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UNA NUOVA FAMIGLIA

In una casa verso i confini di Magnolia, una ragazza dai capelli turchini se ne stava seduta sul letto mentre i suoi occhi, fisso sullo schermo del telefono, sembravano persi nel vuoto, con i pensieri rivolti al messaggio che aveva appena ricevuto.
Annuì debolmente e si alzò dal letto per mettersi qualcosa di decente che non sia il pigiama che stava indossando. Si mise le scarpe e andò verso la sala, e visto che i suoi genitori non erano in casa lasciò un biglietto con scritto che sarebbe tornata non troppo tardi, poi andò alla porta e uscì. Il luogo che aveva letto sul messaggio non era lontano da casa sua, ma il pensiero di ritornare lì l'agitava, facendole rallentare il passo. Arrivò al grande stadio e vide della gente che stava uscendo. Per un momento pensò di aspettare lì, ma poi si decise ad entrare e percorrere il lungo corridoio, fino ad arrivare al centro dello stadio dove vide Levy e gli altri su delle panchine.
Levy si accorse della ragazza e la chiamò con la mano alzata.

-Juvia! finalmente sei arrivata!-
Si girarono tutti verso di lei e quella avanzò salutando i suoi amici e lanciando delle occhiatacce a Gajeel e Gerard, che subito abbassarono lo sguardo.

-Perché siamo qui?-
Chiese Juvia alla sua amica appena si sedette vicino a lei.

-C'è appena stato uno scontro tra Natsu e Sting e...-
- a me cosa dovrebbe importare?-
La interruppe e Levy si morse le labbra.

-Ecco... Erza, Lisanna e Bixlow sono venuti da noi per dirci di venire qui, questo perché senza Lucy Natsu non ce l'avrebbe fatta a battere Sting, e se lui avesse perso... non si sarebbe mai più intromesso nella vita di Lucy. Ovviamente all'inizio sia io che Lucy non ne volevamo sapere, però Lisanna ed Erza ci hanno detto che, visto non avevano il coraggio di dichiararsi, hanno fatto quella stupida scommessa per farsi avanti con più sicurezza...-
-Lo so già, arriva al sodo-
Disse Juvia mentre stava con le gambe a cavalcioni e le braccia incrociate sotto al seno.

-Juvia-
A parlare fu Gerard, ma quella non si girò neanche per guardarlo.

-Abbiamo fatto una grande cagata, e lo sappiamo molto bene, però...-
-Però ci amate? giusto?-
Chiese fredda la turchina e il ragazzo stette zitto.

-risparmiami queste cose, le ho già sentite da Gray...-
Juvia si alzò e andò verso l'uscita.

Gajeel si alzò e andò verso la ragazza per fermarla, prendendola per un polso per farla girare.

-Lasciami!-
Si impose Juvia, ma quello non le diede ascolto.

-Pensi che Gray ti abbia mentito quando ti ha detto che ti amava?-
-Esatto! perché mai dovrei credergli dopo quello che ha fatto?-
-Abbiamo sbagliato, è vero, e ce ne pentiremo ogni volta che vi guarderemo in faccia per non avervi detto nulla. Però se non fosse stata per quella scommessa, ogni momento passato con voi, niente sarebbe esistito-
Juvia girò lo sguardo mentre i ricordi di lei e Gray riaffiorarono, facendole venire le lacrime agli occhi.

Gajeel le lasciò il polso libero appena si convinse che non sarebbe scappata via, intanto Levy aveva affiancato il ragazzo per poi abbracciare la sua amica.
Un rumore di una porta chiudersi fece girare i ragazzi, vedendo che Sting e i suoi amici se ne stavano andando dagli spogliatoi, ma una presenza turbò non poco Juvia, che sgranò gli occhi e si nascose tra Levy e Gajeel mentre il suo corpo prese a tremare.

-Cosa ti prende?-
Chiese il corvino alla ragazza mentre la turchina cercava di capire cosa turbasse la sua amica, vedendo poi la causa facendo sgranare gli occhi anche a lei. Un ragazzo dai capelli lunghi e biondi e gli occhi verdi si girò verso il tre appena si sentì osservato, e quando riconobbe un viso familiare non ci pensò due volte ad andare dal gruppo.

-Juvia... sei tu?-
La ragazza sussultò e si girò verso il ragazzo.

Levy si mise in mezzo e lo guardò di sottocchio.

-Sparisci se non vuoi un'altro calcio dove non batte il sole-
-Mi ricordo di te. Eri in compagnia della bionda tre anni fa-
Il ricordo di quella notte faceva male al cuore di Juvia, dove fu la causa delle sue paure verso gli uomini.

-cosa vuoi da me, Rufus?!-
Chiese lei mentre nella sua mente si ripeteva di smettere di tremare, che tanto non avrebbe più potuto fargli nulla.

-Che succede?-
Chiese un ragazzo dalla grande corporatura e i capelli lunghi di colore verde acqua.

Il ragazzo guardò la turchina ancora per un po, poi scostò lo sguardo verso l'amico e scosse il capo.

-Nulla...-
-Allora andiamo-
Disse Minerva procedendo gli altri, subito dopo seguita dagli altri.

Solo Sting salutò appena il gruppo prima di varcare la porta, e per un istante vide anche Lucy e Natsu uscire dallo spogliatoio, facendolo sospirare e pensare che forse era meglio smettere di innamorarsi di una ragazza con il cuore che batteva già per un'altro. Forse era un po masochista.

Appena se ne andarono, Juvia si lasciò cadere a terra e ansimò, come se avesse fatto una maratone di chissà quanti chilometri. Lucy e Natsu corsero subito dalla ragazza, compresi gli altri, mentre quella si mise a singhiozzare con il viso nascosto sul petto di Levy, che la stava accarezzando per farla calmare.
Perché doveva ritornare nella sua vita? 
Le ci erano voluti ben tre anni per fidarsi di un ragazzo, proprio lo stesso che fino a qualche giorno fa l'aveva ferita. però... Juvia non aveva mai desiderato così tanto di averlo lì vicino a lei.

Minerva e Yukino erano arrivate a casa e non persero tempo a fare le valigie, poi L'albina aiutò la ragazza a portarle, dato che aveva più roba da portare via a confronto di lei.
Jiemma restò a guardare le due varcare la soglia, mentre Minerva aspettava solo di sentir dire dalla bocca di lui che poteva fare un'eccezione, lasciandole vivere ancora n quella casa, ma invece che delle parole si ritrovò la porta chiudersi dietro di lei.
Lo aveva fatto sul serio. Minerva strinse le mani sul manico della valigia e riprese a camminare.

-madam...-
-smettila con questo madamigella!-
La interruppe la corvina facendo sussultare Yukino.

-... Minerva, provvederò a cercare un posto, glie lo prometto-
La corvina si girò verso la ragazza e aggrottò le sopracciglia.

-Vattene, trovati un posto da sola-
-Ma Minerva, non posso lasciarti da sola-
-Mi faresti solo un favore, invece-
La corvina prese la sua borsa dalle mani di Yukino e iniziò a camminare, senza sapere dove andare, lasciando la ragazza con il quale aveva vissuto per anni.

Arrivò alla fermata di un pullman e si sedette sulla panchina per aspettare il primo pullman che sarebbe passato, dicendosi che la destinazione che avrebbe visto sarebbe stata quella dove avrebbe vissuto, in un modo o nell'altro, anche se sarebbe rimasta sola, ma invece di un pullma si fermò una macchina nera a lei conosciuta, infatti dalla vettura uscì Sting.

-Eccoti-
-Che vuoi?-
Chiese lei senza guardarlo e lui si mise davanti a lei per poi farle un lieve sorriso.

-Andiamo, ti porto a casa mia-
Minerva alzò di scatto la testa e lo guardò sorpresa.

-Io... da te?-
-Sì, io e Rogue possiamo ospitarvi senza problemi-
Quel plurale fece capire a Minerva che stava mettendo in mezzo anche Yukino, solo che non sapeva neanche dove fosse, facendole abbassare nuovamente lo sguardo.

Forse non doveva cacciarla via, facendola restare con lei invece che farla vagare di notte da sola.

-Non so dove sia Yukino... io... l'ho cacciata-
In quel momento si sentì uguale a suo padre, facendole venire il nervoso e gli occhi lucidi.

-Non devi preoccuparti per questo-
Le disse Sting e Minerva lo guardò senza capire, finché dalla vettura non uscì anche l'albina e Rogue.

-Visto? Manchi solo te all'appello-
-Come puoi pensare di ospitarmi? non ho mai avuto un buon carattere nei vostri confronti, per non parlare di Yukino-

L'albina si avvicinò alla corvina e si sedette vicino a lei, per poi farle un lieve sorriso.

-Perché mi sorridi?-
Chiese Minerva e quella scosse il capo.

-Perché io ti voglio bene, Minerva, per me sei una sorella maggiore-
-Una sorella maggiore?-
Domandò un po confusa lei e quella annuì.

-Non ricordo di averti mai considerata una sorella-
Disse fredda Minerva e il sorriso di Yukino si fece più accentuato.

-Lo so, ma mi hai sempre permesso di stare al tuo fianco, anche se mi trattavi male, però ero comunque felice e vorrei continuare a starti vicina, essere per te una famiglia-
"Una famiglia..."
Pensò la corvina con gli occhi lucidi.

Nessuno aveva mai dimostrato dell'affetto per lei, se non sua madre quando ancora era in vita.

-Ho adottato Rogue e adesso anche Yukino... e si sa che non c'è due senza tre-
Sting fece l'occhiolino a Minerva e quella scosse la testa pensando a quanto sia stupido, però la fece sorridere mentre le lacrime che aveva trattenuto avevano preso a scendere.

-Minerva... vorresti far parte della nostra famiglia?-
Chiese Rogue che aveva appena affiancato suo fratello e quella annuì senza smettere di piangere.

-Sì-

Il giorno dopo i ragazzi si ritrovarono tutti a scuola, e Erza notò subito che Minerva era in qualche modo diversa appena le rivolse la parola.

-Erza, devo dirti una cosa-
-Dimmi-
-Ecco... scusa per il mio comportamento aggressivo che ho avuto nei tuoi confronti-
La scarlatta guardò la ragazza davanti a lei come se le fossero spuntate chissà quante teste, mentre Minerva aspettava una parola da parte sua, ma la faccia che aveva assunto la fece irritare.

-Smettila di guardarmi così!-
-scusa, è che... stai bene?-
La corvina sospirò e le diede le spalle.

-certo che sto bene, ora posso ritornare in classe-
-sì, certo...-
Ancora non poteva credere di aver sentito certe parole, era come se fosse tornata indietro nel tempo, quando Mirajane le aveva chiesto scusa per tutte le volte che aveva attaccato briga con lei nel corso degli anni.

"Il tempo certe volte fa miracoli"
Pensò Erza sorridendo, poi si ritrovò nuovamente Minerva allo stipite della porta della presidenza.

-Ultima cosa-
-Sì?-
Domandò la rossa.

-Io e Yukino abbiamo cambiato casa, credo che sia giusto che te lo dica, dato che te lo dica, dato che sei la presidentessa-
-Davvero? hai fatto bene a dirmelo, grazie. Adesso dove abitate? così lo segno sul tuo fascicolo-
-Da Sting e Rogue-
Detto questo se ne andò mentre Erza annuiva e cercava i fascicoli delle due ragazze, poi si rese conto di quello che aveva detto e restò con la bocca aperta per qualche secondo.

-Sting... e Rogue?-
-AMORE-
Esclamò Mirajane appena entrò nella stanza e per poco non venne un infarto alla presidentessa.

-Ho sentito bene? Minerva e Yukino abitano con i due fratelli fighi?-
Quell'appellativo fece torcere il naso alla ragazza, anche se non aveva tutti i torti, infondo erano davvero dei gran fighi.

-Mira, che cosa hai in mente?-
Chiese lei conoscendo fin troppo bene l'albina, che fece un sorriso beffardo e una risata abbastanza inquietante.

-Mi divertirò tantissimo quest'anno, Erza-
Sì, la conosceva fin troppo bene.

Erza vide che la ragazza reggeva un foglietto tra le mani, e quando glie lo fece notare quella sembrò ritornare nel mondo reale. Mirajane diede il foglio ad Erza e quella lesse cosa ci fosse scritto.

"Caccia al tesoro?"

*ANGOLO AUTRICE*
Buona sera! Sono così felice di essere riuscita a pubblicare u.u Non ci ho messo molto per scriverlo, sinceramente, fortuna che avevo bene in mente cosa scrivere, anche se per un momento avevo pensato di scrivere una parte con Gray ma ho voluto tenerla per dopo.
Adesso devo partire per andare a Varazze, poi Martedì Lucca! Sono così felce *^* Spero di trovare qualche Ace gnocco mezzo nudo... okay, meglio se la smetto con certi pensieri pervy. CI sentiamo più tardi! Buona sera e buon Halloween a tutti XD

PS: Per la caccia al tesoro preparatevi, perché so già che scriverò tante cose stupide ai livelli della recita e del parco acquatico, qunidi potete capire a che livelli potrei arrivare.







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