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Restituire un favore

Ci riposammo nella stanza del sesto piano, i nemici e gli ostacoli che incontravamo erano sempre più pericolosi. Tutti i Cavalieri del Re parlavano tra di loro, ognuno raccontava ciò che aveva visto, sentito e provato, ma tutti erano contenti di rivedersi sani e salvi. Vidi Shaomu restarsene in disparte, era quella che più si preoccupava del fatto che Calipso non avesse ancora mandato nessuno nonostante la nostra permanenza in quel piano. Spostai lo sguardo e notai mia nipote che toccava il petto di Fenrir con un'aura nera, disse che era per precauzione. Amy si avvicinò a Shaomu.

"Disturbo?"

"No no, affatto. Tu come stai?"

Lei le sorrise. "Benone. Volevo dirti che sei migliorata molto con la magia. Ricordo ancora che non riuscivi nemmeno a tenere viva una fiamma, ed ora invece... quando ho visto quella barriera mi sono meravigliata. Hai raggiunto un livello molto elevato, sono orgogliosa di te. Ho persino dovuto ricorrere alla mia forma oscura." Ridacchiò.

Lei sorrise. "Ho imparato molto in questi anni. Ho persino ideato una mia magia personale."

"L'ho visto, é stato incredibile." Mia figlia abbassò le orecchie. "Avrei tanto voluto essere io ad insegnarti molte più cose... ma da autodidatta sei migliorata anche più di quanto mi aspettassi."

Shaomu notò subito il suo dispiacere. "Ay, non é colpa tua. Non ci é stato dato modo di stare insieme, gli eventi ci hanno divise. Non devi incolpare te."

Amy annuì poi la guardò e sorrise nuovamente. "È vero. Però anche io voglio insegnarti qualcosa, così posso dire che sono stata importante nel tuo corso formativo da maga. Quindi..." Poggiò una zampa sulla sua testa. "Ora ti passerò la mia conoscenza su un'arte che ho appreso qui."

La volpe si guardò le zampe, sembrava stupita. "Che... che cos'é? Cos'é questa... cosa?"

"È la mia conoscenza." Rispose lei. "Ho visto Calipso replicare molti poteri, per esempio: ha replicato la mia maledizione e l'ha messa dentro mamma, ha replicato la forma oscura di papà e l'ha messa in zia Horo e Joel. Ho imparato come fa, ho visto di cosa ha avuto bisogno, so replicare i poteri altrui ed ora anche tu. Da ora sei ben più di una maga, sei una specialista."

Shaomu sorrise e la abbracciò. Giunse il momento di scendere al settimo piano, l'idea non entusiasmava nessuno di noi ma dovevamo farlo. Ci riunimmo tutti e percorremmo quelle scale. Il settimo piano non era un posto che avevamo già visto, né io né gli altri. Era tutto così diverso, erano terre mai esplorate da noi. Non sapevamo chi o cosa Calipso ci stesse per mandare contro, probabilmente aveva a che fare con quelle terre piene di boschi, tane e fiumi. Forse un altro luogo caro alla Dea, forse un posto scelto a caso. Ma nulla viene mai affidato al caso. Avanzammo silenziosamente, temevamo che qualcosa uscisse fuori dal buio delle tane. Hazel ci fermò di colpo.

"Fermi tutti!"

"Che succede? Percepisci qualcosa?" Domandò Amy.

"Si... e ho già sentito questa presenza. È di..." Lasciò in sospeso la frase e si guardò intorno. "Mamma! Mamma, vieni fuori!"

Alcuni dei lupi iniziarono a mettersi in guardia, come se già sapessero a cosa stavano andando incontro. Tra gli alberi balzò fuori un lupo oscuro: era come una tigre nera dalle striature gialle, non aveva occhi. Era lei, era Horo. Io ed Amy stringemmo i denti, sapevamo bene che la lupa bruna era abile nella lotta, nella forma oscura sarebbe stata anche peggio. Horo allargò le zampe e ruggì per intimorirci. Hazel fece un passo avanti ma io la fermai subito.

"Voi andate avanti. Ci penso io a lei."

"Zia Roxy..." Sussurrò preoccupata Hazel.

Amy non voleva. "No! Restiamo e lottiamo insieme!"

Ma io insistetti. "Voi avete altro a cui pensare! Dovete trovare Joel, Azazel e Deus. Prima li portiamo via da qui e meglio é. Non possiamo permettere che... che Sabor prenda più spazio nel cuore di Deus. Voi andate a prenderli, io devo ancora restituire un favore a Horo..." Non sapevano di cosa stessi parlando, ma ero sicura della mia scelta e loro dovevano credere in me. Corsero oltre la lupa oscura, per un attimo attirarono la sua attenzione. Lanciai un grido per richiamarla, Horo si voltò verso di me. "Ti ho già ringraziata per aver protetto Amy in questo posto, ma non ho ancora ricambiato il favore. Io proteggerò tua figlia come tu hai protetto la mia. Horo..." Mi misi in posizione di battaglia. "...questo é il mio ringraziamento."

Horo ruggì ancora più forte e mi corse contro. Quella forma non era poi così diversa da quella di Deus: entrambi condividevano la stessa stazza ed aggressività. Mi ero allenata parecchio contro quella forma oscura, quello era lo scenario perfetto per mettere in pratica i frutti del mio allenamento. Schivai prontamente, non era il caso di attaccare. Horo si gettò contro di me di spalla colpendomi al muso. Indietreggiai, riaprii quasi subito gli occhi vedendo un attacco in salto di Horo. Rotolai via, ci guardammo e iniziammo a camminare in cerchio. Horo non vedeva, però riusciva a sentire meglio di altri, così tanto che poteva predire la posizione ed i movimenti di qualcuno solo sentendo un passo.

"Pezzi... fare... a... pezzi..."

Sentendo quelle parole rabbrividii. "Horo... tu puoi-"

"Parlare?" Mosse la mandibola più volte prima di sentire la mascella scrosciare. "Si, posso eccome."

"Questo vuol dire che puoi capire ciò che dico. Devi liberarti da quella cosa, devi combatterla! Pensa a Joel, Hazel ed Azazel!"

Lei ringhiò per un attimo. "Inutile. Non posso sfuggire a questo. Non c'é alcuna luce per mostrarmi la via."

"È per questo che sono qui. Sarò io a mostrarti la via... con la mia luce!" Esclamai.

Horo ridacchiò, anche se era in grado di parlare e ragionare, i suoi pensieri erano sempre condizionati dall'Oscurità. "Povera, piccola ed insignificante luce. Pensi di poter essere in grado? Pensi di poter essere abbastanza forte per... QUESTO?! Avresti dovuto farti aiutare dagli altri. Da sola non puoi nulla contro di me!"

Mi fermai. "Ma io non sono qui per essere tua nemica. Sono qui per aiutarti."

Le saltai addosso mordendole il collo. Horo scosse la testa violentemente riuscendo a dare una testata al mio fianco. Mi fece cadere a terra, alzò una zampa e la sferrò per colpirmi. Rotolai via prontamente.

"Vedo che hai tirato fuori gli artigli. Lascia che faccia la stessa cosa." Disse la lupa oscura per sbeffeggiarmi.

Le vene delle sue braccia si ingrossarono, sembrava che stesse passando più sangue. In realtà non stava passando del sangue, ma del Raritanium. Dal dorso delle zampe anteriori di Horo uscirono fuori tre lunghi artigli di Raritanium. Calipso non aveva messo dentro Horo solo l'Oscurità di Deus, ma anche quella di Azazel.

"Parli anche un pò troppo per i miei gusti..." Commentai. Mi ricordai che la forma oscura di Azazel era priva di bocca per impedirgli di parlare. "Quale ironia..."

Scappai dietro un albero, la lupa oscura mi inseguì tagliando con semplicità l'intero tronco. Saltai contro il tronco spingendolo verso la mia nemica. Horo alzò la testa, preparò la zampa e tagliò ancora una volta l'albero dividendolo. Approfittai della sua distrazione e la colpii al fianco, dovetti poi allontanarmi sapendo che, altrimenti, sarei stata colpita a mia volta. Il suono dell'albero caduto fece girare la testa della lupa oscura dal lato opposto a dove mi trovavo io. Quando finì, riportò il muso verso di me sentendo il battito del mio cuore. Notai che il punto di forza di Horo era anche la sua debolezza. Dovevo allontanarmi da quel luogo così silenzioso, dovevo correre dove il chiasso era costante. Mi feci inseguire per molto tempo, non conoscevo quelle terre e non sapevo dove andare per trovare il luogo ideale. Mentre io iniziavo a sentire la stanchezza, Horo era ancora fresca come una rosa. Quando fui abbastanza lontana mi fermai per riprendere fiato.

"Non trovo la via..." Guardai la mia collana. "Mamma... papà... Rarity... mostratemi la via..." Strinsi gli occhi e la collana a me.

Il ciondolo Ying-Yang si illuminò, un raggio di luce puntò verso Est. Ripresi a correre con le mie restanti energie, sentivo il suono dell'acqua sempre più forte. Sorrisi, avevo finalmente trovato ciò che cercavo grazie alla luce che mi indicò la via. Raggiunsi la cascata e mi fermai aspettando Horo. La lupa oscura arrivò sul posto, c'era troppo chiasso per riuscire a sentire il mio cuore. Non riuscendo a percepire altro suono se non la cascata, iniziò a dare morsi e zampate alla cieca.

"Roxy!!! Combatti lealmente!!!"

Non mi mossi, sussurrai. "Non sarà certo leale da parte mia approfittare dell'handicap altrui... non che l'Oscurità sia altrettanto leale. Scusami, Horo. Ma ora devi svegliarti da questo incubo." Presi la collana e la guardai. "Mi hai mostrato la via, l'hai mostrata anche a Deus quando ne ebbe bisogno. Spero che la mostrerai anche a lei."

Mi avvicinai lentamente ed attesi che la lupa oscura tenesse ferma la testa. Al momento giusto le feci indossare la collana ed indietreggiai sperando. Horo barcollò, si inginocchiò l'Oscurità iniziò a consumarsi del tutto, quel colore nero stava andando in frantumi e volava via come delle piccole farfalle. Era stanca, respirava con molta fatica. Mi avvicinai subito a lei e la aiutai a rialzarsi. Fortunatamente ce l'avevo fatta era andato tutto per il meglio.

"Questa... é l'ultima goccia... Calipso deve morire, in questo tempio. Una volta... per tutte..."

Sorrisi. "Sta tranquilla, é l'ultima volta che la vedremo. Ci assicureremo che muoia definitivamente."

Horo cercò di tenersi in piedi anche se un pò ondeggiante. "Mi assicurerò personalmente... che sia morta. Le spezzerò il collo... con i miei stessi denti. Prima Joel... poi Azazel e Deus... poi Amy, te e di nuovo tutti quanti, persino me... Calipso é l'essere che più odio al mondo."

La lasciai andare rimanendo sempre attenta e pronta a sorreggerla in caso cadesse. "Lo dici a me? Beh... il mio podio é condiviso da lei e Nako." Ridacchiai.

Horo accennò un sorriso, breve ma visibile. "Roxy... grazie..."

"Non c'é di che. Ora siamo pari, no?"

"'Pari'? Credevo che in un... un'amicizia non ci fosse questo concetto."

Quelle parole erano senza dubbio una novità. Horo mi aveva appena chiamata 'amica', colei che in principio rifiutava ogni genere di rapporto ora si stava aprendo a me. Il mio cuore si riempì di gioia, impiegai anni per raggiungere quel risultato con lei. Sorrisi sinceramente.

"No, questo concetto non esiste." Risposi.

A Horo non piaceva essere guardata per troppo tempo in quel modo, sviò subito il discorso. "Dai, muoviti. Hazel, Amy e tutti gli altri ci aspettano. A proposito, chi diavolo sono quelli?" Domandò iniziando a camminare.

Io l'affiancai e le spiegai tutto, sembrava che le cose stessero volgendo per il meglio in quel tempio. Mancavano solo tre membri e la famiglia sarebbe stata di nuovo al completo. Certo... avevamo da trovare ed affrontare Joel, ma anche Deus ed Azazel. Ma ero sicura che insieme ce l'avremmo fatta.

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