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Capitolo 22

Sofia's POV

<<Chi è che odieresti?>> Mi riallaccio alle sue ultime parole, rimanendo esterrefatta e allo stesso tempo contenta per questa rivelazione.

Valeria sgrana gli occhi e tenta inutilmente di biascicare delle scuse ai miei occhi superflue, so perfettamente di chi stia parlando e cosa ci faccia qui, si vuole autoconvincere che abbia dimenticato Alessio, anzi, che non l'abbia mai amato a dirla tutta.

Sorrido sghemba, il primo passo per dimenticare è proprio fingere e ammettere ad alta voce non te ne importi più niente del tuo lui, come ho fatto anch'io, e questa ragazza è sulla buona strada, non potrei che essere fiera dei suoi passi avanti.

Peccato che appena mi giro ne faccia due indietro, ritornando non solo al punto di partenza fisicamente ma anche mentalmente, quando rimembra i bei momenti passati insieme al mio fidanzato.

Tanto interiormente sappiamo sia tutta una balla, l'importante però è provare a convincere se stessi urlandolo al mondo intero se necessario.

Piano piano riuscirà a farsene una ragione, ne sono certa, e poi quando meno se lo aspetta lui sarà di nuovo libero da ogni legame e a sua completa disposizione, potranno nuovamente stare insieme ed io non intralcerò più il loro cammino.

Non mi vedranno nemmeno con il binocolo o in fotografia, sarò lontana decine di chilometri e gli lascerò vivere la loro vita per come meritano, per come io non ho avuto la possibilità di fare ma che mi sarebbe piaciuto, con l'unica persona che amo al mio fianco.

Ma questo Matteo non lo vuole proprio capire, è proprio un ragazzino infantile che non pensa a nient'altro che divertirsi quando gli si presenta l'occasione davanti, e nel frattempo ripete a se stesso che vuole stare solo con una ragazza e che prima o poi riuscirà a conquistarla.

Caccio fuori l'aria trattenuta nei polmoni, liberandomi anche da tutti i sensi di colpa che attanagliavano il mio stomaco, per essere stata io -guidata come una marionetta da mio padre-, a causare così tanta sofferenza.

<<Io... vado.>> Si alza in piedi come se niente fosse, tentando di svignarsela solo con un'inutile affermazione detta di getto senza riflettere.

No, non glielo permetterò.

Il sangue comincia a ribollirmi nelle vene, mentre con impazienza batto il piede per terra trattenendola dal braccio, non rendendomi conto della forte stretta con cui la cingo.

Che cosa voglio sapere che già non conosca?

Anche se non mi importa personalmente ciò che fanno questi due cuori costretti a battere in due corpi differenti, devo dimostrarmi irata, irascibile, pronta a dichiararle guerra se solo la dovessi nuovamente rivedere con il mio futuro marito.

Notando stupita che non ricambia il mio gesto abbasso la mano, nei suoi occhi leggo il pentimento per ciò che fatto, per essersi presentata qui senza discrezione, urlando per farsi udire da qualcuno che magari non ha voglia di ascoltarla.

Mi sento leggermente sollevata, forse Alessio non le ha aperto la porta per poi sbatterla fuori in un momento di lucidità, non l'ha proprio fatta entrare per evitare di soffrire ancora, intelligente.

Il mio amore ha capito tutto, deve fare il bravo se vuole vedere suo figlio, ed io devo rimanere mansueta senza rivelargli tutta la verità se voglio cambiare aria in cerca della mia felicità, presto o tardi.

Mio padre non potrà dirmi più nulla tra qualche mese, potrò sparire senza lasciare nessuna traccia, nemmeno un biglietto di scuse, non le merita affatto.

Incrocio le braccia al petto indispettita, riversando il rancore che nutro verso quell'uomo facente parte della mia famiglia sulla prima persona che mi ritrovo dinanzi, l'amante che ha quasi causato la separazione mia e di Alessio.

Per fortuna sua madre è sempre un passo avanti e aveva previsto tutto, compiendo senz'altro una brutta azione verso il figlio, ma salvando la vittima innocente di un uomo burbero e violento quando si tratta di denaro.

Pongo una domanda chiara e semplice alla ragazza evidentemente scombussolata, da cui però pretendo ricevere una risposta esauriente.

<<Che stavi facendo? Uno sciopero sotto casa del mio ragazzo?>> sbotto sarcastica, chissà da quanto si trova qui facendo ascoltare a mezza via questo sfogo senza senso che racchiude tutto il suo dolore.

Poteva benissimo urlarlo da qualsiasi altra parte, magari in un bosco dove solo gli alberi sarebbero stati costretti a subirsi questo strazio, non riflette che non a tutti importa sapere i suoi problemi, c'è gente che ne ha più di lei eppure non li sperpera in giro come se fosse un vanto.

Si sopravvive lo stesso, con o senza il ragazzo di cui sei follemente innamorata, vorrei farglielo presente ma è meglio se metto da parte questi consigli tenendoli per me.

Ancora non sono davvero sicura di ciò che ho appena affermato pensierosa, prima dovrei far passare qualche anno e vivere da sola per constatare se realmente si possa continuare a svolgere una vita serena senza il cuore, perché mi è stato rubato ma mai restituito.

Al suo posto ho una scatola di metallo vuota, senza sentimenti positivi, colma solo di odio e di brutte esperienze, le quali non vorrei mai più si ripresentassero.

La mia paura più grande è che sia costretta a rivivere dei bei momenti, per poi essere raggirata e presa in giro come è già accaduto diverse volte, ma l'ultima è stata la peggiore, la batosta più grande della mia esistenza.

Degli altri rifiuti non mi importa, perché prevalentemente eravamo d'accordo ambedue che la cosa migliore fosse prendere direzioni diverse, ma con Matteo solo lui l'ha voluto, e l'ha fatto senza prima chiedermi cosa ne pensassi.

Focalizzo la mia concentrazione sui folti capelli castani di Valeria, raccolti in una coda disordinata e per un attimo mi pare Francesca.

Il triangolo si ripresenta incessante sotto il mio sguardo sbigottito, ricordandomi che tutte e tre abbiamo lottato per rimanere con quel vigliacco, e abbiamo pure sofferto, chi più chi meno.

Anche se per me Valeria non ha mai provato del vero amore, e neppure Matteo, ne è semplicemente invaghito, è il fascino della purezza ad aver scatenato i suoi ormoni, convincendolo di esserne innamorato.

È l'ebrezza dell'inesperienza ad aver fatto colpo pure con il ragazzo che si trova dentro quella casa alle sue spalle, io ormai gli ero stufata, non voleva più nemmeno guardarmi senza vestiti, forse non lo eccitavo abbastanza come questa castana.

Al contrario della gelosia provo semplicemente pietà, per la cecità che ha avuto per aver guardato e preferito Valeria a me, una ragazzina minorenne.

Nulla da toglierle, avrà anche lei i suoi pregi, ma non sarà adatta ad un adulto, non credo possano durare insieme, specialmente con Matteo nei paraggi e alle loro calcagna, dovrebbe essere questo il momento giusto per approfittarne e fare una scappatella, forse è venuta qui proprio per questo.

Ma i suoi piani si saranno sfumati perché Alessio pare non più intenzionato a starle dietro, almeno spero mantenga queste distanze per altri tre mesi.

Non voglio diventare o fare la parte dell'amica che dà consigli quando vede un'aria afflitta dipinta sul suo volto, rivelandole il modo più giusto per evitare di pensare al mio uomo.

Finché non sarà esausta e getterà la spugna lei continuerà imperterrita a stuzzicarlo, nel tentativo di farlo cedere e mettermi le corna, ma non succederà.

Per il momento non dovrà più intromettersi, eppure non posso evitare di pensare che mi faccia pena in queste condizioni pietose, costretta a fare scenate per dimostrare i suoi sentimenti del tutto ricambiati tra l'altro.

Vorrei aprir bocca e metterla all'occorrente di tutto, solo per tranquillizzare il suo cuore a pezzi e irrequieto.

Lo farei non per lei in sé, perché da quando è entrata come un uragano nelle nostre vite ha portato solamente guai, bensì perché se mi trovassi nella sua stessa situazione, guarderei con occhi luccicanti di Speranza chi mi dicesse una verità rassicurante quanto può esserlo sapere che un giorno la felicità arriverà anche per me.

So per certo che questo non accadrà alla sottoscritta, quindi per quale motivo preoccuparmi per gli altri quando l'unica che soffrirà in eterno sono io...

Un giorno arriverà il suo istante di gloria, quando potrà stare con chi ama, senza temere che qualcuno possa dividerli perché alla fine anche l'altro suo pretendente capirà che il loro amore è indissolubile, e niente e nessuno potrà fermarlo.

Anche se non sono completamente d'accordo con la loro unione la accetto, però solo quando avrò ottenuto ciò che mi serve dal ragazzo conteso da due fanciulle.

Io non troverò mai qualcuno disposto a ricambiare i miei sentimenti perché inutili, flebili, incerti, come mio padre mi ha convinto che siano.

Non sono marcati e abbastanza forti da riuscire a superare ogni avversità come ci sta provando Valeria, gridandoli al mondo intero senza vergogna, che siano positivi o meno, io non riesco a fare nulla in nessun caso.

Non riesco neppure a guardare mio padre dritto negli occhi e dirgli quanto mi fa schifo per avermi fatta soffrire così tanto, ma un giorno ci riuscirò, è una promessa che faccio a me stessa.

Tornerò nella mia città solo per andarlo a cercare e rivendicare quello che ne rimane della mia persona totalmente apatica e priva di emozioni.

<<Cosa? No>> risponde immediatamente per poi ammutolirsi, e questo non placa la mia curiosità di sentire delle assurde e surreali scuse inventate sul momento per giustificare il terribile abominio che ha commesso.

D'altronde, sono o non sono una ragazza gelosa del suo uomo? Ne ho tutto il diritto.

Voglio sapere la verità, sono stanca di menzogne, ho bisogno che almeno qualcuno mi dica chiaramente ciò che pensa, senza lasciarsi sopraffare dai sensi di colpa che non portano da nessuna parte.

Non servono che abbassare la nostra autostima, e per chi ne ha già poca come me non è la cosa migliore.

Ho sempre dovuto fingere di averla, che mi piacesse essere al centro dell'attenzione, ed un po' vorrei tanto fosse così, ma solo davanti i suoi occhi e basta.

Allontanando questi assurdi pensieri che si attaccano come sanguisughe al cervello, mi concentro su Valeria; le farà bene sfogarsi, so quanto sia difficile non essere ricambiati neppure di uno sguardo dalla persona amata, perché Alessio da quanto sta con me ha definitamente rotto ogni legame, e chi ne risente fin troppo è lei.

Lui mi è stato fedele ed io non ne dubito, nemmeno adesso che li trovo ad un paio di metri di lontananza, so che per la sua onestà non potrebbe mai fare il doppio gioco, ci metto la mano sul fuoco, lui non è come me.

Questo ne è la prova inconfutabile, lei dietro la sua porta cercando di farsi aprire e il mio fidanzato dentro, che neppure le dà retta.

Questa ragazza è pronta pure alle derisioni altrui, dei mormorii di tutto il vicinato purché venga notata da Alessio, si accontenterebbe di avere i suoi occhi posati addosso per calmare la sua ira velenosa che presto mi scaglierà contro.

A breve mi aggredirà sicuramente, la colpa della loro rottura, alla fine, è sempre la mia; la ruota piena di coltelli affilati gira e mi vengono lanciati trafiggendomi l'anima e l'orgoglio senza esitazione, tutti tranne uno.

Solo Alessio è rimasto a rispettarmi, per metà, e all'altra parte la completa sua madre, ma ancora per poco entrambi.

Fisso brutalmente la figura sgraziata che ho davanti, ripetendo in mente che è solo causa sua il male che mi stanno facendo tutti quelli che ho intorno.

La mora raddrizza la schiena, come spinta da una carica di adrenalina e coraggio improvvisi, a cui non so dare alcuna spiegazione logica.

Forse la sua dignità sta finalmente venendo allo scoperto, non vuole più farsi vedere con gli occhi colmi di lacrime per suscitare pena, e devo dire che era ora, non ne potevamo più di vederla costantemente in lacrime, sia io che l'intero universo.

<<Allora spiegami, dolce e ingenua Valeria...>> Caccio fuori l'aria con un bel respiro, parecchio a disagio per stare intrattenendo una conversazione abbastanza pacifica con la mia peggior nemica, e non è scappato nessun insulto per ora.

Allargo le labbra in un sorriso, mi rendo conto di averla in mio possesso da come balza sull'attenti appena le rivolgo una parola, si sta facendo trovare pronta per ogni evenienza, e fa bene.

Devo incuterle timore, lei si è presentata qui senza chiedere il permesso alla sottoscritta, dopo tutto quello che so che c'è stato tra loro, forse pensava l'avrei accolta con un caloroso abbraccio.

Sì, pensava proprio l'avrei lasciata andare così facilmente...

Il suo corpo è in fibrillo, trema a sentire le mie parole taglienti, è disposta ad accogliere ogni sussurro maligno che pensa le scaglierò contro, ma non esagererò questa volta, sarò clemente.

Ci fissiamo a lungo ma lei non fiata, non osa muovere le labbra per tentare di burlarsi di me con una scusa improponibile, come ad esempio fingere che a casa sua le abbiano staccato l'acqua ed è costretta a venire dal mio fidanzato per farsi una doccia che, a dirla tutta, ne avrebbe davvero bisogno per come si presenta.

Poggia le mani sudicie e piene di terriccio lungo il corpo coperto dai vestiti, i quali andrebbero messi dritti in lavatrice per tutto quel fango; ma questi non sono nulla in confronto alla sporcizia della sua anima che le oscura pure la vista, non facendola rendere conto che risulta ridicola.

Struggersi in quel modo non è giusto, nessuna dovrebbe arrivare a questo punto, neanche se l'uomo che hai perso per sempre è dolce e carino come pochi, ma tanto a me Alessio non ha mai suscitato una forte attrazione fisica, forse solo agli inizi.

Non è affatto male, ma non mette in rilievo le sue doti persuasive, cosa che lo rende inferiore ai ragazzetti di sedici anni che si credono Dio sceso in terra.

Quindi non si perde proprio nulla, glielo posso assicurare, lui è perfetto per chi vuole una stabilità e non una vita carica di esperienze e momenti intimi, con me ne ha avuti troppi pochi durante il tempo che siamo stati insieme, mi è sempre mancata l'adrenalina quando stavo con lui e mi chiedo pure oggi il motivo.

La verità la so, e fa male ammettere che per lui non sono mai valsa nulla, per questo non gli attiravo granché, non eravamo in sintonia con le menti, ecco svelato il mistero.

Perché fisicamente penso non abbiamo nulla da ridire entrambi, la sua perfezione è sconcertante, il fatto è che non la mette in mostra, almeno con me...

Forse con Valeria si è comportato diversamente, facendole scoprire un nuovo mondo più bello, saranno arrivati all'apice del piacere insieme, come due veri innamorati, cosa che io e lui non siamo mai stati purtroppo, e per questo la invidio.

È riuscita a fare breccia nel suo cuore in pochi giorni mentre io non ce l'ho fatta in un anno e mezzo di frequentazione assidua.

Non saprò mai per certo, però, se le cose siano andate così sul serio, posso solo dire che capisco cosa stia provando  Valeria se è lo stesso vuoto al petto che sento anch'io per quell'altro vile; mi sono innamorata di lui che mi ha sempre voluta solo per del banale sesso, ed io ancora non riesco a togliermelo dalla testa.

Se solo potessi apprezzare e guardare con occhi diversi la nobiltà d'animo del ragazzo dai capelli biondi, la genuinità dei suoi gesti senza doppi fini, perché lui ama, sì, ma in un modo diverso che a me non ha mai soddisfatto, non è fatto proprio per me.

Quello che lui dimostra lo scambio per del semplice affetto, che sì non ho mai ricevuto dalla mia famiglia, ma non è questo che mi aspettavo da un fidanzato, ho bisogno che lui incastri il suo sguardo al mio e mi prenda con violenza, per dimostrare tutto il desiderio che probabilmente non ha mai avuto.

Se solo guardassi le sue mille qualità e la galanteria... rimarrei folgorata da quanto ne abbia, e tutto andrebbe per il verso giusto, a meno che non scopra la menzogna a cui potrei sempre rimediare, mettendo in atto il piano di Cinzia che adesso boccio a priori perché inadatto.

Dovrei fingere sia dovuto ad un terribile incidente di distrazione la perdita del bambino, uno sfortunato caso perché la vita sembra avercela con noi, ma se mi rimarrà affianco nonostante questo è perché vuole veramente tentare di stare con me, anche se non credo possibile che ciò avvenga.

Ed io in quell'ipotetico caso potrei riprovarci, dandomi e dandogli un'altra chance, magari ricevendo quella sicurezza e protezione che mi è sempre mancata, aprirei quella scatoletta blindata e chiusa con il lucchetto all'altezza del cuore e la riempirei di gioie.

Potrei pure tentare di avere davvero un figlio, questo dipende da lui, da me, ma soprattutto da un noi che da troppo tempo non esiste più.

So che i miei pensieri vanno a ruota libera, sono irrefrenabili e questo mi spaventa non poco.

Cosa diamine sto dicendo?

Mi stupisco di ciò che ho appena affermato con la più assoluta tranquillità, come se fosse una cosa normale pensare di avere un figlio da un uomo che non amo ma che vorrei nuovamente farlo diventare il centro del mio universo.

Perché? Sto bene anche da sola.

Allontano queste idee stupide come la mente da cui sono state elaborate, riflettendo meglio: non sappiamo cosa ci riserva il futuro, magari Alessio potrebbe accorgersi che il sentimento che prova per Valeria è solo passeggero, un invaghimento durato fin troppo ma che è destinato giungere alla fine, e chi lo sa possa succedermi lo stesso.

Matteo potrebbe essere messo da parte dal mio stesso cuore che adesso batte per lui, scostato con ferocia per mandarlo a calci nel di dietro il più lontano possibile; deve rimanere con Valeria, è giusto, così lui avrà ciò che desidera ed io pure dal mio futuro marito, la sicurezza di un amore dolce e puro, non passionale, ma duraturo negli anni.

Quest'ultimo è solo un'illusione che va pian piano a sfiorire, e quando la fiamma si spegne completamente e non si ha più la stessa voglia di scambiare occhiate e sguardi furtivi, di intesa, emozioni reali e sfioramento di pelle, poi anche quel sentimento magicamente finisce, come è accaduto con la persona che si è solo approfittato della mia confusione per raggirarmi ed ottenere ciò che voleva.

Sento il bisogno di avere una stabilità mentale prima di tutto, una vita monotona ma felice, e sapere che ciò non avverrà mai mi strugge.

Scuoto la testa per le surreali convinzioni che sono pure disposta urlare al mondo intero, perché mentre il cervello mi suggerisce di non pensare a chi avrei voluto rimanesse in eterno il mio amante, il cuore mi intima di avvicinarmi ad Alessio, all'uomo che porterò all'altare.

Certo, con l'inganno, ma succederà...

No, devo scordarmi anche di lui, non posso rovinare i miei piani, voglio assolutamente fuggire per lasciargli la possibilità di innamorarsi di qualcuna che riesca a ricambiare sul serio i suoi sentimenti, io non saprei rendere felice nessuno.

Quella ragazza mi sa che ancora deve conoscerla, non è neanche Valeria dato la collera che sto leggendo nei suoi occhi, non lo perdonerà mai per ciò che le ha fatto, anche se il sentimento che prova è grande la ferita lo è di più.

Ma questo non è un mio problema, non dovrebbe importarmi delle loro cose, non mi riguarda ciò che fanno.

Non penso quella ragazza voglia più rischiare di starci insieme per poi finire in questo stato se dovesse lasciarla, ha capito la sua lezione così come anch'io la mia: non azzardarsi mai ad intraprendere relazioni con qualcuno già impegnato, oppure che abbia un'altra nella sua testa, mentre cerca in tutti i modi di corteggiarti esclusivamente per portarti a letto.

Mai più l'Amore sarà sulla mia Strada, per il momento non ci penso assolutamente, voglio solo essere libera da ogni restrizione che potrebbe comportarmi un legame.

<<... cosa cazzo ci fai fuori casa di Alessio?>> oso chiedere, facendo emergere la parte perfida del mio essere.

Non devo lasciarmi impietosire dal tremolio del suo corpo, tanto provato quanto il mio, pure se non sembra riversiamo sullo stesso stato fisico e psichico.

Lei lo dimostra davvero in malo modo, però, mentre io lo nascondo dietro l'arroganza mostrandomi presuntuosa e indispettita con le mie frasi velenose.

Valeria tituba un po', come se volesse dirmi qualcosa ma che ne sia incerta al contempo, e questo mi preoccupa non poco, così corrugo la fronte pronta per ascoltarla.

La sua espressione non definibile mi angoscia, mettendomi uno stato di ansia inusuale.

E se volesse dirmi che ha parlato con Alessio e ha deciso di lasciarmi?

Un peso sullo stomaco mi fa incurvare le spalle, cambiando posizione e piegandomi leggermente in avanti, non può essere successa una cosa del genere, lui non lo farebbe mai.

È troppo responsabile e d'onore per potermi lasciare da sola a crescere un figlio, non volendolo neanche conoscere a questo punto, perché i patti erano chiari all'inizio, gli ho detto che se avesse scelto lei sarei sparita dalla sua vista, ed io sono una che mantiene la parola.

Tanto lo farò comunque, è solo questione di tempo e me ne andrò per sempre, si spera, sempre se il mio cuore per qualche assurda motivazione non volesse rimanere ancorato qui, aggrappato all'unica mia Speranza di essere felice, quel ragazzo dagli occhi verdi che non sono capaci di mentire.

Eppure qualcosa mi incupisce, anche se non ne ho motivo, forse è il suo sguardo sempre più sicuro e il modo in cui avanza gettando la testa indietro, non trattenendo una piccola risata che mi mette i brividi per l'agitazione.

Quest'aria spavalda e sicura è nuova, non le dona affatto, sembrerebbe un'altra persona, quasi me, e questo mi terrorizza: possibile che ci siamo davvero scambiati i ruoli?

Io sono tutta incertezze, mentre lei è così orgogliosa che si mostra apertamente, senza esitare, e le spiegazioni potrebbero essere solo due.

Potrebbe sempre essersi nascosta dietro la maschera della santarellina, per far cadere tutti nella sua trappola con la finta ingenuità con cui si mostra, e devo ammettere che se è così c'è perfettamente riuscita.

Il suo intento di far cadere ai suoi piedi ben due ragazzi è andato a buon fine, solo che adesso non riesce a capire come possa Alessio averle detto di no, quando in un primo momento è rimasto folgorato e viceversa presumo, dal mondo in cui come una furia si è precipitata sotto casa sua, non accettando un rifiuto.

Oppure, l'ipotesi più esaustiva, è che sia cambiata radicalmente a causa delle tante delusioni che ha avuto in così poco tempo, e non può sapere quanto la capisco e quanto ci somigliamo in questo.

Le emozioni negative ti colpiscono senza pietà, con violenza, scheggiando l'unica arma che hai da utilizzare per la tua difesa, l'indifferenza verso qualcuno che hai amato alla follia e non riesci ad ignorare.

Questo provoca un dolore lancinante al petto, facendoti soffocare con le tue stesse lacrime che non accennano ad arrestarsi ma, nonostante tutto, il male sovrumano che ti hanno inflitto ti fortifica.

Ti rende indipendente, fredda e apatica, e non è sempre una cattiva cosa, perché nella vita serve anche saper trattare i casi che avvengono con assoluta dimestichezza, senza soffrire troppo.

Io sono la prova vivente di come tutte le sofferenze alla fine mantengono in vita esteriormente, anche se dentro sono morta, un'ombra senza un briciolo di comprensione da parte di nessuno, adesso neppure da mia sorella, perché immagino non vorrà più parlarmi neanche lei per quello che sta succedendo, se dovesse aver intuito qualcosa.

<<Allora che vivo a fare?>> Questa è la domanda che mi tormenta da settimane, se non addirittura mesi.

Non so cosa ci faccio ancora su questa Terra, servo solo per attirare a me tutti i problemi e le pene altrui, alleviando le loro sofferenze solo se me ne faccio carico in prima persona.

Devo sopportarle, fino a quando arriverà un giorno -se arriverà e non avrò deciso di farla finita prima- in cui me ne libererò per sempre di queste afflizioni che gravano sulla mia coscienza, sporca per volere di altri.

<<Io niente...>> avanza con passo lento, fino a raggiungermi.

Mi gira intorno incutendomi disagio, una sensazione a cui non sono più abituata da tempo perché sono sempre al centro dell'attenzione, pensavo di averci fatto l'abitudine ma questa volta è differente.

Le parole da lei pronunciate riescono a far venire la pelle d'oca, spaventata a morte di ciò che è potuto succedere tra quei due dentro quella casa.

Forse Alessio l'ha fatta entrare e solo dopo aver consumato il loro amore l'ha buttata fuori, ricordandosi di avere già degli impegni per il futuro, ma non voglio credere a questo possibile tradimento.

Valeria non ne vuole proprio sapere di lasciarci in pace; intestardita, fa sempre avanti e indietro in bilico tra due relazioni, una sicura, quella con Matteo che le ha dichiarato i suoi sentimenti -ai miei occhi finti- e l'altra occasionale, anche se si direbbe il contrario dato i due personaggi in questione.

Alessio non è come quell'altro la cui unica cosa che brama è il tuo corpo, a lui importa delle emozioni e sarebbe disposto a prendersene cura, e sono sicura tenterà di farlo anche con me, pure se non mi ama davvero come giurerà davanti l'altare in presenza delle nostre famiglie e amici più stretti.

Amici che io non ho più ma ho perso chiudendomi in me stessa e catapultandomi in una relazione senza fine, malata.

Ho dedicato diciotto mesi della mia vita a lui, rendendomi conto solo da poche settimane che mio padre aveva un piano diabolico architettato in mente, ed io ne sono rimasta vittima, seppur non provando più nulla verso quel ragazzo che invece sono costretta a sposare.

L'odio che scorgo nei gesti della sua amata non è paragonabile alle parole taglienti che mi dirà di qui a poco, sicuramente, per quel poco che la conosco ho capito che riserva molte sorprese, non devo dare nulla per scontato con lei.

Poi, quando si arriva a sfiorare il limite di sopportazione si scoppia, dicendo le cose peggiori che a volte nemmeno si pensano, lo si fa solo per arrecare dolore all'altra persona.

In questo caso ha davanti a sé la sua acerrima nemica, quindi non si risparmierà affatto, ed è giusto così, necessita di sfogarsi.

<<Perché non lo chiedi al tuo futuro marito?>> mormora risoluta, senza lasciar trapelare alcuna emozione dal tono di voce.

Non capisco perché vanno tutte dietro a lei, cos'ha che io non ho?

Assottiglio gli occhi guardandola meglio, fisicamente non ci assomigliamo, eppure siamo piaciute agli stessi ragazzi, non me ne spiego il motivo, caratterialmente non di certo...

Vuol dire che qualcosa in comune l'abbiamo, ma ancora non ho capito cosa possa mai essere, non abbiamo neppure lo stesso modo di pensare, dunque non rimane più nulla, le possibilità sono finite.

Forse siamo entrambe brave a mentire, perché lei è riuscita a nascondere la sua vera natura dietro la gentilezza, mentre io ho fatto l'inverso, nascondendomi dietro ad una finta superbia e dei capricci, facendomi passare per una bambina viziata, avrei tanto voluto esserlo, invece.

Avere un padre che ti ama e ti adora alla follia deve essere davvero bello, io non sono stata così fortunata purtroppo.

Valeria è solo una bugiarda che continuerà a fare di tutto per rovinarmi l'esistenza finché starò al fianco del suo amato, devo ficcarmelo bene in testa che non posso guardarla con occhi diversi, non siamo nessuno.

Non volevo essere così dura ma devo dimostrarmi in questo modo, interpretando sempre lo spietato personaggio cattivo come nelle favole.

Io sono quella maligna, lei quella buona, è giusto che Alessio creda in questo modo, anche se su di me sbaglia sinceramente ma non posso mica dirglielo, non adesso.

Deve mostrarsi un tesoro di ragazza, così tutti ne rimangono folgorati da questa sua caratteristica di essere sempre buona, solo che con me non lo è.

Eppure se mi facessi vedere da Alessio per ciò che sono lui potrebbe amarmi veramente, ma tanto non è questo il mio scopo, no?

Non devo neppure pensarlo, dovrò continuare a fingermi aggressiva e gelosa pure della vicina di casa settantenne se dovesse servire per fargli notare il mio amore verso di lui.

Io sono diventata spietata da quando ho dovuto patire quegli orrori e oppressioni, che alla fine mi hanno portata ad essere ciò che sono ora, lei invece non capisco come ci sia diventata ma soprattutto il motivo, perché non basta essere allontanati dall'amore della propria vita per diventare delle serpi velenose, troppo semplice come scusa da usare per dei cambiamenti così drastici.

Questa ragazzina ha un cervello sveglio, sa bene quali schiocchezze blaterare per colpire nel profondo e farmi male, credendo che la Sofia che le ho fatto conoscere si arrabbi a tal punto che non vorrà avere più niente a che fare con Alessio, mollandolo.

Questo non dovrà accadere mica ora, ogni cosa ha il suo tempo, se sarà necessario discuteremo ma alla fine si sistemerà tutto come sempre, anche perché non credo abbia potuto fare qualcosa che è meglio mi nasconda, sono solo delle paranoie quelle che mi faccio.

Io mi fido di lui, o almeno dovrei, in teoria...

Ma conoscendo il suo trascorso e la sua infedeltà -seppur avvenuta solo una volta, credo-, dovrei preoccuparmi seriamente e non prendere alla leggera le parole che mi dirà la sua una volta amichetta di letto.

<<Cosa ha combinato?>> mi allarmo senza nascondere la mia ansia, e dal mio tono di voce si intuisce non poco.

Contro ogni mia aspettativa, questo timore che possa avermi rimpiazzata un'altra volta mi logora l'anima, non facendomi ragionare lucidamente.

Spero non sia successo davvero l'irreparabile, perché se il ragazzo peggio ancora del tradimento fosse arrivato addirittura a scegliere lei, non so cosa potrebbe combinare mio padre.

Oltre a tutti gli insulti borbottati senza un senso logico e dopo avermi definita un'incapace, mi obbligherebbe ad insistere ancora, circuendolo per farlo tornare tra le mie braccia che non gli sono mai appartenute.

Nelle mie voglio solo un uomo, anzi, volevo, l'unico che è stato capace di bruciarmi piacevolmente la pelle con il solo sguardo e gettarmi tra le fiamme dell'inferno con un dito, soffrendo duramente alla fine di questa avventura.

Eppure non avrei mai smesso di carezzare il suo viso con tratti marcati -e lo penso tuttora-, la mascella squadrata e la barba scura, provocandomi una sensazione di formicolio ai polpastrelli mentre al basso ventre avvampava un vero e proprio incendio, e la mia unica salvezza era gettarmi sulla sua bocca umida, pronta per dissetarmi dentro e accontentarmi fuori, andando ad inoltrarsi ovunque, centimetro dopo centimetro.

Passerei all'infinito le mie dita fredde tra quei capelli folti e sempre disordinati, per ore e ore, congiungendo le nostre labbra in un bacio dal sapore unico e indimenticabile, come rimarrà Matteo per me, volente o nolente.

Inutile pensare che magari possa ritrovare quel sentimento che non riesco neanche a pronunciare di quanto ancora mi arrechi dolore il solo scandirne le lettere, una a una, perché sono come coltellate al cuore.

Non penso a quanto stia facendo soffrire pure l'anima buona di Alessio, gli sto solo facendo perdere il suo vero amore rimanendoci insieme per altri tre mesi e poi via, buttato come un oggetto vecchio di cui non ho più bisogno, come è stato fatto con me da tutta la gente che ho conosciuto nella mia breve esistenza.

<<Ma come, non ti ha detto niente?>> continua beffarda la ragazza innamorata del mio futuro marito, che vuole farmi pentire della mia scelta di sposarmi e creare una famiglia, sta bluffando, mentendo per arrivare ad un obiettivo ben preciso, per accaparrarsi il mio compagno.

Subito dopo aver cacciato via queste parole, sputate come veleno e pungenti come spine, si tranquillizza, lo sfogo sta dando i suoi frutti, dopo questa quasi minaccia di guerra sono pronta per ascoltare il seguito, anche se lo stomaco mi si contrae perché non è d'accordo.

Le mie orecchie fremono, non vogliono udire neanche loro ciò che ha da dire, ma solo facendola blaterare riuscirà a calmarsi del tutto, è ancora troppo agitata, solo tra qualche minuto potrò vederla rinata, un'altra persona perché avrà chiuso definitivamente con il passato.

Farebbe progressi anche lei se solo si impegnasse davvero con tutte le sue forze, ne sono più che sicura; se un'altra cosa che ci accomuna è la determinazione nel raggiungere uno scopo allora andrà più che bene, nulla potrà fermarla.

Ed io solo così potrei sentirmi meno in colpa, vedendo meno persone possibili soffrire a causa nostra: sia mia, che di mio padre, che di Matteo.

Quest'ultimo non si cura affatto di ciò che ha combinato, di come ha lasciato ridotte uno straccio le persone che prima ha fatto sentire desiderate, compresa mia sorella.

Che povere sceme siamo state...

Io più di lei, perché nonostante mi avesse raccontato -seppur a grandi linee-, come sono andate le cose tra loro, io mi sono lasciata plasmare dalla sua falsa gentilezza, che aveva solo l'intento di farmi sua, ma devo dire che quella è stata la parte meno peggiore, anzi, più che piacevole, sensazionale.

Anche se lo voglia con tutta la mia forza non riesco a non pensarlo, non me lo tolgo più dalla testa, chissà se vale lo stesso per mia sorella, credo di sapere la risposta...

Mi faccio schifo da sola per averla tradita quasi per una rivincita personale, dovuta a tutte le attenzioni dei nostri genitori che da quando è venuta al mondo mi ha sempre rubato.

Era iniziato per gioco, un piccolo sfizio, ero attratta da lui mentalmente e ci sono finita a letto senza tanti problemi o farmi paranoie strane, giustificabile d'altronde dato che sapevo che lo avesse adocchiato prima Francesca, ma non ho avuto scrupoli, e mi vergogno per questo.

Prima agisco in modo assolutamente tranquillo e i sensi di colpa assalgono dopo, solo riflettendo bene sulle mie azioni mi rendo conto delle cose orribili che ho combinato all'insaputa di tutti.

Questa sciocca ragazzina è rimasta a metà con il suo discorso, ed io non sto riuscendo più a reggere questa situazione, spero solo che possa toglierselo dalla testa, riducendo drasticamente le volte in cui pronuncia il nome del mio fidanzato, fino a diventare una parola proibita e bandita dal suo vocabolario.

<<Lui...>> Indica la porta, ed io la seguo con lo sguardo.

<<Fa il doppio gioco con entrambe, sta con te però manda dei messaggi a me...>> conclude, con enorme fatica, facendomi capire che la voce comincia quasi a mancarle, tremante a causa dei singhiozzi trattenuti probabilmente.

Abbasso impercettibilmente lo sguardo, rielaborando ciò che hanno udito le mie orecchie, qualcosa non mi è chiaro.

Vuole insinuare che continuano a vedersi a mia insaputa? Senza rimorsi? Senza nasconderlo? E lo dice con cotanta tranquillità?

Un colpo mi squarcia il petto, facendomi sentire un'allocca, ancora, una nullità, un piccolo puntino nel mondo non utile all'umanità.

Un essere superfluo, se non ci fossi nessuno se ne accorgerebbe o sentirebbe la mia mancanza, meno che meno Alessio, che potrebbe finalmente vedersi alla luce del sole con la ragazza che vuole, senza fare le cose alle mie spalle che poi le vengo a scoprire comunque.

Eppure qualcosa ancora non mi quadra, quello che ha esposto mi sembra non stia né in cielo né in terra, prima era così determinata ad allontanarsi e ora mi dice questo, solo per mettere zizzania tra noi.

Si sarà sentita nuovamente illusa, per colpa di chi dei due non lo so, magari lui l'avrà respinta dicendole che non vuole lasciarmi, solo in questo modo mi spiego le condizioni pietose in cui si riversa questa ragazza.

Qualcosa però mi dice che è stato lui a contattarla, per poi pentirsene in un momento di profonda riflessione interiore; allora è così che passa il tempo il mio ragazzo quando io non ci sono, inviando messaggi alle ex perché si sente solo, e come si sa la solitudine fa pensare molto, anche troppo ed erroneamente.

D'ora in avanti non lo mollerò un attimo, perché se si mette troppo a pensare temo possa prendere una decisione che a me farebbe solo contenta ma alla mia famiglia non piacerebbe affatto.

Ed io non voglio complicare le cose,  altrimenti mio padre, -ormai del tutto fuori di sé e accecato solo dal raggiungimento di un traguardo ambito- darà di matto sapendo che una stupida ragazzina si sia messa in mezzo e automaticamente contro di lui.

Ho paura possa fare qualcosa di grave pure a lei che non ha poi tutta questa colpa, solo in parte se la questione del messaggio è tutta vera e ha avuto inizio non per merito suo.

Non mi sarei mai aspettata un risvolto del genere in questa conversazione, pensavo si sarebbe soffermata a lanciarmi solo degli insulti misti a lacrime di dolore, invece niente di tutto questo.

Sta scagliando contro la mia debole coscienza dei macigni assai pesanti, sfoderando il suo asso nella manica che come ben sa è il mio punto debole, per ora.

<<Te lo dovevi tenere più stretto, magari sequestragli pure il cellulare, sai com'è.>> Alza gli occhi al cielo con una semplice scrollata di spalle, dandomi a modo suo qualche suggerimento per tenerlo stretto al guinzaglio.

Gli uomini più li soffochi e più li allontani, ma vale lo stesso se invece li lasci troppi liberi, bisogna trovare il giusto equilibrio, come per qualsiasi cosa.

Ed io con lui non posso e non voglio fare nulla, non voglio legarmi ulteriormente, perché sarò costretta a dimenticarlo tra qualche tempo, come tutti d'altro canto.

Dovrò eliminare dalla mia mente questi diciannove anni, come se non fossero mai esistiti e stessi ricominciando a vivere al compimento dei venti, con l'arrivo della stagione primaverile.

<<Si tradisce pure con il pensiero, tienilo bene a mente>> esordisce senza rimorso, come se mi avesse letto nel pensiero.

È esattamente come la penso anch'io, mi sconvolge questa piccola somiglianza che sono costretta a non fargliela notare, annuendo con il capo che le sue parole siano vere.

<<Non posso essere d'accordo, sono una sua rivale e ciò devo rimanere, i nemici non danno ragione a chi li odia>> mi ripeto, per infondermi sicurezza.

Non riesco a dire nulla, paralizzata dalla spavalderia che ostenta, dal modo in cui mi parla come se sapesse tutto quello che succede in questo triangolo in cui litighiamo e facciamo a spallate per avere Alessio.

In un momento di totale distrazione e assenza alzo gli occhi al cielo, e lei se ne va lasciandomi immobile con una faccia da ebete, non prima di avermi lanciato una constatazione sprezzante a cui io, però, non presto molto conto.

Sono l'unica che sa come gestire questa situazione, non è lei che deve spiegare come mi devo comportare, devo tenermi in piedi con le mie gambe e cavarmela da sola in ogni impresa che capiterà sul mio cammino.

<<Riferiscigli che con me ha chiuso, ho sempre odiato la poligamia e lui ha scelto di sposare te, non è così? Che siate felici, dal profondo del mio cuore>> Canzona ironica, dicendo tutt'altro di ciò che vorrebbe gridare il suo cuore.

Come la capisco... il mio adesso urla frasi del tutto sbagliate, convinto di aver perso l'unica speranza per una vita migliore.

<<Cosa? Quale messaggio?>> parlo forte per farmi udire, volendo sapere se la sua versione dei fatti coinciderà con quella che mi farò raccontare da Alessio appena lei sparirà dalla mia vista, e per sempre.

Mi dispiace ma dovrà rimanere il più lontano possibile dalle nostre abitazioni, dai luoghi che frequentiamo, in modo che entrambi possiamo dimenticare la sua esistenza che ha portato solo guai.

Ma lo scombussolamento peggiore me l'ha evocato quel dannato ragazzo del centro Italia, sarebbe stato meglio se fosse rimasto a casa sua, anziché venire qui e rovinare la quotidianità e la sanità di mente a tutti.

Schiocco la lingua al palato, evidentemente frustrata, non sapendo come attenuare la mia ansia, magari è un'altra delle sue bugie, non ci sono altre spiegazioni...

<<Chiediglielo, semplice... portagli i miei saluti e dirgli che non lo voglio più vedere, addio.>> Pare convinta di ciò che afferma, ma non spreca occasione per farmi notare l'aspetto per una volta non impeccabile, per varie ragioni che le racconterei molto volentieri davanti una tazza di caffè, se solo fossimo amiche.

Non posso sminuire il suo amato Matteo, devono mettersi insieme affinché lasci in pace me e Alessio, anche se solo questo pensiero mi abbatte.

Vengo percorsa da una carica di adrenalina incredibile, come se avessi appena preso la corrente, mi sento viva e in grado di poter fare qualsiasi cosa, anche affrontare il mio futuro faccia a faccia, rischiando di perdere ciò che non ho, un amore non corrisposto, un fidanzato innamorato della sottoscritta.

<<Prima di uscire di casa guardati allo specchio, hai il trucco sbavato e i capelli rovinati, ad Alessio non piaceresti.>>

Le sue velenose parole mi scivolano addosso come acqua piovana, assurdo da dire ma l'apparire ma non è più una mia priorità, non voglio mica farmi vedere per come non sono dal ragazzo che abita in quella casa.

Deve capire anche lui che sono un po' cambiata, e in meglio; in realtà sono sempre stata così, solo che non l'ho potuto dimostrare apertamente.

E poi, ho affrontato problemi ben più gravi che hanno catturato totalmente il mio tempo, non sono nemmeno riuscita a struccarmi come si deve e non mi importa più di tanto.

Do la colpa a questa imperfezione alle ultime lacrime che ho versato quando sono entrata in auto, da cui sono uscita senza neanche specchiarmi, e non me ne pento.

Ho l'aria di una persona distrutta, stanca, ed effettivamente è come mi sento, magari è la volta buona che gli faccia pena e mi riveli tutta la verità.

Di sicuro il mio viso bianco cadaverico susciterà un po' di compassione e smuoverà qualcosa dentro il petto della persona che un paio di giorni fa mi ha chiesto se volessi diventare sua moglie.

Ed è ciò che farò, costi quel che costi.

Prendo lo specchietto che tengo sempre in borsa notando che effettivamente un po' di mascara è rimasto sotto l'occhio e non l'ho rimosso per bene.

Avanzo qualche passo mentre con una mano, distrattamente, tento di toglierlo e sistemarmi.

Cerco di metabolizzare quello che è appena accaduto, stupita del mio cambio di umore che se prima era a terra ora anche di più.

Quello che so per certo è che le mie gambe mi portano dall'unica persona in grado di togliermi ogni dubbio, Alessio.

E voglio sapere tutta la verità, nient'altro che la verità.

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Spazio autrice
Ciao a tutti miei amori!! ❤️ mi siete mancati tanto tanto, non potete neanche immaginare! Mi scuso per l'assenza di un mese, vorrei dirvi che non capiterà più ma mentirei prima di tutto a me stessa, perché so purtroppo che non sarà così... 😩
La scuola mi toglie molto tempo, tutti i compiti in classe che abbiamo già fatto in queste tre settimane di scuola, i problemi personali che chi lo sa e gliene ho parlato può benissimo comprendere, anzi, mi dite pure di fare con calma e riposarmi, ma se facessi così probabilmente non arriverei a fare più nulla 🙆🏻 quindi vi lascio alle impressioni del capitolo, dopo tanta attesa almeno avete avuto parecchio da leggere, spero non vi sia dispiaciuto e che ci sarete ancora a supportarmi magari lasciando dei commenti ❣️ e delle stelline 🌟 non li ricevo da molto su questa storia 😂 per quando riguarda la revisione (cioè riscrittura) della prima l'ho sospesa, perché ovviamente non avendo neanche il tempo di studiare non ho potuto fare nulla oltre che leggere storie degli scambi su Wattpad! Ringrazio la mia amica di scuola, Chiara, che lei neanche sa la sto nominando in un mio capitolo 😂 perché senza di lei non so come avrei fatto, ci siamo aiutate a vicenda durante le verifiche scolastiche, ma ha fatto praticamente tutto lei! Così io ho avuto trenta minuti liberi al giorno per riscrivere questo benedetto capitolo! 😆 e niente, spero sarete ancora in numerosi, ma se deciderete di abbandonare la mia storia io vi capisco, ma purtroppo non dipende da me, lo sapete 😭 preferirei lasciare la scuola piuttosto che Wattpad! E nulla, non vi prometto che ci sentiremo presto, ma almeno un capitolo al mese cercherò di postarlo! Alla prossima 🎀
~Sabrina~ ❤️

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