DI TUTTO E DI PIÙ
Martedì
8:00 del mattino..
I ragazzi entrarono in classe con n addosso puntati gli sguardi pieni di disprezzo da parte delle ragazze. Come iniziare bene la giornata.
Le ore passarono in fretta senza alcun litigio fino alla fine delle ore scolastiche, potendo poi andare ai propri posti di lavoro e iniziare senza far volare una mosca.
Pov Natsu
Io e Lucy entrammo in cucina con gli stracci in mano e iniziammo a pulire senza parlarci.
Okay, era arrabbiata anche con me, ma che gli avevo fatto? Mi feci coraggio e gli parlai.
-Sei arrabbiata a anche con me?-
-Dici?-
-Ma che ti ho fatto? È per Juvia? Io non centro niente!-
Dissi alzando le braccia in aria
-Certo che è per lei! Voi siete tutti uguali! Idiota uno, idioti tutti!-
Mi puntò lo straccio sotto il naso
-Okay, Gray ha esagerato e questo lo so! Ma io non sono così! Non poteva dargli una sberla o un calcio nelle p...-
-Sta zitto!-
Mi interruppe di colpo ormai rossa per la rabbia.
-Non sapete niente! Pensate sia tutto un gioco ma non lo è!-
-Illuminami allora! Così potrò capire meglio!-
Stavo per scoppiare...
Se non mi diceva cos'aveva, come avrei potuto capire meglio la situazione?
Lucy mi guardò negli occhi e poi sospirò. Si mise a sedere sul bancone e io feci lo stesso, peccato che fosse bagnato. Imprecai contro me stesso mentre aspettavo con pazienza la ragazza parlare.
-Mi prometti che non dirai niente a nessuno?-
-Te lo prometto...-
-Okay... 4 anni fa, io e Levy eravamo uscite per magiare un gelato di sera. Al ritorno sentimmo delle urla femminili provenire da un vicolo, avevamo paura ma decidemmo di andare e vedemmo un ragazzo che stava aggredendo una ragazza...-
-Lei era...-
-Si...era Juvia...-
Pov Gray
Non riuscivo a parlarle mentre lei non mi degnava di uno sguardo e pensava solo a pulire le panchine. Che potevo fare?
"Cavolo se sono un caga sotto! Dai Gray! Fatti coraggio e va da lei!"
Potevo farcela, e questa auto convinzione mi aiutò a spiccare parola.
-Juvia... Mi dispiace per ieri, non so davvero cosa mi sia successo... i-io...-
-Non mi parlare! Sono sono solo inutili scuse-
Mi disse lei senza rivolgermi uno sguardo
-Ascoltami ti prego! Lo so che sono un coglione e sta volta ho battuto il record. Non mi sono mai pentito così tanto in vita mia e vorrei rimediare!-
"Sembro un disperato... Ma io lo sono!"
-Sai cosa potresti fare? Non calcolarmi e far finta che non fosse successo niente, così tutto è risolto-
-No che non è risolto! Come potrei far finta di niente? Ma soprattutto... Come potrei non calcolarti? Non voglio questo! Perché tu miiiii...-
Mi coprì la bocca e Juvia si girò verso di me con espressione interrogativa.
Non sapevo se essere felice per lei che, finalmente, mi guardava o pensare di essere nella cacca, forse la seconda.
-Io cosa?-
Sì, la seconda
-N-no niente ecco... Io... Tu... Io...-
-Cosa stai dicendo?-
-...mi piaci, Juvia!-
Okay, ormai l'avevo detto. Forse ero stato troppo frettoloso, magari l'avevo detto nel modo sbagliato o nel momento sbagliato o... Accidenti, stavo impazzendo!
"E dì qualcosa , ti prego!"
-Io... Ti piaccio?-
Mi chiese Juvia ancora confusa mentre io avevo il cuore a mille.
-Sì, Juvia. E...-
-Non continuare, non ne voglio saperne di ragazzi. Li odio"
Juvia se ne andò lasciandomi solo in palestra con ancora più della metà del lavoro ancora da fare.
-...una giusta... Non chiedo tanto! Una volta che la faccio giusta no, eh?"
Pov Gajeel
Finimmo in pochissimi tempo grazie al poco lavoro che c'era da fare e avevamo ancora 2 ore prima che arrivasse Erza. Levy prese le sue cose e si diresse verso l'uscita. Non potevo lasciarla andare via così, dovevo scusarmi per ieri ma non sapevo che dire.
"Mi verrà qualcosa sul momento"
-Aspetta!-
La chiamai correndole incontro e, grazie al cielo, si fermò, anche se il suo sguardo non era dei migliori.
-Che vuoi? Ho altro da fare-
Disse lei duramente
-So che sei arrabbiata con me e ne hai tutte le ragioni. Anche io mi sento una merda per quello che ho detto e ti giuro che le cose che hai detto io non le penso-
-E cioè? Ieri ho detto tante cose, sai? Non posso ricordarmi tutto-
Speravo si ricordasse, e invece dovevo ammazzarmi per la vergogna per farla ricordare.
-Io non penso che tutti non ti vogliano perché non sei formosa, anzi, preferisco te che tutte le altre con corpi esageratamente provocanti e volgari. Sai quanti me ne possa fregare delle tette e dei culi? Tu sei decisamente meglio e non devi sentirti inferiore alle tue amiche, perché non lo sei!-
Pov Levy
Le sue parole mi spiazzarono e mi lasciarono a bocca aperta. Riassunto in poche parole... io gli piacevo, giusto?
Diventati paonazza e subito mi girai per non fargli vedere il mio rossore.
-Perché mi dici queste cose? Tu mi odi e sai solo prendermi in giro. Come posso crederti?-
era vero, sicuramente anche quelle parole facevano parte di una stupida messa in scena per ferirmi.
-Sei tu che mi odi e non io, poi ti prendo in giro perché mi diverti, ma soprattutto adoro quando ti arrabbi. Ghihi!-
-C-cosa? Mi prendi in giro?-
Chiesi balbettando
-No, è il lato che adoro di te. Quando ti arrabbi sei unica! Ma non è solo quello, tu... uuuuuuurallalaaaa! Devo andare! -
Disse Gajeel correndo verso la scuola.
Non ero stupida, lui mi stava per dire qualcosa senza pensarci e quando se ne stava rendendo conto aveva deciso di scappare. Prima fa l'idiota e poi si scusa dicendomi cose...belle(?), nel suo linguaggio, ma questo non bastava, volevo sapere cosa mi stava per dire e glie lo farò uscire a tutti i costi.
Pov Gerard
Grazie a Dio, Erza non mi fece lavorare come il giorno precedente. Non mi ero ripreso del tutto da ieri, ma questo non impedì Mira con i suoi piani.
Piano numero 1) fare qualcosa al posto di Erza
-Lasciali a me Erza, tu riposa-
Dissi con sguardo premuroso e un lieve sorriso.
Portai i documenti dal preside e ne approfittai per prendergli un caffè che sarebbe il piano numero 2 di Mira.
Appena ritornati in aula diedi il caffè a Erza e Mira mi fece pollice in su. Adesso parte il piano numero 3) comunicazione.
"Devo... Dire qualcosa... A Erza... Posso farcela!"
-Come mai sei voluta diventare presidentessa?-
-Perché c'era bisogno di ordine, e io mi sono sentita in dovere di farlo-
"Adesso un complimento"
-E ci stai riuscendo. Sei incredibile quando ti fai rispettare-
Erza mi sorrise e il mio cure minacciava di esplodere.
-Si è vero, ma con voi non è affatto facile-
Con noi? Includeva anche me?!
-Vedrai che si daranno una calmata-
Dissi facendo il disinvolto per vedere cosa avrebbe detto.
-Gerard, guarda che centri anche te-
e ti pareva.
-Ma non ho fatto niente!-
-Anche stare con loro è avere colpa, quindi non inventati scuse-
Cavolo se era testarda!
Strinsi i pugni e ribattei, sorprendendomi di me stesso.
-Sai.. Sto bene con loro, e se questo vuol dire essere accusato in qualsiasi loro casino, io lo accetto! Per me loro sono come fratelli minori. Se è una rissa, uno scherzo negli spogliatoi, in un compito in classe o in una scommessa alquanto stupida... Non li abbandonerei mai"
Erza mise giù il bicchiere con il caffè e mi fissò con grande serietà.
Non avevo mai detto queste queste cose hai ragazzi, ma lo pensavo davvero. Ci conosciamo dalle elementari e siamo sempre stati insieme. Quando uno andava nei casini non ci pensavamo due volte ad andare ad aiutarlo, e così fino ad adesso.
-Gerard...-
Dal suo tono di voce potevo capire molte cose, e una di queste era la morte.
-Mi sono fatta un'idea sbagliata si di te-
Continuò la scarlatta, potendo così dire addio ai sogni di gloria con Erza
-Pensavo fossi un violento, scostumato, senza tatto, un ladro che sgarra nei bar o che scippa alle vecchiette, un cannaiolo, un pusher, trafficante di droga o un drogato...-
"Ma che idee si è fatta di me?!"
-E invece sei un bravo ragazzo... Scusa per le cose che ti ho detto-
Ero un po confuso, ma felice per non essere morto e per aver cambiato idea sul mio conto.
-Erza... Non ti devi scusare, dovrei essere io a farlo dopo tutti i problemi che ti stiamo creando io e i ragazzi. Mi scuso anche per loro-
Erza mi guardò sorpresa e mi fece un sorriso dolce... Troppo dolce per me! Mi girai di scatto per non far vedere il rossore e mi inventai una scusa per andarmene e non fare figure.
-V-vado un attimo in bagno!-
Andai in bagno e ne approfittai per rinfrescarmi la faccia.
Quella ragazza rischiava di ammazzarmi solo con il suo sorriso fantastico. Come potevo resistere ad un sorriso del genere?
Uscì dal bagno e vidi Gajeel tutto rosso, e questo mi consolava a non essere l'unico in tale condizioni.
-Perché sei rosso?-
Gli chiesi attirando la sua attenzione
-N-non sono rosso!-
"come no"
Pensai ridendo
-Allora ti hanno lanciato un pomodoro in faccia. Dai, racconta-
Il corvino si appoggiò al lavandino e iniziò a raccontarmi per filo e per segno tutto quello che disse a Levy.
Alla fine del suo racconto c'era poco da capire, a parole povere gli aveva detto che era attratto da lei e per poco non glie lo diceva davvero.
-Usare delle parole dolci no?-
Dissi ridendo e quello sbuffò.
-Ma sta zitti! A te piuttosto com'è andata?--Beh... Sono riuscito a fargli cambiare idea su di me... Positiva-
-Almeno ti è andata bene, ma che pensava di te?-
Gli raccontai quello che mi disse Erza, e mano a mano che gli elencavo tutte le attività che, nelle fantasie di Erza, praticavo, Gajeel cambiava espressione fino a ridermi in faccia e cadere a terra per le troppe risate.
-Ahahahahah! Drogato! Ahahahahah! ricordami di prendere l'erba a casa tua appena usciamo!-
-Vai a cagare! Non dirlo a nessuno, soprattutto a Natsu-
Non vorrei avere altri nomignoli o sentire la sua risata per ore.
-Ma le cose si condividono-
-Vuoi per caso sentore la risata di Natsu per giorni?-
Gajeel si alzò da terra e ci pensò
-Mmm... Okay, sto zitto-
-Bene. Adesso torno in dietro, ci vediamo all'uscita-
-Okay, fata turchina-
-Non chiamarmi così!-
*ANGOLO AUTRICE*
Beh.. Eccomi qua! Vi piace? Speriamo di si..
Adesso che la scuola è finita riuscirò a pubblicare di più!
Mi dispiace per Juvia e il suo passato, ma poi da questo ci sarà lo sviluppo della Gruvia. Leggere per scoprire u.u
Mi raccomando commentate e mettete al stella bella bella!
Alla prossima, Minna❤
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