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A CASA DRAGNEEL

Levy e Gerard arrivarono alla porta di Gray e aprirono con cautela nel sentire la voce della dottoressa Porlyusica, trovandola insieme a Natsu, Lucy, Gajeel, Erza, Juvia e, ovviamente, Gray.

-Che succede?-
Chiese Gerard e i ragazzi sorrisero.

-Buone notizie. Finalmente il polaretto esce-
Risposte Natsu fin troppo felice, al contrario di Gray che non accennava chissà quale emozione.

-Domani potrete venire a prenderlo. Avete una macchina?-
Chiese la dottoressa Porlyusica.

I ragazzi si guardarono e nessuno disse di averne una, portando la dottoressa alla conclusione di portare Gray a casa con l'ambulanza.

-No!-
Esclamò il corvino all'improvviso.

-Useremo i mezzi, no? Che problema c'è?-
-È solo più siciro-
-Non mi interessa della sicurezza. Voglio tornare a casa solo con loro, e basta-
Porlyusca si portò alla testa gli occhiali.

-Ne parlerò con il responsabile, allora. Ci vediamo più tardi per gli ultimi esami-
La donna uscì e Gray si lasciò cadere sul morbido materasso.

-Hai pensato a cosa fare?-
Chiese Juvia adeguandosi accanto a lui.

Gray mise il braccio sotto la testa di lei e le baciò i capelli.

-Ci penserò una volta che sarò davanti casa-
Lo sguardo perso di Gray faceva ben capire che ci stava pensando, è anche tanto, ma il corvino sapeva benissimo che solo all'ora avrebbe preso una decisione definitiva.

I ragazzi lasciarono Gray e Juvia in stanza chiedendo prima se avessero voluto da bere. Un te verde solo per lei.

-Nel caso, come facciamo?-
Chiese Gerard mentre stavano al bar dell'ospedale a prendersi qualcosa.

-Te hai Wendy, ed è solo lei che lavora. Credo che dovrebbero decidere Gajeel e Natsu-
Gerard diede ragione a Erza e questa volta a parlare fu Lucy.

-Natsu ha Zeref, ricordatelo-
-Quindi allora va da Gajeel?-
Domandò Levy e Natsu fece una smorfia mentre teneva la testa bassa.

Proprio per quello voleva con lui Gray. Non voleva stare ancora solo con Zeref. La sua presenza continuava a non farlo dormire di notte e la nausea era sempre perenne tutte le volte che lo vedeva. Aveva pensato che forse, se non fosse stato da solo, Gray lo avrebbe potuto aiutare, e nel mentre anche lui avrebbe aiutato il suo amico. Ma non sarebbe stato così, e si meravigliò che Lucy non lo avesse capito.

-In verità non intendo quello-
Continuò Lucy e Natsu alzò la testa e guardò perplesso la sua ragazza.

-Gray potrebbe stare con Natsu, proprio perché c'è Zeref. Almeno...-
La ragazza guardò Natsu e accennò un sorriso imbarazzato.

-Almeno si danno forza a vicenda... ecco-
-Ma Lu, potrebbe essere un azzardo-
Continuò Levy e Gerard si ritrovò a stare dalla parte della Turchina.

-Ha ragione. Zeref potrebbe colpirlo a parole-
-E per come lo conosciamo, potrebbe dire qualcosa di davvero irrimediabile-
Si unì Gajeel e per poco calò il silenzio.

Natsu aprì una lattina di pepsi e ne bevve almeno metà.
Era rischioso, lo sapeva molto bene. Ma voleva provare a dar fiducia a una persona a lui cara.

-Non lo farà-
-Come, scusa?-
Domandò Gerard e Natsu appoggiò la lattina sul tavolo.

-Zeref non dirà nulla. Se ne starà sulle sue-
-E come fai ad esserne sicuro?-
Chiese Gajeel mentre teneva un sopracciglio inarcato.

Natsu guardò fuori dalla finestra e si passò una mano tra i capelli ribelli tirandoli indietro.

-Me l'ha detto Mavis-

~○~○~○~○~

Gray scese dal pullman e camminò tra le vie di Magnolia. Teneva lo sguardo avanti a se, ma con la mente era al trovo. Gli sudavano le mani e sentiva il collo e la schiena umide. Doveva calmarsi, possibilmente prima di arrivare a casa sua. Ma non fu così. Quando si trovò davanti al cancello non riuscì a non tremare. Esitò prima di prendere le chiavi di casa, ma quando furono tra le sue mani non riuscì neanche a trovare la chiave. Una mano delicata gli accarezzò la schiena e subito si calmò, almeno quello che bastava per rimanere fermo.

-Va tutto bene-
Gli disse Juvia guardandolo negli occhi e quello sostenne il suo sguardo.

-Non ce la faccio a stare qui. Scusate-
Gray si allontanò dalla casa e si appoggiò al muretto del vicino, lasciandosi cadere a terra con lo sguardo a terra.

Gerard si avvicinò al corvino e si accovacciò davanti a lui.
Gli sembrava di rivedere il Gray di anni prima, quando lo aveva incontrato la prima volta.

-Ti va di andare da Natsu?-
Gli chiese Gerard con un lieve sorriso e Gray lo guardò, passando poi a guardare l'amico dai capelli bizzarri.

-Per me va benissimo. Ti prendiamo noi le cose-
Lo rassicurò Natsu.

Gray ci pensò. Non voleva dare fastidio a nessuno, ma sapeva che, piuttosto che stare in quella casa, si sarebbe ritrovato a dormire su una panchina di qualche giardino.

-Va bene. Grazie-
Appena presero dei cambi per Gray, i ragazzi si separatori per andare a casa propria. Prima ancora Gajeel aveva chiesto se avessero bisogno con un letto, ma Natsu lo rassicurò dicendo che aveva una brandina nel box e un materasso in più. Quando arrivarono a casa vennero accolti dalle feste di Happy, felice di vedere Natsu e Gray. Natsu lo prese in braccio e vide che suo fratello ancora non era a casa, pensando fosse al lavoro. Un passo positivo. Finto di sistemarsi, compresa la brandina in camera di Natsu, quest'ultimo chiese se avesse fame ma quello scosse il capo. Natsu si rese conto che stava dimagrendo a vista d'occhio, pensando che neanche in ospedale toccava cibo.

-Gray, sei una stecca. Mangia qualcosa. Anche il minimo-
Il Corvino si guardò dallo specchio vicino all'entrata e notò che aveva ragione.

-E va bene... non cucini tu, vero?-
-Hey, guarda che so cucinare! Vero, Happy?-
Il Gatti miagolò, come se gli desse ragione, e Natsu sorrise soddisfatto.

-Happy non vale. Il massimo che fai è dargli un pesce crudo-
-Tutta invidia-
-Se, Vallo a dire al pollo e al tuo forno-
Natsu guardò in basso e mise il broncio.

-Il mio primo amore... -
Gray si fece scappare una risata e Natsu non poté che sorridere.

Non sapeva perché, ma anche da ragazzini Natsu era l'unico che riusciva a far strappare una risata al corvino quando era depresso. Si sentiva speciale.

La porta di casa si aprì e uno sbuffo risuonò nella sala.
Zeref si portò le mani alla bocca e fece uno sbadiglio mentre lasciava la borsa da lavoro per terra.
Sentì un profumo invitante provenire dalla cucina e sperò con tutte se stesso che ci fosse qualcosa anche per lui. Ma le possibilità erano al 0,001%.
Mai dire mai, si disse lui andando in cucina e spalancare gli occhi dalla sorpresa.

-Abbiamo un clandestino?-
-L'unico clandestino sei tu-
Gli disse Natsu senza guardare suo fratello.

Gray si girò è lo guardò in malo modo, facendo inarcare le sopracciglia a Zeref che sostenne il suo sguardo.
Natsu si accorse della tensione e quello si girò puntando il mestolo verso Zeref.

-Via dalla cucina. Adesso-
-Ma non ho fatto niente-
-Stai respirando la mia aria, quella di Gray e di Happy. Quindi ti conviene andartene-
Zeref guardò il gatto, che stava accovacciato sulla sedia davanti a lui mentre schiacciata un pisolino, e gemette contrariato mentre usciva dalla cucina. Ritornò subito indietro e spuntò in cucina solo con la testa.

-Almeno per me c'è qualcosa?-
-indovina?-
Chiese Natsu con in sorriso accennato e quello sbuffò.

-mi ordini del cinese...-
-Risposta corretta-
Zeref se ne andò mentre Gray cercava di trattenere delle risate.

Durante la cena non poterono che commentare la schifezza che Natsu aveva bruciato. Gray si chiese com'era possibile bruciare la pasta mentre stava in acqua, ma neanche Natsu sapeva come avesse fatto. Ma tutto sommato, con un po' di peperoncino, non era male... per Natsu.
Alla fine Gray si mangiò un gelato e in fine si prepararono per andare a dormire.
Il corvino guardò l'orologio e vide che era passata la mezzanotte.
Si rigirò nel letto e si ritrovò non molto lontano il viso di Natsu addormentato. Almeno così credeva.

-Neanche tu dormi?-
Sussurrò Natsu aprendo gli occhi, facendo spaventare l'amico.

-Pensavo dormissi-
-Non dormo da un po', ormai-
-È per Zeref?-
Natsu fece scena muta e poi annuì.

Quando Natsu lo aveva chiamato per il torneo contro Sting, non gli aveva accennato nulla sul fatto che Zeref era tornato a casa. Quando glielo disse mentre stavano andando a casa dell'amico, si sentì molto confuso e arrabbiato. Non perché Natsu ha aspettato così tanto per dirlo, anzi, capiva anche il motivo. Ma perché Zeref si era presentato così, senza morivo, consapevole di come avesse reso la vita di un povero bambino un inferno.

-Scusami, Natsu-
Disse ad un tratto Gray, confondendo l'amico che lo guardava sbattendo più volete le ciglia.

-Per cosa?-
-Me ne sono andato proprio quando quello è arrivato... e non ho assistito al tuo incontro -
Si mise una mano in faccia e si mise a ridere, ma non c'era nulla di allegro per cui ridere.

-N... non ero neanche lì mentre Juvia aveva bisogno di me. E tutti voi stavate passando un momento orrendo. Dovevo... stare con voi, e sostenerci a vicenda. Non è così che fanno gli amici?-
Natsu si spostò dalla brandina e andò sul letto di Gray, che alla fine era il suo. L'amico gli lasciò spazio e Natsu si sdraiò per poi abbracciarlo.

-Continuo a pensare che tu abbia fatto bene a stare lontano da questa città. Lontano da tutto lo stress e dagli impegni-
-No, ho causato solo ulteriori problemi andando via-
Disse Gray iniziando a sentire gli occhi umidi mentre stava con il viso contro il petto dell'amico.

-Se stai pensando a quello che ti è capitato, togliti subito dalla testa che sia colpa tua-
-Natsu, se non avessi accettato di partire... -
-Loro dovevano comunque andarci per lavoro-
-Ma non avrebbero anticipato il ritorno a Magnolia. Lo hanno fatto per me-
Natsu senti che stava trattenendo dei singhiozzando, lo sentiva da come stava trattenendo io respiro e da come tremava.

-Ti ricordi cosa ti dissi anni fa? Quando ci siamo conosciuti-
Gray tirò su col naso e lasciò che Natsu continuasse a parlare.

-Non possiamo predire il futuro, facendo in modo che certe cose non capitino. Non possiamo sentirci in colpa per tutta la vita, lasciando che il tempo ci prosciughi e morire con questo peso nel petto-
-Questo pezzo lo hai aggiunti adesso-
Natsu incurvò l'angolo della bocca in un sorriso.

-Anche se fosse... pensa a quello che ho detto. Non potevi sapere che Juvia avesse bisogno di te dopo quello che era successo. Non potevi sapere del veicolo che vi ha preso in pieno. Non potevi sapere assolutamente nulla-
Gray si fece scappare una lacrima e la pulì subito con il palmo della mano.

Natsu aveva ragione, ne era consapevole. Apprezzava quello che stava facendo per lui, invitandolo a casa sua nonostante i problemi che avesse con Zeref.

-Grazie, Natsu-
Sussurrò Gray mentre teneva gli occhi chiusi.

Poco dopo Natsu notò che si era addormentato e un sorriso apparve sul suo volto stanco.

"Non è questo che fanno gli amici?"
Quello fu l'ultimo suo pensiero prima di lasciarsi andare tra le braccia di Morfeo, potendo finalmente dormire senza preoccupazioni.

ANGOLO AUTRICE

HEY HEY HEY! Esami finiti, gente! Tra tre giorni saprò com'è andata, ma so che ci sono riuscita u.u... okay, ho l'ansia e sto anche da schifo. Comunque adesso potrò scrivere in tranquillità e sappiate che ho in mente TUTTO il capitolo dopo, e ormai si è un po' capito che quando ho un capitolo in mente è qualcosa di stupido. Ebbene sì, sarà altamente stupido. Idee uscite nel più totale disagio su un treno (Sì, sempre sul treno) con DadaNin (Sì, sempre lei)
Adesso vado a morire dal dolore :D
Auguri per chi ancora sta facendo gli esami! Ciao ciao!

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