IRIDI ROSSE
Per i due era come se il tempo si fosse fermato.
Lo sguardo di uno era impresso su quello dell'altro, ma nessuno si decideva a parlare, lasciando che i ricordi persuadessero le loro menti.
Flash Back
Ancora una volta Gajeel era stato scoperto a rubare in un negozio e sua madre dovette pagare per coprire i danni del figlio.
"Gajeel. Quante volte ti ho detto e ripetuto che non si ruba?"
Lo rimproverò una donna dai capelli castano scuro legati in una coda con dei ciuffi che ricadevano ai lati del viso pallido e sciupato con un paio di iridi rosso ambrato.
Ormai non era più una novità che il figlio veniva sorpreso a rubare, ormai lei ci stava perdendo le speranze a furia di ribadire le stesse cose, tanto il ragazzo non l'ascoltava mai e faceva di testa sua.
Appena la donna e Gajeel rientrarono in casa, lui se ne andò in camera sua e si chiuse a chiave, potendo così sfogarsi e insultandosi per essersi fatto beccare un'altra volta.
Quando suo padre era vivo odiava sua madre per aver lasciato il marito a neanche un'anno dalla sua nascita, per poi andare con uno della compagnia del padre e fare un figlio. Ma tutto cambiò da quando suo padre venne a mancare e sua madre si ammalò gravemente a tutti e due i polmoni. Per Gajeel fu come un obbligo a doversi prendere cura di lei, ma non riuscì mai a fare niente, vedendola giorno dopo giorno andare a peggiorare.
"Che cosa credevi di fare, Gajeel?"
Dall'altra parte della porta vi era appoggiato il fratello minore, odiato tutt'ora da Gajeel, ma il sentimento era reciproco.
"Vattene, Rogue! non voglio sentire nessuno"
"E quando mai senti quello che ti dicono gli altri? Ti rendi conto che per le tue bravate la mamma non può pagare le cure mediche?"
"Sta zitto!"
"no che non sto zitto! è colpa tua se sta morendo!"
Gajeel aprì la porta della camera e si avvinghiò contro il fratello.
I suoi occhi diventarono ancora più rossi e minacciosi a ogni pugno che sferrava contro il corpo del ragazzo, facendoli procurare dei danni.
"Smettetela!"
Urlò la madre separando i due corvini.
Per un momento aveva l'istinto di colpire anche lei, ma appena vide il suo viso e pensò alle parole del fratello, si liberò dalla presa di sua madre e corse verso la porta di casa.
"Aspetta, Gajeel!"
Tentò di fermarlo la madre prima che varcasse la soglia e sbattere la porta con violenza.
"Tsk, stupido idiota... era meglio se non fosse mai nato"
Rogue si beccò una sberla dalla madre, lasciandolo un po sbigottito mentre le guance di lei iniziarono a rigarsi per le lacrime.
"Non dire mai più una cosa del genere! voi due siete la cosa più bella che mi sia capitata"
Disse la donna accarezzando il volto del minore per poi alzarsi e prendere il suo giubbotto
"Vado a cercare tuo fratello, intanto aspetta qu...i...."
Il fisico della madre cedette e cadde a terra d'avanti agli occhi del figlio, che continuava a chiamarla in preda alle lacrime non sapendo cosa fare per lei.
Intato, Gajeel se ne stava su un albero continuando a pensare a quello che era successo e alle parole del fratello
-ha ragione, è solo colpa mia-
Pensò Gajeel portandosi le gambe al petto e nascondendo il viso dietro ad esse.
Dopo svariati minuti, si sentì in lontananza una sirena di un'ambulanza e il corvino iniziò a preoccuparsi.
Mentre correva, sperava che si fosse fatto un pensiero sbagliato e che quell'ambulanza non fosse per sua madre, ma appena girò l'angolo della via dove abitava, vide dei dottori che portavano fuori da casa sua una persona su una barella e un lenzuolo sopra.
Un dottore si avvicinò a lui E gli chiese se abitasse qui.
Gajeel annuì.
Non aveva forza di parlare.
"Tua madre... È"
"NO!"
Urlò il ragazzo senza lasciar finire di parlare il dottore
"Mi dispiace..."
"L-lei non può essere m-morta!"
Disse Gajeel singhiozzando
Il dottore lo abbracciò per dare conforto e Gajeel iniziò a piangere.
-Rogue...-
Pensò Gajeel ricordando che era a casa e che aveva assistito di prima persona alla morte della madre.
Si staccò dall'abbraccio del dottore e corse in casa, ritrovandolo in sala rannicchiato in un angolo con le lacrime agli occhi e due dottori che cercavano di consolarlo.
Appena Rogue vide Gajeel, le sue iridi diventarono più rosse e ristrette. Il minore andò contro di lui, facendolo cadere sul pavimento freddo per poi prenderlo a pugni con tutta la forza che aveva in corpo.
"È MORTA PER COLPA TUA! TI ODIO, GAJEEL! TI ODIO!"
Gajeel non reagì ai suoi colpoi e tanto meno a difendersi, perché anche lui pensava che era colpa sua.
I dottori staccarono il minore dal ragazzo e lo allontanarono, mentre Gajeel venne medicato e pulito dal sangue che gli scendeva dal naso e dal labbro rotto.
Dopo il funerale della madre, i due fratelli vennero portati in un orfanotrofio, ma Rogue non ci restò per molto.
Venne adottato dalla famiglia Euclife, amici del padre di Rogue.
"Addio... Gajeel"
Mormorò prima di andarsene, ma Gajeel riuscì a sentire le sue parole e pensò che era meglio così, che lui non stesse più nella sua vita e che non dovevano più vedersi, ma il destino volle tutt'altro.
FINE FLASHBACK
"Che qualcuno si decida a parlare!"
Spezzò il silenzio Natsu e Lucy lo rimproverò
"Abbi un po di tatto, Natsu!"
"Non c'è bisogno di parlare, tanto che ne stavamo andando"
Rogue diede la palla alla turchina e si girò per andarsene insieme al suo amico
"Aspetta, Rogue"
"Non voglio sentirti e tanto meno parlare con te, facciamo come se non ci fossimo mai visti"
"Non dire cazzate!"
"Non sono cazzate, e poi quale sarebbe il problema? Tanto tu odi me, e la cosa è reciproca. Andiamo, Sting"
Il biondo annuì e se ne andarono dall'altra parte della spiaggia.
Gajeel prese le sue cose e si incamminò per andarsene all'hotel
"Gajeel..."
Lo chiamò la turchina
"Stai bene?"
"S...sì... Io me ne torno in camera, voi divertitevi"
Levy non volle insistere, come tutti gli altri, lasciandolo andare in camera.
Dopo un paio di ore si sentì bussare alla porta della stanza 110 e Gajeel diede il permesso di entrare.
"Ciao... Come stai?"
Chiese Levy visibilmente preoccupata
"meglio..."
"Ne vuoi parlare?"
"No"
La turchina si rattristì e Gajeel sospirò
"Non ne ho voglia, ma potrebbe farmi bene..."
Essa fece un lieve sorriso e si sedette al suo fianco, notando la presenza di Happy sulle gambe del corvini.
"I gatti tengono compagnia più di quanto immaginassi... Non sarebbe male averne uno"
"E perché non te lo prendi?"
"Non ho i soldi, è già tanto se riesco a pagare le spese"
Disse Gajeel mentre giocava con le zampe di Happy
"E come fai a prendere dei soldi?"
"Lavoro in una ferramenta. Invece te e Lucy?"
"Ecco..."
La turchina si fece rossa e Gajeel pensò di tutto e di più
"Oddio... Fai la spogliarellista in un night club?"
"Ma che... No! Non è così... Impuro!"
"Allora lavori in un sexy shop?"
"Neanche!"
"Mmmh... Peccato!"
"Pervertito!"
Disse Levy dandogli una pacca sulla spalla
"Edda, lasciami fantasticare. Ghihi! Ma allora che fai di così tanto imbarazzante?"
"La maid!"
Ci fu un piccolo silenzio.
Gajeel non sembrò mostrare emozioni, mentre Levy assunse un colorito indecente
"Levy..."
"S... sì?"
-spero non sia deluso-
Pensò la turchina facendo fatica a guardarlo negli occhi
"Ti prego, mettiti il vesto da Maid e limoniamo!"
"Ma che..."
"Lo so che non ce l'hai qui. Quindi, appena torneremo a Magnolia, vieni a casa mia con il completo. Mi tratterrò dal non farti altre cose, perché solo immaginarmi te vestita da maid mi fa impazzire! Figuriamoci quando ti vedo, ghihi!"
"PERVERTITO!"
"è quello che mi riesce meglio, ghihi!"
Disse Gajeel fiondandosi sulle labbra della ragazza.
Levy non si tirò indietro, ma sapeva perché stava facendo così e, con malavoglia, si stacco dal corvino che borbottò.
"Gajeel"
"Sì?"
"Dobbiamo ancora parlare"
"Ma lo abbiamo fatto"
"Gajeel!'
"Okay..."
Si rimisero composti e il corvino ritornò a giocare con le zampe di Happy
"Ti ricordi quando ti ho raccontato di avere un fratello e della morte di mia madre?"
"Sì..."
"Ecco... Rogue è mio fratello, di madre. Pensavo che non lo avessi più rivisto... E a me andava bene, non merito di aver a che fare con la sua vita"
"Gajeel, ancora pensi che sia colpa tua?"
"Sì, non ho mai pensato che non fosse colpa mia, neanche quando ne abbiamo parlato sei anni fà"
Gli disse lui senza staccare gli occhi da Happy
"Ma non è stata colpa tua! Tua madre aveva un tumore ad entrambi i polmoni. La possibilità di sopravvivenza erano pari a zero, quindi non darti colpa di qualcosa che non hai fatto"
"No, Levy, se si fosse curata sarebbe resistita più a lungo! E non avrebbe assistito a una zuffa come ultimo ricordo!"
Quell'ultima frase la disse con un tono di voce più alto e tremolante.
Levy, non sapendo cosa dire, lo abbracciò e Gajeel appoggiò la testa sulla sua spalla, lasciandosi accarezzare da quelle piccole mani che sembravano quelle di un angelo.
Agli occhi di Gajeel, Levy era in tutto e per tutto un angelo. Il viso, la dolcezza, la gentilezza e la bellezza. Ogni cosa. Invece lui cos'era? Se lo chiedeva spesso quando era con lei, paragonandosi a un mostro, un diavolo, infatti si chiedeva il perché lei stesse con lui.
"Gajeel"
I suoi pensieri vennero interrotti dalla voce della turchina e lui rispose con un gemito
"Posso farti una domanda?"
"Dimmi"
"Vorresti... Parlare con Rogue per migliorare il vostro rapporto?"
Gajeel non rispose subito e pensò a cosa rispondere.
"Boh..."
"Come boh"
"Non lo so! Non ho mai avuto un buon rapporto con lui, senza tralasciare che io sono stato il primo ad odiarlo"
"Non credi sarebbe un ottimo motivo per parlarci?"
Gli fece notare la turchina
"Ma se lui non vuole neanche vedermi! E poi è meglio così, senza di me la sua vita è più serena"
"Può anche essere, ma lui si è fermato al Gajeel di una volta e non quello di cui mi sono innamorata"
Levy diventò un po rossa, ma il corvino apprezzò quelle parole e l'attirò a se per darle un bacio
"Ci penserò, te lo prometto"
La turchina annuì e si appoggiò al suo petto con un lieve sorriso
"Non traumatizzatemi Happy con i vostri giochetti"
Disse Natsu entrando in camera, seguito da Gerard, Gray e Romeo
"Tranquillo, gli ho tappato gli occhi, ghihi!"
Levy tirò un pugno sulla spalla del corvino e quest'ultimo iniziò a prenderla in giro
"Che moscio"
"Vuoi che ci riprovi?"
"O no! Ti prego, soffro il solletico"
Scherzò il corvino
"Anche sulla faccia?"
"Vuoi coccolarmi, per caso?"
"Poi voglio vedere come ti piacciono le coccole, ma adesso vado dalle ragazze. Ah! Dimenticavo, dove stiamo a cenare?"
"Mangiamo qui"
Disse Gerard buttandosi sul letto
"Okay! Allora a dopo"
La turchina andò in camera sua e si preparò per la cena.
Finito di mangiare, la turchina propose di uscire a fare un giro per il paese, ma l'unica che si offrì fu Lucy.
"Aspettate, meglio se vengo anche io con voi, così sono più tranquillo"
Si offrì il rosato che fu ben accetto. L'obiettivo di Levy non era vedere il paese, ma quello di riuscire a incontrare il fratello minore di Gajeel. Rogue.
*ANGOLO AUTRICE*
Ciao gente!
Ho pubblicati prima del solito!
Amatemi u.u
*grilli*
Okay, spero non mi vogliate rintracciare per uccidermi, perché ho costruito un nascondiglio apposta! (●'∀`●) muahahahah!
Adesso vado, che sono ancora a scuola e oggi devo stare tutto il giorno fuori per i colloqui. A proposito, se non rispondo è perché mia madre mi ha uccisa o menata fino a farmi diventare un vegetale!
Spero che vada bene...
Ciao a tutti XD
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