Non avrei mai pensato che volare fosse così bello quando il vento era gentile, ma non sarà così bello quando mi spareranno contro.
Ho passato dieci mesi di addestramento in Francia, pensavo che volare fosse più facile e inutile ai fini di quella guerra (dopotutto l'ho scelto perché pensavo che avrei scampato la morte).
Ma quello che ci hanno raccontato gli ufficiali a noi reclute era spaventoso molti di quelli che conoscerò seccesivamente non tornerà mai più da quel volo.

Sparare con la mitragliatrice mi rilassava, mentre premevo il grilletto si sentivano i primi priettili colpire il bersaglio prefissato dal colonnello, inoltre le braccia  tremanovano ad ogni colpo, chiudo gli occhi e la sensazione è magnifica, prima che il colonello mi sbraitasse un nuovo ordine.

Adesso sono in aria, con la paura che i tedeschi mi possano uccidere o colpire l'aereo.
"Eccoli!" Esclamai vedendo due aerei nemici sbucare dalle nuvole, in un minuto ci piombarono addosso. Sparai a volontà vedendone un nemico scendere in picchiata vicino a me, lo mancai e questo mio errore costó la vita a un mio commilitone, ma non sbagliai un altra volta, mi avvicinai alla coda dell'aereo tedesco e sparai a intervalli per non sprecare le munizioni e dopo un breve inseguimento gli perforai la fusoliera e uccisi il pilota, rimasi fermo come paralizzato a fissare l'aereo in fiamme, avevo appena ucciso un uomo, forse era sposato e forse aveva dei figli e con pochi colpi avevo distrutto la vita della sua famiglia. Mi risvegliai dai miei pensieri, ma il secondo dov'era? Cosa stava facendo? Ma la risposta l'avrei avuta fra poco.