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118. || Liam.

Dopo aver pranzato nel salone di Hanna, Sophie mi costringe a sedermi sul divano insieme ai fratelli, per entrare nella conversazione. Travis e Teddy sono due persone completamente diverse fra di loro, eppure riesco ad entrare in sintonia con entrambi.

Travis è molto simile a me, mentre Teddy è l'esatto opposto. Non ho mai avuto piacere nel conoscere persone che sono simili o addirittura uguali a me, perché ho paura che possano farmi la morale. E lo stesso vale per le persone completamente diverse. Nonostante questo, però, nessuno dei due ha cercato di farmi una lezione sul miglior stile di vita da adottare.

Valerie, al contrario, è una forza della natura. Appena laureata in storia dell'arte, fin da piccola adora disegnare e ricopiare figure già viste in libri, riviste, film o in fotografie. Essendo figlia unica non ha mai avuto la possibilità di condividere questa sua passione con nessun fratello o sorella, motivo per cui ha stretto amicizia con due ragazze, le quali sono ancora le sue migliori amiche.

Durante il liceo ha deciso di iscriversi ad un corso di tennis insieme alle due amiche. E casualmente ha incontrato e conosciuto Travis, fino a diventare amici. Prima di qualche settimana non si erano mai considerati più di tanto: la compagnia di cui fanno parte è composta da parecchi loro coetanei, perciò non si scambiano spesso la parola. Tutto questo è cambiato nel momento in cui Travis ha proposto a Valerie di giocare una partita di tennis insieme. Purtroppo per lui ha perso, e per questo è stato costretto dai suoi amici a portarla al pranzo di Natale.

Teddy e Megan l'hanno preso in giro per metà pranzo, ma Valerie non è sembrata per nulla scocciata. Dire che le fa piacere è un po' poco credibile, ma l'impressione è quella.

Teddy e Megan, invece, hanno con piacere annunciato che il gemello si laureerà ufficialmente il venti gennaio. Sophie e Hanna sono così felici che hanno abbracciato Teddy per circa cinque minuti. Nel momento in cui ha confidato questa piccola notizia, mi sono chiesto se il giorno della mia laurea Sophie sarà ancora con me. Naturalmente voglio che resti, ma non ho idea di cosa accadrà nei prossimi tre anni.

Quando le quattro donne rientrano in salotto, si accomodano sul divano, parlando animatamente fra di loro. Hanna ci ha impiegato solo un'ora e mezza per stringere amicizia con le due "cognate", mentre con me ancora non ha spiccicato parola.

Be', mi ha chiesto se sono allergico a qualcosa e se tratto bene sua figlia, ma queste due domande non possono competere con quelle personali che rivolge a Megan e a Valerie.

Sophie si accomoda al mio fianco e mi prende la mano, sorridendo.

«Tutto bene?» domanda, sorridendo.

«Certo» rispondo, «e tu?»

Sophie annuisce, con un gesto del capo. Fa per dire qualcosa, ma controlla che nessuno la stia ascoltando. Valerie sta ancora parlando con Megan, mentre Hanna è seduta sulle gambe di Travis e scompiglia i capelli di Teddy con una mano.

«Mia madre ha visto l'anello» bisbiglia ad un tratto Sophie.

Volto il capo e la guardo, con gli occhi spalancati. Involontariamente le mie dita si arrampicano sulla mano di Sophie per controllare che l'anello sia ancora sul dito.

«Non l'ha gettato nella spazzatura, tranquillo» sussurra, ridacchiando.

Liam soffoca una risata.

«Avevo solo paura che l'avessi tolto per non farla arrabbiare» spiego, riprendendola per mano.

«No, assolutamente no» replica, «anzi, ha detto che è molto carino e prezioso. Mi ha chiesto da quanto tempo stiamo insieme e... be', le ho detto qualche mese, anche se ora pensandoci sono quasi due mesi»

Non riesco a capire incontro a cosa voglia andare, perciò rimango in silenzio ad ascoltarla. Stiamo insieme da due mesi, e allora? Mi ricordo ancora quando l'ho portata a casa mia, dopo che quel bastardo di Christian ha provato ancora una volta a stuprarla... è stato il giorno dopo il compleanno di Mike.

«Due mesi sono veramente pochi, lo sai Liam? Abbiamo condiviso delle cose che una coppia condivide in mesi e mesi di relazione. Mi hai regalato un anello al secondo mese di relazione, abbiamo fatto l'amore un mese dopo...»

Fa una piccola pausa, cercando di abbassare la voce, ma nessuno della sua famiglia la sta ascoltando: sono tutti presi a parlare con Teddy della sua laurea e sinceramente questa cosa non mi da affatto fastidio.

«Mi sono chiesta tante volte se abbiamo fatto bene ad andare così velocemente e onestamente la risposta non l'ho mai trovata. È vero che ci siamo innamorati quasi per caso, tra un insulto e l'altro, tra una presa in giro e l'altra... ma questa relazione è poco stabile. Puoi ammetterlo senza problemi, non mi offendo»

«Be', io invece potrei offendermi, considerato che l'hai detto senza preavvisarmi e senza chiederti se potevo soffrire mentre me la dicevi»

Gli occhi di Sophie si spalancano e rimane a fissarmi per qualche istante. Abbassa il capo, con espressione delusa. A questo punto mi alzo in piedi e chiedo ad Hanna dove sia il bagno. Travis si offre di accompagnarmi e così accetto.

Quando siamo abbastanza lontani dal salotto, il fratello di Sophie mi chiede se sto bene.

«Certo, è tutto okay»

«Non mi sembra proprio» mormora Trav, ridacchiando.

Sorridendo, posa una mano sulla mia spalla e incrocia il suo sguardo con il mio. È più basso di me di almeno cinque centimetri. L'altro – Teddy – invece, è alto come me, ma pesa molto di meno.

«Ho visto che stavi parlando con mia sorella. No, tranquillo, non ho sentito niente... mi stavo solo chiedendo se stesse nuovamente soffrendo»

«No» rispondo, con voce dura.

Mi rendo conto di esser stato scortese, ma non oso scusarmi.

«Sei l'unica persona con cui parla da quando Christian l'ha rapita. Potresti per favore restare, onde vitare che smetta di fidarsi anche di te e quindi di confidarsi con qualcuno?»

Continuo a guardare il fratello maggiore della mia ragazza con aria affranta. Travis ha ragione. Travis sa che fra me e Sophie c'è qualche problema. Ad essere onesto non c'è un vero e proprio problema, bensì una preoccupazione: Sophie continua a pensare da quanto tempo stiamo insieme e non al motivo per cui abbiamo deciso di instaurare una relazione.

Io invece penso a quanto sarà durata, perché onestamente vedo un domani con Sophie, ma non so se questo domani sia il ventisei dicembre o un giorno qualsiasi della nostra vita.

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