Il prezzo delle cose: Rarity
Quella mattina Rarity e Vox si svegliarono nello stesso momento, notando che il lupo bianco fosse già sveglio, gli proposero di andare a caccia con loro. Azazel decise di cacciare da solo, in quanto le due lupe appartenevano al branco avversario. Quindi si divisero, le due lupe andarono da sole anche se, più tardi, si aggiunse anche Beo che seguì Rarity e Vox unendosi alla caccia. Trovarono tutti una preda che catturarono con successo, il lupo bianco trovò un cervo adulto molto sostanzioso. Invece di mangiare sul posto, Azazel decise di riportare il cervo da lui ucciso al suo branco e farli svegliare con la colazione già pronta. Quando Rarity e gli altri tornarno, Vox si complimentò con Azazel per la preda, facendo ingelosire Beo ancora di più.
"Davvero niente male! Dove hai trovato un cervo così grande?" Domandò Vox.
"Oh um... me lo ha insegnato mio padre. Le prede più grosse e sostanziose hanno una traccia di odore leggermente diversa. Quasi impercettibile. É stato mio padre ad insegnarmi a percepirla." Rispose lui.
Rarity li ascoltava parlare mentre guardava divertita lo sguardo di Beo ingelosito.
"Tuo padre deve essere proprio un cacciatore esperto. Com'era?" A quella domanda ci fu silenzio.
Tanto da incuriosire Rarity che lasciò perdere Beo girandosi verso il lupo bianco. Quest'ultimo aveva come uno sguardo perso, indeciso sul come rispondere. In quel momento la lupa nera si rese conto che anche lei si sentiva in quel modo quando parlava di suo fratello.
"Papà era... pigro. Si, pigro. Era un cacciatore molto pigro ma aveva tanta esperienza. Lui era un cacciatore davvero abile e molto... molto protettivo."
Vox piegò la testa, segno che aveva pronta un'altra domanda. Rarity pensava che fosse meglio chiuderla lì, ma non fece in tempo ad avvisare la sua compagna.
"Dici 'era'. Che gli é successo?"
"Lui... papà... beh... é morto. Si..." Rispose Azazel abbassando le orecchie.
In quel momento Nako richiamò a sè Azazel salvandolo da quelle domande. Rarity, appena lo vide allontanarsi abbastanza, guardò Vox.
"Non sai mai quando stare zitta!" Esclamò seriamente guardando l'amica.
"Che intendi dire?" Chiese Vox guardandola confusa.
"Non hai visto che lo hai messo a disagio? Non sembrava felice di dover parlare del suo passato." Guardò ancora una volta nella direzione del lupo bianco.
"E tu come fai a saperlo?"
"Dalle risposte che dava, dal... dal suo sguardo..." la lupa nera distolse gli occhi dalla direzione presa dal lupo bianco e sospirò.
Improvvisamente Kamas e Ivara saltarono fuori dal nulla gridando "SCAPPATE!"
Dietro di loro vi erano due grandi orsi grizzly, infuriati e molto pericolosi. Azazel fu l'ultimo a scappare poiché la sua voglia di lottare si era riaccesa, ma questa volta dovette dare retta alla sua coscienza e scappare con gli altri. Rarity corse il più velocemente che poteva ma si girò indietro quando Kamas venne preso dalla coda e tirato da uno dei grizzly, Nako si fermò e tornò indietro per aiutare l'Alpha. Colpì l'orso ma la bestia non sentì quasi nulla, rispose al colpo con una zampata lanciando via Nako. Il tempo necessario per permettere a Kamas di alzarsi in piedi e stordire il grizzly con un morso ben piazzato al collo. Lo lasciò andare e tentò di correre, ma il l'orso lo trattenne ancora. Nako si rialzò e morse il grizzly alla gola uccidendolo. Questo però fece infuriare ancora di più il secondo orso che colpì Nako alla gola con una zampata. La zampa colpi il centro della trachea facendo perdere fiato e vista alla nuova Alpha che si mise a tossire senza un attimo di pausa. Il grizzly si avvicinò e le lacerò il fianco con una zampata, Nako stava per morire. Un cervo bianco saltò fuori dal nulla e allontanò il grizzly da Nako. Il tempo che servì a Rarity e agli altri di raggiungere Kamas e Nako. Azazel saltò sul grizzly e si aggrappò alla sua schiena, prese bene i tempi e morse il suo collo quando fu più scoperto gettandolo a terra e dissanguandolo lentamente. Rarity invece si avvicinò ai due Alpha trascinandoli via dal campo di battaglia per far si che ricevessero le loro cure.
"Azazel aspetta!" esclamò Ivara raggiungendoli. Azazel si fermò e guardo la lupa "Non ucciderlo! Stava proteggendo i suoi cuccioli!"
Il lupo bianco passò il suo sguardo dal grizzly a Ivara. "I... i suoi cuccioli?"
Ivara annuì. "Io e Kamas siamo entrati nel loro territorio. Ci stavano scacciando per proteggere i propri cuccioli."
Rarity prestò le dovute cure ai due Alpha, prima di alzare lo sguardo e notare la scena davanti ai suoi occhi. Azazel aveva lo sguardo fisso sul grizzly, come se fosse stato pietrificato. Scese dall'orso e si allontanò da tutti scuotendo il muso. Ivara e Vox si avvicinarono all'orso ferito e lo curarono. Si allontanarono tutti da quel luogo, andarono ad accamparsi in un altro luogo. Andarono tutti a dormire senza dire una parola, Rarity in relatà non dormì, teneva solo il muso poggiato sulle zampe mentre guardava fisso davanti a sè. Ripensava a cosa era successo in quella giornata e a come si sarebbe sentita lei al posto di Azazel. Scosse il capo tentando di scacciare via i pensieri e chiuse gli occhi abbassando le orecchie. Doveva dormire se voleva essere nel pieno delle sue forze.
Arrivato il mattino, Rarity si sveglio e notò il lupo bianco già in piedi. Continuarono a camminare e raggiunsero la Giungla delle Scimmie. Lì si trovava il Tempio della strega Niamh, colei che possedeva la pergamena. Durante la camminata nessuno osò dire qualcosa.
Ivara sospirò e si schiarì la voce. "Allora... qualcuno vuole sapere la storia di questa strega Niamh? Mh? Nessuno? Azazel tu vuoi sentirla?"
Il lupo bianco guardò Ivara per un attimo e annuì. "Sono curioso"
Rarity, invece, drizzò le orecchie a quella domanda facendosi più vicina.
"Bene! Un tempo Niamh era una strega bellissima e amata da tutti. Nessuno poteva resistere alla sua bellezza. Poi il suo ego la spinse ad usare una magia oltre le sue capacità. Era così potente che la fece uscire pazza. Trasformò chiunque abbia mai conosciuto in scimmie."
Kamas guardò Ivara perplesso. "Scimmie?"
"Non semplici scimmie. Ma bestie condannate a nutrirsi senza mai potersi saziare. Non sono neanche vere scimmie, sono... come dire... scimmie, si, ma dagli occhi verdi luminosi e la pelle lacerata. Le loro ossa sono visibili e dal corpo viene emessa una luce verde che esce fuori dalle zone del corpo lacerate."
Rarity poggiò gli occhi sulla giovane maga. "Ma che razza di magia é questa?"
Ivara alzò le spalle. "Non saprei. So solo che la magia la trovò in un tempio molto lontano. Un tempio di una Dea o qualcosa di simile."
Arrivarono all'ingresso del tempio leggermente spaventati dal racconto. Trovarono ai lati della porta due statue di due scimmie, una bianca e una nera. Tentarono di entrare ma le statue scesero e minacciarono i lupi. Dissero che non era consentito l'accesso a chi non rispondeva all'indovinello del tempio:
~Per entrare, indovina
quale di noi rappresenta il momento presente.~
Rarity guardò le due scimmie e incominciò a pensare alla risposta. Vide Azazel sbuffare e avvicinarsi all'ingresso. Nessuno sentì che risposta diede. Le scimmie afferrarono il lupo bianco per la collottola e lo lanciarono dentro il tempio chiudendolo. Erano tutti preoccupati, ma le scimmie dissero che il lupo bianco aveva dato la risposta corretta. Si guardarono stupiti dal fatto che Azazel fosse entrato prima di loro e continuarono a pensarci, se lui aveva trovato la risposta allora non doveva essere così complicata. Rarity sospirò e guardò il cielo, lo guardò per un pò quando un'idea le balenò nella mente. Spostò lo sguardo dal cielo alle due statue e poi guardò gli altri.
"Io dico che è la bianca!" Esclamò la lupa attirando l'attenzione di tutti.
"E da cosa lo avresti dedotto?" Chiese Beo.
"Per entrare, indovina quale di noi rappresenta il momento presente" Ripetè la lupa nera. "Il momento presente è ora. Ora è giorno, le scimmie sono due: una bianca e una nera. Se la nera sta per la notte la bianca sta-"
"Per il giorno!" La interruppe Ivara.
"Esattamente." Annuì Rarity sorridendo.
"Non è una cattiva idea, possiamo provarci." Commentò la giovane maga.
Tutti i lupi annuirono accordandosi su quella risposta. Si avvicinarono alle due scimmie e risposero 'bianco'. Le scimmie presero ogni lupo per la collottola e li lanciarono nel tempio, arrivò il turno di Kamas e lo presero ma era troppo pesante per essere lanciato.
"Troppo pesante." Affermò la scimmia nera. Quella bianca annuì.
"E sarebbe un problema?" Domandò Kamas guardandole.
Le scimmie scossero la testa. "Abbiamo un altro modo per fare entrare voi pesi massimi. Nera, chiama Grodd."
La scimmia nera annuì e corse via nella giungla. Kamas aggrottò la fronte guardandola andare vua. "Grodd?"
Dalla giungla uscì fuori la statua di un gorilla, si avvicinò a Kamas che lo guardò sorpreso e lo afferrò con una mano. Lo lanciò all'entrata del tempio e le porte si chiusero. L'Alpha atterrò poco più avanti rispetto agli altri lupi.
"Hey ragazzone! Ce l'hai fatta. Le scimmie hanno lanciato anche te? Quanta forza hanno nelle braccia?" Domandò Azazel.
'Si... le scimmie...' Borbottò lui ringhiando.
Ivara guardò il gruppo e sospirò di sollievo vedendoli tutti lì, poi guardò il lupo bianco e si avvicinò come il resto del gruppo per sapere come avesse fatto a capire la risposta prima di loro.
"Tu hai scoperto la risposta prima di noi. Come hai fatto?"
Azazel guardò la lupa e sorrise. "Ho tirato ad indovinare."
Sentendo quella risposta il sorriso di Ivara si spense lentamente e sospirò. Tutti ripresero il cammino non pensando più all'indovinello. Mentre avanzavano dentro il tempio notarono che era buio, freddo e silenzioso. Troppo silenzioso. Sembrava che camminavano da ore quando invece erano lì da pochi minuti. Rarity si guardò indietro per un attimo, poi tornò a guardare avanti e non vide più i suoi compagni. Si girò più volte senza vederli. Riportò gli occhi davanti a lei e vide lui.
"T-tu... non è possibile..." Indietreggiò lievemente.
Una figura iniziò ad avanzare tra le tenebre del tempio mostrandosi ai suoi occhi. "Io, si. Sei sorpresa di vedermi, sorellina?" La guardò seriamente.
"Io... si, sono sorpresa di vederti. Come sei arrivato qui?" Chiese la lupa nera cercando di non mostrarsi debole ai suoi occhi.
"Ti ho cercata. Ho seguito il tuo odore fino ad arrivare qui. Rarity..." La guardò con delusione e rabbia. "Che cosa stai facendo?"
Rarity spostò gli occhi altrove per evitare il suo sguardo. "Quello che ti dissi prima di andare via. Mi sto facendo una nuova vita."
"E guarda in che posto ti sei ritrovata! Sei in una guerra tra branchi, una guerra nata per ragioni che nemmeno conosci nè di cui ti possa importare!" Iniziò ad avvicinarsi ringhiando. "Se volevi tanto rischiare la tua vita in una guerra, saresti dovuta restare con me! Con tuo fratello!"
La lupa nera, appena sentì i suoi passi farsi vicini, iniziò ad indietreggiare automaticamente. "È stata solo colpa tua se sono andata via! Qui sto bene, mi apprezzano per quello che sono e mi fanno sentire importante per quello che faccio. Quello che non hai mai fatto tu!"
"Io stavo per darti una vita migliore! Una vita senza prepotenti, una vita senza nemici o pericoli! Questo... solo se tu fossi rimasta accanto a me!" Si fermò nell'avanzare. "A quest'ora saremmo potuti essere intoccabili, Signori delle nostre terre! Ma tu hai deciso di abbandonare tutto per un tuo capriccio... sei veramente deludente." Ringhiò più forte.
La lupa nera scosse la testa più volte alle sua parole. "No! Non è stato un capriccio... il tuo lo è! Per arrivare al tuo scopo hai ucciso i lupi che più tenevano a te." Iniziò a ringhiare anche lei.
"Tu sei viva! Ho ucciso tutti tranne te! Sei tu quella a cui io tengo di più! E mi hai tradito..." Scosse il muso in segno di disapprovazione. "Ma é ovvio che ho commesso un errore a fidarmi di te. Sei proprio come tutti gli altri..." Iniziò a correrle incontro.
"Smettila! È stato un tuo errore, avresti potuto prendere un'altra strada!" Rarity venne colpita da una zampata che non si aspettava. Perse l'equilibrio cadendo al suolo. "Logan..." Passò lo sguardo dalla zampa con la quale l'aveva colpita a lui.
Il lupo bruno ringhiò riprendendo a camminare verso di lei. "L'errore é stato tuo. Saresti dovuta rimanere! Adesso sei nei guai, ma questa volta non c'é il fratellone a salvarti. E sai anche il perché!" Aprì lentamente le fauci preparandosi a morderla al collo.
Rarity schivò subito le sue fauci e si allontanò senza, però, riuscire ad attaccarlo. "Non è vero... no! Non lo è, tu non mi faresti mai del male. Lasciami libera, lasciami fare le mie esperienze!"
Logan la guardò dall'alto. "Davvero non te ne farei? Dopo avermi abbandonato... dopo tutto ciò che ho fatto per te... ho ucciso, ho mentito, ho minacciato, sto guidando un branco intero che potrebbe rivoltarsi da un momento all'altro solo per te! E senza di te non posso gestire il branco da solo. Mi hai abbandonato... non te ne é importato nulla di me! Mentre io... ho fatto anche troppo per te!" Corse verso di lei e sferrò velocemente due zampate al suo volto.
Rarity cadde al suolo ma non reagì. Si girò mettendosi le zampe sul muso come una cucciola spaventata mentre tentava di trattenere le lacrime che volevano uscire dai suoi occhi. Non era pronta a ciò, non era pronta per affrontarlo.
"Dopo il male che tu hai fatto a me, questo é il minimo. Ed é ora che tu paghi per ciò che mi hai fatto!" Logan alzò una zampa pornto a copirla forte al cranio.
Rarity avvertì lo spostamento d'aria. "Io... non volevo..." Sussurrò.
Lo spostamento d'aria si fermò. Il colpo non arrivò mai. Tolse le zampe dal muso e si guardò intorno. Rivide tutti i suoi compagni riprendersi. Tutti tranne Nako. Riportò lo sguardo nel punto dove poco prima c'era Logan.
"Era... un'illusione..." Non sapeva se essere felice per il fatto che quello non fosse davvero suo fratello o delusa dal fatto di non essere riuscita a reagire. Ma non ebbe molto tempo per pensarci, il forte ringhio di Nako la riportò alla realtà.
Nako, ancora sotto incantesimo, prese di mira Nez, Beo, Ivara e Vox. Quando toccò a Rarity la lupa fu pronta a schivare e a tirarle una zampata. Per quanto quella non fosse la situazione adatta, la lupa nera si tolse la soddisfazione di colpirla dopo la discussione della sera prima. Nako cambiò ancora il suo avversario passando ad Azazel. Quest'ultimo schivò con successo. Durante lo scontro si intromise Kamas che prese il posto del lupo bianco. I due Alpha si morsero a vicenda. Rarity e gli altri si erano spostati a uno scontro contro le scimmie al servizio di Niamh. Più ne attaccavano e più ne arrivavano. Azazel salvò Rarity da un attacco alle spalle, prese una scimmia e le lanciò contro le assalitrici di Vox. La lupa nera fece lo stesso salvando Beo che andò a fare da scudo alla sua compagna contro altre scimmie permettendole di usare la magia. Ivara corse contro il trono di Niamh per prendere la pergamena. La strega la vide arrivare e usò la magia per fermarla, Ivara creò uno scudo magico per proteggersi ma non riusciva più ad avanzare. Rarity guardò Azazel e, con uno sguardo, si misero daccordo sul da farsi. La lupa nera annuì, corse da Ivara e la salvò prima che lo scudo cedesse. Niamh ringhiò e lanciò altre magie, Vox difese le due lupe, Nez corse al fianco della strega volendola colpire. Niamh fu però più veloce e la colpì con una magia: una stalattite di ghiaccio che spuntò dal pavimento trapassando Nez. I lupi erano sconvolti, la stalattite si alzò ancora di più impedendo a Nez di liberarsi mentre il sangue colava lungo il ghiaccio. Niamh era così divertita che non si accorse di Azazel alle sue spalle finché egli non ringhiò. La strega si voltò e creò una barriera con la magia impenetrabile da un comune mortale. Azazel saltò contro la barriera, Niamh era convinta di rimanere illesa. Dovette però ricredersi quando vide Azazel cambiare colore del manto per qualche istante: era completamente nero, gli occhi più grandi e completamente bianchi, non aveva la bocca ed era più snello. Niamh si rese conto solo dopo del pericolo imminente. Rarity era l'unica che rimase ad osservare la scena notando lo strano cambiamento di Azazel. Rimase a fissare il tutto perplessa.
"Kronos..." Fu l'ultima cosa che Niamh disse prima che la sua testa venisse tagliata con un solo graffio. Azazel tornò bianco e atterrò vicino Rarity. La lupa nera portò il suo sguardo su Azazel. Fu lì che iniziò a ritenerlo la più grande minaccia del Branco della Luna.
E aveva ragione, Azazel era la più grande minaccia esistente in quelle terre. Sembrava così ingenuo e gentile, ma non sapevano cosa in realtà nascondeva in lui.
Ivara e Vox abbatterono la stalattite di ghiaccio e tentarono di salvare Nez, ma era ormai troppo tardi. I suoi occhi erano ormai spenti. Nako si riprese dall'incantesimo e guardò i suoi lupi, vide Nez morta e si pietrificò. Kamas guardava Nez dispiaciuto, nonostante fosse del branco opposto avrebbe potuto salvarla. Scosse la testa e guardò Nako ritenendola la vera responsabile di quella morte.
"Guarda, Nako. Quella lupa é morta per la vostra causa. Perché tu sei così debole da esseri fatta prendere in giro. Ti sei fatta aizzare contro i tuoi lupi, e per cosa? Riportare in vita Ember. Rispondi a questa domanda: riporterai in vita Ember ma chi riporterà in vita Nez?" Questa domanda pietrificò Nako. Kamas le passò accanto e le diede una spallata andando verso i propri lupi. Rarity insieme a Vox e Beo andarono al fianco del proprio Alpha guardando un'ultima volta il cadavere di Nez. Rarity voleva prenderla e portarla con sè, ma sapeva che non doveva essere lei a farlo.
I lupi della Luna non dissero nulla, Nako si rese conto di non essere adatta a fare l'Alpha. Aveva sottovalutato la spedizione. Pensò solo a riportare in vita Ember e non ciò che sarebbe potuto accadere al suo branco. Evitò di guardare gli occhi dei propri lupi, Ivara prese la pergamena e fece segno a tutti di andare via. Azazel guardò Nez un'ultima volta, non poteva lasciarla lì. Anche lei meritava un degno funerale. La caricò in spalla con gentilezza e tornarono al Territorio Comune. I lupi della Luna erano felici di vederli tornare con la pergamena ma quando videro Nez morta il loro sorriso si spense. Ivara e Nako andarono verso il cadavere di Ember senza dire una parola. Azazel portò la lupa morta vicino la cascata e la seppellì. Nessuna parola, nessun sorriso, nessun sospiro. Solo una lacrima e la delusione di sé stesso per non essere riuscito a salvare qualcuno. Raggiunse il branco e li vide tutti radunati intorno a Ember, nessuno di loro andò a salutare Nez un'ultima volta. Strinse le zampe al terreno e guardò Kamas, era insieme al suo branco lontano da loro. Azazel si voltò e andò via senza partecipare alla resurrezione di Ember. La lupa nera tornò in vita, Nako era felice così come il branco. Azazel aveva a cuore la vita di Ember, lui stesso si era offerto per aiutare. Era deluso dagli altri, soprattutto da colei che doveva prendersi cura di loro al posto di Ember. La lupa nera e il lupo bianco si scambiarono uno sguardo, poi lui andò via. Ember vide Kamas, gli occhi di lui erano colmi di disprezzo. Lei capì il perché.
"Avevo i miei dubbi, ma ora lo so. Non so perché tu abbia preso suo figlio, sta pur tranquilla che non cambierà nulla."
Per quella sera i due Alpha decisero di voltarsi e far finta di non essersi visti. Intanto, a tre giorni di distanza da lì, pioveva a dirotto e i temporali erano forti. I fulmini illuminavano quelle terre prive di luce. Una zampa nera si fermò sopra una pozzanghera, i lupo alzò la testa. I suoi occhi gialli luminosi infuriati fissavano l'orizzonte, poi un ringhio e in fine un fulmine.
'Avevi promesso.'
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