lei.

"Si, Eren Jaeger, nonna che ti succede?" chiese la ragazza preoccupata.

La donna si alzò di scatto e con una luce che non aveva mai visto nei suoi occhi le disse: "Non potrai più vederlo Margaret Lily Bennet, lui sa chi sei? Sa che sei una strega? Sa che dei tuoi genitori?" 

"No, nonna non sa tutto questo di me" rispose la ragazza stupita.

"Bene, Margaret non dovrai più avvicinarti a lui, è pericoloso, lui è pericoloso, la sua famiglia, sono cacciatori di streghe, è stato Grisha Jaeger a uccidere i tuoi genitori, suo padre insieme a suo fratello!" disse la donna rivelandole la verità sulla morte dei suoi genitori, infatti sua nonna non aveva mai parlato della morte dei suoi genitori alla ragazza e a sua fratello, pensando che in questo modo li avrebbe protetti. Ma alla fine gli Jaeger li avevano trovati e li avrebbero uccisi tutti.

ANGOLO NARRATRICE

Salveeeee, ecco un nuovo capitolo. Lo so è molto breve in confronto all'altro capitolo, ma non avevo molto tempo, poi a me piace com'è finito il capitolo, quindi spero che vi sia piaciuto e perdonate gli errori.

Adesso chissà come la prendere Maggie.

Come vi state trovando a scuola, io bene, anche se già ci hanno riempito di verifiche e interrogazioni, ma sono al terzo anno quindi è normale che sia così...


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