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LA VILLA HEARTFILIA

Gerard chiese a Mira se poteva dare una controllata a Wendy mentre Natsu passò a casa per dare da mangiare a Happy. I ragazzi andarono alla stazione centrale e si misero a guardare i tabelloni per gli orari del treno diretto a Fiore.

"se prendiamo quello più veloce ci mettiamo 4 ore"

"E quand'è?"
"Alle 20"
Disse Gray guardando il tabellone

"così arriveremo troppo tardi, piuttosto prendiamo il treno delle 15, così arriveremo per le 20"
"Juvia è più intelligente di te, Gray"
"S-sta zitto fiammella! io ho pensato anche per te e Gajeel!"

"Ma che carino!"
"smettila con questa voce femminata!"
Si lamentò Gajeel per la voce del rosato

"come mai tutta questa preoccupazione?"
Chiese la scarlatta

"Perché soffrono i mezzi"
"e non possono prendere una pastiglia?"

"sono dei casi così disperati, che neanche le pastiglie possono farli stare bene"
"allora cercate di stare bene in queste 6 ore"
"ce la metteremo tutta! Giusto, ferraglia?"
"Giusto, carbonella!"
Non fu così

Durante le 6 ore, i due continuavano a esporsi al finestrino del treno pronti  a vomitare da un momento all'altro con aggiunta di bava alla bocca mentre gli altri 4 li guardavano con pietà.

"GRAZIE, SIGNORE!"
urlò Natsu uscendo fuori dal treno insieme a Gajeel

"6 ore di treno, ma ne varrà la pena"
"Giusto Gajeel, ma dove sarà la loro casa?"

...

"IDEA!"
Disse all'improvviso Gray

"Spara"
"chiediamo in giro"
"Quello era ovvio!"
Rispose Gerard guardandolo con un sopracciglio inarcato

"Ma nessuno l'ha detto"
"beh... è vero..."
"Prima passiamo a mangiare qualcosa e a chiedere in giro, poi pensiamo ad un piano"

Propose Erza e tutti acconsentirono
Scoprirono che la famiglia Heartfilia era situata in una villa su una collina e quindi, per non sprecare troppo tempo, decisero di mangiare in una trattoria nelle vicinanze, dove pensarono anche a un piano per entrare dentro la villa.

"ricapitoliamo, Natsu penserà a Lucy, Gajeel a Levy, Gray e Juvia penseranno a distrarre la sicurezza e il padre mentre io e Gerard penseremo a controllare all'esterno. Tutto chiaro?"
Disse Erza con un foglio e una penna in mano

"chiarissmo! ma ora andiamo"
"Aspetta Natsu!"
"Che c'è ancora?!"
"Dobbiamo cambiarci"
Disse la scarlatta incrociando le braccia la petto

"E perché?"
"Abbiamo la divisa scolastica, ci riconoscerebbero subito"
"Non ci avevo pensato"
"Tu non pensi mai a niente, è diversa la cosa"
"Sta zitto Granita! e mettiti qualcosa, siamo in un luogo pubblico!"
"cosa... ops"
"Che idioti..."
Disse Juvia mettendosi una mano in faccia

Prima che i ragazzi partissero...

Le ragazze arrivarono in aereo porto, presero il primo volo per Fiore, in prima classe, per poi arrivare alla villa dopo 2 ore e Lucy fu subito preparata dalla servitù per ricevere suo padre.

"Lu-chan..."
"Andrà tutto bene, non permetterò a mio padre di toglierci la nostra libertà, e quando tutto sarà finito, scapperemo via"
la turchina annuì debolmente e Lucy seguì i servi che la portarono nell'ufficio del padre.

Pov Lucy

Entrai in ufficio e, come immaginavo, mio padre non mi guardò neanche e continuava a fare il suo lavoro.

"Spero tu sappia il perché sei qui"
disse dopo alcuni minuti

-neanche si degna di chiedere della salute di sua figlia-

"Inizi così un discorso?"
"E come dovrei iniziarlo? non abbiamo tempo per le minime cose"

-Quindi io sarei una minima cosa... iniziamo bene-
Mi ribolliva il sangue dalla rabbia ma cercai di non dire nulla

"Capisco... ma cosa ti fa pensare che io accetti di sposarmi con un completo sconosciuto?"
"Infatti non te l'ho chiesto, è una cosa che devi fare. I preparativi sono già stati fatti, ti sposerai domani"
"Domani? tu sei impazzito!non sposerò mai un uomo che non conosco!"
"Piano con le parole, signorina! Oramai è tutto pronto, e tu non scapperai più come hai fatto 3 anni fa con la tua amichetta"
"la mia amichetta, come la chiami tu, fa parte della famiglia, la mia famiglia!"
Dissi alzando il tono della voce

"Lucy Heartfilia! Se non obbedirai ai miei ordini, manderò la tua amica in una famiglia di un'altro continente! è questo che vuoi?"
Mi bloccai senza riuscire a ribattere e strinsi i pugni.

Ormai ero completamente con le spalle al muro. Non potevo più ribellarmi, e se lo avessi fatto, Levy se ne sarebbe andata per sempre dalla mia vita.

"Tsk... okay, obbedirò"
"Quando vuoi sai essere ragionevole. Capricorn!"
La guardia del corpo entrò nella stanza e fece un inchino

"Porta Lucy in camera sua e chiudila a chiave! non deve stare con nessuno!"
"Sì signore!"
Capricorn mi portò in camera e mi chiuse a chiave. Mi guardai in tono, presi al prima cosa che vidi e la scagliai a terra.

Presi vasi, quadri, gioielli, speccgi, tutto ciò che poteva essere rotto li feci a pezzi per calmare la mia rabbia e ci riuscì, da una parte.
Mi misi seduta sul pavimento con la schiena appoggiata alla parete e ammirai il mio capolavoro.

"Scusami, Levy-chan..."
Sussurrai facendo scendere calde lacrime che mi rigarono il volto.

POV LEVY

"Signorina Levy, l'accompagno nella sua camera"
Mi disse una serva dai capelli rosa

"Ti ringrazio, Virgo, ma potrei andare da Lucy?"
"Purtroppo non mi è permesso accontentarla"
-lo immaginavo...-

"Allora potrei stare in biblioteca?"
Virgo acconsentì e mi chiuse a chiave nella stanza sommersa da migliaia di libri di ogni genere

"come può un padre fare una cosa del genere?"
Dissi guardandomi in giro.

Tutto era rimasto come 3 anni prima, anche quel profumo irresistibile dei libri, che tanto mi faceva impazzire.
Presi un libro e mi sedetti al tavolo

-mi sento così inutile per Lucy... sono solo brava a scuola e a leggere libri, per il resto sono una vergogna. Non riesco neanche a farmi valere per Lucy, la mia unica famiglia-
Pensai mettendomi le mani tra i capelli

"sono pessima! non posso neanche definirmi una sua parente!"
Mi fissai sulla copertina del libro e ricordai che me lo lesse Layla quando io e Lucy eravamo piccole.

Lo presi tra le mani e sfogliai le prime pagine, ricordando quei momenti come se fossero stati il giorno prima.

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FLASHBACK

Ero in camera mia ed era notte. Non riuscivo ad addormentarmi, perché fu proprio quel giorno che venni adottata dalla famiglia Heartfilia. Lucy tentò in tutti i modi di farmi avvicinare a lei ma io mi arretravo ogni volta che tentava, e questo perché avevo paura ed ero triste. Quando ero all'orfanotrofio avevo solo 6 anni, tutti mi evitavano ed ero considerata diversa, ma c'era un bambino che era evitato come la peste, pure le suore cercavano di non stargli vicino e tutto perché pensavano fosse dannato per i suoi occhi rossi. Con quel ragazzo riuscì a farci amicizia e non era assolutamente cattivo, anzi... aveva un animo buono, però, un giorno non molto lontano, Layla e Guilde Heatfilia fecero domanda di adozione e scelsero me. Da quel giorno, lui non mi parlò e mi evitò, e quando me ne andai, quel bambino mi guardò come se non gli facesse ne caldo e ne freddo. Ci restai molto male e non riuscivo a dimenticare quell'espressione indifferente.

Sentì bussare alla porta e io diedi il consenso di aprire.
Appena la porta si aprì vidi Lucy e dietro sua madre Layla con un libro in mano.

"Va tutto bene, Levy-chan?"
Mi chiese sua madre e io annuì

"Che ne dici di sentire una storia? è molto bella, parla di una storia d'amore tra una principessa e un povero"
La storia mi incuriosì e io decisi di ascoltarla. Lucy si mise sul mio letto, sotto le coperte azzurre, e ascoltammo Layla leggere la storia con una voce così candida che sembrava una melodia stupenda.

Quella notte, io e Lucy ci addormentammo insieme e finalmente pensai di aver trovato qualcuno che mi voleva davvero bene.

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FINE FLASHBACK

Sentì qualcuno suonare al campanello e io mi distrai dalla lettura.

-Ma chi è il pazzo a suonare alle 21:30 di sera? ma aspetta... Ho letto per tutto questo tempo?-

"Signore, la prego! La mia RAGAZZA sta male!"
Disse un ragazzo che sembrò sottolineare la parola ragazza.

-Questa voce... Gray?-

"Non ce la faccio più, sto malissimo!"
-Juvia? Ma che ci facevano qui? Come Cavolo sono riusciti a trovarci? sicuramente Juvia gli avrà raccontato tutto-

"Cavolo, questa stanza è enorme e piena di libri!"
"sì, hai ragione... aspetta, GAJEEL???"
"Sorpresa di vedermi?"
"Gajeel..."
"Anche io so il mio nome... Ti sei incantata?"
Non potevo crederci, lui era qui, d'avanti ai miei occhi

"GAJEEL!!"
Gli saltai addosso e lo abbracciai

"Sono così felice di vederti!"
"Anche io lo sono, mio piccolo Koala"
"Koala?"
"Sì, ti sei appesa su di me, proprio come un Koala"
Mi staccai da lui rimettendo i miei piedi a terra e mi feci spiegare come avevano fatto a trovarci

"Gajeel... volevo scusarmi con te per non averti mai detto niente di me"
"Ma io lo sapevo già"
"Sì lo so, hai tutto il diritto di arrabbiart... che? lo sapevi?"
"Sì... sono io a dovermi scusare con te"
"Ma di che parli? e come lo sai?"
Gajeel sospirò e mi guardò negli occhi

"Levy, so da sempre che sei stata adottata da questa famiglia e lo so perché te ne sei andata d'avanti ai miei occhi e io ho fatto finta di fregarmene"
Cerai di capire le sue parole e poi mi ritornarono in mente quei ricordi un po offuscati, quando me n'ero andata dall'istituto. Ricordai quegli occhi rossi e lì non volevo crederci, mi rifiutavo di credere.

"Tu... eri quel bambino dagli occhi rossi?"
"Sì... ero io... quel giorno ho fatto una grande cazzata, e me ne sono pentito così tanto che mi facevo schifo da solo.
Ho sempre desiderato incontrarti di nuovo, di poter parlare con te e di poter vedere quel sorriso. Sei stata tu a riportarmi verso la luce, e quando ti ho vista quel giorno, di 3 anni fa, ti ho riconosciuta grazie al tuo sorriso e ai tuoi capelli turchini e sbarazzini, solo che non sono mai riuscito a dirtelo che ero io quel bambino, perché quel giorno ti ho fatta soffrire. Non potrei mai dimenticare quello sguardo"
Restai a fissarlo incredula.
Per anni ho sempre pensato che non mi ha mai voluto bene e invece adesso vengo a scoprire che non era così.

"Quindi... A te importava di me...?"
Chiesi con la testa china

"Certo, più di ogni altra cosa"
Mi venne sa sorridere e subito mi fiondai sulle sue labbra.

"Cosa... Non sei arrabbiata?"
"Ma cosa dici?! Per fortuna mi sono sempre sbagliata, e sono così felice di sapere che la prima persona a cui ho voluto bene eri tu! Grazie per essere stato sempre con me, anche se per poco tempo"

Gajeel mi abbracciò e ci demmo un altro bacio... Okay, più baci.

"Gajeel..."
"?"
"Da dove sei entrato?"
"Dalla finestra, ma adesso non è importante"
"Invece , dobbiamo andare a prendere Lucy"
"Ci sta pensando fiammella"
"Gajeel..."
"Che palle! Okay, andimo"
Ci girammo verso la finestra e vidimo il putiferio.
Stava piovedo molto forte con aggiunta di tuoni e noi non ce n'eravamo accorti.

"Che peccato, sta piovendo! Ci appartiamo qui?"
"Gajeel! Non va affatto bene! Lucy ha paura dei tuoni!"
"Te l'ho detto, c'è Natsu con lei"
"Ma lei è in camera sua ed è al piano più alto della villa. Come fa a sapere dov'è?"
"Ghihi! Lui ha un udito che fa invidia ad un cane, figuriamoci se non la trova, quindi, tranquilla"
Mi rassicurò Gajeel sorridendomi.

"Va bene, allora mi fido"
"Bene, quindi adesso..."
"Adesso andiamo da Gray e Juvia, Gajeel!"
Gerard sbucò dalla veranda della finestra e io rimasi più che sorpresa. Era completamente fradicio per la pioggia e guardava Gajeel con uno sguardo che non repliche

"Certo! Anche io avevo in mente quello..."
-porco cribbio!-
Pensò Gajeel maledicendo il turchino

Pov Lucy

Mi ero addormentata sul letto e quando mi svegliai era già buio.
Scesi dal letto e per poco non schiacciai qualche coccio di vetro o di vaso. Decisi di dare una pulita in giro finché non sentì un tuono che mi fece scappare un urlo.
La finestra era aperta e la pioggia iniziò ad entrare nella stanza.
Mi diressi verso la finestra con le gambe che mi tremavano, ma un altro tuono me lo impedì. Mi misi in ginocchio e mi presi la testa tra le mani. Continuavo a tremare e a ricordare mia madre. Sapendo che morì proprio nella sala di questa casa, mi faceva sentire così male da non riuscire più a parlare.
Ricordai le parole di mia madre quando da piccola avevo paura del buio

" Non devi più aver paura, ci sono io con te e non ti abbandonerò per nessuna ragione"

Così mi diceva, mentre mi accarezzava la testa e mi abbracciava, proprio come Natsu quel giovedì. Anche lui mi disse quelle parole, ma come mia madre, anche lui è sparito dalla mia vita. Tutti e due mi avevano detto che non dovevo aver paura, perché c'erano loro con me, ma in realtà non ci sarà mai nessuno.
Sentì qualcosa di caldo e bagnato avvolgermi e la testa appoggiata a qualcosa di morbido, anche esso bagnato..
Alzai di poco la testa e vidi una sciarpa bianca a me conosciuta e dei capelli rosa.

"Te l'ho detto che non ti avrei mai abbandonata"

*ANGOLO AUTRICE*
Eccomi gente! Com'è? Il punto della storia mi è venuta sul momento e ho pensato che non fosse stata male. Poi spegheró meglio il passato di Levy e Gajeel con un capitolo a parte, magari una specie di speciale...(?) ma , chiamiamolo così!
Se vi piace la cosa di Gajeel e Levy lo faccio, se no lascio così com'è e amen :D
Adesso vado a dormire, Buona notte a tutti XD
Vi Vi Bi con tanto Love!❤ ლ(́◉◞౪◟◉‵ლ)












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