13)Il segreto di Historia
"Chi va la?" chiese la voce sconosciuta, Eren sospirò guardando male il cavallo e si fece avanti mostrandosi insieme al cavallo che non curante di quello che aveva fatto mangiava della paglia.
"Eren cosa ci fai qui?" chiese Historia stupita.
"Ovvio, ci stava spiando" disse Ymir guardando male il ragazzo.
"No, vi assicuro che non vi stavo spiando, sono tornato adesso sono stato...a casa di una amica tutta la notte e sono tornato adesso" disse il ragazzo cercando di giustificarsi.
"Sta tranquillo ti credo, ma hai sentito tutto?" chiese la bionda con sguardo preoccupato.
"Ho sentito solo la parte finale" disse Eren abbassando lo sguardo sentendosi in colpa.
"Capisco, quindi hai sentito abbastanza" disse Historia abbassando lo sguardo e la voce.
"Historia potremmo parlarne davanti ad una tazza di te questo pomeriggio, ti assicuro che non dirò nulla a nessuno" disse lui sorridendole dolcemente, la ragazza alzò lo sguardo e gli sorrise felice, Ymir continuava a guardarlo male, ma prima che potesse dire qualcosa il suo braccio sinistro venne preso da Historia che la trascinò via dalla scuderia. Eren allora con tranquillità sistemò Pioggia riempì il box con paglia e l'abbeveratoio venne riempito di acqua, accarezzò la cavalla e le diede un dolce bacio sul muso, poi le sorrise e uscì dalla stalla, si avvicinò alla magione, ma si rese conto poco dopo che la camicia che aveva indosso era quella di George il nonno di Maggie, e gli stava grande. Non poteva farsi vedere da sua madre con quella camicia o avrebbe fatto troppe domande ed Eren non sapeva dire bugie a sua madre, entrò nella magione di nascosto e cercò di evitare il più possibile la servitù, vide sua madre che camminava preoccupata lungo il corridoio per arrivare in camera sua.
"Avete visto mio figlio?" chiese la donna preoccupata. Eren cercò di nascondersi dietro una colonna di marmo, le lavandaie che portavano in quel momento dei panni sporchi da andare a pulire fecero un segno negativo, Carla preoccupata continuò a cercare il figlio, mentre Eren cercava di sfuggire alle lavandaie che avrebbero chiamato subito sua madre, Eren riuscì ad evitare le lavandaie e salì verso la sua camera da letto, arrivato davanti entrò subito, si lavò il viso in una bacinella e si mise dei vestiti che gli stavano meglio.
Dopo essersi messo una camicia bianca con sopra una giacca Eren scese le scale e andò in contro a sua madre per rassicurarla che stesse bene, quando Carla vide il figlio lo accolse tra le sue braccia e gli diede tanti baci affettuosi sulle guancia, Eren ridacchio e cercò di staccarsela di dosso.
"Madre basta"
"Eren dove sei stato, sono stata preoccupata per tutto il tempo, ti ho visto correre via e poi non ti sei fatto vivo questa notte" disse di fretta la madre.
"Sono stato da lei" disse Eren con un sorriso da ebete. La madre sgranò gli occhi e la sua smorfia preoccupata si mutò in un espressione gioiosa.
"Com'è andata, avete chiarito?" chiese lei.
"Si, è andata benissimo, io le ho confessato i miei sentimenti e lei li ha confessati a me" disse il castano con entusiasmo, la madre sorrise, ma il suo sorriso si spense poco dopo.
"Come lo diremo a tuo padre e al signor Reiss?"chiese la donna preoccupata.
"Possiamo farcela madre, confida in me" disse Eren prendendo le mani del figlio tra le sue.
"Va bene, ho visto Mikasa cercarti, raggiungila era in lacrime ma con me non voleva parlare" disse la donna preoccupata, il sorriso di Eren mutò in una smorfia preoccupata, salutò la madre e andò a cercare la sorella. Eren aveva cercato la sorella in libreria, ma non si trovava lì, allora la cercò nella loro cappella personale, ma non si trovava nemmeno lì, la cercò in terrazzo, nelle cucine, in camera sua e non si trovava in nessuna di questi locali, allora decise di andare alla serra di famiglia, non la vide subito, si era seduta nascosta tra gli scaffali pieni di piante, ma sentendo dei piccoli singhiozzi si avvicinò da dove provenivano e la trovo accucciata con il viso pieno di lacrime e il leggero trucco sbavato.
"Mikasa che succede?" chiese Eren preoccupato sedendosi al suo fianco, la ragazza appoggiò il suo capo sulla spalla del ragazzo che incominciò ad accarezzare la schiena della ragazza che singhiozzava sulla sua spalla.
"Jean, è arrivato ieri mattina, non lo sapevi? Nostro padre mi ha organizzato una cena con lui, quando Annie è venuta a saperlo, si è arrabbiata molto e abbiamo litigato questa mattina, io non voglio sposarmi con quell'uomo, è così interessato alla sua caccia alle streghe e a me non interessa, io voglio amare Annie, voglio stare con lei, non sono interessata ai ragazzi lo sai, ma nostro padre lo venisse a sapere potrebbe considerarmi una strega o una moglie di Satana e bruciarmi al rogo, Eren ho paura" pianse la ragazza, Eren abbracciò la sorella e la coccolò come quando erano piccoli.
"Andrà tutto bene, finché ci sono io nessuno ti farà del male, prova a chiarire con Annie sono sicuro che capirà, come ha compreso Maggie" disse Eren parlando troppo.
"Chi è Maggie?" chiese Mikasa asciugandosi le lacrime con il dorso della mano guardando il fratello interessata.
"Ecco, lei è, lei è la ragazza di cui sono ossessionato, non sono rientrato questa notte, perché ero con lei" disse Eren, rendendosi conto che così poteva essere fraintesa e infatti il viso di Mikasa dimostrava proprio quello.
"No, non in quel senso, non abbiamo fatto nulla di rischioso, ma lei aveva frainteso con Historia e questa mattina le ho raccontato tutta la verità e lei ha capito, tocca te, parla con Annie, capirà" disse Eren donando un bacio a Mikasa sul suo capo e aiutandola ad alzarsi.
"Grazie Eren, sei il miglior fratello, con Zeke non si può parlare, lui darebbe sempre ragione a nostro padre" disse la ragazza con tono triste, Eren le diede ragione e andò verso la sua prossima tappa, ovvero parlare con Historia.
Eren raggiunse il giardino dopo aver chiesto a due domestici di cercare Historia, mandarla da lui, si fece preparare da un cuoco del te nero con biscotti appena sfornati, li fece sistemare nel tavolino in giardino e si sedette aspettando Historia.
La ragazza arrivò subito dopo, aveva uno sguardo perso, Eren le sorrise e le propose di sedersi difronte a lui, la bionda si sedette sulla sedia con il morbido cuscinetto e prese la tazza di te tra le mani.
"Historia va tutto bene?" chiese il ragazzo preoccupato per lei.
"Si, si, sono solo preoccupata per quello che hai sentito e ho litigato con Ymir quella ragazza con cui stavo parlando questa mattina"
"Historia Reiss ti assicuro che non trovo nulla di sbagliato nell'amare una persona dello stesso sesso, non posso dirti il nome, ma una mia conoscente è innamorata di un'altra ragazza, non trovo nulla di sbagliato nell'amore, perché dovrei ostacolare l'amore e sopra tutto perché dovrei provare odio per qualcosa di così bello come l'amore, nel mondo ci sono così tante cose brutte per cui mettersi contro e non voglio mettermi contro ad una cosa così bella, quindi non temere non dirò a nessuno della tua relazione e non ti giudicherò e poi mi sei stata anche d'aiuto così so per certo che non ti spezzerò il cuore, infatti ti volevo parlare di metterci contro i nostri padri e fargli capire che noi non vogliamo sposarci" finì il suo discorso Eren.
"Capisco, chi è lei?" chiese la ragazza sorridendogli.
"Non è una ragazza del villaggio, è una ragazza che vive nelle profondità della grande foresta" disse il ragazzo bevendo un sorso di te caldo.
"Ma, nella foresta ci vivono solo...tu sei innamorato di una..."
"Si, una strega, ma non sono cattive, sono delle brave persone, ho conosciuto la sua famiglia, mi hanno accolto, questa notte non sono tornato perché un lupo mi ha attaccato e loro mi hanno guarito o sarei morto prima di arrivare al villaggio, so che non hai mai visto una strega e può far paura, ma ti do la mia parola che Maggie è la ragazza più buona e dolce che io conosca, come vedi abbiamo entrambi due relazioni che la società non accetterebbe, alleati con me, sii dalla mia parte e non contro di me, perché insieme potremmo farcela" disse Eren prendendo la sua mano. Historia sospirò chiudendo gli occhi, è infine sorrise ad Eren.
"Hai ragione, ma voglio farti conoscere Ymir e tu devi farmi conoscere Maggie" disse lei facendogli un sorriso genuino...
ANGOLO SCRITTRICE
Ed eccoci arrivati alla fine di un altro capitolo, mi sta piacendo molto scrivere questa storia, e ho tante idee. Spero che il capitolo vi sia piaciuto e perdonategli errori. Vi saluto, un bacioo.
(Annie)
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