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81. || Liam.

Tenendo lo sguardo puntato sul viso solare di mio fratello Luke, mi accomodo al tavolo imbandito e apparecchiato del salotto.

Sophie è seduta tra me e mia madre. Di fronte a me c'è mio fratello Luke e tra me e lui, a capotavola, c'è Lauren. Shannon si è accomodata fra il suo fidanzato e mio padre.

«Spero che il pollo sia di vostro gradimento» mormora mia madre, poggiando il piatto nel centro della tavola.

Shannon sorride.

«Io adoro la carne» esclama poco dopo e si serve per prima.

La fidanzata di mio fratello è particolare, ma mi piace. Purtroppo, però, mio fratello l'ha definita "fidanzata", perciò questo significa che la loro è una relazione stabile e che probabilmente diventerà mia cognata...

Luke ha un'ottima guida per scegliere le ragazze, perché porta sempre a casa donne che potrebbero piacere pure a me. Da ragazzino mi divertivo a rovinare le sue relazioni e questo mi riusciva particolarmente bene.

Sebbene fra me e lui ci siano poco più di sette anni di differenza, le sue coetanee perdevano spesso e facilmente la testa per me. La sua prima ragazza arrivò a casa quando ho tredici anni. Lei ne ha diciotto ed era la ragazza più bella che avessi mai visto.

La sua relazione con mio fratello termina il giorno seguente, quando lui scoprì che l'ho baciata. E da lì comincia la lunga storia di odio profondo fra me e lui: Luke mi ha sempre odiato per quello che gli ho fatto.

E ora si sta vendicando. O sta ampliando il piano per riuscirci.

Quando ha chiesto a Sophie che cosa sta studiando, l'ha fatto solo perché vuole entrare nelle sue grazie e provare a piacere alla mia ragazza. Non accadrà mai, perché Sophie è diversa da tutte quelle che mi portavo a letto quando ero al liceo, ma questo Luke ancora non lo sa.

«Hai qualche hobby in particolare, Shannon?» domanda improvvisamente Sophie, rivolgendole un sorriso.

La fidanzata di mio fratello annuisce.

«Gioco a tennis da quando ho sette anni. I miei genitori gestiscono un club di famiglia. Ho iniziato a prendere lezioni lì, poi mi sono iscritta ad un corso agonistico»

Sophie sorride.

«Be', alle medie facevo atletica. Quando ho cominciato il liceo ho smesso. Adesso corro due o tre volte alla settimana, quando riesco a liberarmi dallo studio»

Le donne ridono.

«E tu, Lauren? Pratichi qualche sport?» domanda Shannon.

«Faccio equitazione» risponde mia sorella sorridendo.

Con naturalezza, si sposta una ciocca di capelli dietro le spalle e continua a mangiare. A questo punto, incontro lo sguardo di mio fratello e comprendo che ha qualcosa in mente.

«Da dove vieni, Sophie?» chiede improvvisamente.

«Sono nata e cresciuta a Islington, nel nord di Londra. Ci siete mai stati?» domanda sorridendo e guardando i miei genitori.

Mio padre annuisce.

«Mmh, credo ci abitasse un lontano zio, prima di morire»

Sophie annuisce, raggiante.

«Be', nel paesino dove vivevo io mi sono trovata davvero benissimo»

Luke annuisce.

«Sei mai stata in altre zone di Londra?»

Sophie si rabbuia.

«Be', no. Una volta sono stata invitata da mio padre nella sua nuova casa, ma all'ultimo momento ho cambiato idea e non ci sono più tornata»

Shannon posa la forchetta e guarda Sophie come se fosse dispiaciuta. Volto lo sguardo verso di lei e la fisso sorpreso: perché spiattellare i cazzi suoi alla mia famiglia?

«Dove abita tuo padre?» chiede Luke. Incontro il suo sguardo e lui sorride furbamente. «Se posso sapere» si affretta ad aggiungere per non sembrare scortese.

Sophie deglutisce e si pulisce la bocca con il tovagliolo.

«Tre anni fa mio padre si è trasferito ad Ealing»

Merda.

Mia madre comincia a strillare come una pazza, mentre mio padre si inserisce nella conversazione. Sophie si chiede perché così tanta allegria, ma dopo qualche secondo la sua espressione muta, ricordandosi che la prima volta che sono uscito con lei, le è sfuggito il fatto che suo padre si è trasferito a Ealing dopo il tradimento.

«Devi sapere, Sophie» comincia mia madre, «che fino a qualche mese fa abitavamo in un piccolo paesino ad Ealing. Quando Liam ha cominciato l'università, però, abbiamo deciso di trasferirci qui. Questa casa è un po' più piccola e fa proprio a caso nostro, visto che siamo solo in tre»

Sophie è cambiata: si sente un po' a disagio e continua a ripetere movimenti meccanici, come per calmarsi.

«Potresti portare Sophie a vedere la nostra vecchia casa. È decisamente più bella di questa» mormora mio padre, guardando prima me e poi la mia ragazza.

Sophie sorride.

«Non cred...»

«E' un'idea grandiosa» s'intromette Luke, «potresti portare anche la tua amica. Come si chiama? Rachel... sì, Rachel Michele, vero? Sbaglio o vi siete iscritti alla stessa università perché non vuolete perdere i contatti?»

Porca puttana.

Sophie poggia la forchetta sulla tovaglia e si volta lentamente verso di me. Incontro il suo sguardo e deglutisce, cercando di restare calma. Ha scoperto un'altra delle mie bugie: conosco Rachel da quando sono alle medie, ma nessuno, a parte Luke e qualcun altro, sapeva della nostra amicizia.

Quando andavo alle medie, frequentavo solamente Matt e Ginger, ma poi qualcosa è cambiato. In seconda media ho conosciuto Rachel ad una festa e da allora ho deciso di cambiare.

Qualche anno dopo, iniziò una relazione segreta con Rachel, basata solo ed esclusivamente sul sesso. E un giorno, poco prima di partire per l'università, Luke mi scoprì. Promise di non raccontare nulla ai nostri genitori, a patto che mi trasferissi immediatamente in università, per frequentare i corsi estivi.

Una volta arrivato al Goldsmiths College scoprii dai miei genitori che Luke si era trasferito in America e che non sarebbe definitivamente tornato fino ad ottobre.

Mi ha preso per il culo, per tutto quello che gli ho fatto io. Ha trionfato.

La voce di mia madre mi risveglia. Sta chiedendo a Sophie se sta bene. I suoi occhi sono ancora fissi suoi miei.

«Dovrei andare un momento in bagno» mormora, con voce stridula.

Si alza in piedi e ascolta le indicazioni di mia madre. Abbozzando un sorriso, sale le scale e scompare dalla mia vista.

Mi copro il volto con le mani e sospiro. Quando ricordo di essere insieme alla mia famiglia e ad una sconosciuta che si spaccia per essere la fidanzata di Luke, alzo lo sguardo e incontro quello di mio fratello.

«Sei proprio un bastardo» esclamo.

Vorrei usare un'altra parola, ma a questo punto insulterei anche mia madre, che non c'entraassolutamente niente.

Mio padre sbatte una mano sul tavolo.

«Liam» sibilò, «abbiamo ospiti»

Ma Shannon non sembra curarsene. E sinceramente nemmeno io. Così mi alzo in piedi, senza distogliere lo sguardo dagli occhi di mio fratello.

«Qualche problema, Liam?» domanda Luke, facendo il finto tonto.

Sbatto le mani sul tavolo.

«Sì, Luke, ho un cazzo di problema. L'altro giorno, quando mi hai chiamato, pensavo fossi serio, pensavo volessi davvero tornare ad essere mio fratello e non uno stronzo. Ma a quanto pare mi sono sbagliato ancora»

Luke sospira.

«Non so di cosa tu stia parlando»

«E invece lo sai eccome, porca puttana» ringhio, «ti ho rovinato diciassette storie d'amore, hai ragione, lo so... e mi dispiace, sono un coglione, ma ti ho chiesto scusa»

I miei genitori e Lauren ci guardano arrabbiati neri, mentre l'espressione di Shannon è più confusa e perplessa.

«Quando hai abbracciato Sophie pensavo l'avessi fatto perché volevi davvero conoscerla, ma mi sbagliavo. Lo so che stai rigiocando le carte in tavola, ricopiando ciò che facevo io quando andavo al liceo, ma hai proprio sbagliato persona. Sophie non è così, è diversa, ed è esattamente per questo che la amo e sto con lei»

Luke si alza in piedi e mi guarda, rabbioso.

«Ho una fidanzata, Liam. È qua, di fianco a me, cazzo! Che cosa stai insinuando? Tu credi che io voglia portarti via Sophie? Non mi interessa e a lei non interesso io! Ti ama, porca puttana, non l'hai capito?»

Mia madre posa una mano su quella di mio padre e lui, infervorato, si alza in piedi.

«Adesso basta. Sedetevi e continuiamo a mangiare»

«No, papà, mi dispiace» esclamo, «devo finire questa conversazione con Luke»

Mio fratello annuisce. Almeno siamo d'accordo sulla stessa cosa.

«Stai giocando a qualcosa di molto pericoloso. Stai giocando con la sua sensibilità, ed è sbagliato. Non so che cosa tu abbia in mente, ma ti prego di smetterla» mormoro guardandolo.

Ripenso a Christian e a suo padre, a tutto il male che le hanno fatto. Non è giusto che provi dolore anche per colpa di Luke. Mio fratello allarga le braccia.

«Sai che cosa sto facendo, Liam? Un favore. A te»

Lo osservo in cagnesco.

«Quando ho incontrato il suo sguardo mi sono reso conto di aver già visto da qualche parte quel viso, quegli occhi e il modo in cui si muove. E anche tu. Tutti, a parte Shannon, in questa stanza hanno capito a chi mi sto riferendo. Sei tu l'unico che non ha compreso»

Alzo un sopracciglio.

«Non so di cosa tu stia parlando. Spiegati meglio» mormoro.

Luke sospira.

«Sophie è tale e quale a suo padre, Liam. E tu conosci perfettamente suo padre»

Proprio in questo momento gli occhi di mio fratello, Lauren e Shannon si spostano su qualcosa che è alle mie spalle. Mi volto e vedo Sophie: ha sentito tutto?

Si avvicina lentamente e cerca di sorridere, sperando di risultare calma e tranquilla. Forse non ha sentito nulla.

«Eccomi qua» mormora sorridendo, «mi sono persa qualcosa?»

«No» sussurra mia madre, con un filo di voce, «vado a prendere altre carote. Ne vuoi ancora, Sophie?»

«Volentieri, grazie»

Fortunatamente, Sophie non ha sentito nulla. Ma le parole di mio fratello riecheggiano nel mio cervello da quando le ha pronunciate.

Che cosa significa ciò che ha detto? Sophie è figlia di un uomo che conosco?

So che suo padre ha tradito la madre di Sophie e che si è trasferito, nient'altro. Lei non ama parlare dell'uomo che le ha causato quella lunga cicatrice sul braccio, che tutte le sere prima di addormentarmi accarezzo. L'uomo che ha messo al mondo Sophie è un grandicomo coglione e non merita assolutamente nulla dalla figlia.

Non mi sono mai chiesto chi sia, né posto il problema di immaginarmelo, magari con gli stessi occhi della mia ragazza o con i capelli dello stesso colore, eppure da quando Luke ha detto quelle cose, sembra che io lo voglia.

Come può Luke conoscere questo particolare della sua vita? Sophie non è certo una che racconta queste faccende private in giro. E comunque, questa non è certo un'informazione da inserire nel curriculum, quindi è strano il fatto che mio fratello sappia una cosa del genere.

La curiosità di comprendere il significato delle parole di Luke è più forte di qualsiasi altra cosa.

Che cosa sta nascondendo?

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NELLA FOTO: MISSY KEATING NEL RUOLO DI LAUREN HAMILTON, LA SORELLA MINORE DI LIAM.

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