Nel momento in cui scendo dall'auto nera di Matt, mi accorgo che quest'ultimo mi ha portata in un vero e proprio ristorante, distante circa venti minuti dall'appartamento di Matt.

Oggi avrei dovuto studiare, ma invece ho ignorato i miei programmi per trascorrere qualche ora in più con il ragazzo con cui esco.

Da quando sono al college, tante delle mie fisse sono passate in secondo piano, arrivando a raggiungere livelli di importanza infimi. Non so dire se questo è un bene o un male, ma ad essere sincera per ora penso sia semplicemente una svolta, un piccolo cambiamento nella mia noiosa vita da adolescente studiosa.

Tutte le mie coetanee che studiano lo stesso numero di ore che dedico io allo studio, possiedono comunque una vita sociale attiva. La mia, invece, è sempre stata abbastanza funzionale, ma non nell'esatto modo che ho programmato.

In un certo senso, Matt mi aiuta a rompere le righe che ho delineato qualche anno prima al liceo: gli schemi organizzati, le regole personali da seguire, piccoli consigli e dritte ai quali prestare attenzione in ogni occasione, sono passati in secondo piano, lontani quindi dalla realtà a cui mi sto abituando.

Quando entro nel locale, ci sediamo senza dire una parola, e nel momento in cui arriva la cameriera, Matt ordina per entrambi lo stesso pranzo, ringraziando la cameriera in modo cordiale.

Matt è prima di tutto un gentiluomo, ma sa tenermi testa e sa sgridarmi, quando esagero con l'acidità. A guardarlo può sembrare uno sfigato, che trascorre le ore del pomeriggio e della sera a studiare, ma non è propriamente così: adorava Madonna – e questo è un punto a suo favore – ed inoltre profuma sempre di cannella e, raramente, di tabacco, quando sta a contatto con Liam: il mix creato fra i due profumi è irresistibile per me.

In questo momento mi rendo conto del fatto che Matt sa praticamente tutto di me, anche se la maggior parte delle cose sono a dir poco stupide, mentre le mie sul suo conto sono solo supposizioni. La verità è che lui ama parlare, chiedere, parlare, chiacchierare, mentre io sono meno estroversa.

Matt conosce gran parte dei miei piccoli segreti, ecco.

È a conoscenza del fatto che dormo coi calzini, che non posso bere latte e derivati, che odio il basket e che, al contrario, amo il football, perché fin da piccola, mio fratello Tyler mi ha coinvolto.

«Pensi che Liam l'abbia fatto per un motivo ben preciso?» domanda improvvisamente, «intendo... regalarci i biglietti per il concerto»

Sorseggio l'acqua nel mio bicchiere.

«Penso che Liam sia un ragazzo d'oro. Il problema è che tiene la sua gentilezza nascosta e la sua rabbia la sovrasta»

Matt prende i piatti della cameriera e li posa sul tavolo sorridendo. Sorseggia l'acqua, poi dice: «Mi piace il fatto che tu abbia una buona visione riguardo a Liam. Nonostante tutto, è il mio migliore amico, e voglio che sia felice»

Sorrido e accarezzo la sua mano.

«Da quando ha conosciuto Sophie lo vedo più sereno. Non che prima fossi a conoscenza di tutti i suoi problemi, ma... insomma, si vede che è cambiato qualcosa. Hai visto come brillavano i suoi occhi, quando era al telefono con lei»

Matt annuisce e sorride, probabilmente ammettendo a se stesso che ho pienamente ragione.

«Certo che l'ho visto... solo che... be', non è facile. Sophie è la classica ragazza presa in giro da uno come lui. So perfettamente che Liam sta cercando di cambiare, ma non sarà facile»

Sospiro cercando di restare tranquilla, evitando quindi di pensare a tutto quello che la mia migliore amica è stata costretta a passare. Io al suo posto non avrei sopportato tutto quel dolore. Il pensiero di vedere Sophie soffrire per un ragazzo ancora una volta mi fa davvero male. È sempre stata la mia migliore amica, fin dal primo momento.

L'ho conosciuta alla materna, poi le nostre strade si sono divise per almeno quindici anni, anche se il rapporto non si è guastato. Alla fine ci siamo rincontrate al liceo e insieme ad Ariana, a Daisy, a Julian e a Cameron – il migliore amico di quest'ultimo – abbiamo formato il nostro gruppo.

«Dobbiamo restare al suo fianco» sussurra Matt pulendosi la bocca con il tovagliolo, «non voglio che nessuno dei due soffra»