Verso le cinque del pomeriggio, la porta in legno della camera si spalanca. Sull'entrata ci sono la mia migliore amica e il suo nuovo compagno di avventure, Liam Hamilton. Sophie ha un'aria tranquilla, e si scambia occhiate divertite e sorrisi compiaciuti con Liam.

«Come mai tutto questo chiasso? Sempre ad urlare, voi due!» esclamo io, alzandomi dal letto.

La mia amica dai capelli castano chiaro mi rifila una linguaccia, mentre entra nella stanza. Liam, al suo fianco, ride e la guarda con gli occhi che brillano.

«Sta' zitta, Daisy, che tu urli sempre»

«Mah» replico io chiaramente offesa, «questo non è affatto vero. Ad ogni modo, vi presento Michael Evans, il nuovo ragazzo di Ariana»

Sophie, sedendosi sul suo letto, alza un sopracciglio. Si schiarisce la voce, mentre tira fuori da un sacchetto del cibo appena comprato.

«Che cos'è successo fra te e Julian?» domanda Sophie, incrociando lo sguardo di Ariana.

Lo chiede con l'aria di una che non aveva la minima idea di quello che è successo. Il viso pallido di Ariana si dipinge di un rosa poco acceso.

«Nulla di che, semplicemente abbiamo rotto. Non ti preoccupare, sarà sempre il tuo migliore amico, e anche il mio. E' tutto tranquillo, ci siamo lasciati di comune accordo» spiega, diventando paonazza.

Non credo ad una singola parola di quello che ha appena detto, eccetto il fatto che Julian sarà sempre il migliore amico di Sophie.

La guardo mentre indica il ragazzo seduto al fianco di Ariana: Mike ha i capelli castani scompigliati e puliti, le sopracciglia scure e folte, gli occhi chiari, penetranti e curiosi; tiene giusto un filo di barba e di pizzetto, che lo fanno sembrare il più figo della città, quando in realtà è un perfetto idiota. L'unica cosa decente che si ritrova è la bocca, chiara e sottile.

«Tu saresti il nuovo ragazzo della mia amica?» chiede Sophie, con aria contrariata.

«A quanto pare» replica sarcasticamente Michael, alzando le braccia in segno di resa.

Sophie ride e annuendo aggiunge: «Be', vi auguro tanta felicità, allora»

Michael la ringrazia con un vago sorriso, mentre Ariana si alza e abbraccia Sophie, stritolandola.

In un certo senso, la notizia della sua rottura con Julian mi ha alquanto stupita: la loro relazione andava avanti da poco più di un anno. Le ragioni per cui hanno rotto sono ancora sconosciute, ovviamente, ma avrei dato qualsiasi cosa per scoprirle, da pettegola quale sono.

Il miglior motivo che mi è saltato in mente era indubbiamente incentrato sulla noiosità di Julian.

Dio, quel ragazzo ha bisogno di un restauro!

Conosco bene Ariana e riesco sempre a capire ogni motivazione che l'ha spinta a fare una determinata cosa. Eppure, in questo preciso istante, non comprendo il perché della rottura con Julian.

Nel corso dell'ultimo anno l'ho vista un po' più tranquilla, forse perché ha finalmente accettato di stare con Julian, il quale le fa la corte da cinque o sei anni. Quando ancora non stavano insieme, mi ricordo di quanto fosse imbarazzante per la mia migliore amica uscire in gruppo: vedere Julian, passare una serata con lui, sapendo che era innamorato di lei e non ricambiando quel tipo di sentimenti era veramente imbarazzante.

Improvvisamente il mio cellulare vibra. Lo raccolgo dalla tasca dei jeans marrone scuro e lo sblocco, entrando nella messaggistica.

> D.

> Ci vediamo fra mezz'ora a casa mia?

Non potendo segnare il suo nome vero in rubrica ho optato semplicemente per una D e questa scelta si ricollega anche al soprannome che le mie amiche hanno inventato per me.

Sorridendo, trascrivo una risposta a Damon.

> naturalmente sì

Schiarendomi la voce, mi alzo dal letto e sorrido. Mi sciolgo i capelli e passo una mano fra le ciocche, per districare i nodi.

«Daisy» mi chiama Shelley, «dove stai andando?»

Apro il mio armadio per prendere una borsa e quando mi volto trovai gli occhi di Shelley su di me, affamati di scoprire per quale motivo stia abbandonando la stanza.

«Mi vedo con Ginger» rispondo, un po' insicura, «tornerò per le undici, credo»

Sophie si scambia un'occhiata veloce con Ariana, mentre Shelley rimane impassibile a fissarmi.

«Non preoccuparti» esclama Mike, «non è un dramma se te ne vai dalla mia... festa di compleanno. Non ho più cinque anni e non mi offendo»

Gli rivolgo un sorriso un po' tirato, mentre Matt e Liam soffocano una risata divertita.

«Grazie. Buona serata»

«Anche a te» mi augura Matt, il ragazzo più gentile che è rinchiuso in questa stanza.

Esco dalla camera. Scendendo le scale, mi chiedo per quanto tempo ancora devo tenere segreta la mia relazione con Damon... e la risposta non tarda ad arrivare.

Tanto, troppo tempo.