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7)Historia

>Narratrice<

"Una donna cammina lentamente in un villaggio distrutto dal fuoco, la distruzione regna sovrana, il vento soffia forte, l'odore di bruciato diventa fastidioso, si infiltra nelle narici della ragazza dai capelli rossi che dolorante e piana di ferite prova ad avvicinarsi alla donna dai capelli color pece, è alta ed è voltata di spalle, Maggie la chiama, ma lei non si volta e continua a camminare uccidendo chi le si trova davanti con la sua spada argentata, ma quando Maggie le tocca una spalla, la donna si volta"

Maggie si sveglia di colpo sudata con il fiatone, si guarda in torno spaventata, ma si trova nella sua stanza, Merlino capendo il suo umore le sale sul letto e le lecca una mano, lei sorride sospirando e accarezza la testolina del gattino.

Il raggi sole entrarono nella buia camera del castano, un raggio del sole colpì i suoi occhi, il ragazzo emise un mugugno infastidito, si coprì gli occhi con una mano, si mise a sedere sul letto e si avvicinò al bagno.

Dopo essersi vestito, scese le scale e salutò la sua famiglia, si sedette accanto a Zeke e difronte aveva suo padre Grisha che lo guardò male, ancora offeso per il giorno precedente, infatti suo padre aveva proposto ad Eren i andare con lui a caccia di streghe, ma Eren aveva rifiutato dicendogli che non era interessato, era scoppiata una grave lite su questo argomento, dove Eren alla fine era corso fuori di casa andando nel bosco per il suo incontro con Margaret, stando con lei riuscì a calmarsi, la ragazza non se ne andava mai dalla sua mente, pensava sempre a lei, quando faceva colazione si ritrovava a pensare "chissà cosa mangerà lei" o quando leggeva si chiedeva cosa lei stesse leggendo o ancora quando andava a letto si chiedeva se la ragazza stesse già dormendo.

"Oggi verrà Historia Reiss, la ospiteremo per qualche settimana, daremo anche una festa in suo benvenuto domani sera" disse la madre addentando una fetta di torta al limone.

"mhmh" fece Eren continuando a mangiare disinteressato alla discussione, nella sua testa stava pensando cosa avrebbe potuto fare pomeriggio con Margaret, ma il suo pensiero venne distolto quando suo padre colpì il tavolo con forza, facendolo risvegliare dal suo sogno ad occhi aperti, Eren alzò lo sguardo confuso sul padre e vide che aveva le sopracciglia aggrottate e un espressione severa sul volto.

"Ascolta tua madre, oggi non potrai uscire" disse Grisha guardando con ira il ragazzo.

"No, io devo uscire oggi" disse il ragazzo.

"Bene uscirai, ma con la compagnia di Historia" disse l'uomo distogliendo lo sguardo dal ragazzo e guardò Mikasa.

"Tu dovrai accogliere Jean Kirchstein, credo di averti trovato un degno sposo, anche lui è un cacciatore di streghe ed è di ottima e rispettabile famiglia" continuò guardando la corvina. La ragazza sgranò gli occhi sorpresa, assunse un espressione triste e poi annuì infelice, Eren guardò Zeke e lui gli intimò di non rispondere, che non lo avrebbe giovato, anzi sarebbe scoppiata un altra lite.

Eren trattenne uno sbuffo seccato e continuò a mangiare. Molto spesso nascevano liti tra Eren e suo padre, avevano due caratteri forti e i loro modi di pensare erano completamente diversi, proprio per questo molto spesso le loro discussioni mutavano in liti.

Maggie accarezzò il suo gattino che fece le fusa al contatto delle sue delicate dita contro il suo morbido pelo nero, il gatto con la sua lingua ruvida leccò la mano della ragazza come a darle un bacio e poi vi strusciò il capo coperto dal folto pelo nero, lei ridacchiò e continuò a fare le coccole a quel dolce gattino che felice se le godeva. Merlino riuscì a farle dimenticare quel sogno per il momento, anche se certe volte ci pensava e le veniva il magone.

Infine la ragazza si alzò dal divano ricoperto da una stoffa marroncina sbiadita ricoperta da fiori colorati ricamati da sua nonna, la ragazza decise di non oziare più, si avvicinò in camera sua con il gattino tra le braccia ed entrò nel bagno dove decise di farsi un lungo bagno dentro la tinozza di legno, finito l'interminabile bagno caldo, si avvicinò all'armadio e prese un vestito con il busto colorato di blu e il velo della gonna di un bianco panna, questo abito era di sua madre ed è stato un dei pochi che si era salvato dall'incendio.

L'abito le arrivava alle caviglie, scoprendo un filo di pelle nivea e facendo vedere i suoi stivaletti marroni che le calzavano a pennello, l'abito le dava un aspetto più grazioso e dolce e lei lo amava. Si sistemò meglio i capelli e si avviò nella casa di sua zia, per aiutarla nei lavori di casa.

Margaret amava la sua famiglia, amava la simpatia di suo zio, amava la dolcezza di sua zia, amava le beffe amorevoli dei suoi cugini, amava la gioia di suo nonno, amava la positività di suo fratello e amava la sapienza di sua nonna. Ovviamente non erano perfetti, come ogni famiglia anche loro discutevano, ma si riappacificavano sempre, perché l'amore di una famiglia è immenso e quando si ha la voglia, la pace si trova sempre.

Arrivata davanti la casa di Susan, la ragazza bussò attendendo una risposta.

La mattinata di Eren passò abbastanza velocemente, Eren aveva continuando un libro che stava leggendo da una settimana, parlava di un uomo che fece un patto con il diavolo e vide tutta la sua famiglia morire in un incendio catastrofico.

Dopo aver pranzato Eren si preparò per andare ad accogliere la famiglia Reiss, si preparò e scese le scale della grande magione. Si mise al fianco di sua sorella e di suo fratello.

"Eren ricorda, Historia è di ottima famiglia, sarebbe una moglie perfetta per te, quindi non rovinare tutto con il tuo solito egoismo" disse Grisha con sguardo furente. Eren guardò male il padre, ma non disse niente, per evitare una nuova lite, che era già scoppiata all'ora di pranzo, perché Eren voleva uscire il pomeriggio.

Grisha prese per mano Carla e aspettò che i suoi servi aprissero il portone di legno massicciò decorato con fili dorati.

Quando la porta venne aperta, i coniugi Jaeger si avvicinarono all'uscio della porta, mentre i tre fratelli seguivano i genitori. Una carrozza chiusa in legno scuro si fece avanti, era decorata in oro e argento, aveva delle pietre preziose incastonate sulla porta in legno, le finestrelle erano coperte da una tendina rosso porpora che copriva cosa conteneva la carrozza, il tettuccio era dipinto di bianco con decorazioni in oro e i cavalli che trascinavano la carrozza erano colorati di bianco candido. Il cocchiere era male proporzionato, era basso e grasso, aveva la testa piccola e il collo grosso e corto, era calvo e aveva delle grosse sopracciglione grigie e i baffi a tricheco, al suo fianco c'era un maggiordomo alto e magro, aveva una parrucca bianca e indossava un vestito elegante, scese dal posto del cocchiere e con una camminata elegante si avvicinò alla porta in legno, l'aprii con delicatezza e porse una mano alla ragazza bionda, che con passo delicato scese dalla carrozza, si lisciò la gonna elegante e si guardò intorno con interesse, ringraziò il maggiordomo e con portamento elegante camminò verso la famiglia Jaeger. 

Il primo pensiero di Eren fu, che era molto graziosa, ma non di più, perché la sua mente veniva invasa da ricordi di una ragazza che ormai affollava la sua mente...

ANGOLO SCRITTRICE

Salveeeeee. Come state? Io bene. Scusate di non aver pubblicato ieri, ma non ho potuto. Spero che il capitolo vi sia piaciuto e perdonate gli errori. Comunque questa è Historia.

Chissà cosa accadrà adesso che è arrivata Historia

Se vi interessa queste sono le case di Margaret e di Susan.

(Quella di Susan)

(Quella di Margaret)

(Questa era la casa di Margaret prima che venisse bruciata)

(Questa è la casa di Eren, solo che si trova nel centro del villaggio)

Parole 1501


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