"ci attaccano!!"

"Prendete i fucili"

"Moriremo!!"

"Dove sono le munizioni?"

"Attenti potrebbero usare l'artiglieria!"

Tutti gridavano, avevano paura di essere ammazzati come animali, in trincea non si capiva niente, tutti correvano per prendere i fucili e munizioni, altri si mettevano l'elmetto.
Io guardavo atterrito quel casino gli austriaci non si erano mai avvicinati alla nostra trincea dopo la nostra ultima conquista.

"Boom"

"Boom"

Quei colpi erano per dare fastidio e per coprire l'attacco dei loro compagni.
Poco a poco ci sistemammo in posizione per sparare, la notte non aiutava noi, ma primo o poi li avremo avvistati; alcuni colpi vennero sparati a caso senza aver colpito il bersaglio, l'attesa era snervante.
Il silenzio era immane, passarono circa dieci minuti, anche se sembrarono ore, prima che la luna apparisse mandando sulla terra un lieve fascio di luce.
Tutti aguzzammo la vista per vedere le sagome degli austriaci, niente, iniziai a pensare che era solo una finta e abbassai il fucile.
Ma mi sbagliavo, subito spuntarono le prime sagome dei soldati nemici, alla mia destra il mio camerata stava sparando cercando di colpire qualcuno.
Presi il fucile lo caricai presi la mira verso il nemico che avanzava ignaro del pericolo che ero per lui, premetti il grilletto e l'austriaco crollò a terra, caricai e sparai al successivo bersaglio, il suono degli spari dei fucili vennero accompagnati dalle raffiche delle nostre due mitragliatrici che ci aiutarono a respingere l'attacco nemico.
Poco a poco gli spari diminuirono fino a cessare.
Anche oggi l'avevo scampata.