Capitolo 6
Matteo's POV
La sveglia suona alle otto e trenta del mattino, decisamente troppo presto per i miei gusti.
La stacco e mi passo una mano sulla faccia, stropicciandomi gli occhi ancora chiusi.
Oggi è il gran giorno.
Sbadiglio e dopodiché mi alzo, dirigendomi in bagno.
Solo sapere che cosa mi aspetta tra qualche ora mi da la voglia di iniziare una nuova giornata.
Decido di fare una doccia lunga e calda per rilassare i muscoli di prima mattina, mi serve assolutamente.
Non ho alcun motivo per essere teso, andrà tutto bene, Sofia non sospetta minimamente nulla, come previsto.
Lascio scivolare l'acqua saponata lungo tutto il corpo e mi risciacquo.
Faccio dei massaggi al cuoio capelluto cercando di fare un favore alla mia povera testa, dato che mi duole leggermente.
Devo essere in splendida forma.
Esco prendendo un asciugamano pulito avvolgendomelo attorno alla vita.
Durante il percorso dal bagno fino in camera mia qualche gocciolina si è persa, lasciando una scia umida sul pavimento.
Sposto alcuni ciuffi che ricadono sulla fronte portandoli indietro con un gesto veloce della mano.
Scelgo di indossare una camicia bianca molto aderente e dei jeans semplici neri.
Questo look mi sembra davvero perfetto per l'evenienza.
Congiungo uno per uno tutti i bottoni trasparenti, pensando non serva ad un bel niente da qui a quando rivedrò quella piccola diavoletta di Sofia.
Mi salterà sicuramente addosso non appena mi vedrà!
Ma che ci posso fare, è questo l'effetto che faccio.
E non solo a lei...
Tutte mi vedono allo stesso modo, tranne Valeria.
Lei si che è come una Dea scesa in terra, un'anomalia.
Si è sempre distinta dalla massa comportandosi come le dice la testa e mai imitando qualcuno.
Quando era a casa mia stava sempre incollata a mia sorella, per paura di poter rimanere da sola con me oppure incontrarmi per casualità.
Si vergognava pure a rispondere alle mie domande, così annuiva e sorrideva, niente più.
Lo si vedeva negli occhi ciò che provava ma io non me ne sono mai preoccupato, per me non era che una semplice conoscente.
Non la potevo vedere come ragazza da frequentare per una sola sera e via.
L'avrei rivista tutti i giorni in compagnia di Alice e ne avrei sofferto, lei più di me.
Se solo poi lo avesse scoperto quella pazza di mia sorella mi avrebbe ammazzato e non avrei potuto che darle ragione.
Come biasimarla, tuo fratello si porta a letto la tua migliore amica e il giorno dopo a stento la saluta con la solita indifferenza e freddezza.
Per me non sarebbe cambiato nulla ma nella vita di Valeria di certo sì.
Ero abituato ad avere qualsiasi ragazza, mi bastava corteggiarle per qualche minuto e cadevano nella mia trappola.
Lei non si è prostata ai miei piedi come tutte le altre, anzi, è successo al contrario.
Io sono rimasto ammaliato da tanta bellezza ed intelligenza.
Nonostante la giovane età e l'essere inesperta sa come farsi desiderare.
E mai mi è successo di voler così tanto una ragazza come quel giorno in cui mi sono ubriacato con i miei amici.
Ho capito di provare qualcosa di insolito, strano per me, tanto da esserne pure spaventato.
Cercando di berci sopra alla fine il risultato è stato solo in parte quello che speravo.
Per un momento sono riuscito a non focalizzarmi più su di lei, distraendomi.
Inevitabilmente però il desiderio di possederla era talmente forte e irrefrenabile che non ho potuto resistere una volta tornato a casa.
Seduto e buttato totalmente sul tavolo come mio unico appiglio Dio vuole che di lì passi proprio l'amante dei miei sogni.
Ma no, non ha ceduto.
Respingendomi non ha fatto altro che incrementare il mio interesse, facendomi credere davvero si potesse trattare di un sentimento più profondo.
Un uomo è anche questo quello che cerca, qualcuna che riesca a tenergli testa, senza andare subito al punto.
Mi attrae proprio perché so che non potrò averla tanto facilmente.
E qualunque cosa più non la si ha e più si desidera, con maggiore intensificazione.
Nonostante il calore che emanava che diceva tutto di lei ho resistito anch'io dal non seguirla per prendermi ciò che mi apparteneva e che mi è sempre appartenuto.
Ho sempre fatto caso al suo atteggiamento ambiguo quando passavo la notte in bella compagnia con qualche mia conoscente.
Era fin troppo evidente il suo fastidio e per giunta ingiustificabile.
In volto era quasi rassegnata...
Ma a me non importava, perché tanto non avrei mai potuto averla in altro modo se non in quello che sono riuscito a fare con le ragazze precedenti.
Non pensavo mai un giorno sarebbe diventata così importante, nemmeno lo immaginavo nei miei più oscuri meandri della mente.
E invece è successo ed ora sono qui, in bilico, tra due decisioni l'una l'opposto dell'altra.
Sofia o Valeria?
Mi sa che per una volta non darò ascolto al mio istinto ma alla ragione.
Senza più titubare metto pure le scarpe ed un po' di profumo sul collo.
Guardò il display del telefono e noto che sono appena le nove, ho ancora un'ora a disposizione.
Decido di asciugarmi i capelli se non voglio rovinare tutti i vestiti inzuppandoli di acqua.
Vado di nuovo in bagno e prendo il phone attaccandomi ad una velocità minima, beandomi del bel calore che trasmette.
D'un tratto sento bussare.
Subito mi fermo e stacco l'asciugacapelli ascoltando attentamente la voce della mia interlocutrice che non tarda a farsi sentire.
<<Alice muoviti per favore...>> Più che un'affermazione questa frase mi sembra un lamento.
Un dolce lamento se proviene dalle sue labbra.
<<Non mi sento tanto bene, voglio tornare in camera mia il prima possibile>> continua la mia ex.
<<Non voglio vederlo.>>
Vederlo?
Si sta riferendo a me!
Velocemente riposo tutto e mi piazzo dietro la porta per ascoltare meglio.
Il cuore accelera i battiti frenetico di quello che potrebbe succedere se scoprisse che la sto 'spiando'.
<<Dai! Non mi fare gridare che non ci riesco.>> Si schiarisce la voce con un leggero colpo di tosse.
È ridotta proprio male.
Con un giro della chiave nella serratura apro la porta lasciando Valeria parecchio interdetta.
Non si aspettava proprio che ci fossi io qui dentro!
Come immaginavo non è in splendida forma, i capelli castani tutti arruffati tra loro ed il viso più pallido del solito.
Specialmente il suo abbigliamento tutto nero da funebre fa leggermente impressione.
Non è la bella e solare Valeria che conosco per cui ho completamente perso la testa.
Questa ragazza è vuota, senz'anima, sembra spenta, triste, sola.
E la colpa è solo mia.
Come un fulmine la prendo per il braccio portandola di fronte ai miei occhi e richiudendo la porta alle nostre spalle.
<<Matteo ma...>>
Non la lascio terminare che la bacio con prepotenza, facendo aderire perfettamente la sua schiena al muro.
Non ha avuto nemmeno il tempo di realizzare cosa stesse accadendo che le mie labbra sono sulle sue.
Le nostre bocche si esplorano disperatamente.
Da quanto entrambi aspettavamo questo momento...
E finalmente è arrivato.
Ora non ci stacca più nessuno.
.................................
Valeria's POV
Mi sveglio scendendo giù dal letto, anzi, metto piede fuori dal materasso dopo aver passato una bellissima notte insonne.
Non sono riuscita a chiudere occhio!
Mai in vita mia mi era successa una cosa del genere.
Dalle undici di ieri sera fino alle nove di stamattina ho pensato.
Molto.
Ho riflettuto sulla mia stupidità, a come sono riuscita a fare scappare due ragazzi in un colpo solo.
A quanto Matteo ce l'abbia messa proprio tutta per stare al mio fianco...
Ma il problema non è lui, sono io.
Lui è un ragazzo meraviglioso, fantastico e addirittura peccaminoso con l'aspetto che si ritrova, oltre che affascinante come pochi.
Eh già, non son mica cieca...
Il fatto che ancora mi stupisce è come abbia fatto ad interessarsi ad una come me.
Io sono così semplice e banale, non vesto affatto femminile, a volte tra i due il maschio sembro io.
Ed invece lui in me ha visto qualcosa, del potenziale, che io non sono mai riuscita a scorgere purtroppo.
Non mi so valorizzare abbastanza, l'ho sempre detto e ribadito.
Ma a me non importa apparire, mi fa sentire a disagio con me stessa, e questa è l'ultima cosa che dovrei provare invece.
Ma lui nonostante tutto è rimasto con me, aveva scelto me.
Aveva.
Ora non più.
Abbiamo rotto, chiuso per sempre probabilmente.
Non mi è bastato quello che è successo tra me e Alessio, ci mancava ancora un altro ragazzo nella lista delle persone a cui tengo e che adesso mi odiano e non possono più incrociare il mio sguardo.
O forse sono io che non ci riesco...
Il fatto è che è così ed hanno ragione.
Neanch'io non potrei più guardarmi in faccia dopo il male che ho riversato su entrambi.
Alessio se lo meritava dopo quello che mi ha fatto passare, ma Matteo no.
Lui è la mia salvezza, ne sono sicura.
Nella mia vita vorrei averlo accanto, tutti i giorni, così solo forse ritornerei felice e spensierata come qualche settimana addietro, quando non avevo nessun problema d'amore perché nessuno mi ha mai notata.
Invece destino vuole che ne abbia avuti due a contendermi allo stesso momento.
Mi pento per non averlo trattato come meritava quando stavamo ancora insieme.
Mi mortifico per tutte le volte che sono cercata di sfuggirgli quando mi baciava.
Mi schiaffeggerei per non essermi innamorata veramente di lui.
Ma che ci posso fare, al cuore non si comanda, è questo muscolo involontario che dirige noi.
Non per questo però non potrei provare a starci insieme, anche se ormai non mi vorrà più.
Sta per partire, non devo dimenticare questo piccolo ma grande dettaglio.
Per noi non c'è alcuna Speranza.
Una volta alzata rifaccio il letto adagiandogli le lenzuola di sopra come mi riesce prima.
Prendo il cellulare visualizzando i soliti messaggi del 'buongiorno' da parte di parenti che a stento vedo una volta l'anno.
Si, buongiorno un cavolo!
Lo blocco e riposo velocemente dopo essermi specchiata sullo schermo.
Certo, non sono decente nemmeno per uscire da camera mia ma poco importa.
Tanto è uguale.
Per fortuna non soffro di borse sotto agli occhi, altrimenti avrei pure quelle e poi sì che sembrerei uno zombie sul serio.
Per non parlare dei capelli tutti annodati, dovrei decidermi a dargli una spuntata.
Mi dirigo al bagno e sentendo il rumore dell'asciugacapelli da dentro busso, dicendo ad Alice di sbrigarsi.
Questa ragazza ci sta un secolo ogni volta!
Ricordo tutte le volte che sono stata a casa sua, fa sempre lo shampoo tutte le mattine presto, si alza pure alle cinque quando c'è scuola per essere sempre impeccabile.
È una pazza!
Io proprio non ci riesco.
Si vede da queste piccole cose quanto siamo diverse eppure tanto simili da intenderci con un solo cenno del capo.
Solo lei mi capisce.
Mi vien da piangere se penso che oggi se ne andrà e che ci rivedremo chissà quando.
E con lei anche suo fratello.
Dopo svariate suppliche per farla sbrigare finalmente apre la porta facendomi entrare.
Devo fare in fretta se non voglio farmi scorgere da nessuno, sarebbe questa la mia intenzione.
Non mi importa se oggi lui partirà, non voglio né vederlo né parlargli.
Mi farebbe solo del male, voglio provare ad essergli indifferente.
Meglio prendere le distanze.
Con mia grande sorpresa mi ritrovo proprio il ragazzo che avrei voluto evitare come la peste.
Che ci fa lui qui?
Non mi lascia nemmeno aprire bocca che mi bacia con passione attaccandomi praticamente al muro, chiudendo la porta con una mano.
Io presa alla sprovvista non mi rifiuto, anzi.
Cerco di godermi questo momento perché so che probabilmente sarà anche l'ultimo.
Metto le mie mani sulle sue spalle larghe, tastando il tessuto leggero della camicia che lo ricopre.
Lo accarezzo un po' dappertutto, curiosa e forse anche vogliosa di altro.
Lui mi massaggia i fianchi fino ad arrivare dietro la mia schiena, passandomi le sue mani calde sotto la maglietta di cotone che uso come pigiama.
Lo lascio fare, il suo gesto non mi da fastidio stranamente.
Nemmeno un po'.
In questo momento non penso più a niente, ho la mente libera da tutti i brutti pensieri che revocano ricordi indelebili.
È così che vorrei sempre sentirmi.
Mentre cerchiamo di riprendere fiato lui si scosta leggermente separando le nostre labbra.
Mi guarda negli occhi e già dice tutto.
Mi vuole, mi desidera.
Forse, tanto quanto me.
Dopo alcuni istanti avendo ricevuto la mia approvazione con un cenno del capo mette le mani sulla mia maglietta, sfilandomela poco dopo.
Nel frattempo io faccio lo stesso, sbottonando la camicia.
Entrambe vanno a finire poco distanti sul pavimento.
Non c'è imbarazzo tra noi, almeno, non quanto credessi.
Restiamo un attimo con le fronti unite ed i nostri respiri che si condensano.
Riflettiamo su cosa sia giusto fare.
Continuiamo oppure è meglio fermarci ora prima che sia troppo tardi?
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Spazio autrice
Heyla, spero vi abbia reso una Domenica piacevole con l'uscita del capitolo! 🎀 Eheh, c'è anche un colpo di scena! Ve lo aspettavate questo stravolgimento? Spero di no, altrimenti non ci sarebbe l'effetto 'sorpresa' 😂🙈
Beh, che dire! Non vi resta che attendere il prossimo capitolo per sapere il seguito 😊
Secondo voi che succederà?
Valeria saprà resistergli oppure no? 🤷🏻♀️ lo scoprirete tra qualche giorno 😘 se vi va come sempre commentate e votate ⭐️ per farmi contenta. 😍 Per i fan dei "Valeo" eccovi accontentati! Sperate ancora nel loro amore? Già il titolo dice tutto, mai PERDERE la speranza, in nessun caso!
~Sabry13❤️
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