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17)La congrega delle streghe

Erano ormai passati tre mesi dalla conoscenza di Eren con Maggie, i due erano innamorati persi, ormai conoscevano ogni profondità della loro vita e della loro persona, Maggie attraverso Eren aveva mandato mille lettere a Mikasa, Historia ed Armin che si facevano sentire allo stesso modo e attraverso Maggie che si faceva aiutare da Eren anche Fred di tenne in contatto con Armin, tra i due nacque un corteggiamento segreto, che ormai aveva capito tutta la famiglia Bennet, ma nessuno ne parlava perché Fred non aveva capito nulla. 

Maggie ed Eren si erano sempre più avvicinati, qualche giorno prima  i due si erano scambiati dei baci molto più appassionati del dovuto, lei come al suo solito si era messa sopra di lui a cavalcioni, aveva circondato con le sue braccia il collo del ragazzo e si erano baciati così tanto da avere le labbra gonfie e rosse, quel bacio aveva scatenato qualcosa in loro come un fuoco che bruciava, ma per fortuna o sfortuna vennero interrotti da Henry che chiamava sua sorella. 

Henry le disse che sua nonna la cercava urgentemente, quindi i due si dovettero separare, Eren si diresse verso casa sua di fretta, sua nonna non la mandava a chiamare mai così urgentemente, per farlo avrà avuto i suoi motivi, corse verso la casa e vide sua zia Susan e che arrivava correndo anche lei aveva ricevuto il messaggio da suo nonno, entrambe entrarono e videro la famiglia riunita.

Sua nonna era seduta sulla sua poltrona, si massaggiava le tempie e sospirava.

"Nonna che succede?" chiese la nipote preoccopata, ma avvicinandosi a lei notò che teneva una pergamena ingiallita nella mano, la ragazza la prese delicatamente e insieme alla zia lessero quello che c'era scritto.

"Cara Morgana Molly Bennet, 

Strega anziana, pozionista migliore, incantatrice dalle mille esperienze, sei convocata insieme a Susan Elain Bennet e Margaret Lily Bennet nello Stellarium il 10/06 alle ore 23:00, fatevi trovare difronte la porta stellata, non portate umani e uomini, solo streghe


Distinti saluti,

Esme Noth

Terzo palo dirigente della congrega magica inglese



Congrega magica mondiale del Magic Word"



Susan e Maggie si guardarono stupite.

"Nonna è quello che penso io? Riguardano i miei sogni?" chiese la ragazza dai capelli rossi.

"Non lo so Maggie, non so niente, ma credo di si" disse la donna alzandosi dalla poltrona.

"Non capisco, cosa sta succedendo? Perché la congrega ci vuole incontrare?" chiese la donna guardando le donne.

"Va bene, sedetevi tutti, vi spiegheremo tutto" disse Morgana, Alex e Fred si sedettero sulle sedie vicino al tavolo, Maggie si sedette sul divanetto rosso decorato da fiori fatti a mano, Henry si sedette al fianco della sorella, George si accomodò sulla seconda poltrona, Hector si sedette sullo sgabello vicino alla porta e Susan si sedette sulla poltrona dove si era seduta sua madre.

"Comincia tu" le disse la nonna. La ragazza si alzò dal divano e si avvicinò alla nonna.

"Da qualche mese faccio dei sogni, sogni molto strani, ne ho parlato da poco con la nonna perché pensavo fossero solo degli stupidi incubi, ma dopo aver accompagnato Eren dopo che era stato ferito dal lupo, sono svenuta, e ho rifatto quei sogni, quindi ne parlai con la nonna e continuai a fare quei sogni. Nel sogno una donna alta, dai lunghi capelli neri lisci cammina verso di me o mi insegue in una corsa frenetica in base ai sogni, la donna indossa un abito nero lungo, tiene una spada argentata in mano, ha delle lunghe ali nere e delle corna che sbucano dalla sua testa, lei mi odia, non so perché ma mi vuole morta, dice che sono il suo nemico, ha ucciso tutti gli umani dei villaggi e ha annientato tutte le streghe, tutto è distrutto e brucia, nei miei sogni lei mi prende, cerca di dirmi qualcosa che non riesco a capire e poi cerca di uccidermi, ma è li che mi sveglio di soprassalto" finì il suo discorso la rossa.

"Adesso tocca a me parlare, dopo che Maggie mi ha parlato di questa strega, ho avuto molti dubbi su chi potesse essere, ho cercato tra i nostri libri e ho trovato qualche informazione, poi ho mandato delle lettere alle streghe fondatrici e anche al ministero magico inglese e adesso ci hanno mandato questa pergamena, quindi credo vogliano parlarci dei suoi sogni, ma non solo i sogni sono il problema, Susan tu non hai sentito niente in questi mesi, qualcosa nell'aria?" chiese la donna alla figlia.

"Pensandoci bene...si, si ho sentito un aria strana, aria di morte, aria di guerra, aria di qualcosa di cattivo" disse pensierosa la donna.

"Come immaginavo, io ho avuto le tue stesse sensazioni e ho notato che gli animali sono strani, non è vero George?" chiese la donna al marito.

"Si, le mucche molto spesso stanno ferme come quando sta per arrivare una tempesta, i conigli si nascondono nelle cucce, e galline non fanno più le stesse uova di prima, i cavalli sono agitati e anche gli altri animali si comportano in modo strano, c'è qualcosa che non va e gli animali lo sentono".

"Ma oggi è il 10 giugno" disse Alex preoccupato.

"Sentite, ancora sono le 16, uscite, andate a fare quello che vi pare, Susan alle 22:00 ti voglio qui, dobbiamo prepararci" disse la donna.

La notte si era fatta viva, Susan si trovava nel bagno insieme a Morgana e Maggie, le tre si stavano preparando, dovevano indossare una tunica bianca lunga fino ai piedi, dalle maniche large, senza gioielli e altri vestiti e sul capo una corona di fiori come da tradizione le donne uscirono ammirate dagli umani della casa, le donne salutarono tutti e uscirono di casa incamminandosi verso lo Stellarium, il luogo sacro per le streghe dove si riunivano per le congreghe, era raro fare riunioni per le streghe, ma era opportuna farne quando qualcosa non andava bene. Le donne dovevano essere anche scalze, come da tradizione dovevano indossare solo una tunica bianca, senza abbellimenti, serviva per far valere la purezza delle streghe.

(Gli abiti delle streghe)

Arrivate davanti allo Stellarium, Morgana si avvicinò sicura alla porta piena di luci stellate, più che porta era una montagna piena di diamanti che brillavano con le luci delle stelle, questo effetto dava una sensazione di cielo stellato, era un codice per streghe, così gli umani non si avvicinavano, Morgana disse delle parola in latino antico.

"Dea luna deus sol divina sidera divinum caelum venefica me tibi do me defendas audi preces meas hanc portam aperi et sacrificium tibi dabo" si punse con un ago l'indice e lo poggiò su un diamante lasciando una macchia rossa, la porta si illuminò di una luce propria e le tre streghe entrarono chiudendo gli occhi, il portale si chiuse, le donne aprirono gli occhi e videro il paradiso.

Sembrava di essere in un luogo diverso, era sempre sera, il piccolo lago era limpido e splendeva sotto la fulgida luce delle stelle e della dea luna, un grande bosco si andava a distendere in tutto il perimetro, era come entrare in un bosco nomale, ma tutto questo aveva qualcosa di magico.

"Finalmente ci rincontriamo Morgana" disse una donna dai corti capelli grigi.

"Tiana, capostipite della famiglia Baker" disse la Morgana sorridendole, si avvicinarono poggiando le fronti tra di loro, questo era il saluto delle streghe. 

"Queste sono tua nipote e Susan?" chiese Tiana sorridendo alle due.

"Si, Maggie voglio presentarti Tiana Baker la capofamiglia di una delle famiglie fondatrici del villaggio" disse la donna sorridendo.

Maggie conobbe anche altre due streghe, anche loro capostipiti delle famiglie fondatrici, ma solo Morgana aveva avuto delle figlie e nipoti, perché si era innamorata di un umano e così le sue figlie, ma le altre tre streghe non si avvicinavano al villaggio ed erano le uniche delle loro famiglie. 

Le streghe parlarono tra di loro, indossavano tutti le tuniche bianche e la corona di fiori, ad un certo punto un rumore fece voltare le streghe. Una donna dai lunghi capelli bianchi si avvicinò al gruppo delle donne.

"Streghe è un piacere incontrarvi, sono Esme Noth, vi ho convocate, perché come avrete sentito anche voi nell'aria c'è qualcosa che non va, gli animali sono agitati, l'aria che si respira non è tranquilla e gli alberi stanno morendo, con tutto questo si collegano i sogni della qui presente Margaret Lily Bennet, nipote di Morgana Molly Bennet capostipite di una delle famiglie fondatrici, Margaret sostiene di fare molti sogni dove vede una donna con grandi ali nere e corna che tiene in mano una spada argentata, vi ricorda qualcosa?" chiese la donna.

Le streghe si guardarono preoccupate.

"Medea, la strega esiliata" rispose Johanna Wood una strega dalla pelle marrone.

"Esattamente, faremo il rito di lettura, faremo addormentare Margaret ed entreremo nella sua testa per essere sicure di capire se è davvero Medea e dobbiamo anche sapere cosa dice alla giovane strega" disse la donna dai capelli bianchi.

"Foza Margaret Bennet avvicinati" 

La ragazza venne spinta gentilmente verso la donna che fece spuntare un letto di fiori bianchi.

"Questi fiori sono i Leggitulli, permettono a noi streghe di entrare dentro la mente delle persone, stendici sopra e chiudi gli occhi, per il resto faro io" la ragazza seguì l'ordine e si stese su quei fiori, respirò profondamente e chiuse gli occhi, ad un tratto si sentì sprofondare in un vuoto. 

Rifece quel sogno, questa volta si sentiva più forte, sostenuta dalle altre streghe, era sempre sola tra i cadaveri con quella donna, ma stavolta era diverso, era come se degli occhi la guardassero da una certa distanza. Tutto quello che succedeva nei suoi soliti sogni, ma questa volta la ragazza riuscì a capire grazie al sostegno della congrega le parole che le rivolgeva la donna.

"Tieniti pronta sto tornando" un sussurro e poi il grido di una donna, la ragazza si svegliò spaventata, mentre le altre streghe si guardavano preoccupate.

"è lei, è Medea, prepariamoci a una guerra"

ANGOLO SCRITTRICE

Salveeeee, e anche questo capitolo è finito, spero che vi sia piaciuto e perdonate gli errori. Comunque questo è il mio capitolo preferito, attendevano con emozione questo momento.

"Chissà chi è Medea?

(Tiana)

(Harriet)

(Johanne)

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