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La piccola gioia di Horo

Mi risvegliai nella tana vicina a Deus, sorrisi dolcemente e mi alazai aggiustandomi la coda con le zampe, uscii fuori dalla tana e guardai il cielo azzurro. Riportai gli occhi sul lupo nero e sorrisi quando un'idea mi balenò nella mente. Mi avvicinai a lui e lo scossi leggermente.

"Bestione, sveglia." In risposta non ebbi altro che un mugolio. "Dai pigrone!" Continuai a scuoterlo più velocemente. "Voglio portarti in un posto."

"Non puoi portarmi lì un'altra volta?" Si girò sull'altro fianco. "Magari..." Sbadigliò. "...domani?" Si riaddormentò.

Feci il broncio. "Ma no, domani farai la stessa cosa!" Andai davanti a lui e feci si che la mia collana strusciasse vicino al suo muso per fargli il solletico al naso.

Mosse il muso e starnutì. Tirò su con il naso ed aprì leggermente un occhio. "Allora fra qualche ora?"

Ridacchiai guardandolo e scossi il muso. "No, ora. Dai su!"

Sospirò ed alzò la testa. "Va bene, va bene, sono sveglio." Sbadigliò. "Ma che sia vicino, non ho proprio voglia di camminare. O incontrare altri lupi. O incontrare altri lupi e camminare con loro."

"Andremo in un posto dove non ci sarà neanche un lupo a disturbarci." Gli sorrisi e uscii dalla tana. "Seguimi."

Camminammo insieme fino alla prateria, una volta lì mi fermai e mi girai verso di lui. "Eccoci qua!" Mi abbassai con le zampe davanti diventando ancora più piccola rispetto a lui, scodinzolai lievemente come una cucciola pronta al gioco.

Si guardò intorno. "Sembra che non ci sia nessuno. Meglio così." Mi guardò. "Che stai facendo?"

Risi. "Secondo te?" Portai gli occhi su di lui. "Voglio farti ritornare cucciolo per un giorno."

Mi guardò perplesso. "E come?"

"Giocando! Mi pare ovvio." Mi rimisi in piedi e passai la coda sotto al suo muso. "Potremmo iniziare con un inseguimento, se mi prendi vinci... mmh... ciò che vuoi." Risi.

Rimase in silenzio. "Qualunque cosa? Ecco, io... non saprei. Non sono così veloce, lo sai." Disse riferendosi alla sua schiena.

Annuii e gli sorrisi. Sapevo come si sentiva a causa del suo problema, ma volevo aiutarlo a dimenticarlo. Almeno per un giorno. "Lo so, è per questo che ti ho portato in un posto privo di ostacoli. È tutta erba, non ti sforzerai troppo." Mi girai verso di lui con un lieve sguardo di sfida. "Sei anche più grande di me, ce la farai. Allora, accetti?"

Si guardò intorno un pò titubante. "Beh... va bene. Ma non ho intenzione di sforzarmi." Annuì. "Corri?"

Sorrisi e scodinzolai annuendo, iniziai a correre per la prateria felice. Lui sospirò, non si fidava molto della sua schiena. Iniziò a rincorrermi per la prateria restandomi dietro. Corsi per un pò, poi portai lo sguardo dietro di me vedendolo inseguirmi. Aumentai di poco il passo. Il lupo nero corse un pò più velocemente, ma sentì la schiena fargli un pò male e rallentò ritornando alla velocità di prima. Mi guardò sapendo che non sarebbe riuscito a raggiungermi. Mentre correvo lo sentii rallentare, lo guardai con la coda dell'occhio per non farmi notare notai i suoi occhi su di me. Rallentai gradualmente per non dare nell'occhio. Ma Deus non era stupido. Notò che si stava avvicinando sempre di più. Capì che avevo rallentato di proposito, mi guardò e mi sorrise ma sapevo che in lui si sentiva deluso. Sospirai e decisi di cambiare gioco, mi girai del tutto verso di lui e ricambiai il sorriso, svoltai a sinistra improvvisamente facendo si che mi perdesse di vista e mi nascosi nell'erba alta.

Si fermò e guardò la direzione che avevo preso. Venne verso l'erba. "Ora vuoi giocare a nascondino? Tanto lo so che sei-" Con la zampa, spostò un pò di erba.

"DEUS!!!" Azazel saltò fuori di colpo da dietro l'erba.

Il lupo nero lanciò un grido di spavento ed indietreggiò velocemente. "MA CHE TI DICE LA TESTA?! MI HAI FATTO PRENDERE UN COLPO!"

Sentii le urla e spuntai fuori poco lontana da Azazel. "Azy?!" Guardai la faccia di Deus spaventata e scoppiai a ridere. Il lupo nero ringhiò al lupo bianco e lo colpì più volte alla testa con la zampa.

"Ahi! Deus- ahi! Scusa! Ahi!" Corse dietro di me, si buttò a pancia in giù e si coprì il muso con le zampe.

Deus riprese fiato ed abbassò la testa. Sussurrò. "Tra mille... sei nato proprio tu..."

Guardai i due senza riuscire a smettere di ridere. Mi voltai guardando Azazel dietro di me. "Che ci fai qui?"

Il lupo bianco alzò la testa e mi guardò. "Eh? Oh si!" Si sedette con un gran sorriso. "Devo darvi una bella notizia! Non ci crederete mai!"

Deus lo guardò. "Ti é forse nato un neurone?"

"Deus, suvvia, sappiamo entrambi che non so cosa sia un neurone." Ridacchiò lui.

"La risposta non mi sorprende"

Azazel si schiarì la voce. "Deus, Roxy, state per diventare zii! Horo é intinta!"

"In... intinta?" Chiese confuso il lupo nero.

Mi fermai di colpo dal ridere e guardai Deus e poi Azazel. "Aspetta... intendi forse che Horo è... incinta? Di te?! Ma da quando state insieme?!" Mi sedetti confusa.

Ci pensò su guardando in alto. "Mmh... sai, non ricordo. Ma é sicuramente dopo il ritorno dalla mia prima spedizione."

Il lupo nero fissò Azazel. "La cosa che mi sorprende di più é il fatto che una lupa abbia accettato di avere un rapporto con te."

Lui si alzò e saltellò sul posto. "Io ho molti rapporti! Ne ho uno di amicizia con Roxy!" Sorrise.

"Non é proprio quello che..." Sospirò e guardò altrove. "Lascia perdere."

Guardai Deus ridacchiando lievemente. "Dai, lascialo stare." Scossi il muso e portai gli occhi su Azazel. "Quindi sarai padre..." Sorrisi sognante. "E tu Deus sarai zio... avremo un cucciolo che scorrazza fra le nostre zampe."

Il lupo bianco saltellò sempre di più. "Esatto!" Si fermò di colpo. "Oh, non l'ho detto a Rarity! Devo andare da lei!" Corse verso il territorio del Sole. "Ci vediamo più tardi!"

Deus lo guardò andare via. "Tanti auguri a te." Disse con voce pacata.

Guardai Azazel. "Non sei felice di diventare zio?" Mi girai verso il lupo nero.

"Qualche tempo fa ho tentato di ucciderlo, fare il grande amicone e cugino del cuore é da falsi." Camminò verso la tana. "Io sono coerente con i miei sentimenti, sia presenti che passati. Sono contento per lui, nulla di più."

Mi avvicinai a lui affiancandolo e passai la testa vicino al suo fianco. Ero contenta di avere un lupo come lui con me. "Beh, oggi hai comunque vinto per me." Gli sorrisi. "Hai accettato di giocare con me e questo non lo fai spesso." Andai davanti a lui e gli leccai il muso. "Questo è il tuo premio."

Sorrise. "È un bel premio." Mi passò accanto accarezzandomi il mento con la coda. "Non é male. Ma la prossima volta una seconda cena al chiaro di luna, solo io e te, non la rifiuterei."

Sorrisi a mia volta alzando lievemente il muso. "Neanche io."

Dopo molti giorni arrivò il momento, Horo stava per partorire. Azazel e Bansh, medico del Branco della Luna, le rimasero accanto e la aiutarono come meglio poterono. Tutti si riunirono al Territorio Comune per accogliere il nuovo arrivato. Il parto fu doloroso ma andò tutto bene.

"Azazel! Guarda! É... un maschietto!" Esclamò Bansh.

Azazel si affrettò a guardare e lo vide: un lupo dal manto bruno e dal petto, zampe e punta della coda bianchi. Gli occhi erano dorati. Il lupo bianco accarezzò il figlio piangendo di felicità, lo prese e lo portò da Horo. "Horo, Hey? Guarda! É... é nostro figlio."

Horo aprì gli occhi e sorrise con fatica, era veramente stanca a causa dello sforzo. Azazel posò il cucciolo vicino il muso della madre che lo strinse a sé. 'Ciao piccoletto... come ti chiamerai?'

"Joel." rispose Azazel. Horo lo guardò e lui ripeté. "Joel. Si... mi piace. Che ne dici?"

"Joel. Joel... si..." Sorrise lei. "Si mi piace. La mia piccola gioia..."

La famiglia era molto unita e nonostante la continua freddezza Azazel riusciva a fare sorridere Horo. Riusciva ad essere simpatica e giocosa solo con quel cucciolo, con Azazel mantenne lo stesso rapporto di prima anche se più unito. Lei teneva Joel con sé, lo portava in giro in posti sicuri e assenti di pericoli. Era felice quando vedeva la sua famiglia riunita, anche se non lo dava a dimostrare. Azazel passava più tempo con Joel e Horo che con il branco. Non era concesso ad Horo di entrare nel territorio del Branco della Luna se non accompagnata da Azazel, ma le venne concessa da Ember una tana al suo interno vicino la cascata. Così da poter dormire con la sua famiglia.

"Bestione, sei diventato zio! Come ti senti? Felice del nuovo arrivato in famiglia?"

Deus alzò le spalle. "Così e così. Sono felice per loro ma non é che mi riguardi poi così tanto. É nato un cucciolo e questa é già una cosa bella. Ora staremo a vedere."

"Staremo a vedere cosa?" Domandai incuriosita.

"Se questo cucciolo ha ereditato o meno i tratti di famiglia. Forse... forse sarà più Holfast lui di quanto non lo fosse Azazel."

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