L'Alpha e il Re
"Mamma! Mamma, stai bene?"
Riaprii gli occhi sbattendoli più volte per abituarmi alla luce. "A-Amy...? Dove sono...?"
Azazel si avvicinò a noi due. "Al sicuro. Che ti é successo?"
Risposi con un pò di fatica. "Stavo cercando di raggiungervi, ma quella lupa mi é saltata fuori dal nulla. Parlava di... uccidere Deus e te... aspetta, dov'é Deus?!"
Si sentirono dei passi veloci. "Papà!"
Azazel si voltò. "Joel! Deus!"
I due lupi arrivarono, Joel corse da suo padre ed Amy per assicurarsi che stessero bene. Deus vide che nostra figlia stava bene, così si precipitò da me preoccupato. Gli sorrisi e lo rassicurai dicendogli che stavo bene e che Amy avrebbe provveduto alle cure. Joel ci disse che avevano incontrato i lupi del Branco dell'Alba e che erano tanti, troppi anche per loro. Azazel ci spiegò cosa avevano visto e sentito, parlò di Sancta e di cosa gli aveva raccontato mentre io ero svenuta. Sancta si rivelò del tutto, era figlia di Shadow l'Alpha del Branco del Buio. Shadow era a sua volta fratello di Dawn, il padre di Holfast. Erano tutti parenti, anche se lontani ed erano tutti collegati da Krons. La lupa anziana aveva rivelato anche quel particolare che Amy non riusciva a collegare all'intera visione avuta alla tana. Kronos era il padre degli Alpha, di Dawn e, di conseguenza, bisnonno di Azazel e Deus. Quel lupo misterioso era stato tradito da tutti i suoi figli ma solo il più forte, Dawn, lo sconfisse e lo rinchiuse in tredice gemme create dal Clan dei Machina. Guardai il mio compagno a quel nome, avevamo tutti lo stesso sguardo interdetto, non riuscivamo a collegare Deus a questo Clan. Scossi il muso quando Azazel accennò, in fine, all'Oscurità. Non era sicuro che Sancta stesse dicendo la verità, pensava solo che fosse un modo per distrarci dal nostro vero obbiettivo di proteggere quelle terre.
"Oscurità?" Domandò Joel confuso.
"Non ne abbiamo idea, non... non ho mai sentito nulla di simile. Deus? Tu?"
Mi girai verso Deus, lui prese un lungo respiro e rispose. "È vero. Ciò che Sancta ha detto é... vero. L'Oscurità é presente dentro di noi, ma solo noi discendenti di Kronos siamo in grado di usarla. Holfast... mi ha allenato per usarla.'
Azazel non sapeva come reagire. "Papà... cosa?"
Deus sospirò guardando il cugino. "Credo che sia giunto il momento di spiegarti tutto. Vedi, dopo che ci siamo divisi..." Gli spiegò tutto: il suo allenamento per controllare l'Oscurità, dal momento in cui si divisero fino al ricongiungimento. Deus fece qualche passo indietro e rilasciò la sua Oscurità trasformandosi. Azazel ed Amy erano esterrefatti, io conoscevo già quella forma e anche a Joel non sembrava nuova. Infatti la nostra espressione non mutò minimamente. "Questa é l'Oscurità di cui vi ho parlato. Holfast mi spiegò tutto, mi addestrò per usare al meglio questo potere. Mi lasciò tornare indietro per insegnare a te come usarla. Questo é il segreto della nostra famiglia."
Azazel era meravigliato, non pensava che dentro di sé e dentro Deus ci fosse una cosa simile. Era curioso di sapere di più, voleva imparare come controllare l'Oscurità, cosa in cui solo Deus poteva aiutarlo. Aveva trovato un ottimo compagno di allenamento, un rivale. La loro promessa era stata in parte mantenuta, erano diventati più forti ed erano destinati a diventarlo sempre di più insieme. Dopo esserci riuniti, decidemmo che fosse meglio riposarsi. Amy mi curò completamente, non avevo più quella ferita al torace. Subito dopo la giovane maga si unì a Joel e si addormentarono, sperando che il sonno li aiutasse a riprendere più energie. Azazel rimase accanto al figlio con lo sguardo perso nel vuoto. Non si accorse che richiamai Deus per allontanarci di poco insieme per parlare in privato.
"Che succede, Roxy?"
"Dovrei dirti una cosa importante. Mentre mi dirigevo ad Est, prima di incontrare Sancta, ho visto qualcuno."
Il lupo nero si incuriosì. "Chi? Era questo Alpha dell'Alba?"
Scossi il muso. "No, o meglio non lo so. Era decisamente più grosso rispetto ad un Alpha, quasi... quasi quanto Holfast. Aveva il pelo nero... e gli occhi dorati, molto... molto luminosi. Inizialmente pensavo che fossi tu e abbassai la guardia, ma mi resi conto troppo tardi che non eri tu."
"Un... lupo nero dagli occhi dorati? È... no, impossibile. Non può essere lui in alcun modo. È morto tempo fa."
"Chi? Chi é morto?" Domandai.
Deus mi diede le spalle. "Nessuno di importante. Lascia perdere. Credo... che tu ti sia confusa, tutto qui. Per fortuna sei viva."
"Aspetta Deus, ora devi rispondermi!"
"Lascia perdere!" Esclamò. "Chiunque tu abbia visto non ha importanza, finita questa storia andremo via da qui." Disse ritornando dal resto del gruppo.
Sospirai, non compresi il motivo che spingeva Deus ad ignorare l'evento. Era un mistero che volevo svelare, sapevo ciò che avevo visto e non me lo ero immaginata. Non furono gli sciacalli, come disse Sancta, a farmi quella ferita, fu quel grosso lupo nero. Il sole era quasi arrivato all'orizzonte, Azazel svegliò sia Amy che Joel. I due lupi si assicurarono che stessero tutti bene. Riprendemmo il nostro viaggio, Deus però rimase indietro guardando nostra figlia e me.
Amy si fermò e si voltò. "Papà? Tutto bene? Perché ci fissi?"
Lui scosse il muso e rispose. "Nulla. Volevo... volevo solo dirvi che vi amo.'"
Io ed Amy sorridemmo. "Ti amiamo anche noi, Bestione."
Prese un lungo respiro e riprese a camminare al nostro fianco. Temeva per la nostra incolumità, ne ero sicura. Passammo vicino la Gola dei Titani, Amy ed io ci fermammo ad osservare il paesaggio. Eravamo da soli lì.
"Guarda questo posto... che cos'é?" Domandai meravigliata.
Azazel si avvicinò all'amica e rispose. "È la-" Ma venne interrotto da un'altra voce, più forte ma calma.
"È la Gola dei Titani, teatro di innumerevoli ed esaltanti scontri, eventi che cambiarono la storia." Un grande lupo grigio si trovava poco distante da loro che osserva la Gola, eppure nessuno di noi lo aveva visto qualche secondo prima. "È qui dove Dawn ha sconfitto Sabor. È qui che finì la prima guerra."
"Chi sei?" Domandò con tono duro Azazel mentre ci portò dietro di sé.
Il lupo grigio non rispose, chiuse gli occhi e alzò leggermente il muso. "La leggenda vuole che si senta ancora l'ululato di Dawn riecheggiare. Un ululato che infonde coraggio, speranza e forza. Quante assurdità."
Azazel ringhiò non sopportando che il lupo lo prendesse alla leggera, senza degnarlo di uno sguardo o una risposta. "Dì il tuo nome!"
Il lupo grigio tenne gli occhi chiusi. "Il mio nome... é Donovan. Figlio di Twilight, Alpha del Branco del Crepuscolo. Quanto tempo non nominavo mia madre... povera lupa. Amava un mostro, un lupo che bramava la morte di chiunque gli si opponesse. Così egoista e barbaro." Si girò a guardarci e incrociò lo sguardo di Azazel. "Quegli occhi... dorati, colmi di rabbia, orgoglio, altezzosità. Gli stessi del Re bianco. Devi essere suo figlio." Spostò lo sguardo sul mio compagno. "Gli stessi suoi occhi, diverso colore. Figlio del Principe nero, Rufus. Tu sei Deus Ex Machina. E... suppongo che quelli siano i vostri rispettivi figli."
Deus e Azazel si misero davanti ai propri figli fissando Donovan come per avvertirlo. Io osservai il lupo e mi concentrai sulle parole dette poco prima da lui 'Figlio del Principe nero, Rufus.' Portai lo sguardo da Deus a Donovan per un pò, sapevo che il mio compagno non amava parlare di suo padre in quanto non sembrasse un ottimo esempio. Eppure i miei pensieri si soffermarono su quella frase. Un lupo tutto nero, fratello di Holfast, potrebbe essere che... scossi il capo riprendendomi. No, era impossibile. Sospirai e mi girai verso Amy, la notai guardare negli occhi Donovan, come se cercasse di guardargli l'anima. L'Alpha ricambiò lo sguardo di Amy.
Dopo attimi di silenzio Amy ritornò alla realtà e sussultò. "Sei... sei il figlio di Twilight... e di Sabor!'"
Donovan annuì leggermente. "Si, é vero. Mio padre... un mostro come solo uno prima di lui. Fu Sancta a riportarmi qui. Dovevo ritornare in un mondo di pace, ma sembra che la pace debba mantenerla io. Non ho alcuna intenzione di vendicare Sabor né di riportare in vita Kronos, sono le ultime cose che voglio. Ma mia madre... lei va vendicata, così come il padre di Sancta, mio zio. Qui siamo tutti cugini anche se lontani, siamo tutti parenti. Ma ciò non ha importanza in confronto. Queste terre appartenevano a Day, Twilight e Shadow, i Tre Alpha. Loro sono stati uccisi... da Holfast. Colui che uccise i branchi, gli Alpha e persino suo padre. Era un ladro, un falso Re di terre che non gli appartenevano. Io, legittimo erede di queste terre con Sancta, reclamo il mio dominio."
La presentazione ci lasciò tutti sconcertati e senza parole. Ciononostante Azazel avanzò fino ad arrivare ad un palmo di distanza dal muso di Donovan. "Holfast era il legittimo sovrano, ha conquistato questi territori da solo. Non ha rubato nulla a nessuno. Purtroppo é venuto a mancare qualche giorno fa, questo significa che passano direttamente sotto il dominio dei suoi discendenti. In questo caso, io. Azazel, legittimo erede del Re bianco."
Donovan ringhiò, fu molto tentato dal colpire il lupo bianco. Venne però calmato da Sancta, apparsa da una pozza nera alle sue spalle. "Donovan, ogni cosa a suo tempo. Un tempo molto vicino. Non é questo il luogo in cui vuoi trionfare."
L'Alpha rimase in silenzio per un pò. "Hai ragione. Andiamo via, alla Frontiera. Se 'sua Maestà' e la sua famiglia hanno il coraggio, ci troveranno lì. Pronti ad ucciderli." Indietreggiò lentamente. "Il sole sta tramontando, proprio come tramonterà su di voi. Questa... sarà la vendetta del Crepuscolo."
Detto ciò affondò in una pozza nera insieme alla sua Beta e sparì. Mi avvicinai subito ad Amy e Joel temendo per la loro sicurezza. Erano troppo giovani e stavano già affrontando cose più grandi di loro. Deus affiancò il cugino.
"La Frontiera. È lì che vuole ucciderci, eh?"
"Questo non accadrà." Rispose Azazel.
"Questo lo so bene. So anche che é una trappola, ci starà aspettando con tutto il resto del Branco dell'Alba. Non mi piace l'idea di mettere in pericolo Roxy, Amy e Joel..."
"Nemmeno a me..." Confessò il lupo bianco "Vogliono solo me e te. Non é necessario che loro vengano."
Joel si fece avanti. "Noi veniamo comunque! Papà, zio, lasciate che vi aiutiamo! Se é una trappola potreste ritrovarvi l'intero branco contro. Una zampa vi farebbe comodo."
Amy annuì. "E poi devo dare una lezione a Sancta, non mi é piaciuto come ha trattato mamma!"
Guardai i due giovani, avevano ragione. Affiancai Deus. "Questa é una famiglia, le difficoltà si affrontano insieme. Se voi decidete di andare, noi vi seguiamo. Ormai la regola é questa, che vi piaccia o no."
Azazel non guardò nessuno, stava riflettendo su cosa era giusto oppure no. Sapevo che per lui era troppo pericoloso che noi li seguissimo. Ma lui sapeva che questa volta avevo ragione: una famiglia sta sempre insieme. Ordinò a me, Amy e Joel di restare sempre vicini e di non dividerci mai per alcuna ragione. Deus sospirò e guardò il cugino. Eravamo tutti pronti per affrontare Donovan, Sancta e l'intero Branco dell'Alba.
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