PREPARAZIONI
Ancora Loki non poteva crederci sul serio.
Un cavallo? scherziamo? Lui voleva farsi notare facendo il cavaliere o il mago, e non fare da galoppino sotto un costume con un altra persona, sarebbe morto dal caldo e in più non ci avrebbe guadagnato nulla. Il ragazzo pensò seriamente che fare l'albero sia stato meglio, ma a pensarci su non anche quei tre non erano messi meglio di lui.
-Un cono con fragola e limone-
Disse la ragazza in sua compagnia e il gelataio gli diede ciò che chiese.
-io invece menta e frutti di bosco-
Appena il giovane pagò, anche se la ragazza era un po contrariata, si misero a sedere su una panchina immersi nel verde del parco di Magnolia.
Per un po di minuti i due restarono zitti, e la ragazza trovò molto strano il suo comportamento. Loki che se ne stava zitto? non esisteva, c'era per forza qualcosa che non andava e lei provò a intuire cosa fosse.
-Problemi di scena?-
chiese d'un tratto facendolo girare e avere così la sua attenzione.
Loki si mise una mano in faccia e annuì, e lì ella non sapeva se ridergli in faccia o meno.
-Cosa ti hanno dato?-
-Il cavallo-
Rispose lui fiacco facendo ridere la giovane accanto a lui.
-Ridi ridi, non sei tu che stai con un'altro sotto un telo con chissà quanti gradi-
-Trova un lato positivo-
Gli suggerì lei, ma quello lui ce l'aveva già, ovvero sorreggere Erza, però questo non poteva dirlo alla bella rosa.
-Ci sto provando-
Rispose lui facendo finta di nulla, ma lei non si lasciò sfuggire il sorrisetto che aveva assunto da quando gli aveva detto di trovare il lato positivo.
-Loki...-
-S... sì, Aries?-
-Il cavaliere che sorreggerai è una ragazza, vero?-
Chiese lei guardandola con un sopracciglio inarcato e un sorrisetto.
Loki rise e annuì.Ecco perché adorava tanto quella ragazza, era così attenta e sveglia che non si lasciava sfuggire nulla.
-Gelosa?-
Chiese lui avvicinandosi a lei e quella gli mise il gelato in faccia.
-Non ci provare, leone. Anzi, sono felice che tu abbia trovato qualcosa di positivo-
-Davvero? insomma... non ti da fastidio?-
Loki la guardò serio, sperando confermasse ciò.
Aries scosse la testa e quello si irrigidì. Cosa si doveva aspettare? infondo Aries lo aveva rifiutato per il suo carattere da donnaiolo e sapere che avrebbe fatto da cavallo a Erza non aiutava per niente.
Da quando la scuola iniziò era soggetto di bullismo da parte delle sue compagne se avesse solo osato guardare una cellula di un'altra ragazza che non fosse Aries, ma ogni volta si ritrovava con qualcosa in faccia, la mira di Juvia era micidiale, o un colpetto alla nuca, e quelli di Levy non sono semplici colpetti, anche se non sembra data la sua minuta statura e gracilità.
La rosa vide un velo di tristezza nei suoi occhi, e questo la fece un po intenerire.
Da quando si era dichiarato a lei ed era salito sul palco del Party Night per fargli presente che l'avrebbe conquistata, non smetteva mai di chiederle di uscire, fino a ritrovarsi almeno 3 volte a settimana a prendere un gelato e fare un giro per il centro. Tutte le volte si rifiutava di farla pagare dicendo che l'aveva invitata lei, ma fargli sborsare tutti quei soldi le dava fastidio, anche se lo apprezzava molto da parte sua.
Loki si alzò di colpo dalla panca e gli tese la mano.
-Vieni con me-
-E dove?-
Chiese curiosa e divertita mentre gli dava la mano per poi essere sollevata.
-Tu vieni e basta-
Loki continuò a tenerle la mano per poi correre per le vie del parco fino ad uscire da esso.
Aries aveva ancora il gelato tra le mani, e aveva paura che cadesse, ma non poteva nascondere che si stava divertendo nonostante non sapesse dove stessero andando. Loki si fermò dopo qualche minuto e la ragazza resto sorpresa nel vedere dove si erano fermati.
-Il cinema?-
-Sì, volevo chiedertelo da un po, ma volevo aspettare-
Dichiarò il ragazzo con un lieve sorriso sul volto.
La rosa sorrise e con lui decisero un film da vedere. Loki propose un Horror, e dal sorrisetto aveva capito perché volesse guardare quel genere e purtroppo lei aveva paura di quei film.
-Proprio un horror?-
Chiese ingenua lei e quello sorrise.
-Hai paura? tanto è tutta finzione-
Lo disse con un sorriso così dolce, ai suoi occhi, che per un momento si dimenticò il vero piano di Loki.
Nella mente si ripeté che non doveva far vedere tutta l'ansia che stava accumulando al pensiero di vedere un film horror, e che doveva fargli vedere che con lei questo metodo non attaccava. La cosa più importante era non urlare o aggrapparsi a lui, e sembrava così facile che Aries sorrise appena iniziò il film, peccato che già all'inizio del film c'era una scena cruda e lei era già attaccata al rosso, che sorrideva beffardo senza smettere di guardarla. La cinse con un braccio e la tenne stretta a se, facendola sussultare per poi guardarlo in faccia.
-Non avere paura, ci sono io con te-
In quel momento, Aries, pensò di sputargli in faccia per il suo sorrisetto ebete, ma da una parte era divertita vederlo così convinto di essere figo ai suoi occhi.
Il film andava avanti e, nonostante la protezione di Loki, la giovane aveva sempre più paura fino a che non arrivarono al punto più critico della visione, che la costrinse a nascondere il volto dietro Loki per non vedere.
Il ragazzo si mise a ridere con moderazione per non disturbare, e la rosa lo guardo con un po di rossore sulle guance e uno sguardo fulminante che fece intuire al rosso che lo avrebbe picchiato se non la smetteva di ridere, ma lui continuò senza preoccuparsene.
-Smettila! mi fa paura-
-Scusa, ma è divertente vederti così vulnerabile-
-Molto divertente-
Disse stizzita la rosa e quello le sorrise dolcemente.
-sai... lo trovo molto bello, mi sento più motivato a proteggerti-
Aries pensò che stesse scherzando, sicura che stesse nuovamente facendo il galletto come al suo solito, e Loki sembrò di capire tali pensieri facendogli sparire il sorriso sulle labbra.
Sorpresa, gli chiese cosa avesse per quella serietà, e lui sospirò distogliendo per un'attimo lo sguardo.
-Pensi ancora che non stia facendo sul serio, vero?-
-... sì, hai ragione-
Rispose sincera la rosa e quello portò una mano ai capelli e chinò la testa sullo schienale.
-non sto affatto scherzando, Aries... mi piaci davvero, e anche tanto, e non stavo mentendo sul fatto di proteggerti-
Quella serietà nel suo sguardo le fece perdere un battito.
Incredibile ma vero, Aries si sentiva attratta da Loki e pensò che quel momento era il più romantico che lei avesse mai vissuto, nonostante il film horror, che di romanticismo non ne aveva.
-Loki...-
Soffiò lei a pochi centimetri dal suo volto.
Il ragazzo le prese il viso tra le mani e la avvicinò a se, mentre lei si lasciava trasportare verso di lui con gli occhi chiusi e le labbra schiuse. Loki non poteva credere di starla per baciare, gli sembrava un sogno che si avverava, peccato che quel sogno non volle avverarsi.
Qualcuno lanciò dei popcorn in faccia al ragazzo che lo costrinsero a scostarsi dalla giovane ragazza.
-Ma che... chi è il bastardo?!-
ringhiò lui mentre si guardava intorno e beccarsi un popcorn nell'occhio appena guardò dietro di lui.
-weee are! preso in pieno-
Disse un uomo dai capelli metà bianchi e metà rossi, accompagnato da una donna dai capelli turchini a tre file dietro di loro.
-Scorpio? prof?-
Li chiamò dubbioso il ragazzo attirando l'attenzione degli spettatori che gli fecero segno di fare silenzio.
-non vogliamo atti osceni in pubblico. Vero, dolcezza?-
Chiese lui alla sua accompagnatrice e quella annuì mentre se ne stava appoggiata al petto del ragazzo.
-Lo conosci?-
Chiese Aries al ragazzo e quello annuì.
-è un vecchio amico... ma non posso credere che dopo anni che non ci vediamo mi tira i popcorn addosso!-
Nuovamente qualcuno gli fece segno di stare in silenzio e Loki si scusò.
"Per di più mi ha rovinato il momento più bello della mia esistenza! maledetto..."
Per il resto del film, Loki si limitò a restare con il braccio intorno alle spalle di Aries mentre ella si concentrò più sul morale di lui che sull'horror. Appena finì uscirono dalla sala dove videro i due aspettarli. Loki sbuffò spazientito e andò con Aries incontro alla coppia.
-Salve, prof-
Dissero i due salutando con cortesia la donna e quella fece altrettanto senza staccarsi dal braccio del suo uomo.
-Loki, è un po che non ci vediamo! vedo che ti sei trovato anche la ragazza-
Cosa fare, picchiarlo o essere gentile?
-ecco... noi non stiamo assieme-
Si affrettò a dire la rosa imbarazzata e il ragazzo dai capelli bizzarri guardò i due con la testa lievemente china di lato con un po di confusione.
-Ops...-
mormorò in fine e Loki gli sorriso, infondo non poteva far vedere in pubblico un omicidio, quindi si limitò a sorridere.
Aries non si era scordata ciò che stava per accadere in quella sala. Il viso di lui così vicino da poter sentire il suo respiro sulle labbra. Le vennero i brividi solo al ricordo, però era grata a Scorpio per aver interrotto quel momento. Non avendo mai baciato nessuno, voleva che il suo primo bacio fosse in un luogo più romantico, in una situazione diversa, e possibilmente non davanti a centinaia di persone.
-Beh... mi piacerebbe molto parlare un po con te, Loki, ma ora sono con la mia donna. Che ne dici di vederci con più calma? ho tante cose da raccontarti-
-Sì, va bene-
Disse il rosso salutando la coppia andarsene per poi restare solo con Aries.
"Quell'idiota, neanche mi aveva visto quella volta"
Pensò Loki mentre camminava al fianco della ragazza per il marciapiede.
-sembri pensieroso, è tutto okay?-
Spezzò il silenzio Aries e quello sospirò.
-niente di preoccupante, tranquilla-
Disse lui sorridendo e quella si sentì più sollevata.
Aries si fermò di colpo lasciando Loki confuso.
-Aries?-
-la senti?-
Domandò lei con gli occhi chiusi in ascolto di una dolce melodia.
Anche Loki iniziò a sentire la musica di un piano forte, e nel guardarsi intorno per capire da dove provenisse vide la casa di Gerard, capendo subito che la musica veniva da lì.
A casa Fernandes il turchino suonava con grazia il piano forte mentre la giovane scarlatta lo ascoltava con gli occhi chiusi e un lieve sorriso sulle labbra.
Era così rilassante che non poteva fare altrimenti se non chiudere gli occhi e assaporarsi quella melodia.
-Ti è piaciuta?-
Chiese Gerard appena finì e quella annuì ancora con gli occhi chiusi.
-è stato bellissimo-
-Oggi sei la mia allieva, vuoi che ti insegni le basi?-
Erza sorrise e si mise seduta al fianco di Gerard.
Passo per passo, il turchino le insegnò tutte le melodie fino a farle suonare una canzone molto semplice. Mentre suonava la scarlatta sorrideva divertita, e quando sbagliava gonfiava le guance e imprecava sotto voce, facendo ridere il ragazzo che le cinse la vita e le mostrava con l'altra mano cosa doveva fare.
Tutte le volte che la toccava era un brivido piacevole che la percorreva lungo la spina dorsale. Quando riuscì a fare tutta la canzone senza sbagliare, il ragazzo fece un sorriso a trentadue denti mentre la scarlatta si alzò in piedi e alzò le mani al cielo esultante.
-Ce l'ho fatta!-
Urlò felice e quello si alzò per poi girarla e darle un bacio
-un piccolo premio per la mia allieva preferita-
-Professore, ne ha altre di allieve?-
Gli chiese con un sopracciglio inarcato e quello roteò gli occhi al cielo
-Certo, ne sono pieno-
-ma professore, così ci resto male-
Erza si appoggiò con il petto sul suo torace mentre lui si leccò le labbra e le sollevò il volto con l'indice e il medio sotto il suo mento.
-Non voglio che ci resti male, ho occhi solo per te, mia allieva-
-Me lo dimostri, professore-
Gerard sorrise beffardo e iniziò a baciarla sulle labbra con foga facendo gemere la rossa, che dischiuse le labbra facendo passare la lingua di lui.
Il ragazzo la sollevò e la mise sopra la cassa del piano forte, e lei lo cinse alla vita con le gambe senza smettere di baciarlo mentre lui le accarezzò una gamba andando sempre più su, fino ad arrivare alla coscia sotto alla gonna.
Entrambi sentirono del fuoco ardere dentro di loro, e non poterono non poterono che dargli attenzione lasciandosi andare al desiderio che tenevano all'oscuro da troppo tempo.
Erza gli sbottonò la giacca della divisa scolastica mentre quello la spostava dal piano forte al divano per poi farla sdraiare su esso. Tolta la giacca anche lui fece lo stesso con quella di Erza mentre la riempiva di baci sul collo fino a scendere lungo il petto. Erza inarcò la schiena e gli tirò i capelli con dolcezza. Gerard si fermò un'attimo a guardarla facendola arrossire.
-Sei bellissima-
Disse lui riprendendo a baciarla.
La ragazza sorrise sulle sue labbra e, come fece lui a lei, iniziò a baciarlo sul collo lasciando anche dei morsi che lo fecero gemere.
I pantaloni si fecero sempre più fastidiosi per entrambi, così il turchino decise di tirarseli dando libertà di movimento al giovane.
-Gerard, siamo arriva...ti...-
Wendy e Romeo restarono immobili allo stipite della porta mentre Erza e Gerard, con ancora i pantaloni tra le mani, li guardarono senza muovere un muscolo e con il cuore a mille.
-Wendy... andiamo a vedere i conigli-
Si affrettò a dire Romeo per prenderla da un braccio e portarla via da quella situazione
-Ma io non ho dei conigli-
Ribatté lei ancora shockata alla vista dei due mezzi nudi
-Adesso li hai-
Disse in fine il viola sparendo dalla visuale di Gerard ed Erza che si guardarono tutti rossi in viso.
-Credo... che debba iniziare a imparare le battute del copione, infondo abbiamo... solo cinque giorni-
Erza si tirò su e si mise velocemente la giacca mentre il turchino si mise i pantaloni e la giacca.
-Hai ragione...-
-Beh... meglio se vado a casa, così sarò più concentrata...-
-S... sì, okay... a domani, Erza-
Appena la rossa uscì di casa Gerard andò subito dai due, trovandoli in camera di lei nel silenzio più assoluto.
Wendy e Romeo si girarono verso il ragazzo e restarono zitti per qualche secondo, fino a che Wendy chinò il capo e chiese scusa.
-Scusami, non volevamo... ecco... interrompervi...-
-N-non stavamo facendo quello che pensavate-
Si affrettò a dire Gerard e lì Romeo non provò più vergogna, ma guardò il ragazzo con un sopracciglio inarcato e un sorrisetto che la diceva lunga.
-Certo, e io sono una donna-
-Lo sospettavo-
Disse Gerard con serietà e tutti e tre si misero a ridere.
-La prossima volta avviseremo con un messaggio. Scusaci per aver rovinato il momento-
-State tranquilli, e poi, se proprio dovevate entrare, sono felice che lo abbiate fatto in quel momento e non dopo-
-Gerard!-
Gli urlò contro Wendy con le mani in faccia per nascondere l'imbarazzo.
-Ma è vero-
-Almeno io e Wendy non ci facciamo vedere-
Gerard piombò in una serietà assoluta lasciando la stanza nel silenzio più totale.
-Gerard, scherzavo, dovresti vedere la tua faccia-
Wendy scosse la testa nascondendo una risata mentre il turchino sembrò sollevato, come se tutti i suoi problemi fossero spariti.
Per il resto della serata, Romeo e Gerard aiutarono Wendy con il copione, e così fecero tutti i giorni, come tutti i protagonisti della storia escludendo alberi e cavalli. Lucy e Natsu riuscirono a gestire il tempo nonostante il lavoro al maid-cafè, e la bionda poté recitare insieme agli altri durante il dopo scuola o la pausa pranzo. Già Natsu doveva sopportare Sting nelle ore di scuola, ma anche a pranzo era una tortura per la sua pazienza.
Gajeel e Juvia lessero la storia e si diedero i turni nella lettura, mentre i vari cavalli si impegnarono a reggere i cavalieri con delle assi sulle loro spalle. Chi faceva gli alberi si dedicò alla costruzione della scena, facendo occupare più tempo a loro che agli attori.
Il giorno arrivò, e la sala fu completamente piena di spettatori della Fairy Academy e alcune classi della Flor, che aspettarono passando il tempo a chiaccherare ai loro posti finché le luci non si spensero lasciando la stanza nel silenzio.
*ANGOLO AUTRICE*
Mi sento cattiva per aver rovinato il momento a ben due coppie, ma... ormai lo sapete come sono fatta :D mi diverto a rovinare i momenti, però non mi smentisco mai, dando a loro un momento ancora più magico, degno della coppia! Quindi, aspettate a mettere fine alla mia vita u.u Vi voglio bene.
Il prossimo capitolo sarà dedicato al teatro! Ancora devo lavorarci su, quindi pazientate.
Ci sentiamo al prossimo capitolo XD
ps: ringrazio il mio amicone e l'amicona del gruppo su Facebook per avermi aiutato con la sfigaggine (?) di Loki
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