Capitolo 3
"Ladybug sconfigge il male!"
Chat Noir sorrise nel sentire la sua lady ripetere le solite frasi finali, le quali annunciavano che la città era fuori pericolo, per ora. Eppure non si stancava mai di difendere Parigi e questo perché la sua Ladybug era al suo fianco, pronta a risolvere la situazione con il suo ingegno e la sua abilità.
Era assolutamente perfetta e molto spesso aveva sognato di accarezzarle quei capelli così lisci e apparentemente morbidi mentre si perdeva in quel meraviglioso mare che erano i suoi occhi. Ma quello che più le piaceva di lei era il suo gran cuore e che non le pesava il carico della salvezza della città sulle sue spalle. Certo, lui le dava una mano, ma non poteva fare nulla senza di lei.
"Ben fatto!" Esclamarono in coro i due battendosi il pugno, mentre la persona che era stata akumizzata si trovava poco distante da loro che si guardava intorno confusa.
"Sei stata fantastica, insettina" si complimentò il giovane con sincerità.
"Grazie Chat" rispose Ladybug, per poi andarsene senza aggiungere altro o prima che Adrien potesse dire qualcosa.
Sospirò e tornò a casa, deciso a fare una bella doccia per togliersi di dosso tutto il sudore. Facendo ben attenzione che non ci fosse nessuno in camera sua, Adrian si destrasformò mentre Plagg si sedette stanco sul divano.
"Ho fame, Adrien, dammi un po' di formaggio" si lamentò il kwami.
"Ti ho lasciato una fetta sul tavolino" gli disse il ragazzo senza controllare preso nel togliersi la maglietta, le scarpe e i calzini. Con ancora i jeans addosso, Adrien entrò in bagnò per finire di spogliarsi, mentre Plagg fluttuò a fatica verso il tavolino, notando però che il piatto fosse desolatamente vuoto.
Sussultò quando se ne accorse, cominciando a guardarsi attorno alla ricerca del formaggio. Possibile che Adrien avesse sbagliato?
Anche se debole, la speranza di trovare il suo cibo preferito gli diede la forza di volare per tutta la stanza, avvistando dopo poco un piccolo pezzettino di Camembert. Sorridendo entusiasta lo raggiunse, divorandolo in pochi secondi, ma non gli bastava, così tornò a cercarne altro.
Non ci mise molto, gli bastò alzare la testolina per avvistare un altro pezzettino...e un altro...e un altro dopo ancora...
Si accorse solo in quel momento che vi era una scia di pezzetti di formaggio che andava verso la porta, per poi attraversarla e andare verso il corridoio. Senza pensarci la seguì, pensando che qualcuno avesse rubato il suo Camembert lasciando però delle tracce. Era troppo goloso per trovare altra spiegazione.
Avanzando sempre di più prese a mangiare ogni pezzettino si trovasse sulla sua strada, arrivando senza accorgersene fino alla camera di Maddie.
Appena entrato, la porta si chiuse dietro di lui e la ragazza lo afferrò prontamente.
"Preso!" Esclamò tenendolo stretto tra le mani.
Inizialmente, Plagg si stupì di quella situazione, ma poi prese a liberarsi attraversando le dita della giovane. Sorpresa e preoccupata che qualcosa potesse andare storto, Madeleine corse in fretta davanti alla porta, afferrando una grossa fetta di formaggio e allungandola verso l' esserino che rimase incantato a quella visione.
"Ne vuoi ancora?" Gli chiese muovendolo in modo che potesse sentire l'odore e notò con sollievo che questo seguiva l'alimento con lo sguardo e la bava alla bocca, annuendo lentamente.
Plagg allora fece per allungare le sue zampette sul formaggio, ma subito Maddie lo ritrasse. "Se lo vuoi devi fare prima qualcosa per me."
"Che cosa?" Chiese Plagg ancora in stato di trance.
"Solo darmi informazioni. Innanzitutto sai la ragione per cui Papillon ha questi poteri? E chi è?" Domandando questo prese un pezzetto di formaggio e lentamente lo avvicinò al kwami.
"Non so la sua identità" rispose deludendo non poco la giovane, ma si riprese quando lui continuò: "ma so perché ha questi poteri: anche lui ha un kwami."
"Vuoi dire che ci sono kwami buoni e kwami cattivi?" Chiese ancora Maddie dando il primo pezzetto di Camembert a Plagg e preparandone un altro.
"Nessun kwami è cattivo, semplicemente dipende da chi viene trovato, da chi è il suo maestro" disse mangiucchiando l'altro.
"Il suo maestro?" A questo punto, Madeleine era comprensibilmente confusa.
"Adrien, ad esempio è il mio maestro. Il maestro è colui che può trasformarsi e ottenere i poteri legati al proprio Miraculous."
Per poco a Maddie non cadde il formaggio di mano. Non capiva, Adrien non le aveva detto questo, aveva detto che Plagg utilizzava parte delle sua energia per trasformarsi in Chat Noir, non che fosse lui stesso a trasformarsi! Possibile che le avesse...mentito?
Strinse in un pugno la mano libera, sentendosi tradita dalla persona di cui più si fidava. Come aveva potuto dirle una bugia? Su una cosa tanto importante poi. Questo voleva dire che Adrien rischiava la vita praticamente ogni giorno! Non poteva accettarlo.
"Cos'è un Miracolous?"
"Oggetti apparentemente comuni che attribuiscono potere a chi li possiede" rispose Plagg divorando ancora pezzetti di Camembert, "Adrien ha l'anello del gatto nero che gli attribuisce il potere della distruzione."
Lasciando al kwami tutto il formaggio, Maddie corse in camera di Adrien, pronta ad affrontarlo. Dallo scorrere dell'acqua che sentiva provenire dal bagno intuiva che il fratello stesse facendo la doccia e questo la portò a cambiare i suoi piani.
Aprendo lentamente la porta, Maddie si introdusse silenziosamente nel bagno, guardandosi attorno. L'anello che il ragazzo portava sempre al dito era appoggiato sul lavandino, affianco ai vestiti.
Senza pensarci lo afferrò, uscendo poi subito dopo e tornando in camera sua. Per la strada incontrò Plagg, pieno fino a scoppiare, che tornava invece nella camera di Adrien.
"Questa nostra conversazione non è mai avvenuta. Mantieni il segreto se vuoi altro formaggio extra."
Madeleine non era in mala fede, aveva solo paura di perdere suo fratello, era terrorizzata all'idea di non poterlo più vedere, abbracciare, di non poter più giocare ai videogames con lui o parlare semplicemente della loro giornata. Adrien era l'unica cosa che ancora le faceva dire di avere una famiglia.
-O-
Ancora sotto la doccia, Adrien era ignaro di quello che stesse accadendo nell'altra stanza, perso totalmente nei suoi pensieri.
Non immaginava che da quel momento una catena di eventi avrebbe portato ad un completo disastro, che avrebbe rischiato di perdere una delle persone più importanti per lui.
-O-
Nota autrice: Terzo capitolo della storia! Vi piace? Che ne pensate della storia, come sta andando? Cosa pensate che accadrà? Lo scoprirete nei prossimi capitoli!
Kisses, Emy.
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