56. || Ariana.
«Certo che per una cena fra ragazze puòmo evitare di rifugiarci da McDonald's» commenta disgustata Shelley, accomodandosi in un tavolo appartato.
Sebbene Daisy sia la mia migliore amica, adesso sono pienamente d'accordo con Shelley. L'idea della mia stramba amica di passare la serata a sgranocchiare patatine troppo salate e Chicken McNuggets, non è stata la migliore presa nel corso dei suoi diciotto anni, anzi... probabilmente è la peggiore.
«Sì, concordo con te, Shelley!» esclama ridentita Sophie, la quale indossa un abito nero molto elegante e inadatto per una cena al McDonald's.
«Oh, ragazze, siete proprio noiose! Quando eravamo al liceo, passavamo i nostri pomeriggi qui!» ribatte Daisy, ondeggiando i lunghi capelli neri.
Io, Shelley e Sophie sbuffiamo, lanciandole un'occhiataccia.
Avendo perso la causa, mi siedo al tavolo e afferro un menu. Con la molteplice varietà di panini imbottiti, presi in quel "ristorante" ho proprio l'imbarazzo della scelta.
Sophie è l'unica di noi quattro a non apprezzare quanto le sue amiche il cibo servito da McDonald's. In un certo senso, le sue teorie sulla provenienza degli animali che mangiamo, hanno anche senso... ma non voglio proprio ascoltarle, dato che sono troppo affezionata ai panini che servono.
Improvvisamente, una cameriera viene al nostro tavolo e ci chiede le ordinazioni. Naturalmente, io non ho scelto ancora nulla...
«Io prendo un Big Tasty Bacon, patatine grandi e Coca-Cola» esclama Shelley, riposando il menu nel centro del tavolo.
La cameriera annuisce e trascrive il tutto su un blocchetto.
«Angus McWrap, patatine medie e acqua naturale» mormora Sophie, aggiungendo un sorriso rivolto alla ragazza.
La cameriera si appunta le richieste di Sophie, poi alza il capo e mi osserva.
«Uhm...» balbetto senza idee, «vorrei un... Gluten Free Burger e una Coca-Cola media, grazie»
La donna trascrive tutto e volta il capo verso Daisy.
«Dunque» esclama Daisy allegramente, «io prendo due Big Mac, tre patatine grandi e due Coca-Cola grandi, senza ghiaccio!»
Quattro paia di occhi finiscono sul viso chiaro di Daisy e per diversi secondi non vola una mosca. Non udendo più alcun rumore, la mia amica alza la testa e con un sopracciglio alzato si guarda attorno, chiedendosi per quale motivo nessuno osi parlare.
«Sono certa che la nostra amica si sia confusa» mormora Shelley, chiaramente in imbarazzo, poi si volta verso Daisy e bisbiglia: «Ti rendi conto di quante cose hai ordinato? Per cortesia, prendi una porzione di tutto, non due! Domattina non ti reggerai in piedi!»
Daisy la liquida con un gesto della mano e successivamente rialza lo sguardo verso la cameriera esclamando: «Ordino esattamente quello che ho pronunciato dieci secondi fa, grazie»
La cameriera annuisce scandalizzata, poi se ne va trotterellando.
I miei occhi cominciano ad osservare l'espressione tranquilla di Daisy per diversi secondi. Anche le ragazze la stanno scrutando dall'alto in basso per apprendere il motivo di così tanta fame.
Cinque minuti più tardi, la cameriera torna insieme ad un collega con i vassoi in mano. Anche l'uomo, slanciato e con i capelli scuri, fissa Daisy con perplessità quando lei indica il vassoio più capiente.
Nonostante questo, Daisy comincia a mangiare senza fare domande. Sono piuttosto scioccata dalla sua decisione, così assaggio piano il mio panino, completamente assorbita dalla velocità con cui lei si concentra sulla sua cena.
Nel giro di due minuti, il primo panino e metà di una confezione di patatine sono già sminuzzate nel suo stomaco.
I miei occhi incontrano quelli di Shelley e di Sophie, e utilizzando il labiale ci chiediamo che cosa le passi per la testa.
Daisy è realmente e pericolosamente affamata. Sta divorando la sua cena come se non toccasse cibo da settimane. Ha spazzolato tutto nel giro di un quarto d'ora e la cosa è piuttosto preoccupante.
«Daisy» dice Sophie pulendosi la bocca, «sei sicura di stare bene? Vuoi un po' della mia acqua?»
La ragazza chiamata in causa alza il capo dalle sue patatine e, con un sopracciglio incurvato, scuote la testa.
«No» risponde, «e non so perché secondo voi io debba stare male. Ho solo fame, ragazze. Il doppio del solito, lo so bene, ma sono affamata»
Shelley deglutisce.
«Forse dovresti fare una merenda più sostanziosa, non credi? Non fa bene mangiare grandi quantità di cibo la sera, perché non riesci più a smaltirle»
Daisy fa spallucce.
«E comunque, sono due settimane che ho raddoppiato le porzioni di cibo, ma ho sempre fame»
Per poco non mi strozzo con un pezzo del panino.
«Cosa? Ma sei fuori di testa? Devi assolutamente vedere un medico, Daisy!»
«E perché mai?» domanda lei contrariata, «non sono affatto malata! Ho solamente fame! Sapete cosa significa fame o devo farvi lo spelling e aggiungere una descrizione precisa e dettagliata?»
La sua risposta ci ammutolisce. Deglutisco, sentendomi a disagio, e riprendo a mangiare, cercando di ignorare la moltitudine di domande che gironzolano a passeggio per la mia mente.
Non sono molto convinta della spiegazione che Daisy ci ha fornito, ma a giudicare dalla sua espressione non può che essere vero.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro