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Il tredicesimo piano

Guardai le scale per il tredicesimo piano, la nostra ultima sfida prima di concludere la nostra visita in quel posto. Ci riprendemmo lentamente e anche i Cavalieri del Re che erano con noi recuperarono lentamente le forze. Shaomu, Hazel ed Amy scesero insieme a tutti gli altri fino al dodicesimo piano dove ci trovavamo io e Horo. Durante il loro tragitto recuperarono anche Fenrir all'undicesimo piano, era riuscito a sopravvivere a una grossa battaglia. Si avvicinarono subito tutti a noi.

"Zia! Mamma! State bene!" Disse Amy avvicinandosi subito. Ci guardò le ferite per accettarsi che non avessimo subito danni gravi.

"Vi vedo molto... stanche, che è successo?" Domandò Hazel.

"Abbiamo affrontato Kronos e Sabor rispettivamente nei corpi dei vostri genitori." Rispose Horo.

Prima che Hazel potesse dire qualcosa presi parola. "Ma è finita bene, siamo riuscite a portare alla normalità tuo padre poi... Azazel ha emanato un enorme fascio di luce ed è sparito insieme a Sabor."

Amy strusciò il suo capo sulla mia schiena per confortarmi, io la guardai sorridendo dolcemente. Hazel, appena sentì che il padre stava bene, non trattene un sorriso. Non aveva più nulla di cui preoccuparsi, tutta la famiglia era in salvo dal potere della Dea, eravamo finalmente al completo. Ma non potevamo lasciare quel tempio senza aver fatto un'ultima cosa: terminare Calipso. Lei era l'ultimo ostacolo. Era opzionale, non dovevamo per forza ucciderla, però sapevamo che sarebbe tornata a creare guai. Shaomu guardò le ultime scale che avremmo dovuto scendere.

"Dunque... la prossima é la stanza finale. Calipso ci aspetta lì."

Hazel la affiancò. "Così sembra. Pare che a breve finiremo con questo tempio." Si voltò verso i Cavalieri del Re. "Riuscite a fare un ultimo sforzo?"

Amy si era allontanata da me e si stava occupando dei feriti. "Hazel, mi spiace. Sono tutti stanchi, non riescono a fare un movimento. Dovremo aspettare che si riprendano tutti."

Joel guardò tutti, era colpito dal fatto che Hazel e Shaomu fossero state capaci di creare un gruppo così unito e preparato. Sorrise guardandole e si avvicinò a loro. "Sapete... credo che sarebbe il caso che voi due andiate ad affrontare Calipso da sole."

"C-cosa? Da sole?!" Shaomu era impreparata, non si aspettava che Joel dicesse veramente quelle parole.

"Ma noi... siamo arrivate qui con tutti gli altri. Non possiamo farcela contro Calipso solo in due!" Esclamò Hazel.

"Vi sbagliate entrambe. Avete iniziato questa avventura insieme, solo voi due. Gli altri sono arrivati dopo grazie all'unione delle vostre forze. Adesso dovete finire insieme, solo voi due. Ho visto di cosa siete capaci e potete farcela."

Ci guardarono tutti, inizialemente non ero convinta della scelta di Joel ma poi il suo discorso mi convinse. Eravamo tutti d'accordo con le parole di mio nipote persino i Cavalieri del Re non dissero nulla a riguardo. Hazel e Shaomu partirono alla volta del tredicesimo piano. Non so esattamente cosa successe so solo che tutti noi ci demmo coraggio gli uni con gli altri, le mie due nipoti sarebbero tornate sane e salve. Passò molto tempo, noi le aspettamo al dodicesimo piano, senza muoverci di lì.

Amy era seduta vicino a Joel. "Avremmo fatto bene a lasciarle andare da sole?"

Lui la guardò. "Fidati di Hazel e di nostra figlia, torneranno sane e salve."

Annuii. "Joel ha ragione, non devi preoccuparti."

"Calipso questa volta non la passerà liscia!" Commentò Horo.

Passò altro tempo prima che le vedessimo salire le scale per il dodicesimo piano. Avevano un viso soddisfatto e contento. Subito mi alzai insieme a Joel ed Amy, corremmo ad abbracciarle, Horo si limitò a sorridere. Aspettò un pò prima di abbracciare anche lei Hazel. Stavano tutti bene, non ci fu alcuna vittima tra i Cavalieri del Re, questo fu forse la soddisfazione più grande. Riuscimmo a non perdere nessuno a noi caro in quella avventura, il mio unico pensiero ora andava a Deus ma di lui ed Azazel non vi era ancora alcuna traccia. Uscimmo tutti dal Tempio Divino, recuperammo anche i vari lupi corrotti dalla Dea. Hazel li riportò tutti alla normalità, liberandomi di tutti i sensi di colpa che mi ero portata dietro durante tutto il tempio. Vedere che anche quei lupi stessero bene mi sollevava del tutto. Fenrir non volle tornare alla normalità, diceva che avrebbe continuato a stare in quella forma ed eventualmente controllarla. Si vedeva che era per metà Deus ed Azazel. Amy usò la magia per far cadere a pezzi l'entrata e ricoprirla con erbe, rampicanti e sassi. Non voleva assolutamente che quel posto venisse riaperto mai più.

"Bene, allora... sembra che possiamo tornare a casa." Disse Hazel.

"Così sembra. Non ho mai desiderato così tanto di tornare in quelle terre." Commentai.

Amy e Joel si voltarono verso Shaomu. "Tu vieni con noi, giusto?"

Sorrise, aveva finalmente l'occasione di tornare a vivere con noi. Ma si voltò verso i Cavalieri del Re... in fondo, anche loro avevano bisogno di lei.

"Sempre che tu voglia."

"Ecco... i-io non... non lo so. Vorrei tanto venire con voi, ma..."

"Hai delle responsabilità, qui." Continuò lui. Lei lo guardò con le lacrime agli occhi. "Shaomu... sei diventata veramente grande. È giunto il momento che tu trovi la tua strada senza me ed Amy."

"M-ma voi... siete la mia famiglia..." Sussurrò piangendo.

Amy affiancò Joel e disse. "Saremo sempre la tua famiglia. Vicini o lontani, tu per noi sarai sempre nostra figlia. La nostra piccola volpe."

Shaomu sorrise tra i singhiozzi, stava per dire ancora una volta addio alla sua famiglia. Li abbracciò entrambi, voleva tanto che non andassimo via... ma dovevamo. Avevamo un compito da svolgere, così come lei. Purtroppo... le strade non erano previste per continuare insieme. Quando Joel ed Amy si allontanarono, mi avvicinai anche io a lei.

"Grazie, Shaomu. Grazie a te ed ai Cavalieri del Re, siamo salvi. Grazie per aver protetto Hazel ed Amy. Queste parole sono anche da parte di Horo." Sorrisi. Horo guardò altrove, gli occhi rossi la tradirono, erano facili da notare se lucidi. "Per entrambe tu sarai sempre la nostra nipotina. Desidero che tu abbia sempre ricordo di noi, come noi ne avremo di te." Mi tolsi la collana. "Questa era dei miei genitori, grazie a questa non é passato giorno senza che io non li pensassi. Ed ora la voglio dare a te, così penserai ogni giorno a noi." Dissi mettendogliela intorno al suo collo. Non so perché ma sentivo che quella era la scelta giusta.

Lei guardò Hazel e sorrise un pò di più. "Quindi vai via anche tu...?"

"Devo. Papà e zio non si faranno trovare così facilmente. E poi... questa storia non é ancora finita. Calipso é morta, si, però c'é ancora tanto da fare. Kronos e Sabor..."

Sospirò cercando di trattenere altre lacrime. "Giusto. Allora-"

"Prima che tu lo dica, c'é una cosa che devo fare. Devo mantenere una promessa, ricordi?" Si sedette davanti a lei e le toccò il petto passandole la sua conoscenza sull'Oscurità. "Promettimi che non userai questa conoscenza per i tuoi scopi personali. Usala solo per aiutare il prossimo. Magari lo stesso Fenrir. Promesso?"

"Si, promesso." Rispose.

"Addio, amica mia..." Hazel le sorrise e ci seguì.

"Addio... sorella..."

Lasciammo Shaomu indietro e ritornammo alle terre dell'Est. Quel posto, così freddo ed inospitale, era mancato a tutti. Tornammo alla tana, al suo interno erano cresciute delle piante. Io ed Horo ci occupammo di ripulirla e di renderla come una volta, Joel ed Amy andarono a caccia, Hazel cercò se nei paraggi ci fossero Azazel e Deus. I due lupi non erano ancora tornati. Eravamo tutti in ansia, aspettavamo tutti il loro ritorno. Passarono ben tre giorni, riprendemmo la vita che conducevamo prima che Calipso tornasse. Quando il sole giunse nel punto più alto del cielo, Joel vide arrivare qualcuno.

"Mamma! Zia Roxy! Venite qui!"

Accoremmo tutti alla sua chiamata, vidi chi era appena arrivato. "Non ci credo... Azazel? Deus... sei proprio tu?"

Il lupo nero portava sulla sua schiena il cugino svenuto. Hazel si avvicinò di poco allo zio. "Zio? Sei... davvero tu?"

"E chi mai potrei essere?" Domandò lui di rimando.

"Te lo chiedo per precauzione. Sento che dentro di te c'é-"

"Sabor." Disse lui interrompendola. "Lo so bene, lo sento anche io."

Joel guardò il padre. "Perché lui é svenuto? Che avete fatto?"

Deus lasciò per terra il cugino e rispose. "Abbiamo lottato a lungo. Mi ha ridato un pò di buon senso con la forza. Ha scacciato Sabor, per ora."

Hazel cercò di percepire il cuore del padre. "È luce. Pura luce. Questo significa che Kronos..."

Il lupo nero annuì. "Kronos non potrà più provare a prendere il controllo di lui. Fortunello... io, invece, non sono stato così fortunato. Non mi sono liberato di quel..." Sospirò. "Spero solo di poter essere io ad ucciderlo."

No, non era un inganno. Quello era davvero Deus, non Sabor che recitava. Io ed Amy corremmo subito ad abbracciarlo, gli altri soccorsero Azazel. Mi era mancato così tanto... il mio Bestione era sano e salvo. Il lupo bianco era svenuto con un sorriso, segno che aveva vinto lo scontro con soddisfazione. Grazie alle cure di Amy, Azazel si riprese in poche ore.

"Cavolo... mi sembra di aver dormito per anni."

"Basta dormire, papà." Disse Joel sorridendo.

Anche Horo aveva un sorriso dipinto sul volto. "Non ti sono bastati due anni?"

Azazel alzò le spalle. "Direi... che posso accontentarmi. Anche se avrei preferito un comodo letto di foglie e del cervo fresco."

Hazel ridacchiò. "Dovrai accontentarti di quello che trovi qui, nelle terre di nonno Holfast. Ben tornato a casa, papà."

Hazel raccontò la sua avventura al padre, lui era meravigliato da quanto in gamba fosse la figlia. Ascoltava come un cucciolo ascolta una favola. Mentre Hazel raccontava, eravamo tutti lì intorno a lei ad ascoltare. Era andato tutto per il meglio, eravamo tornati tutti a casa ed eravamo tutti sani e salvi, la famiglia si era riunita e niente l'avrebbe più separata.

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