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Senza di lui

Deus si allontanò da me accompagnato da Holfast e io rimasi lì, da sola, ancora sconvolta dalla notizia che mi aveva dato. Le lacrime si impossessarono dei miei occhi e iniziarono a scendere senza freno lungo il mio muso. Vox tentò di avvicinarsi per consolarmi ma d'istinto mi scansai e le ringhiai. Corsi verso il territorio del Sole e mi rifugiai nella mia tana, mi accucciai su me stessa e piansi. Anche se Logan era morto era riuscito, di nuovo, a portarmi via chi più amavo. Avevo voglia di urlare più forte che mai ma, allo stesso tempo, non avevo neanche la forza di rialzarmi sulle mie zampe. Non sapevo come mi sentivo, ero arrabbiata ma profondamente distrutta. Piansi tutta la notte e ad accompagnare le mie lacrime furono i rumori di ringhi e di lotta provenienti dai territori del Branco della Luna. Per quanto fossi preoccupata per Azazel, sapevo che se la sarebbe cavata e ciò non riuscì a portare via la mancanza che mi stava affliggendo. La notte passò e io dormii poco, vidi le prime luci dell'alba spuntare e sospirai sentendo una forte stretta allo stomaco. Non avevo fame ma sentivo la forte necessità di dover mangiare. Mi diressi al bosco e cacciai un cervo, mi sedetti e inziai a mangiarlo.

"Roxy, ti ho trovata."

Il mio sguardo passò dalla preda al punto da cui proveniva la voce. Guardai attentamente chi fosse e non la riconobbi subito. "Buongiorno, Beta." Feci un cenno del capo leggermente sorpresa, non ci eravamo mai incontrate. Ero sopresa che sapesse addirittura il mio nome.

"Bella mattinata per cacciare." Guardò la mia preda. "Ma passiamo alle cose importanti, come stai dopo lo scontro di ieri?"

Il mio sguardo si incupì leggermente e ripresi a mangiare. "Bene, è finita bene."

"Mi fa piacere." Si fermò per un pò. "Kamas mi ha parlato di ciò che è successo dopo lo scontro, mi dispiace per-"

La bloccai. In quel momento capii come sapeva il mio nome. "Per favore... non voglio la compassione di nessuno." Dissi seriamente.

"Non è compassione, solo... ci sono tanti lupi in queste terre. Vedrai che riuscirai a riprenderti presto."

Trattenni un ringhio per mantenere il rispetto nei suoi confornti. "Cosa le fa pensare solo minimamente che io abbia intenzione di farlo?"

"Posso capire la sofferenza, ma prima o poi tutto passa e riuscirai a dimenticarlo."

"Lei non mi conosce, non può parlare di me come se mi conoscesse da una vita."

"Sono solo cose naturali... se va via qualcuno arriverà qualcun'altro." Continuò sicura di sè.

"E se fosse Kamas ad andare via, lei che farebbe? Lo dimenticherebbe subito con un altro?" La guardai.

"Cosa stai insinuando?"

"Nulla, le sto solo chiedendo se seguirebbe i suoi stessi consigli. Ma dalla sua espressione direi di no, avrebbe fatto meglio a tacere."

"Come osi?!"

Stavo per rispondere quando dei passi bloccarono le mie parole. Una lupa nera si avvicinò a noi. "Buongiorno Roxy. Beta." Rarity fece un cenno del capo a Flower. "Succede qualcosa?" Domandò.

"No, nulla." Rispose. "Credo sia meglio che io vada, ho i miei doveri da rispettare. Buona giornata." Si allontanò da noi.

La guardammo allontanarsi, Rarity ridacchiò. "Che brutta faccia che aveva. Ma che le hai detto?"

"Io nulla, è stata lei a fare tutto." Portai gli occhi sulla lupa nera e allontani i resti del cervo da me.

"Apparte lei, come va?" Mi chiese sorridendomi.

"Tutto bene." Mi guardai intorno e sospirai. "Rarity, volevo chiederti scusa, quando mi hai detto che eri la sorella di Logan, non mi sono comportata bene con te e poi... volevo anche ringraziarti. Se non fosse stato per te Logan non sarebbe morto e so quanto possa essere stato difficile per te farlo e quindi ti ringrazio." Le feci un mezzo sorriso.

"Non ringraziarmi, mio fratello aveva fatto del male a tutti coloro che lo circondavano o che gli avevano voluto anche solo un pò di bene. Non siamo stati noi a distruggerlo, si era già distrutto da solo molti anni fa." Sentii una nota di malinconia nella sua voce ma poi scosse il capo. "Ora devo andare, Kamas mi aveva detto di controllare la zona Ovest. È stato bello poterla chiarire, se hai bisogna ulula." Corse via.

La guardai sparire fra gli alberi e mi rimisi in piedi. Iniziai a camminare per il Territorio Comune senza una precisa meta. Di tanto in tanto mi guardavo intorno, come se aspettassi che qualcuno arrivasse da un momento all'altro. Poi riportavo lo sguardo davanti e abbassavo le orecchie sapendo che non poteva accadere. Era andato via solo da un giorno e da quel giorno il vuoto aveva presso possesso di me. La tana dove dormivamo, ora sembrava più grande e fredda. Non potevo più dormire col mio muso sulla sua schiena, nè disturbargli il sonno alla mattina e sentirlo brontolare e girarsi dall'altro lato. Non potevo più fare lunghe passeggiate con lui, nè spingermi oltre i confini guidata solo dalla fiducia che avevo nei suoi confronti. Potevo solo rassegnarmi all'idea che il Re bianco me lo avesse portato via. Iniziai a provare un profondo odio nei confronti di Holfast, era un emzione nata solo dal fatto che me lo avesse portato via, nient'altro. Non lo avevo mai giudicato per ciò che aveva fatto in passato nè lo avevo mai definito un mostro, pensai semplicemente che avesse le sue ragioni. Mi fermai e scossi il capo, dovevo smetterla di pensare a quel grosso lupo bianco.

Quei pensieri mi riportarono alla mente Azazel, probabilmente Holfast aveva portato via anche lui. Decisi di camminare ancora per il Territorio Comune con la speranza di incontrare Joel o Horo. Camminai fino ad arrivare alla pianura, chiusi gli occhi aspirando a pieni polmoni.

"Roxy!"

Le mie orecchie si drizzarono e girai il capo nella direzione da cui proveniva la voce. "Azazel...?" Chiesi confusa e sorpresa dal fatto che fosse qui.

Mi sorrise. "Stai bene, pensavo che lo scontro contro Logan fosse stato più brutale. Per fortuna stai bene."

Sospirai. "È stato... difficile, non brutale. Il dolore fisico era nulla in confronto a ciò che la mia mente riportava a galla." Alzai gli occhi su di lui. "Pensavo che lui ti avesse portato via... ho sentito rumori provenire dal territorio della Luna."

"Stava per farlo. Papà ha lottato contro Ember, lei non riusciva a stare in piedi. Poi però mi sono fatto vivo e gli ho mostrato Joel." Abbassò lo sguardo. "Lui non vuole che mio figlio passi la sua crescita senza un padre. Gli ho mostrato le mie responsabilità e lui... mi ha lasciato qui."

Assimilai le sue parole e abbassai leggermente le orecchie. Sospirai ancora guardando altrove. "Sono contenta per Joel... mi sarebbe dispiaciuto vederlo triste per la mancanza di suo padre." Sorrisi lievemente senza girarmi, ero davvero contenta per Joel ma gli occhi avevano comunque iniziato a essere lucidi e non mi andava di farmi vedere in quello stato.

"Ascolta... mi dispiace per non essere stato presente contro Logan. Sono andato ad occuparmi del suo branco, dovevo vedere mio padre con i miei stessi occhi." Mi guardò. "Sarei dovuto essere da voi ad aiutarvi al posto di Kamas. Magari... papà avrebbe capito che insieme ce la caviamo perfettamente contro ogni avversità. Ti chiedo scusa..."

Scossi la testa. "Non è stata colpa tua, Azazel. Tu non potevi essere lì, non ti era permesso. Non devi chiedere scusa di nulla, anzi, sono io a doverti ringraziare ora che ho saputo che tu eri lì contro quel branco. Ormai Logan è morto. È... una storia passata sia per me che per Rarity." Lo guardai con la coda dell'occhio. "Ora ho altro da... superare."

Annuì leggermente. "Si... Deus..."

"Credo che ormai sia già abbastanza lontano. Ammetto di non sapere più neanche io come mi sento... non pensavo potesse succedere."

Mi sorrise per incoraggiarmi. "Sono certo che andrà tutto bene. Lui tornerà e potrete stare di nuovo insieme."

Una lacrima solcò il mio muso che subito mossi sospirando. "Forse, Holfast non si è preoccupato molto quando l'ha portato via, nè mi ha detto se lo avrebbe fatto tornare." Portai gli occhi su di lui. "Davvero, non so come tu possa essere suo figlio, siete così... diversi."

"Lui non é poi così male. Holfast é sempre così serio e rigoroso. Non si può dire che si senta superiore a tutti, più che altro lui sa il fatto suo. Ma credo... che anche io sarei come lui se avessi passato ciò che ha passato lui"
Mi diede una spintarella. "Però guarda il lato positivo: non ha nemmeno detto che non lo avrebbe fatto tornare."

Sorrisi alla sua spintarella. "Hai ragione." Lo guardai. "Sai? Ogni tanto sai essere saggio anche tu." Ridacchiai lievemente.

"Cerco di impegnarmi a crescere." Ridacchiò a sua volta.

"E ci stai riuscendo... più o meno." Mi avvicinai e lo abbracciai. "Grazie."

Ricambiò il mio abbraccio. "Non ringraziarmi. È questo che si fa in una famiglia, no? Ci si aiuta a vicenda."

Annuii. "Si, ci si aiuta a vicenda. Sempre e comunque." Sorrisi.

Fu il primo sorriso sincero di tutta la giornata, avevo ancora la mia famiglia su cui contare mentre Deus era via. Speravo davvero con tutto il cuore che in qualsiasi posto fosse stesse bene.

SPAZIO AUTRICE//
Se volete avere più dettagli su cosa Deus e Holfast erano intenti a fare alle terre dell'Est e su cosa è accaduto in quel periodo, vi consiglio di andare a leggere il libro "Il Re bianco" di -Horo-, dove sono raccontate tutte le vicende vissute dal lupo nero nel periodo di lontananza dalla sua amata Roxy.

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