18)Incubo
(Quella in foto è Medea)
Tornarono nella loro casa stanche, non avevano fatto molti sforzi fisici erano più mentali, Maggie era quella più stanca, non riusciva a camminare senza appoggiarsi a qualcosa o a qualcuno, non riusciva nemmeno a tenere gli occhi aperti, era troppo stanca ed esausta. Quando bussarono alla porta, George la aprì di scatto e il suo volto preoccupato si fece avanti, Maggie svenne dalla stanchezza, ma venne presa da Alex a mo' di sposa.
"Cosa è successo?" chiese Hector preoccupato, mentre sorreggeva la moglie stanca.
"Tranquilli è normale, abbiamo dovuto fare un rito difficile e stancante, ma adesso andiamo a dormire, Maggie dormirà più di noi, Alex tesoro puoi portare tua cugina in camera sua?" chiese la nonna al nipote.
"Si, va benissimo" disse Alex sicuro, salì le scale e la stese sopra le lenzuola, salì Susan che le fece indossare la camicia da notte e dopo averle dato un bacio sulla fronte uscì dalla stanza incontrato i suoi figli e suo marito.
"Andiamo" disse sorridendo con delle grandi occhiaie. Hector la prese a mo' di sposa e lei si addormentò sul suo petto, avevano entrambi quarant'anni, ma sembravano degli adolescenti in quel momento.
"Buona notte" disse la nonna dando un bacio sulla fronte della figlia.
"Buona notte mamma"
Medea corre, insegue Maggie, lei è ferita, ha mille graffi sul corpo, la sua pelle prima candida adesso e sporca, sangue secco si trova sui suoi capelli, anche lei è riuscita ad infliggere colpi a Medea, ma le aveva procurato pochi graffi. Le fanno male i polmoni, il fianco colpito dalla spada della donna, le gambe sono piene di ferite come anche le braccia. La ragazza arriva davanti ad un dirupo, non può scappare, si volta e vede la donna avvicinarsi a lei, la ragazza stende le braccia e si butta indietro, sarebbe morta sfracellata sull'acqua che uccisa da quella donna, il vuoto si fece sentire dietro la sua schiena, i capelli le volarono davanti al viso e il forte vento le tocco la pelle con violenza...
"Maggie" un grido la riportò alla realtà, la ragazza si mise a sedere sul letto sudata, aveva i capelli bagnati attaccati al viso, la camicia da notte le si era attaccata al corpo, la ragazza respirava a fatica, il suo cuore batteva così forte che stando in silenzio si sarebbe sentito, le sue orecchie fischiavano leggermente e le sue mani e le sue gambe erano intorpidite, la ragazza si guardò spaventata intorno, poco dopo si senti stringere da qualcosa e un sussurro le arrivò all'orecchio facendola calmare: "Sta calma, va tutto bene, ci sono qui io" era la voce di Eren, la ragazza batté gli occhi un paio di volte e riuscì a tornare a respirare con più calma, era in camera sua, nessuno la voleva uccidere, non stava cadendo da un dirupo, Eren era li accanto a lei che la stringeva a lui, stava bene, questi furono i pensieri di Maggie che tornò alla realtà.
"Eren" questa fu la sua unica parola, le lacrime le rigavano il volto, lei avvolse il suo busto con le minute braccia, Eren si stese sul letto al suo fianco, i due si ritrovarono abbracciati e stretti in un abbraccio confortevole e caldo. Eren le diede dei baci sul capo mentre le accarezzava i capelli lunghi e rossi.
"Ci sono io, non sei sola" le sussurrò all'orecchio dolcemente.
"Ti amo" le disse Maggie rilassandosi e riuscendosi ad addormentare nuovamente. Ma Eren non riuscì a dirglielo, lei ormai era in un sonno profondo e tranquillo, lui invece non se la sentiva ancora.
ANGOLO SCRITTRICE
Salveee a tutti, come state? Io bene. Spero che il capitolo vi sia piaciuto, perdonate gli errori e so che è venuto corto, ma mi farò perdonare lo prometto, comunque spero che la storia vi stia piacendo <3
Ps. Visto che non ho pubblicato Giovedì, pubblico oggi una seconda volta.
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