14)Altalena
"Maggie scappa, vuole te, vai via. Tu sei il suo ostacolo, Maggieee noooo"
La rossa si svegliò di colpo spaventata, stava sognando nuovamente, la donna con le corna e le ali la inseguiva volendola uccidere con una spada, la voce era quella di sua nonna che le gridava di scappare, aveva parlato con Morgana di questi incubi, la donna era impallidita alla descrizione, ma non le aveva detto niente, prima doveva esserne certa le aveva detto.
La mattina dopo con allegria Eren si stava preparando per uscire ed incontrare la sua amata strega, si mise una camicia con sopra una giacca azzurra, la calzamaglia e dei pantaloni neri sopra e ai piedi degli stivali. Si sistemò i capelli castani e corse fuori di casa dando un bacio sulla guancia alla madre e senza fare colazione, con velocità si avvicinò dalla donna del mercato e le chiese qualcosa di unico da regalare ad una ragazza, mentre nella sua tasca si trovava il fermaglio che non era riuscito a dargli la sera dell'aggressione. L'anziana signora sorrise al giovane riconoscendolo e si mise a cercare tra la sua merce, ad un tratto fece grande sorriso, prese tra le sue mani qualcosa, porse la mano al ragazzo e gli fece vedere cosa aveva scelto, una lunga collana con la catenina argentata e un ciondolo azzurro come gli occhi di Maggie.
Era meravigliosa ed Eren già la immaginava sul collo della ragazza, sorrise pagò la donna e mise la collana e il fermaglio su un sacchettino, li mise dentro la sua tasca e si incamminò tranquillamente verso la casa della ragazza, quel 10 Maggio il sole splendeva sul cielo azzurro, le nuvole andavano a contornare il paesaggio, l'erba alta accarezzava le sue mani nude, Eren si incamminò verso la dimora della rossa, arrivato davanti al cancelletto del giardino, Eren sospirò emozionato ed entro dentro il giardino, la nonna e il fratellino di Maggie amavano curare quel giardino, se ne prendevano cura loro, capitava che Maggie si occupasse dei fiori, ma sua nonna Morgana e suo fratello Henry amavano stare in giardino, i fiori colorati di mille colori rispendevano nell'erba verde, era tutto così paradisiaco, Eren sentì le botte che provenivano dal capanno dei lavori del nonno di Maggie, che sicuramente stava costruendo qualcosa di legno per la casa, sentì anche Henry giocare a palla, quando il bambino vide Eren fece un sorriso smagliante come quello della sorella e si mise a correre verso il castano che lo prese in braccio.
"Ciao Eren, mi sei mancato" disse il bambino abbracciando il braccio del ragazzo che gli diede un bacio sul capo e lo fece scendere, Henry sorrise e corse con la palla verso la porta in legno, aprii la porta e gridò: "Maggie c'è il tuo fidanzato" poi ghignò sentendo la sorella gridargli contro.
"Henry la finisci, non siamo fidanzati" lei con la sua chioma rossa ribelle uscì dalla casa guardando come una furia il fratellino che correva via da lei ridacchiando. Subito dopo sentì Eren ridacchiare, lei si avvicinò con quel magnifico sorriso al ragazzo e lo abbracciò salutandolo, Eren poggiò le sue mani sulla stretta vita della ragazza, si guardarono negli occhi e come colpiti da una freccia di Eros si avvicinarono, le labbra morbide di Eren si poggiarono su quelle della ragazza, il tempo era come rallentato, il bacio divenne sempre più passionale, era una sensazione così piacevole per entrambi, i loro cuori battevano a l'unisono e i loro fiati si erano mischiati tra di loro.
"Distanza" gridò una voce rovinando l'atmosfera, i due controvoglia si staccarono e videro una donna dai lunghi capelli rossi camminare verso di loro.
"Zia" sbuffò Maggie seccata.
"Finché non è sicuro che sposerai mia nipote non ti voglio vedere così attaccato a lei, almeno un tre metri di distanza, toccala con un solo dito e ti faccio fuori con il dono del fuoco, stai attento a tutto quello che fai, perché posso essere minuta, ma ti assicuro che so essere cattiva" disse Susan minacciando il castano con un dito alzato davanti la sua faccia guardandolo in tutta la sua bassezza e con gli occhi pieni di fuoco. Il ragazzo seriamente annuì e prese per la mano la ragazza al suo fianco.
"Zia stai esagerando" disse la ragazza.
"Prometto che non le succederà nulla che possa farle rischiare la vita" disse Eren con tono serio e fermo, la donna lo guardò severamente e annuì voltandosi e tornando in casa.
"Scusala, in famiglia sono particolari" disse la ragazza ridacchiando.
"Io li trovo perfetti così" disse il ragazzo sorridendole e accarezzandole una guancia.
"Quindi in realtà nemmeno Historia vuole sposarsi con te?" chiese la ragazza dopo la loro discussione.
"Esattamente" affermò il ragazzo evitando un ramo.
"Ma dove mi stai portando?" chiese il ragazzo guardando la ragazza più avanti di lui che con il suo vestito lungo faticava a camminare.
"Lo vedrai, caspiterina dovevo mettere un vestito più leggero e comodo" disse lei sospirando notando di avere degli strappi in fondo alla gonna, la ragazza si fermò di scatto sudata e infastidita.
"Ok, qui mia nonna e mia zia non mi possono vedere" commentò osservandosi in torno.
"Cos- Eiii che stai facendo" disse Eren diventando rosso in volto, la ragazza si era slacciata il vestito e se lo stava sfilando, Eren imbarazzato cerò di non guardare la ragazza, ma si rese conto che non era nuda sotto l'abito, ma indossava un sotto abito con sopra cucito il busto di un altrò abito dello stesso colore.
Il vestito mostrava una scollatura non troppo lunga, ma che bastava per mostrare le forme della ragazza, Eren continuò ad arrossire, ma cercò di non farlo notare.
"Che hai perché sei tutto rosso?" chiese la ragazza innocentemente, il ragazzo sospirò e cercò di calmarsi.
"Ecco, sei molto scoperta" disse lui arrossendo nuovamente quando l'occhio gli cadde sulla scollatura, la ragazza ridacchiò e rispose tranquillamente: "mi viene più facile camminare per i boschi con questi abiti, infatti mia nonna e mia zia non dovranno mai sapere che indosso ancora questi vestiti" disse lei ridacchiando e continuando a camminare, Eren sospirò e seguì la ragazza.
Dopo aver camminato per molto tempo arrivarono difronte ad un arco fiorito e ricoperto da muschio ed erba.
Era tutto così magico, l'aria che si respirava donava calma e pace, Eren si innamorò di tutto questa pace, i due si incamminarono fin dentro gli archi, dopo averli contati Eren constatò che gli archi erano dieci, i due arrivarono difronte ad una distesa di verde pieno di fiori, un grande albero andava ad occupare molto spazio e infine una bellissima altalena era appena sull'albero che la sorreggeva.
Eren ammirò soddisfatto l'ambiente circostante.
"è magnifico" sospirò il ragazzo con la bocca aperta e gli occhi sgranati dalla meraviglia.
"Lo so, questo è il mio posto segreto, io e mia madre venivamo qui ogni giorno, lei mi spingeva e io mi dondolavo su quell'altalena, l'aveva costruita mio padre dopo che mia madre gli aveva detto che aspettavano una bambina" disse la ragazza con gli occhi lucidi, il cuore di Eren si riempì di malinconia, si avvicinò alla ragazza e la prese per mano con tenerezza.
"Sono sicuro che saranno fieri della figlia che sei diventata" disse il ragazzo con un dolce sorriso e le diede un bacio sulle labbra morbide.
"Mi puoi spingere come faceva lei?" chiese la ragazza con innocenza, Eren sorrise intenerito e annuì allegramente, la ragazza corse ridendo e si sedette sull'altalena, il ragazzo le si mise dietro, poggiò le sue mani sulla schiena nuda della ragazza e la spinse dolcemente, pian piano l'altalena si andava muovendo, i due ridevano e si divertivano, mentre la rossa andava sempre più in alto, mentre Eren la spingeva felicemente, ormai l'aria circostante era piena delle loro risate e della loro allegria...
Dopo che Eren si fece una giro sull'altalena della ragazza i due si stesero sull'erba verde prendendo il sole.
"Oggi mi sono divertita tanto" disse lei al castano sorridendogli con sincerità.
"E' stato tutto così bello, grazie per avermi fatto passare una così bella giornata" disse lui stringendo tra le sue braccia la ragazza che si accucciò sul suo petto.
"Grazie a te, per esserci" disse lei respirando il suo profumo naturale che tanto la inebriava.
"Maggie volevo farti un dono" disse lui alzandosi, la ragazza ancora appoggiata al suo petto lo guardò e si staccò da lui confusa.
"Ma perché?" chiese lei ingenuamente.
"Non c'è un perché, lo volevo fare" disse lui estraendo il sacchettino dalla tasca, la ragazza incuriosita prese il sacchettino e delicatamente lo aprì, notò subito il fermaglio che tanto aveva ammirato, ma poi vide una bellissima collana, lei guardò Eren con grande gioia e lo abbracciò sedendosi a cavalcioni su di lui.
"E' stupendo" disse a ragazza ammirando la collana e il fermaglio.
"Questa collana mi ha ricordato i tuoi meravigliosi occhi" disse Eren accarezzando dolcemente il viso contornato di lentiggini della ragazza e sfilò con delicatezza la collana dalle mani della ragazza, sorridendole le mise la collana al collo e le sfiorò innamorato il collo, la ragazza poggiò il suo capo sulla spalla del ragazzo, lui con dolcezza le diede un bacio sul collo, la ragazza gemette leggermente, i due si guardarono e arrossirono entrambi.
Stavano provando nuove emozioni e stavano facendo nuove esperienze...
ANGOLO SCRITTRICE
Salveeeee ed eccoci arrivati alla fine di questo capitolo, spero che vi sia piaciuto e perdonate gli errori, chissà cosa accadrà adesso, siete curiosi? vi sta piacendo questo libro?
Fatemi sapere, sono curiosa di sentire la vostra opinione...
Comunque sto pubblicando oggi che è Martedì, perché vi volevo anche fare sapere che sono Positiva al Covid, e niente, fatemi sapere come state voi? <3
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