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PER GRAY

Nonostante la campanella sia suonata per la pausa pranzo, Gray continuava a rimanere con un gomito sul banco e la testa appoggiata sulla mano. Con gli occhi puntati alla finestra pensava ai fatti suoi, non facendo caso agli studenti che stavano fuori a mangiare o a chi entrava nell'edificio. Neanche sentiva i compagni parlare.

-Non vuole proprio pranzare-
Disse Gajeel mentre sgranocchiava una carota cruda e stava appoggiato al banco di Gerard.

Gray si alzò dal suo banco e uscì dalla classe, mormorando che sarebbe andato in bagno. Di punto in bianco Sting piombò dai ragazzi facendoli spaventare.

-Non può andare avanti così-
-Grazie per i tuoi suggerimenti, grande Avatar-
Lo prese in giro Natsu e quello inclinò lievemente il capo.

Non aveva capito.

-Sinceramente, non si spoglia da quando è tornato. Tutto ciò è davvero preoccupante-
Continuò Sting e i tre si guardarono non sapendo cosa fare.

-Non che sia del tutto negativo, eh-
Si intromise Rogue che, al contrario del suo fratello adottivo, era arrivato con tutta calma.

-Vero, almeno ci risparmiano denunce. Ma noi vogliamo il nostro vecchio amico-
-Fata turchina ha ragione-
Gerard lanciò un'occhiataccia verso Gajeel, che continuò a parlare.

-Dobbiamo trovare un modo per farlo sentire bene. Sereno-
-Allora credo mi sia venuta un'illuminazione-
Tutti guardarono Sting che sorrideva fiero della sua idea.

-Illuminaci-
Sfidò Natsu poco convinto del cervello di Sting e quest'ultimo iniziò a parlare.

-E se lo facessimo ubriacare? Potrebbe essere spensierato e allegro per almeno una serata-
-Farlo ubriacare?-
Domandò Gajeel come se non avesse sentito per poi riflettere sul perché non ci avesse mai pensato.

Solitamente era lui a proporre certe cose, ovviamente messe in discusso da Gerard.

-Sembra una cagata-
Continuò Natsu e Sting si sentì infelice.

Gerard si alzò in piedi con l'indice e il pollice sotto il mento e fece un sorrisetto mentre rivolgeva lo sguardo al biondo depresso.

-E invece è una buona idea!-
-Perché quando lo propongo io non lo è?-
Chiese Gajeel offeso.

Il turchino guardò l'amico come se la sua domanda avesse la risposta più ovvia del mondo, e infatti era così.

-Lo proponi in momenti totalmente sbagliati-
-Ma... okay, è vero-
-Ritornando all'argomento principale...- Prese la parola Natsu -Continuo a pensare sia un'idea sbagliata. Più che altro perché lui non accetterebbe mai di andare da qualche parte per ubriacarsi-
-Lo faremo da te-
Propose Gerard e Natsu lo guardò come se fosse impazzito.

Prima che potesse dire qualcosa, Sting gli parlò sopra e gli mise un braccio intorno alle spalle. Ovviamente stava acciaccato, dato che Natsu era seduto.

-Ci divertiremo un sacco!-
Natsu sbatté le palpebre più volte e fece due più due.

Sting a casa sua?

-Aspettate...-
-Perfetto, allora faremo tutto sta sera. Organizziamoci per le bevande-
Gli parlò sopra Gerard e Gajeel prese carta e penna per segnarsi tutto.

Natsu tentò di riparlare, ovviamente senza successo.
Gerard diede i compiti a Rogue e Gajeel di pensare alle bibite mentre Sting e Natsu sarebbero andati a casa Dragneel con Gray, senza accennare, ovviamente. Nel mentre Gerard sarebbe andato a portare Wendy al lavoro e ne avrebbe approfittato di parlare un attimo con Zeref, sperando in qualcosa di buono.
Gray rientrò in classe e poco dopo suonò la campanella. Tutti tornarono al loro posto e Natsu era rimasto ancora con la bocca lievemente aperta sa quando era stato interrotto per la terza volta. Guardò entrare Lucy in classe con le sue amiche e quella gli sorrise, ma poi mimò con le labbra se era tutto apposto.
Almeno lei lo avrebbe ascoltato.

Gray e Sting se ne stavano davanti all'entrata della scuola ad aspettare Natsu, però Gray non capiva il perché ci fosse lui. Non su erano neanche rivolti una parola, solo qualche occhiata. Sting non era uno che stava zitto e quel silenzio lo stava esaurendo. Doveva rompere il ghiaccio.

-Allora... bello stare da Natsu?-
Gray lo guardò e annuì.

Anche se non a voce, aveva comunque risposto. Era un passo avanti.

-Perché sei qui?-
Gli chiese Gray sorprendendo il compagno di classe.

-Per il tuo stesso motivo, aspetto Natsu-
-Io ci vivo con lui, per ora. Te invece?-
-Ottima domanda-
Fortunatamente si era preparato prima a questa domanda ed era a prova di sospetto.

-Dobbiamo fare una ricerca di letteratura-
Gray alzò un sopracciglio e lo guardò sospettoso.

-O mi sono perso qualcosa, o mi stai dicendo una balla-
-Perché pensi a questo?-
-Sono nella tua stessa classe e non ho sentito parlare di nessuna ricerca-
In quel momento Sting capì di essersi dimenticato di quel particolare.

-Allora... te lo sei dimenticato-
Natsu arrivò dai ragazzi insieme a Lucy e il biondo, dopo un rapido bacio sulla guancia della ragazza, circondò le spalle di Natsu.

-Pronto per la ricerca di letteratura?-
Natsu lo guardò male e si tolse li suo braccio dalle spalle.

-Ricerca?-
-Sì-
Sting fece segno con il capo verso Gray senza farsi notare.

-Oh... sì. Spero di trovare qualcosa sugli omicidi. Giusto per qualche spunto-
Natsu iniziò a camminare e i tre gli andarono dietro.

Gerard accompagnò Wendy al lavoro e ne approfittò per chiedere a Mavis se poteva parlare con Zeref. La bionda lo accompagnò in pasticceria e lo trovò ad aiutare Zera con della pasta frolla e delle formine di zucca.

-Zeref, puoi venire? Ti do io il cambio-
Il corvino alzò lo sguardo.

Non si aspettava affatto una visita da parte di Gerard, anzi, non si aspettava proprio alcuna visita. Felice di smettere di stampare biscotti a forma di zucca, andò dal ragazzo e chiuse la porta dietro di lui.

-Che vuoi dalla mia esistenza?-
Chiese Zeref appoggiandosi al muro.

-Ti volevo parlare di una cosa. Ormai sai la situazione di Gray, no? Abbiamo deciso di fare qualcosa per lui-
-E questo cosa centra con me?-
-Faremo un party da Natsu. Gradirei che non ti immischiassi, o che non torni proprio. Come preferisci-
Zeref si mise a sghignazzare e Gerard cercò di non tirargli un pugno in faccia.

-Ma che carini che siete. Gli amichetti che si preoccupano per un povero ragazzino senza speranza e spina dorsale. Che pena-
-Sta zitto!-
Gerard lo attirò a se prendendolo per il colletto della maglietta bianca per poi mandarlo contro al muro.

Mavis e Zera uscirono dalla stanza e cercarono di separare Gerard, ma la loro forza non bastava neanche a smuoverlo di pochi centimetri.

-Che fai, mi picchi?-
-Se è necessario, sì-
-Gerard, che stai facendo?-
Il turchino vide Wendy guardarlo con rabbia e lui, con uno sbuffo, si levò da Zeref.

-Wow, sei succube della nana?-
-Si vede che non sai cosa voglia dire essere fratello maggiore-
Gerard gli diede le spalle e andò verso l'uscita, ma si fermò dopo pochi passi.

-Quindi, che vuoi fare? Puoi non essere un bastardo infame per questa sera?-
Zeref distolse lo sguardo e sbuffò.

-Se proprio devo... basta che non mi trovo strane sorprese da gay-
Gerard non capì di cosa stesse parlando, allora si limitò a scusarsi con Mavis e salutare Wendy prima di andarsene.

Quando arrivò davanti casa di Natsu, Gerard inviò un messaggio a Gajeel dove dopo due minuti ottenne risposta leggendo che stavano per arrivare. Attese il loro arrivo per cinque minuti, sopportando la brezza di metà ottobre. Fortunatamente aveva una giacca addosso.
I due fratelli, compreso Lily, arrivarono con due borse colme di roba e Gerard le guardò come se fosse un oggetto non identificato.

-Mica avete preso solo alcolici, vero?-
-Sei pazzo? c'è anche del cibo-
Gli disse Gajeel mostrando delle pizze surgelate e Gerard annuì soddisfatto.

Suonarono il campanello e Natsu gli aprì. Mentre salivano le scale Gerard non riuscì a non togliersi uno strano presentimento, qualcosa che sapeva di non ricordare e che poteva essere importante. Arrivati alla porta d'ingresso, Rogue nascose la borsa dietro la schiena mentre Gerard apriva la porta lasciando passare prima Lily, che andò subito da Happy.

-Finalmente-
Esordì Natsu con un lieve sorriso sul volto.

Gray guardò di sott'occhio Sting e Natsu. Una ricerca, avevano detto. Sapeva che non era così e che gli stavano nascondendo qualcosa.

-Gray, sta sera ti tireremo su il morale-
Annunciò Natsu.

Nel mentre Gray vedeva i suoi piani serali andare in fumo, ovvero mangiare qualcosa, giocare con Happy e dormire. Invece doveva fare quello spensierato e felice? Volevano tiragli su il morale? Ci aveva provato Natsu e si sentiva già meglio, ma ancora non riusciva a darsi alla pazza gioia con i suoi amici.

-Balzo-
-Non puoi. Abbiamo organizzato tutto nei minimi dettagli-
Gli disse Gajeel con il suo solito ghigno.

Gray sospirò rumorosamente. Oltre al domandarsi che cosa avessero in mentre per lui, si chiedeva il perché ci fossero anche Sting e Rogue. Insomma, anche un sordo ceco avrebbe capito che Natsu non sopporta il biondo.

-E sentiamo, che avete in mente?-
Chiese il corvino buttandosi sul divano insieme ai due gatti.

-Primo step, cibo!-
Gajeel tirò fuori le pizze ancora surgelate dal market e Natsu perse il sorriso.

Gerard in quel momento capì cosa si era dimenticato e si diede dello stupido.
Natsu non aveva più un forno. Anche Gajeel se lo ricordò dopo un po' e subito le rimise dentro la borsa di plastica.

-Okay, primo step fallito-
-Conosco una buona pizzeria che fanno d'asporto. Potrei contattarli-
-Primo step in recupero. Grazie, Rogue-
Lo ringraziò Gajeel.

Il minore chiamò subito e ordinarono delle pizze famiglia con salsiccia piccante, vegetariana, quattro formaggi, margherita e ai frutti di mare. L'ordine sarebbe arrivato verso le 19.30 e dato che erano solo le 17, Sting propose di ammazzare il tempo con una partita a carte, ma non una qualunque.

Arrivarono le 19:30 e il fattorino della pizza suonò al campanello. Quando vide un ragazzo completamente nudo scendere con dei soldi in mano, il giovane fattorino arrossì di colpo e restò a bocca semi aperta.

-Hey, Freed! Grazie mille!-
Gli disse Natsu prendendo le pizze e dando i soldi al ragazzo, che stava ancora fermo a guardare mentre il rosato andava verso il portone.

Non riusciva a distogliere lo sguardo dal suo lato B in bella mostra e non riusciva a realizzare che Natsu aveva appena pagato con i soldi del monopoli. Guardò la prima finestra a destra del secondo piano, notando con soddisfazione che non era il solo ad essere nudo o quasi nudo. Andò a pensare che sembrava fosse un'orgia gay e, in tutta sincerità, non gli sarebbe dispiaciuto affatto essere lì in mezzo.

Zeref finì il turno di lavoro e quando uscì vide Wendy parlare al telefono.

-Nessun problema, sul serio. Non mi va giù che ti debba disturbare per me. E poi non è lontano, posso cavarmela-
Wendy sembrò non dare il tempo di rispondere che riattaccò.

Si accorse solo dopo della presenza di Zeref e lo salutò con un cenno del capo e un sorriso sulle labbra prima di andarsene.
Restò qualche secondo fermo a guardarla prima di decidersi di andarsene a casa, ma qualcuno non era della stessa opinione.

-La lasci tornare a casa da sola? Che razza di uomo sei?-
Lo sgridò Zera con le braccia incrociate al petto, ferma allo stipite della porta.

-Mica è una bambina-
-E' una ragazza-
Anche Mavis si era messa in mezzo, facendo sbuffare il corvino.

-Un vero uomo non lascia una ragazza andare a casa da sola di notte-
-Ti ci metti pure tu?-
Chiese Zeref guardando Elfman con un sopracciglio inarcato.

Aries arrivò per ultima e lo guardò con degli occhi così luminosi e teneri da fargli venire la nausea. Si arrese ai loro sguardi tutti diversi e corse da Wendy, mormorando imprecazioni.

-Nana, aspetta!-
Wendy si era fermata di colpo e si girò verso Zeref, sorpresa nel vederlo rincorrerla.

Quando disse la frase "ti accompagno a casa", pensò che qualcuno lo avesse drogato o ricattato. Zeref si stava offrendo? Si trovò a pensare, sapendo che di sicuro non era di sua spontanea volontà e infatti lui lo confermò. Wendy sorrise per quel gesto non del tutto di cuore e gli disse di andare pure a casa. Per un momento Zeref pensò di andarsene, ma non molto lontano da loro scorse due uomini con il doppio dell'età di lei guardarla come se ne fossero attirati. Wendy si aspettava che cambiasse via per andarsene a casa, invece era rimasto a camminare al suo fianco con le mani nelle tasche.

-Guarda che non sei costretto-
Gli ricordò lei e quello fece un gesto di spalle.

-Tanto non ho nulla da fare-
Anche se non lo dava a vedere, Zeref ci teneva a farla tornare a casa incolume.

Mentre camminavano il ragazzo notò che i due non li stavano seguendo, potendo così stare più tranquillo una volta che sarebbe arrivata a casa.

-Dopo che farai?-
Chiese Wendy attirando l'attenzione di Zeref.

-Ciò che avevo in programma. Torno a casa-
-E... poi?-
Zeref aveva capito dove volesse arrivare.

Dubitava di lui? Probabile, e non gli dava colpe per questo.

-E poi starò sul divano a guardarmi un film-
Wendy sembrò soddisfatta della risposta.

Quando arrivarono a casa Fernandes, Zeref gli raccomandò di chiudersi per bene a chiave e Wendy, ridendo per quel comportamento così insolito da parte sua, gli rassicurò che lo avrebbe fatto.

-Notte, nana-
Zeref si allontanò dalla porta, ma Wendy non si era levata dallo stipite della porta.

-Sai...-
Il corvino si fermò e guardò la ragazza.

Gli stava ancora sorridendo, ma era diverso da quello di prima e non riusciva a capire cosa lo rendeva tale.

-Stai cambiando-
Wendy chiuse la porta e Zeref si ritrovò a guardare la porta bianca.

"Io... starei cambiando?"

*Angolo autrice*
Non sono felice... no. Il mio piano era mettervi tutta la serata in questo capitolo, ma si stava facendo troppo lungo e poi non ricordo una cosa essenziale. La cosa positiva è che avrò tagliato più di mille parole, quindi metà capitolo è già pronto. Spero vi abbia divertito questo capitolo. Ci si vede! Buona notte a tutti e auguri per chi fa gli esami.

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