Parcheggio la macchina davanti al dormitorio femminile e scendo dall'auto. Mentre cammino, clicco sulle chiavi e la mia auto si chiude, emettendo un suono. Sophie mi afferra la mano ed io la stringo, riprendendo a camminare verso l'entrata del dormitorio femminile.

Sophie, al mio fianco, tace e guarda dritto davanti a sé senza proferire parola. Per un motivo alquanto stupido, penso che sia arrabbiata con me per la reazione che ho avuto alla sua considerazione riguardo al solletico.

Abbasso il capo e tossisco, sperando di ricevere la sua attenzione. È completamente negativo, perché lei tira fuori il suo cellulare e lo sblocca, rendendosi conto di avere un messaggio.

È quel bigotto sfigato di Julian, o come cazzo si chiama.

Le ha scritto per chiederle come sta e se può passare da lui, dato che deve parlarle di una cosa importante. Ovviamente ci andrà con me, e se non accetterà, si scorderà di vedere quel su amico mezzo gay. Sono al corrente della mia gelosia infondata nei confronti di Julian e ne sono consapevole.

Senza neanche accorgermene, mi ritrovo davanti alla porta della stanza. Sophie bussa e poco dopo Shelley apre. Nel giro di qualche secondo, Sophie è travolta dall'abbraccio scomposto della riccia bionda.

Sophie entra nella stanza e sorridendo abbraccia le sue amiche, Matt e Michael compresi.

«Come stai? Eravamo tanto in pensiero per te» sussurra Daisy, prendendo le sue mani.

Sophie si divincola dalla presa e arrossendo risponde: «Sto bene, ragazzi, non preoccupatevi. A proposito, avete raccontato quella cosa a Matt e Michael? Penso che sia arrivato il momento di...»

Ariana la blocca, con un movimento delle braccia.

«Sta' tranquilla, ci abbiamo pensato noi. Sapevamo che per te sarebbe stato complicato, così ti abbiamo facilitato il lavoro. Spero che questa nostra decisione non ti abbia disturbato»

Sophie, arrossendo ancor di più, agita le mani.

«No no, assolutamente. È stato un gesto molto carino da parte vostra, considerando che fra poco dovrò parlarne con mia madre e con i miei fratelli»

Matt sorride.

«Non vogliamo farli aspettare a lungo» sussurra, «va' da loro. Sappi che se hai bisogno di qualcosa potrai chiamarmi»

«Lo stesso vale per me, Sophie» bisbiglia Michael.

Lei annuisce e si fa abbracciare da entrambi. È la prima volta che noto questo tipo di intimità fra di loro, ma non sono geloso. Matt è il mio migliore amico e ha occhi solo per la bionda. Per quanto riguarda Michael, invece, dovrei essere geloso, ma leggo nei suoi occhi una strana magia, come se Ariana lo abbia stregato.

Dopo essersi cambiata i pantaloni nel bagno della stanza, Sophie si concede qualche minuto per parlare con le sue amiche e discutere della sua situazione. Quindi si siedono sul letto di Daisy – ovvero quello più vicino al balconcino – e alternano la discussione pacifica a qualche abbraccio o risata.

Mentre Matt e Michael parlano fra di loro del compleanno di quest'ultimo, mi soffermo a guardare le quattro ragazze che ho davanti.

Daisy è alta un metro e settanta, ha il fisico più formoso rispetto alle altre, e quei jeans neri le stanno molto bene. I suoi lunghi capelli ricci e neri sono semi raccolti con una molletta marrone.

Al suo fianco c'è Ariana, alta circa un metro e sessantacinque, con i capelli scuri e lisci lunghi fino al seno. Ha le gambe magre e lunghe, i fianchi ben definiti e il viso rotondo, florido.

Shelley, la più bassa di tutte, ha i capelli biondi ricci sciolti e indossa dei leggings neri ed una felpa del medesimo colore. È la più sportiva fra le quattro, per questo indossa sempre jeans e felpe.

Infine, la mia piccola Sophie, alta poco più di un metro e sessanta, è la più bella di tutte. Adoro le sue gambe formose e ben definite, i suoi fianchi delineati e il seno abbastanza prosperoso.

Alla fine, nonostante tutto, Sophie ha lo stesso corpo di Rachel, tuttavia quest'ultima lo mostra molto di più.

Dopo la chiacchierata con le sue amiche, Sophie si lava i denti nel bagno dell'università e prepara una valigia, mettendo da parte alcuni vestiti ed effetti personali che porterà all'appartamento. Quando le acque si calmeranno, ci occuperemo della parte burocratica del trasferimento.

Saluto imiei amici, poi esco dalla stanza e mi dirigo verso la macchina.