24. || Shelley.
«Dove vuoi andare, Shelley?» mi chiede Matt, appena rientriamo nella sua auto, dopo il pranzo al ristorante.
Passandomi una mano fra i capelli ci penso su. Sono piuttosto stanca, non perché Matt sia noioso, semplicemente perché stanotte ho dormito poco.
«Mi piacerebbe tornare al campus. Potremmo vedere un film assieme, se vuoi. Di solito, Daisy e Ariana non sono in camera a quest'ora»
Matt annuisce velocemente e mette in moto, sorridendo.
Per metà del tragitto nessuno dei due osa parlare. Non che mi dia fastidio, anzi... utilizzo questo tempo per capire cosa voglio veramente da questa relazione – non più tanto segreta – che abbiamo instaurato.
D'un tratto, Matt mi prende per mano e guardandomi a scatti chiede: «Stai bene? Mi sembri un po' assente. E' già la seconda volta che dico una cosa e non mi rispondi»
Spalanco gli occhi avvampando.
«Mi... mi hai chiesto qualcosa?»
Lui scoppia a ridere e svolta nel parcheggio del campus.
«Ti ho proposto di prendere un gelato, la prima volta. E la seconda volta... che lezioni hai domani»
Borbotto qualcosa di indecifrabile anche per me, poi alzo la testa e dico: «Uhm... be', domani ho latino e sociologia. Tu invece?»
«Criminologia e letteratura»
Volto lo sguardo verso di lui e lo fisso esterrefatta: come fa Matt a studiare criminologia? Non ha... non sembrava proprio il tipo! E ancora non ne comprendo il motivo, ad essere onesta. Mi chiedo per quale motivo studi una materia del genere, se ha deciso di laurearsi in storia dell'arte.
«Sorpresa?» sussurra lui parcheggiando.
«Eh? No. Ad essere sincera, però, è un po' strano»
Matt parcheggia l'auto e sorride. Successivamente, scende dalla macchina e subito viene verso di me, sorridendo.
«Diciamo che mi piace molto questa materia e vorrei che diventasse il mio impiego, un giorno» continua lui, sospirando.
Annuisco affascinata.
«Sembra molto interessante. Come tu sai, invece, sto studiando psicologia»
«Certo che lo so, Shelley. So tutto di te» esclama lui ridendo.
«Non è vero!»
Ci dirigiamo verso il dormitorio femminile ridendo. In quel momento mi viene l'idea di proporgli un gioco, ovvero capire se veramente lui sappia tutto di me. Matt pare colpito e divertito, ma accetta la sfida con un sorriso.
«Il numero di scarpe»
«Trentanove»
«Ho una sorella?»
«No, hai un fratello. E comunque questa è una domanda trabocchetto!»
Scoppio a ridere ed entro nella stanza, facendo girare la chiave nella serratura.
«Non è vero. Ora... qual è il mio colore preferito?»
«Il verde»
«Animale?»
«Cane»
Mi siedo sul letto e lui si accomoda al mio fianco sorridendo. Nonostante le mie preoccupazioni iniziali, Matt mi stupisce: sa veramente tutto di me. Sospiro sorridendo e mi sdraio sul letto. Matt mi guarda con fierezza e si china su di me, per togliermi un ricciolo dal viso.
In quel momento sento una fitta nello stomaco: sono forse farfalle?
Mi avvicino a lui e allaccio le dita dietro al suo capo. Dopo qualche secondo, Matt sfiora le mie labbra con la sua lingua. In astinenza da quella goduria, lo bacio.
Mi stendo sul letto e lui mi segue, posizionandosi sopra di me. So cosa sta per accadere, ma non sono ancora pronta per fare l'amore con Matt, non perché sia vergine, ma perché è troppo presto.
Mi allontano sorridendo.
«Penso che...» diciamo insieme, e scoppiamo a ridere.
«Prima tu» sussurra lui.
Mi schiarisco la voce e bisbigliando dico: «Forse dovremmo andarci piano. Non abbiamo una relazione ufficiale»
Matt annuisce e in un sussurro replica: «Pensavo la stessa cosa. Allora, Lol – Pazza del mio migliore amico, può andare bene?»
Scoppio a ridere divertita. «Sì, va bene»
Mi rivolge un sorriso felice, poi si alza dal letto e prende il mio computer dalla scrivania, per poi sdraiarsi di nuovo al mio fianco.
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