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Ricordi

Il mattino seguente ci svegliammo tutti molto presto, dovevamo occuparci di questa cosa nel minor tempo possibile. Salutammo Azazel ed Hazel, quest'ultima ci indicò la strada da seguire. Lasciammo le terre dell'Est nelle zampe di Joel ed Amy che avevano affrontato fin troppe avversità, meritavano un pò di riposo nonostante la loro insistenza. Amy ci disse più volte di stare attente durante quel nostro viaggio, aveva timore che potesse succederci qualcosa di male. La rassicurai, ci saremmo riuniti di nuovo, non li avrei abbandonati. Io ed Horo incominciammo il nostro viaggio, per quanto facessimo parte della stessa famiglia, non avevamo mai condiviso chissà quanto tempo insieme. Magari era la volta buona che riuscissi a conoscerla un pò di più. Mi guardai più volte indietro, sentivo già la mancanza di Amy. Ogni tanto notavo anche lo sguardo di Horo spostarsi alle nostre spalle, probabilmente, l'amore per i nostri figli era l'unica cosa che avevamo in comune in quel momento. In tutto ciò, i miei pensieri erano diretti anche verso Deus... chissà come stava o cosa stava facendo. Scossi il muso, quel viaggio era fin troppo silenzioso, dovevo distrarmi. Aumentai il passo fino ad affiancare del tutto Horo.

"Quanti giorni di marcia abbiamo prima di arrivare al luogo in cui si trovano le gemme?" Chiesi provando a spezzare il silenzio.

"Due o tre giorni, non é molto chiaro."
Guardò avanti. "Sappiamo solo che dobbiamo raggiungere una specie di roccia a forma di aquila. Nulla di più."

Piegai leggermente il capo pensandoci su. Mi sembrava familiare. "Allora speriamo che la roccia sia ancora lì e non si sia frantumata a causa di qualcosa."

Non rispose. Continuò ad andare avanti senza distogliere lo sguardo dall'orizzonte. "Fa solo attenzione a non toccarle. Secondo Hazel, toccarle vuol dire morte certa."

Annuii "Ne so qualcosa..." Ammisi riportando ancora una volta alla mente dei ricordi con Deus.

Spostò lo sguardo su di me, poi lo riportò avanti senza dire nulla. Scossi il capo e continuammo il cammino in silenzio. Come predetto da Hazel impiegammo un paio di giorni e più proseguivamo verso Sud più il mio sguardo cambiava, come se riconoscessi quelle terre, come se le sentissi parte di me. Di colpo mi fermai. Horo continuò a camminare un altro pò prima di rendersi conto che non fossi più vicino a lei. Si fermò e girò la testa per guardarmi.

"Che succede?"

Mi nacque un lieve sorriso nostalgico mentre mi guardavo intorno. "Queste terre... io ci sono cresciuta qui!" Aspirai l'aria cercando di ricordarmi dove si trovasse la grotta dietro la cascata.

Si guardò intorno. "Qui?" Osservò la zona. "Allora saprai dove andare, no?"

"Ho esplorato poco queste terre, mia madre non mi lasciava uscire da sola per paura di Logan." Ripresi a camminare. "Sono cresciuta in un posto nascosto alla vista di tutti." Le feci cenno di seguirmi. "Vieni, ti faccio vedere."

Sapevo che era una piccola deviazione ma ne sentivo il bisogno, la sentii sospirare ma mi seguì comunque. Mi nacque un sorriso mentre proseguii sempre più avanti. Guardai tutto: fiori, alberi e tutti i cambiamenti che aveva avuto quel luogo nel passare degli anni. Era tutto cambiato e, in fondo, ero cambiata anche io.

"Eccoci." Dissi una volta arrivata davanti alla cascata. Entrai nel laghetto e camminai verso di essa.

Horo si fermò guardandola. "Hai vissuto qui?" Osservò il posto. "Molto tranquillo."

Sorrisi annunendo. "Era l'unico luogo dove mia madre trovò rifugio per la seconda volta."

Attraversai la cascata entrando in quella che una volta era la mia casa. Horo non mi seguì, molto probabilmente, non le andava di bagnarsi il pelo. Mi andava bene lo stesso. Mi guardai intorno sorridendo, i ricordi iniziarono a riaffiorare nella mie mente: il volto di mia madre, i suoi abbracci, le sue storie, i suoi allenamenti e il suo proteggermi costantemente, tutto... tutto era ancora limpido nella mia mente. Una piccola lacrima solcò il mio muso toccando terra, sospirai avvicinandomi all'angolo in cui io e mia madre dormivamo riparandoci dal freddo. Era lì che mi raccontava le sue storie e quelle di nonno Voul. Drizzai leggermente le orecchie... forse avevo capito cosa stavamo effettivamente cercando. Uscii subito dalla grotta, senza volerlo schizzai Horo.

"Che forma hai detto che aveva la roccia?"

Chiuse gli occhi e spostò la testa trattenendo un sospiro. "Di un'aquila." Scosse la testa.

"Scusa." Ridacchiai appena. "Dietro la cascata, nel fitto del bosco, se ricordo bene c'era una cosa simile." Sorrisi.

Guardò il bosco. "Bene, allora é lì che dobbiamo andare. Pronta? Non é sicuro che non troveremo pericoli."

Guardai Horo e annuii. "Pronta." Mi misi in cammino davanti a lei. "Ti faccio strada."

Mi seguì senza proferire parola. Tenne lo sguardo avanti mentre mi seguiva. Io continuai a tenere il passo mentre pian piano ricordavo le parole di mia madre. "È la testa di una grande aquila, si dice che sia caduta qui per proteggere i suoi abitanti dai pericoli circostanti con la sua grande vista. O almeno questo mi raccontò tuo nonno Voul quando ero una cucciola come te." Ripetei le stesse parole che mi disse quando ero solo una cucciola.

Mi guardò "Eh? Che significa?"

Alzai le spalle "Era una piccola storiella che il nonno raccontava alla mamma. Non sono mai riuscita a chiederle più dettagli." Affrettai il passo quando iniziai ad intravederla. "Eccola!"

Guardò la montagna. "Hazel aveva detto 'roccia'. Sembra che le dimensioni fossero solo un dettaglio..." Sospirò. "Da dove iniziamo?"

Ci pensai. "Potremmo iniziare ad avvicinarci, magari saremo fortunate e saranno sotterrate ai suoi piedi." Mi avvicinai ai piedi della montagna.

Annuì e mi seguì ma continuò comunque a controllare intorno a noi non volendo sorprese inaspettate. "Speriamo di fare in fretta."

Tenni le orecchie dritte. "Già." Iniziai a scavare in un punto ai piedi della montagna. "Mmh... no, qui non c'è niente."

"Non ha specificato dove si trova esattamente. Dovremo cavarcela da
sole." Mi guardò. "Te la senti di dividerci?"

Mi guardai intorno e annuii alle sue parole. "Se vogliamo fare presto si, dovremmo dividerci." Sospirai. "Se hai bisogno o trovi qualcosa, ulula."

"Anche tu." Iniziò a correre volendo dare un'occhiata a tutti i versanti della montagna, sperando di trovare un indizio su dove trovare la gemma.

Lasciai che si allontanasse e portai gli occhi sulla montagna. "Spero davvero che il nonno Voul avesse ragione."

Ripresi le ricerche cercando di non tralasciare alcun particolare. Girai quasi tutta la zona quando notai un'apertura che sembrava portare ad una grotta. Mi fermai di colpo e mi ci avvicinai, entrai lentamente in essa stando in allerta in caso di pericoli. Da lontano vidi qualcosa brillare nel buio della grotta. Era una gemma verde. Mi avvicinai del tutto.

"La gemma!"

Esclamai e mi guardai intorno, sembrava tutto tranquillo, mi avvicinai ancora un pò ma senza toccarla. Ululai per farmi sentire da Horo. La vidi subito correre da me e affiancarmi.

"Trovata?" Guardò la gemma. "Deve essere quella."

"Si, è lei. Ma come la prendiamo? Non possiamo toccarla." Portai gli occhi da Horo alla gemma.

"Non lo so. Dobbiamo-" Sentii un rumore alle nostre spalle. Ci girammo e vedemmo alcuni sciacalli arrivare con il loro Alpha. "Sciacalli." Mi guardò. "Trova un modo per prenderla, io mi occupo di loro. Fa attenzione." Mi disse e corse verso di loro per affrontarli.

"Devo sbrigarmi." Dissi e iniziai a guardarmi intorno, non c'era nulla lì per raccoglierla o trascinarla via.

'Roxy...'

'Roxy?'

'Roxy!'

Iniziai a sentire dei leggeri sussurri, guardai Horo per essere sicura che non fosse stata lei ma stava lottando tranquillamente. Mi avvicinai di più alla gemma e abbassai il capo portando l'orecchio verso di essa costatando che i sussurri venissero da lì.

"Chi... chi parla?!"

'Scappa Roxy! Ora! Via!'

'Dille addio.'

"Mamma..." Abbassai le orecchie. "Logan..." Ringhiai chiudendo gli occhi lasciando fluire i ricordi.

'Roxy...'

La gemma continuava a richiamarmi.

'Perdonami Vivian... ti avevo promesso che saremmo restati sempre insieme. Perdonami e... proteggi nostra figlia. Falla diventare una lupa stupenda proprio come te, piena di amore verso il prossimo. E se ti andarà raccontale di me... e di quanto vi ho amato... addio piccola Viv. Vi amo...'

Una lacrima solcò il mio muso cadendo sulla gemma. "Quelle parole... devono essere per forza di... papà..." Strinsi gli occhi ricordando i racconti di mia madre.

'Io ti libero dalle catene e tu fai la brava cucciola e diventi la mia compagna, farai tutto ciò che io vorró.'

'Colpiscilo, Roxy... uccidi Logan... colpiscilo.'

"Basta... basta... basta! Logan è già morto! È... morto." Ringhiai.

'Colpiscilo...'

'È inutile, non vai da nessuna parte.'

'Roxy...'

Le voci continuarono a rimbombare nella mia testa, mia madre, mio padre... Logan... scossi il muso più volte. "Lui è morto... morto!" Ringhiai. "Siete solo delle stupide voci! Uscite dalla mia testa!" Colpii la gemma con una zampata lanciandola via.

Nel momento stesso in cui toccai la gemma, mi sentii come trasportata. Non ero più in quella grotta mi trovavo in quella cascata, da sola. Horo non era più con me. Mi guardai più volte intorno.

"La cascata?" Uscii subito da lì. "Horo?! Horo?!" Urlai cercando di richiamarla.

"Roxy?" Sentii qualcuno avvicinarsi a me da dietro. "Sei... sei proprio tu?" Mi girai quando sentii quella voce mi bloccai quando la vidi lì davanti ai miei occhi. Non era possibile. Sorrise. "Sei... sei tu? Sei veramente tu, cucciola?" Fece un passo verso di me.

"Mamma..." Le lacrime iniziarono a scorrere sul mio muso, mi avvicinai a mia volta. "Sei davvero tu?..."

Versò una lacrima e corse ad abbracciarmi. "Si, sei tu! Sei Roxy!" Mi guardò. "Sei diventata grande! Logan non ti ha fatta del male? Sei al sicuro?"

L'abbracciai a mia volta stringendola a me. Mi sentivo così strana ma non riuscivo a trattenermi, era davvero lì, la stavo davvero abbracciando. "Si, sono al sicuro." Sorrisi. "Logan... è morto mamma."

"Morto? Davvero?" Sorrise a sua volta. "Allora... il nostro sacrificio non é stato vano. Sono felice che tu stia bene, cucciola mia."

"Che succede, piccola Viv?" Un'altra voce si aggiunse alle nostre.

Sporsi il capo per guardare dietro le spalle di mia madre. "Lui è..."

Mia madre si girò e si avvicinò a lui. "Guardala. La riconosci?"

Il lupo dal manto bruno chiaro mi guardò attentamente. "Quegli occhi... sono... i tuoi, piccola Viv." Notò la mia coda e gli anelli dello stesso colore del suo manto. "Quel colore..." Guardò mia madre. "Vuoi dire che..."

Lei sorrise e annuì. "Si. È Roxy, nostra figlia."

Mi avvicinai a loro. "Papà... mamma mi ha raccontato tanto di te... non avrei mai pensato di vederti." Istintivamente lo abbracciai. Lo sentivo così vicino. Gli occhi mi si riempirono di lacrime e i sensi di colpa tornarono a galla. "Mi dispiace tanto..."

Ricambiò l'abbraccio. "Va tutto bene, Roxy. Va tutto bene. Tu sei al sicuro, é questo che conta."

Mia madre si avvicinò a noi. "È bello vederci tutti insieme. Come la famiglia che saremmo dovuti essere."

Papà sorrise e mi leccò la testa. "Io mi accontento di sapere che nostra figlia stia bene. Non importa dove siamo o cosa ci é capitati, lei è in salute e salva ed è questa la cosa più importante."

Lei annuì "Si, è vero. Logan è morto e non potrà più farle del male. Ora lei è al sicuro." Si avvicinò a noi e unimmo i nostri musi, tutti e tre insieme.

Sorrisi felice guardandoli. "Mi sono sempre sentita in colpa per non essere riuscita a fare nulla per voi..." Scossi la testa. "Solo ora mi rendo conto di quanto sia stata stupida..." Alzai lo sguardo su di loro, non si muovevano più. Spostai lo sguardo intorno a me, il tempo sembrava essersi congelato.

"E credi di essere più furba di allora? Ti sei solo cacciata in guai ben più grandi di Logan." Un lupo bianco dagli occhi dorati uscì fuori dalla cascata con il manto asciutto. Sorrise. "Ciao, Roxy."

"Mamma... papà? Che succede?" Tentai di muoverli con il muso. Sentii la voce e mi girai guardando il lupo indietreggiando. "Tu... tu chi sei?!"

Il lupo bianco si avvicinò. "Che succede, Roxy? I tuoi genitori non si muovono?" Dal suo occhio destro partirono delle ramificazioni nere, l'occhio diventò rosso. "Sono forse... congelati?"

Mi misi davanti a loro per difenderli da un eventuale attacco da parte di quel lupo. "Dimmi chi sei e cosa vuoi da me!" Ringhiai infastidita dalle sue parole.

Si fermò vicino ai miei genitori. "Guardali. Credono che la loro unica figlia sia al sicuro, credono che con la morte di Logan tutto si sia risolto per il meglio." Mi guardò. "E cosa direbbero se sapessero che sei scappata da un branco che ti amava con un lupo nero? Per di più nipote di Holfast."

"Non toccarli!" Ringhiai guardando ogni suo movimento. "Loro capirebbero, la mia famiglia non era al sicuro lì..." Poggiai gli occhi sui i miei genitori e poi su di lui.

"Lo vogliamo scoprire?" Sorrise e li scongelò.

Mi voltai verso di loro. Mio padre aveva uno sguardo preoccupato. "Roxy..."

Mia madre mi guardò. "Che ti é saltato in mente? Avevi un branco! Eri al sicuro! Ti hanno protetta da Logan, perché li hai abbandonati?!"

Indietreggiai da loro abbassando leggermente le orecchie alle loro parole. "Perché mi sono innamorata di quel lupo, perché ho una figlia con lui e la mia cucciola non era al sicuro in quelle terre!" Guardai mio padre. "Papà tu hai fatto lo stesso con la mamma!"

"Un conto é Logan, un altro é il Re bianco! Io venni cacciato dal branco, tu eri stata accolta come una figlia!"

Mamma abbassò le orecchie. "Se avessimo potuto, avremmo fatto nascere anche te in un branco! Per tenerti al sicuro da Logan! E quando tu ne trovi uno lo abbandoni! Nostra nipote... tua figlia era al sicuro in un branco e per seguire le orme del Re bianco si trova nei guai! Roxy..."

"...noi volevamo che tu vivessi al sicuro dai pericoli dal mondo. Non cercateli. Ed ora tua figlia é in pericolo... quel lupo nero ti ha portata verso la rovina!" Continuò mio padre sempre con lo stesso sguardo preoccupato.

Il lupo bianco sorrise e camminò intorno a noi. "Sembra che non l'abbiano presa bene. E hanno ragione, sai? Ti sei unita a questa mia famiglia ed ora sei condannata come tutti gli altri."

Ringhiai alle sue parole... mi ero unita alla sua famiglia? Quindi lui era... Kronos. Tenni gli occhi sui miei genitori. "Kamas mi ha accolto nel branco, con lui ho imparato tante cose e lo ringrazio." Mi tornarono alla mente le parole di Holfast. "Ma aveva cominciato un circolo senza fine, avrebbe condannato chiunque avesse fatto parte di quel branco, saremmo morti tutti e io non volevo morire in una guerra che non mi appartiene." Scossi il muso portando lo sguardo verso mio padre. "Deus mi ha dato una nuova vita, mi ha fatto vedere la luce dove vedevo solo buio. Ho incontrato degli amici: Azazel, Horo, Rarity. Sono zia, ho dei nipoti che amo tantissimo, Joel ed Hazel e ho una figlia, Amy. Ha appreso la nostra maledizione mamma, è riuscita a controllarla ed è diventata la miglior maga in queste terre. Non avrò scelto la strada più semplice ma è la strada che mi ha reso e continua a rendermi felice. Voi dovreste solo esserne orgogliosi." Dissi abbassando il capo.

Papà mi guardò. "Noi siamo orgogliosi di te. Ma la cosa ci spaventa..."

Mamma strinse gli occhi. "Noi non... vogliamo che tu o tua figlia vi facciate del male. Siete le uniche cose che amiamo più di noi stessi..."

Mio padre le si avvicinò confortandola. "Noi siamo morti pur di salvarti da Logan. Speravamo... che almeno tu avessi condotto una vita senza doverti guardare sempre le spalle. Non era ciò che avremmo voluto per te..."

"Io sono..." La mia voce venne fermata da quella del lupo bianco.

Kronos alzò gli occhi. "Ora sta diventando un pò troppo sentimentale." Si avvicinò ai miei genitori. "Tu li ami, é così. Non vorresti mai fare loro del male, così come loro non vogliono farne a te. Ma la verità é una sola." Mi guardò. "Non sei tu a decidere la tua strada. Spesso sono gli altri a farlo per te. Proprio come sarò io a costringerti a fare loro del male." Sorrise. Due tentacoli neri partirono dai suoi fianchi e penetrarono i miei genitori. L'Oscurità venne trasferita a loro.

"Cosa stai facendo?! Fermati!" Corsi verso di lui.

Estraè i tentacoli e li usò per colpirmi e scagliarmi lontana. "Risparmia le forze. Ti serviranno."

Mia madre guardò mio padre tremando. "D-D... Dark..."

"Piccola... piccola V-viv..."

Il suo fianco si unì a quello di lei, così come il lato del loro collo. Le zampe si fusero per metà tra loro, così come il loro corpo e le loro teste.

"È buffo. Dicevano sempre di essere l'uno la metà dell'altro. Ed ora... lo sono veramente." Rise di gusto il lupo bianco.

Mi rimisi subito in piedi guardando la loro trasformazione. "Lasciali in pace!" Mi voltai verso di lui. "Tu morirai Kronos! Ti uccideremo!" Ringhiai arrabbiata.

La bestia in cui si erano trasformati i miei genitori mi guardò. "Ro... xy..."
Le loro voci si erano fuse in una. Si lanciò all'attacco.

"Certo. Prima tu." Sorrise lui restando a godersi la scena.

Schivai l'attacco. Non potevo colpirli... non potevo farlo. "Mamma, papà tornate in voi!" Urlai cercando di farli ritonare in loro stessi. Loro ruggirono e mi atterrarono colpendomi al muso con le zampe.

"È inutile, non possono sentirti. Così come Azazel non poteva sentire la voce di Horo o di Amy." Commentò Kronos sorridendo.

Mi lasciai colpire ma poi li guardai. "Mi dispiace..." Dissi e li morsi al collo stringendo forte e con le zampe posteriori li spinsi via da sopra di me. Mi rimisi in piedi. Loro riuscirono a restare in equilibrio.

"Uccidere... Roxy..." La bestia corse verso di me e mi morse al petto con entrambe le bocche. Mi alzò e mi buttò al suolo.

"Il suono dei cadaveri che sbattono al suolo, mi ricorda molto quando ho ucciso Ivara." Continuò a dire il lupo bianco mentre si godeva lo scontro.

Guaii dal dolore al colpo ma mi rimisi in piedi. "Sarò io a sentire il tuo cadavere sbattere al suolo."

Ringhiai liberandomi dalla presa dei due. Grazie alla mia agilità salii su un masso, saltai al loro fianco graffiandolo in profondità e allontanandomi subito dopo da loro. Il mostro ruggì e mi spinse via con una spallata. Ringhiò e mi atterrò tenendomi ferma con tutte e quattro le zampe anteriori sulla gola soffocandomi.

Kronos rise. "È la stessa cosa che mi disse quella maga. Come si chiamava? Mmmh... ah si, Vox. Sono stato io ad ucciderla, l'ho assorbita in me. E anche quell'altra, Zawadi, si. Lei é stata divertente da uccidere, era così inerme e debole. Ma Vox era... appetitosa." Si leccò le labbra.

A quelle parole la mia rabbia aumentò, era stato lui ad uccidere Vox. Una delle poche lupe che mi aveva accolto e aiutato fin da subito, dovevo anche a lei la mia vita. Ringhiai e mi dimenai facendomi forza cercando di liberarmi ma il loro peso era troppo per una sola lupa. Abbassai lo sguardo vedendo la mia collana. "Mamma..." Presi più aria possibile. "... papà... guardate!"

Attirai il loro sguardo sulla collana cercando di distrarli per liberarmi. Non poteva vincere lui, non poteva. Dovevo tornare a casa. Il mostro morse la collana e la strappò via lanciandola verso Kronos che la afferrò al volo con la bocca e la lasciò cadere a terra.

"Cos'é? Pensi davvero che un patetico oggetto privo di valore possa interferire con il mio potere?" Scosse il muso. "No. Non con il mio." Portò una zampa sulla collana e mi guardò negli occhi. "Avrei tanto voluto un secondo round con la tua amica Horo. Ma evidentemente dovrò accontentarmi di uno scarto come te."

Approfittai della distrazione e sfuggii alla presa. Ascoltai le sue parole ma cercai di restare concentrata. Le sue parole non dovevano toccarmi o gli avrei dato ciò che voleva. Avevo bisogno di aiuto non ce l'avrei mai fatta da sola. Presi un rametto dal terrenno e lo usai per trafiggere il fianco del lupo deforme.

"Ti pentirai di tutto ciò..." Sussurrai.

Il mostro indietreggiò, morse il ramo e lo strappò via dal fianco. Corse verso di me.

Kronos ridacchiò. "Adoro i tipi combattivi." Alzò la zampa e si preparò a calpestare la mia collana per frantumarla.

"Allora sarai pazzo di me."

Una voce si fece largo in quel posto. Mentre una barriera protettiva cresceva intorno a me. Esplose appena entrò in contatto con la bestia allontanandolo di molto.

Riconobbi subito la voce. "Deus..." Mi voltai al mio fianco. "Amy... come..." Li guardai sorpresa ma felice di vederli sani e salvi.

Kronos ringhiò rialzandosi. "Schifoso verme... Sabor non é nemmeno in grado di estirpare il tuo spirito?"

Deus prese la collana e la indossò. "No. E non riuscirà mai nessuno a farlo. Non perché sono un tuo discendente, ma perché nessuno calpesta me o la mia famiglia. Nemmeno tu." Ringhiò e iniziò a lottare contro di lui.

Il mostro si rialzò e ruggì guardando me e mia figlia. Amy mi si avvicinò e mi sorrise. "È la tua luce, mamma. Non importa dove sei, cosa fai o cosa sta succedendo. Ovunque e in ogni momento. Siamo lontani eppure siamo comunque insieme. Non sei sola, mamma. La tua luce ci riporterà sempre da te." Guardò il mostro. "Mi spiace solo vederli in quello stato..."

Ascoltai le parole di mia figlia senza togliere gli occhi dai miei genitori. "Hai ragione, voi sarete sempre con me, tu e anche tuo padre." Portai per un secondo lo sguardo su Deus e Kronos. "E io avrei voluto farteli conoscere in un altro modo..." Mi rimisi in posizione. "Aiutiamoli a tornare normali." Sorrisi leggermente.

La bestia iniziò a correre contro di noi a bocca aperta. Si fermò davanti ad Amy e la colpì con una zampata, poi si scagliò su di me atterrandomi nuovamente. Amy cadde di schiena e rotolò per rimettersi in piedi. Usò subito una magia che spruzzò un forte getto d'acqua vicino a me per far alzare in aria il mostro. Sfuggii alla presa e mi allontanai da loro. Ogni colpo che loro subivano era come se lo subissi anche io dentro di me, gli stavo facendo del male eppure... era per il loro bene. Si dimenò cercando di sfuggire al getto d'acqua, Amy lasciò che l'acqua lo portasse più in alto prima di annullare la magia facendolo precipitare al suolo con grande velocità. Cadde al suolo con un gran tonfo, sperai ardentemente che svenisse e che non dovessi più far loro male ma si rialzò lentamente.

"Roxy... morte..."

Si voltò e corse verso di noi. Morse Amy alla spalla e la uso per colpirmi e allontanarmi, mia figlia creò una barriera per proteggermi subendo, però, i danni che le spettavano. Il mostro approfittò di ciò e la buttò a terra iniziando a sbranarla. Corsi subito verso di loro.

"Non osare toccare mia figlia!"

Ringhiai arrabbiata e lo morsi al collo in profondità tirandolo via da lei e lanciandolo contro un masso. Si rialzò quasi subito, mi guardò e mi corse incontro mordendomi nuovamente al collo alzandomi.

"Morte... morte..."

Amy si rialzò a stento. Mi vide in difficoltà e mi lanciò contro una stalattite di ghiaccio. "Mamma!!!" Urlò.

Sentii Amy, vidi la stalattite arrivare, diedi delle zampate al muso della bestia strappandomi via con dolore dalla presa dei suoi denti. Mi diedi lo slancio con le zampe spingendo loro verso la stalattite e me a terra.
La stalattite trafisse al petto la bestia che rimase ferma.

"Gra... zie..."

Cadde a terra. I lori corpi si separarono ma erano senza vita. Li guardai con le orecchie basse e un vuoto allo stomaco... li avevo persi di nuovo. Distolsi lo sguardo. Deus tornò da noi ferito e con la collana tra i denti.

"Sembra... che sei sopravvissuta, Porta
Fortuna."

Anche Amy guardò i nonni. Sospirò e abbassò a sua volta le orecchie. "Quello che conta é che la mamma stia bene. Loro sono solo illusioni create dai ricordi della mamma, però... vederli così é comunque brutto..."

"Si... sono sopravvissuta... Bestione." Mi girai verso di lui guardando la collana. "Grazie." La ripresi indossandola. "A entrambi." Sospirai leggermente alle parole di Amy. "Ma che fine ha fatto Kronos?"

"Scacciato, ma solo per poco. Devi tornare alla realtà subito, prima che torni." Poggiò una zampa sulla mia, sentii quel freddo pungente attraversarmi la zampa. "Prendi la gemma e andate via."

Amy sorrise e annuì alle parole di suo padre. "È l'ora di andare, mamma."

Mi avvicinai a lui e lasciai che i nostri musi si toccassero, chiuse gli occhi, io glielo leccai. "Ti aspetto a casa..." Gli sussurrai e poi mi girai verso Amy. "Si, ho lasciato Horo da sola per troppo tempo." L'abbracciai. "State attenti, entrambi."

"Tornerò presto, promesso." Deus mi guardò e sorrise leggermente.

"Anche tu, mamma." Amy sorrise e portò una zampa sulla mia collana.
"Questa ti mostrerà sempre la luce. Toccala." Abbassò la zampa.

Annuii ad entrambi e sorridendo portai una zampa sulla collana. "Vi amo." Dissi prima che un enorme fascio di luce mi avvolgesse. Tornai alla realtà. La gemma era ancora per terra. Horo tornò alla caverna e mi guardò.

"Fatto, non ci é voluto molto. Allora? Hai scoperto come prendere la gemma?"

Guardai Horo. Non si era accorta di nulla, come se tutto quello che avessi passato lei non lo avesse per niente notato. Decisi di non dirle nulla, non ne valeva la pena. Sorrisi. "Si." Presi la gemma con la zampa che Deus mi aveva toccato. "Meglio se andiamo via di qui ora, dobbiamo ancora trovarne un'altra." Mi incamminai verso l'uscita della grotta.

Horo guardò la mia zampa e poi la gemma più volte. "Come? Come fai a toccarla? Hazel ha detto che sarebbe stato letale."

Portai gli occhi sulla gemma e poi su Horo. "Diciamo che a volte anche la luce ha bisogno della sua oscurità."

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