HALLOWEEN ALLA FAIRY ACADEMY
La notte più tenebrosa dell'anno ormai era alle porte con tutte le preparazioni. Alla Fairy Academy tutti stavano lavorando per rendere quella notte indimenticabile. Lavorarono sui pupazzetti a fantasma, appesi in tutta la scuola e alla cancellata. Fecero anche le zucche, messe all'entrata della scuola e nei corridoi. Come alla festa della scuola, anche questa volta avevano allestito delle bancarelle a tema e in fine misero lo striscione con scritto: Festa di Halloween Fairy Academy. In più il grande evento di quella sera non era il concerto, ma una sfilata di costumi.
-Quindi avete deciso di fare la dama in pericolo e Dracula?-
Rose, bella sorridente, appoggiò i gomiti sul tavolo e guardò suo figlio Natsu.
-Esatto. Che te ne pare?-
-Un tema stupendo. E te, Gray?-
Chiese lei passando lo guardo da suo figlio al ragazzo a petto nudo.
-Io e la mia ragazza abbiamo avuto in mente di fare Batman e cat woman. Anche se lei non era molto propensa ad accettare-
Rose si mise a ridere e si mise ad accarezzare Happy, che stava appisolato sulle sue gambe.
Era felice di aver ricevuto la visita di suo figlio, e lo era ancora di più per aver portato il suo amico. Avrebbe però voluto incontrare Lucy, ma da quello che le aveva detto Natsu, stava lavorando più del solito insieme alla sua amica, nonché ragazza di Gajeel. Anche Natsu avrebbe voluto lavorare, ma da la cuoca della MuMu era tornata non lo chiamarono più. Poteva solo andare lì come cliente e gustarsi con Gajeel la vista delle loro ragazze in tenuta da maid, ma quando il capo, nonché anche preside della scuola fiore, si presentava da loro per salutare Natsu, quest'ultimo cercava sempre di andarsene via prima. Però era felice. Almeno non era un pervertito a gestire la caffetteria.
-Ho sempre amato la coppia Batman e cat woman. Se non mi portate delle foto sono guai per entrambi-
-Tranquilla, mamma. Abbiamo l'addetto alle foto e se vuoi te ne faccio stampare una di gruppo-
-Sì, ti prego!-
L'entusiasmo della donna fece ridere sia Natsu che Gray.
Iniziava a fare tardi e i due dovevano ancora finire i costumi per la festa, così Natsu prese in braccio Happy e andarono verso la porta d'ingresso, salutando entrambi con un bacio sulla guancia la signora Dragneel.
-Ah! Natsu-
Il ragazzo si fermò sulle scale e guardò sua madre.
-Per caso... ci sono novità?-
Chiese lei con un tono che a Natsu pareva timido.
Quello inclinò la testa leggermente e corrugò appena la fronte.
-Ne abbiamo parlato prima-
-Sì, però mi chiedevo se ti fossi... ecco... dimenticato qualcosa-
Natsu capì a cosa si riferisse e distolse lo sguardo dal suo.
Non voleva che lei lo sapesse. Natsu non poteva rischiare di vederla stare male ancora e trovarla nuovamente in lacrime.
-No... niente di nuovo-
Natsu scese le scale e Gray gli andò dietro, senza commentare.
Rose chiuse la porta e si appoggiò ad essa, poi guardò il comodino della sala e rivolse il suo sguardo su una foto in particolare dove ritraeva lei con suo marito, ormai defunto, e i suoi due adorati figli. Era abituata a vederla girata quando Natsu veniva a trovarla, ma perché adesso non lo aveva fatto? Questa era la domanda che continuava a porsi Rose. Avrebbe potuto pensare che si fosse dimenticato, ma fin da quando Zeref se n'era andato da casa non faceva altro che girarla, quindi escluse quella teoria fin da subito.
"Che cosa mi nascondi?"
Finalmente arrivò il grande giorno, per così dire. Erza e Mira stavano all'ingresso della scuola con i cancelli chiusi che guardavano fiere tutta la gente che era venuta per il loro festival. Mira guardò l'ora e accennò un sorriso.
-Erza, sono le diciotto-
La scarlatta incurvò il lato del labbro verso l'alto e si schiarì la voce.
-Finalmente è ora della festa! Pronti?-
Ovviamente i sì belli sonori non si fecero attendere.
Le due si guardarono ed entrambe aprirono i cancelli della scuola.
-Allora, benvenuti alla Fairy Academy! Mi raccomando, non andate via prima della fine della festa se non volete perdervi la gara di costumi-
E con questo, le ragazze fecero largo agli ospiti dando ufficialmente inizio alla festa di Halloween.
Le attrazioni della serata erano: Il Witch coffee, la casa stregata, le bancarelle a tema e in fine la sfilata alle 21.
Il Witch Coffee era ancora più grande di quelli della festa della scuola, infatti avevano sfruttato sia la cucina per le lezioni, sia la sala da ricevimento, grande quanto tre aule normali di scuola e a gestirlo erano in dieci: Lucy, Natsu, Gray, Loki, Levy, Sting, Aries, Lisanna, Freed ed Evergreen.
La struttura della Horror House non era poi così diversa, ma quella sera, con gli elementi che avevano, sapevano di averla resa più spaventosa. Coloro che avrebbero spaventato i poveri sventurati erano: Gajeel, Juvia, Miverva, Erza, Elfman, Bixlow e Bisca. All'inizio doveva partecipare anche Laxus, ma riuscì a scamparla grazie al suo amico Bixlow, che prese il suo posto.
In fine c'erano le bancarelle a tema, dove ovviamente non poteva mancare Cana con i suoi Takoiaky. Oltre a lei c'era anche la bancarella di Gerard e Wendy, dove avrebbero presentato dei dolci della pasticceria di Mavis. Un po' di pubblicità non avrebbe guastato e almeno così Mavis poteva chiudere per quella sera. Dopo di che c'era la bancarella di Rogue e Yukino. La ragazza truccava i bambini mentre Rogue faceva lo zucchero filato. Aveva trovato la macchina nel loro scantinato due mesi prima, quindi per l'occasione pensò di sfruttarla, controllando prima se funzionasse o meno. Droy e Jet facevano le mele caramellate, Laki e Kinana invece la frutta a tema, come le banane sembravano fantasmi o i mandarini delle zucche. In fine c'era la bancarella di Romeo e Laxus dove presentavano vari tipi di stuzzichini molto interessanti.
La gestione del teatro e della sfilata sarebbe andata tutta a Mirajanee con l'aiuto di Alzak. Erza sarebbe stata occupata a controllare se tutto fosse proceduto in modo ordinato e civile passando tra le bancarelle e altrove. Mirajanee in una sola mezzora era riuscita a raccogliere più firme di quanto pensasse per la sfilata, e non solo tra gli studenti della scuola, ma anche tra gli ospiti.
-Ragazzi, mi serve un cappuccio della strega -
Disse Levy andando in cucina.
Freed si mise subito all'opera, mettendoci delle finte ragnatele e un ragnetto penzolante sulla tazza prima di metterci il cappuccio. Non fece neanche in tempo a dare il cappuccio che altre tre ordinazioni giunsero alle sue orecchie, ma per fortuna aveva Natsu e Lisanna ad aiutarlo.
-Ragazzi, due pancake con il cioccolato e un muffin crepe boo!-
Gray appoggiò l'ordinazione sul bancone e Natsu lo prese per attaccarlo sulla bacheca di sughero.
Mentre Natsu pensava ai pancake facendo sopra delle ragnatele al cioccolate, Lisanna prese il muffin al cioccolato, preparato già in precedenza, e ci mise sopra del cioccolato per far aderire la piccola crepe. Poi prese due palline di cioccolato e le attaccò alla crepe, facendogli così gli occhi e scrivendo alla fine sul piattino un "Boo!"
Natsu portò le ordinazioni al bancone e notò per l'ennesima volta lo sguardo di Freed addosso. Erano giorni che si chiedeva perché continuasse a guardarlo, ma sotto sotto non voleva realmente saperlo.
-Granita, ecco i pancake e il muffin-
-Come sempre, un lavoro fantastico, Lisanna!-
Si congratulò Gray e Natsu gonfiò le guance.
-E io no?-
-Mica faccio i complimenti ai ragazzi-
-Aspetta che io lo dica a Juvia, allora-
Il sorrisetto perfido di Natsu fece venire a Gray la voglia di prenderlo a schiaffi.
-Avete finito di bisticciare?-
Chiese Lucy portando un'ordinazione, seguita da Sting con due foglietti.
-Natsu, se vuoi te li faccio io i complimenti per i pancake-
-No!-
Esclamò Natsu inorridito da Sting, che abbassò la testa e andò via con il muffin.
Gray se ne andò con i pancake e vide Evergreen continuare a chiacchierare con un gruppo di tre ragazzi. Diede le ordinazioni al tavolo 3, composta da due ragazze che completamente cotte di lui che non smettevano di fissarlo, e andò dalla ragazza per dirgliene quattro. Non poteva starsene a bighellonare durante il lavoro, era un comportamento inaccettabile. Evergreen si accorse di Gray e quella, ridendo, mandò via i ragazzi con tanto di risatina.
-Evergreen! Ma che fai? dobbiamo lavorare!-
-Zitto, Fullbuster, sto facendo più di quanto immagini-
-A me non sembra proprio. Almeno hanno pagato?-
Questa volta si riferì ad Aries, che era lì vicino alla porta come cassiera.
-Sì, certo-
-Almeno quello. Comunque ritorna a lavorare-
-Non sottovalutarmi, spogliarello da quattro soldi-
Evergreen si allontanò visibilmente arrabbiata e Gray sbuffò spazientito.
Aries si schiarì la voce per attirare la sua attenzione e quando la vide fargli segno di guardarsi notò la mancanza dei vestiti. Classico, pensò lui.
-Ragazze! ho i suoi pantaloni!-
Urlò una delle ragazze facendolo girare di scatto.
Almeno qualcuno aveva trovato un pezzo mancante, ma dubitava fortemente di riavere indietro quei pantaloni. Come se fosse normale, continuò a prendere ordinazioni in boxer e il cappello da stregone. Un po' gli dispiaceva averli persi un giro, infondo erano abiti apposta per il Witch Coffee e tutti erano vestiti da strega o stregone. Il ragazzo entrò in cucina per dare altri ordini e vide i ragazzi sorridergli. Da quando Gray aveva iniziato a spogliarsi ancora nessuno lo aveva sgridato, anzi, per poco non gli facevano foto.
-Bravo Gray, spogliati e attira la clientela! Anche se già con il mio aspetto attiro giovani ragazze-
Si vantò Loki sistemandosi gli occhiali da soli sul naso con un sorrisetto furbo.
-Sì, certo. Porta questi-
Lisanna diede due piattini con il muffin boo a Loki e quello, indignato, uscì.
Intanto, Una coppia si avvicinò alla cassa della casa stregata che diede i soldi a Juvia. Quando una coppia finì il giro e uscì dal lato opposto, i due non poterono non notare il colore pallido sui volti di entrambi, facendo venire i brividi alla ragazza.
-Hai paura, Jenny?-
Chiese Ibiki trattenendo delle risate.
-Io? ma no!-
I due entrarono dentro la casa e se non fosse stato per le piccole lanterne piene di ragnatele si sarebbero ritrovati al buio più pesto.
Involontariamente la ragazza strinse la giacca del ragazzo e quello le mise una mano intorno alle spalle, facendola sussultare. Il suo sorriso la fece subito rilassare nonostante l'inquietudine di quel posto.
-Non sarà nulla di che, ma nel caso puoi sempre stringerti a me-
Per poco Jenny non svenne.
Si era sempre sognata momenti del genere con Ibiki, e adesso era tutto reale. Come la loro relazione, del resto.
I due camminarono seguendo le lanterne, poi un rumore dietro di loro li fece balzare sul posto, con tanto di grido da parte di entrambi. I due si girarono e videro che la strada dietro di loro si era chiusa. I due si guardarono e tenendosi per mano proseguirono il cammino. Una risatina echeggiò nella casa e i due si bloccarono guardandosi in giro.
-Siete pronti a giocare?-
Chiese la voce maschile seguito da l'ennesima risata inquietante.
Qualcosa soffiò sul collo di Jenny facendola urlare. Entrambi si girarono e videro delle piccole bambile dai visi sfregiati e insanguinati sospese nell'aria. I due lanciarono un altro urlo e indietreggiarono, fermandosi quando Ibiki colpì da dietro qualcosa. Quello si girò nuovamente e restò senza fiato. Jenny guardò Ibiki confusa, poi si girò e sbiancò: Un uomo più alto di qualche metro di ibiki li guardava con un paio di occhi verdi luminosi attraverso un elmo sporco da quello che doveva essere sangue. Era vestito di scuro, forse nero agli occhi dei due, ma non riuscirono a concentrarsi su altro se non a quei occhi inquietanti.
-Le mie baby non vedono l'ora di giovare con i vostri arti-
Cinque bamboline che sembravano pezzi di un totem brillavano nel buio mentre fluttuavano intorno a loro, emettendo delle risate che fecero scappare Jenny per la paura senza smettere di gridare.
-Aspettami, Janny! Ci sono io con te!-
Ibiki le corse dietro mentre Bixlow tratteneva delle risate per la scenetta che gli era capitata.
Delle lanterne si spensero e Jenny dovette fermarsi. Ibiki riuscì a raggiungerla e appena gli mise una mano sulla spalla qualcuno la mise sulla sua. Jenny si girò verso di lui, ma il suo sguardo cadde su ciò che c'era dietro il ragazzo, facendole mozzare il fiato.
-Scusatemi, ragazzi...-
Questa volta la voce era femminile, allora Ibiki si fece coraggio e si girò, lanciando un urlo appena non vide una cosa fondamentale: gli occhi. Due cavità vuote lo fissavano, se così si poteva dire, facendo perdere un battito al giovane ormai bianco in volto.
-Avete visto i miei occhi?-
I due si misero nuovamente ad urlare e insieme se ne andavano dalla donna, ovvero Minerva, che rideva soddisfatta del lavoro svolto.
-Voglio uscire!-
Esclamò Jenny con il cuore a mille e prima che Ibiki potesse dire qualcosa c'era già qualcun'altro a spaventarli, ma questa volta erano in due.
Un uomo altro con il cappuccio e una maschera bianca bucata camminava piano verso i due mentre delle catene strisciavano a terra riempiendo quello spazio del suo suono. Poi Jenny venne attirata da dietro facendola urlare e una ragazza vestita da infermiera morta e piena di sangue la prese per i polsi bloccandola contro la parete. Le sollevò il lembo della maglietta e con tanto di risatina inquietante le segnò il ventre con il pennarello, facendoci una x.
-Direi di iniziare da questo punto. Pronto a trapassarla?-
In tutta risposta l'uomo alzò le catene e le fece ruotare.
-Sarebbe un peccato non sventrare un corpicino così bello-
Aggiunse lui avvicinandosi sempre di più alla ragazza.
Ibiki riuscì a prenderle la mano e corse verso quella che sembrava l'uscita. Finalmente quell'inferno stava per finire, ma fu troppo presto per pensarlo. Un'altro uomo dalla grande corporatura si parò d'avanti a loro e il suono di una motosega non li fece stare per nulla tranquilli.
-UOMO!-
Urlò alzando la motosega e quelli cacciarono un urlo con tutto il fiato che avessero in corpo prima di svignarsela verso la luce, uscendo finalmente dalla casa stregata.
Si piegarono sulle ginocchia e cercarono di riprendere fiato e possibilmente del colore in viso, poi sentirono ridere dietro di loro e videro tutta la truppa della Horror House.
-Siete... pazzi-
Parò Ibiki ridendo ancora senza fiato.
Gajeel si tolse la maschera dal viso e si mise le catene al collo, massaggiandosi poi gli occhi per abituarsi al buio. Anche Elfman e Bixlow si tolsero le loro maschere mentre Minerva si tolse le lenti a contatto completamente nere. Bisca aiutò Jenny ad alzarsi e le pulì il ventre con una salvietta.
-Siete stati bellissimi-
Commentò ridendo lei e Jenny arrossì.
-Avrei voluto avere la macchina fotografica-
Continuò ridendo Gajeel.
Sarebbe stato più felice se fosse caduta a terra per la paura, ma anche solo quel bianco pallido da perfetto cadavere sul viso di Jenny gli andava bene.
-Qualcosa mi dice che ti sei vendicato di me-
-No, non ancora-
Gajeel camminò verso la cassa e Juvia gli diede cinque bottigliette d'acqua.
Se non fosse stata per la paura del buio, forse anche lei si sarebbe divertita a spaventare la gente insieme agli altri. Juvia guardò l'ora e disse hai ragazzi che era ora di chiudere per prepararsi alla sfilata, quindi Elfman prese le chiavi dalla tasca e chiuse a chiave le due entrate mentre Juvia prese la scatola con dentro i soldi e se la mise nella sua borsa a tracolla.
-Volete venire con noi al Witch coffee?-
Chiese Bisca ad Ibiki e Jenny, anche se Gajeel non ne era felice.
I due avevano proprio bisogno di qualcosa da bere, possibilmente di dolce, quindi li seguirono verso il piano inferiore. Quando si presentarono alla caffetteria Aries li accolse subito con un certo imbarazzo.
-Scusate, ma dovrete attendere un po'-
Il gruppo guardò dentro la stanza e vide l'inferno.
La stanza era piena di ragazzi e i camerieri facevano avanti e indietro come pazzi.
-Riescono almeno a gestirli tutti? Tra poco inizia la sfilata-
Chiese Juvia preoccupata, ma l'espressione di Aries non dava nulla di buono.
Lucy si appoggiò al bancone stremata e diede ai ragazzi altri cinque biglietti di ordinazioni.
Stava andando tutto così tranquillo fino a venti minuti prima, ma poi un branco di dieci ragazzi chiassosi aveva avuto la brillante idea di provare la loro attrazione. Evergreen rideva anche soddisfatta per la clientela che era riuscita a far venire grazie a due ragazzi e Gray le disse addirittura scusa per come l'aveva sgridata, ma quando si aggiunsero altri quindici ragazzi volle solo strozzarla. La bionda guardò l'orologio e vide che mancavano solo venticinque minuti all'inizio della sfilata.
-Ragazzi, dobbiamo finire in fretta-
-Ci stiamo provando-
Disse Freed mentre preparava ben sei cappuccini della strega e una cioccolata calda.
-Siamo troppo pochi per gestirli tutti-
Si unì Lisanna mentre era concentrata a mettere la mousse di cioccolato dentro un bicchierino un biscotto con scritto R.I.P, che poi era il quinto che metteva sul vassoio insieme a tutti gli altri.
Quando finì di mettere l'ultimo bicchiere diede il vassoio a Lucy, che scattò verso il salone. Anche Freed finì il suo di vassoio e lo diede a Sting, ma quello scivolò su del caffè. Pensò di ritrovarsi con la faccia a terra e tutte le ordinazioni perse, ma un braccio dalla presa ferrea lo tenne sorretto mentre con l'altro teneva il vassoio. Per un momento a Freed non venne un infarto.
-Lascia a me questo, Sting-
-Minerva?-
Quella fece l'occhiolino al ragazzo e si allontanò verso la sala con il suo vestito da strega.
-Chi ha ordinato dei cappuccini e una cioccolata calda?-
In molti guardarono Minerva con molto interesse e non erano i cappuccini.
-Ma che succede?-
Chiese Gray appena entrò nella cucina per prendere il vassoio con quattro puncake di Natsu, ma gli venne rubato e una mano lo spinse facendolo indietreggiare su una sedia.
-Riposate un po', vi aiutiamo noi-
Gray restò imbambolato nel vedere Juvia con il vestito da strega, ma la parte migliore arrivò quando gli diede le spalle.
Levy venne presa da dietro e le venne sfilato di mano il blocco per gli appunti, facendola sussultare. Poi vide il ghigno su quel viso che tanto le piaceva e si rilassò, esausta.
-Che cosa ci fai qui? Perché hai la divisa del nostro caffé?-
-Tra poco inizia la sfilata, quindi vi diamo una mano-
-Come farebbero dei veri uomini!-
Urlò dalla cucina Elfman che stava aiutando insieme a Bixlow Natsu, Lisanna e Freed.
Grazie al nuovo ritmo la sala si liberò più in fretta. Per non dare ulteriori stress Ibiki e Jenny avevano deciso di prendere qualcosa altrove, riuscendo a fare di quegli ospiti gli ultimi. Aries venne aiutata da Bisca a gestire la cassa e la sala si vuotò a dieci minuti dall'inizio della sfilata. Se non fosse stato per l'aiuto all'ultimo momento sapevano che non avrebbero mai fatto in fretta, ma ancora dovevano cambiarsi e andare al teatro, costringendoli a correre appena uscirono dagli spogliatoi.
*Angolo autrice*
Ma buona sera! Lo so, ultimamente faccio tardi, ma potete stare tranquilli che il prossimo capitolo è praticamente finito. Avrei voluto fare un capitolo solo, ma si stava facendo troppo lungo e devo ancora finire la sfilata (Parliamo di oltre cinquemila parole). Purtroppo oggi è stato pubblicato l'ultimo capitolo di Fairy Tail e, porca vacca a Mashima, volevo la Gerza! Già l'ultimo arco narrativo ha fatto pena, almeno fare una gioia? Manco un bacio... Non mi sarei lamentata se i combattimenti fossero stati decenti, sul serio. Visto che Mashima vuole fare il tirchio, anzi, ha voluto fare il tirchio, ci pensiamo noi fan con le fan fiction e le fan art a realizzare ciò che non ha fatto. Comunque non nego di essere triste, anche se mi resta comunque l'amaro in bocca. Adesso però lasciatemi dormire (cazzeggiare su internet), così domani forse riesco a finire il prossimo capitolo e pubblicarlo più avanti, magari dopo una settimana, così posso iniziare tranquilla quello dopo ancora.
Okay, sto scrivendo troppo! Buona notte a tutti!
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