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122. || Sophie.

Quando Liam parcheggia la macchina, sto ancora parlando di mia madre e di Charlie, il vicino di casa che le ha proposto di uscire. Involontariamente, per tutta la durata del viaggio, ho blaterato solo su quell'argomento, provocando a Liam – in modo quasi certo – indifferenza nei miei confronti.

«Scusa» mormoro, «volevi parlare di qualcos'altro?»

Liam slaccia la cintura e soffoca una risata. «No, piccola»

Alzo gli occhi al cielo, maledicendo la mia lingua lunga, poi slaccio la cintura e mi volto verso Liam. Mi sta fissando con aria preoccupata.

«C'è qualcosa che non va?» chiedo, sfiorandogli la mano.

Liam si passa una mano fra i capelli e annuisce con un gesto poco vistoso del capo. Abbassa lo sguardo e poco dopo lo rialza, incontrando il mio.

«Questa sera alla festa ci saranno anche Rachel e le sue amiche» mormora, qualche istante dopo.

Rimango di sasso: non ho mai pensato che Rachel fosse una tipa da feste dell'ultimo dell'anno, e soprattutto una come questa... da quanto ho capito, è una festa per persone serie, non come lei e le sue amiche. Una delle regole principali per entrare è non possedere alcun tipo di sostanza e di arma. Non che Rachel disponga di una pistola, ma sicuramente nella sua pochette non ci sono solo trucchi per risistemarsi il viso...

«Non importa» replico con voce un po' tremante.

Non ho paura che Rachel possa rovinarmi la serata. Basterà ignorarla per tutta la serata e non causerà alcun problema. A parte che, secondo Mike, a questa festa ci saranno almeno un centinaio di persone, perciò incontrarla sarà proprio un segno del karma.

«Se ti dovesse dar fastidio tu non farti problemi a riferirmelo, d'accordo?»

Riproduco un piccolo sorriso e gli accarezzo il volto gelido. «Certo, tesoro»

Gli scocco un piccolo bacio sulle labbra.

«Stavo pensando» riprendo poco dopo, «se lasciassimo le giacche in auto? Tanto non ci servono granché lì dentro»

Liam annuisce, convinto. Si slaccia la giacca di pelle nera e la lancia nel retro della macchina. Dopo avergli lanciato un'occhiataccia, sbottono la mia giacca in panno nera e la poggio delicatamente sul sedile posteriore.

«Perfettina» mormora Liam scendendo dalla macchina.

Gli rifilo una linguaccia, come una bambina, poi chiudo la portiera. Liam si affianca a me qualche secondo dopo e mi prende immediatamente per mano. Quando rialzo il capo mi accorgo che i nostri amici si stanno lentamente avvicinando a noi.

Ariana indossa un vestito nero di velluto, dalla scollatura a cuore, le maniche lunghe e corto fino a metà coscia. Ai piedi dei semplici tacchi del medesimo colore. Al suo fianco, Mike le tiene la mano e a volte lancia uno sguardo alle sue gambe scoperte. Ariana ha un bel fisico, ma spesso non lo mette in risalto per paura di sembrare troppo scurrile.

Shelley, al contrario, è una che se ne frega altamente dei commenti altrui. Indossa perlopiù vestiti comodi e sportivi, ma questa sera ha optato per un abito un po' più carino e adatto per l'occasione. Di un rosso quasi tendente al bordeaux, ha le maniche lunghe fino a metà braccio ed è poco scollato; interamente ricoperto di brillantini, le arriva fino a metà coscia, mettendole in risalto. Ai piedi dei tacchi color carne che servono solo a slanciarla e che probabilmente ha rubato o ad Ariana o a Daisy, considerato che non li indossa quasi mai.

«Sophie! Liam!» strilla la mia amica bionda, aumentando il passo.

Matt, al suo fianco, lascia andare la sua mano e ci rivolge un sorriso. Accolgo Shelley abbracciandola e baciandola, e mentre saluto Ariana, la mia amica bionda – che per l'occasione si è nuovamente piastrata i capelli – bacia sulle guance Liam.

«Potremmo fare una statua a Sophie» mormora ad un tratto Mike, «penso sia l'unica ragazza della festa che ha indossato un vestito adatto a non far ingelosire il proprio ragazzo»

Matt, Liam ed io scoppiamo a ridere, mentre Shelley ed Ariana gli lanciano un'occhiataccia.

«E con questo cosa vorresti dire?» domanda la sua ragazza.

Mike si scambia un'occhiata con Matt, poi fa spallucce.

«Il vestito di Sophie arriva al ginocchio, non è scollato e non credo che Liam sia geloso del fatto che il corpo della sua ragazza sia in risalto» si spiega, indicandomi.

Con una mano liscio una piega dell'abito nero che ho deciso di indossare.

«In realtà sono ugualmente geloso» esclama Liam, ridacchiando.

Gli rifilo un'occhiataccia e mezzo secondo più tardi Shelley e Ariana scoppiano a ridere. A questo punto, Mike ci rinuncia e viene ad abbracciarmi.

«Mancano Cameron e la tua amica Sarah» mi dice Matt, dopo avermi baciata, «come sei d'accordo con loro?»

«Dovevamo vederci davanti all'entrata alle nove e un quarto» rispondo, dando un'occhiata all'orario sul display del mio cellulare. Segna le nove e quattordici.

«Avviciniamoci all'entrata» mormoro.

Liam mi prende per mano e insieme agli altri cominciamo a camminare verso la porta d'ingresso del bar. Dai mattoni neri, la porta d'ingresso è dipinta di un grigio spento. Due grossi uomini sono piazzati di fronte ad essa e impediscono alle persone senza biglietto di entrare.

Ad un tratto il mio cellulare comincia a squillare. Sul display appare il nome di Sarah. Rispondo e porto il dispositivo all'orecchio.

«Ciao! Vi stiamo aspettando di fronte all'entrata» mormoro.

«Abbiamo appena parcheggiato» risponde semplicemente.

In quel momento la domanda mi sorge spontanea: Sarah e Cameron sono venuti insieme? Da quel che so si sono visti una sola volta e mi sono sembrati molto attratti l'uno dall'altra.

Scacciando dalla mia testa il pensiero di Cameron e Sarah insieme, li vedo arrivare: lei indossa un abito bianco scollato, senza spalline, e aperto sulla pancia. Tiene i lunghi capelli biondi sciolti e liberi. Cameron, al suo fianco, sta ridendo, probabilmente per qualcosa che ha detto Sarah.

Shelley corre incontro a Cameron e i due si abbracciano. Sul viso di Sarah non appare alcun segno di delusione, probabilmente perché Cam le ha raccontato della sua storica migliore amica.

«Tutto bene?» domanda Shelley.

«Sì, e tu?»

La mia amica bionda annuisce e gli rivolge un sorriso. Pochi istanti dopo allunga la mano verso Sarah e sorride nuovamente.

«Mi chiamo Shelley, molto piacere» mormora, «e lui è Matt, il mio ragazzo»

Anche lui si avvicina per stringerle la mano. Sarah pare contenta di fare amicizia con i miei amici.

Quando il suo sguardo ricade su di me, mi rivolge un gran sorriso.

«Ciao Sarah» mormoro, avvicinandomi. La stringo a me, poi le presento il resto del gruppo.

Dopo le varie prensentazioni, qualche chiacchiera e risata, ci decidiamo ad entrare nella discoteca. All'entrata consegno il mio biglietto senza staccare la mia mano da quella di Liam, poi entro.

Le luci sono tutte spente, fatta eccezione per quelle colorate che illuminano alcuni punti della discoteca ad intermittenza. Sulla destra ci sono alcuni ragazzi con delle macchine fotografiche che immortalano il momento. Alcune ragazze si stanno facendo scattare delle foto.

Le ragazze si voltano a guardarmi ed io, con un gran sorriso, annuisco. Insieme ci dirigiamo verso i due fotografi.

«Volete una foto?»

«Sì, grazie. Quanto costano?»

«Due dollari l'una, quindi se ne volete una ciascuna il prezzo complessivo è otto dollari»

Shelley le rivolge un sorriso, poi, mettendosi in posa, commenta dicendo: «Grazie mille, siamo capaci di fare un conto»

I due fotografi si guardano e sorridono, divertiti dal commento della mia amica. Una volta che ha scattato le foto, ci avviciniamo ad un tavolino. Il fotografo collega la macchina fotografica al computer e scarica tutte le foto scattate. Dopo averle rinominate ognuna con i nostri nomi per ricordarsi a chi sono indirizzate, decidiamo di farne altre, chi a coppie chi a trii.

Me ne faccio scattare una con tutti i miei amici, più una di gruppo e una insieme a Sarah e a Cameron.

Successivamente ci dirigiamo verso il banco. Liam ordina da bere due bicchieri di birra per me e per lui, mentre Shelley e Matt entrano in pista da ballo. Una versione remixata di What Do You Mean riempie la discoteca e la maggior parte di coloro che si trovano all'interno stanno ballando o cantando.

Ariana si accomoda sullo sgabello al mio fianco e sorride.

«Ti stai divertendo, Soph?» mi chiede.

«Assolutamente sì, e tu?»

Annuisce con un gesto del capo, poi giunge Mike. Dopo averle baciato il collo nudo, le propone di ballare e la mia amica accetta. Cercando di non cadere dai trampoli neri che ha deciso di indossare, si allontana dal bar e raggiunge la pista da ballo. La coppia si affianca a Matt e Shelley, cominciando a ballare tutti insieme.

Non ho mai visto Mike e Matt ballare e devo ammettere che sono abbastanza bravi.

Mike è cambiato tantissimo dalla prima volta che ha conosciuto Ariana: prima fumava, beveva e non gli importava della sua salute, poi qualcosa è scattato e Ariana ha fatto in modo che gli importasse.

What Do You Mean viene sostituita da Neon Lights di Demi Lovato. Non ho neanche il tempo di guardare Liam che lui mi ha già presa per mano e trascinata in pista, a ballare. Adoro questa canzone e Demi è sempre stato il mio idolo. Non sono mai stata ad un suo concerto, ma ancora ci spero.

Mentre ballo, il mio sguardo ricade su Sarah e Cameron, ai quali Liam ha lasciato le nostre birre. Stanno parlando fra di loro in assoluta tranquillità. Gli occhi di uno brillano in qualsiasi momento, ma quando l'altro parla la luce negli occhi aumenta vistosamente.

Forse Cameron è pronto per cominciare una nuova relazione, ma Sarah ha tante cose a cui pensare in questo momento e probabilmente sta tenendo le distanze perché ha paura di innamorarsene.

«Pensi che ci sia qualcosa fra quei due?» domanda improvvisamente Shelley, indicando con un gesto del capo Cam e Sarah.

Faccio spallucce. «Sinceramente non ne ho idea, ma se anche fosse non ci sarebbero problemi, vero?»

Shelley scuote il capo. Un istante dopo parte Focus di Ariana Grande e subito il pensiero di Cam e Sarah insieme scompare dalla mente di Shelley. Prende per un polso me e Ariana e comincia a cantare e a ballare.

Mi lascio andare, ballando come non ho mai ballato e cercando di divertirmi. I ragazzi sono tornati al bar, sedendosi a qualche sgabello di distanza da Cameron e Sarah.

Alzo il capo e vedo un grande maxi schermo, dove stanno proiettando il videoclip di Ariana Grande. Sul fondo ci sono le parole della canzone, ma a Shelley non servono: la sa a memoria.

Rimango a ballare con le mie amiche per oltre un'ora, poi vado a chiamare Sarah e la trascino in pista, insieme a noi. In un momento privato fra di noi mi confida che è molto preoccupata per il padre, dato che questa sera è andato a dormire senza recare troppi problemi. Per tutta risposta le concedo un sorriso e le dico che secondo me sta solo migliorando.

Sarah balla con noi per un'altra ora, mentre Cameron dialoga pacificamente con i ragazzi e sorseggiano un bicchiere di birra. Quando cambiano canzone, mettendone una di cui non conosco il titolo, do uno sguardo al mio cellulare: sono da poco passate le undici e mezza.

«Vado un attimo in bagno» mormoro alle mie amiche, «non preoccupatevi, torno in tempo per il countdown»

Sgomito per raggiungere l'uscita dalla marmaglia di gente che sta ballando e camminando lentamente raggiungo la porta bianca in fondo al corridoio. Poggio la mano sul pomello dorato e spingo la porta.

Metto un piede all'interno e con mia grande sorpresa incontro lo sguardo di una persona che non avrei mai pensato di incontrare in questo bagno.

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